Concorso Banca d’Italia: i profili richiesti. Scarica il bando

Il 17 gennaio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di concorso Banca d’Italia. Ecco i profili professionali richiesti, come presentare la domanda e le prove da sostenere.

Concorso Banca d’Italia: i profili richiesti

Chi è alla ricerca di opportunità lavorative potrà trovare interessante il nuovo bando di concorso Banca d’Italia.

I profili richiesti sono:

A. 3 Esperti con esperienza nello sviluppo e nella gestione delle risorse umane;
B. 2 Esperti con esperienza nella comunicazione istituzionale;
C. 2 Esperti con esperienza nel campo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni.

Per partecipare ai concorsi della lettera A e B è necessario avere conseguito una laurea specialistica o magistrale con un voto minimo di 105-110 in una delle seguenti discipline:

  • scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua;
  • scienze pedagogiche;
  • programmazione e gestione dei servizi educativi;
  • servizio sociale e politiche sociali;
  • sociologia e ricerca sociale;
  • psicologia;
  • teorie e metodologie dell’e-learning e della media education;
  • scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità;
  • tecniche e metodi per la società dell’informazione;
  • teorie della comunicazione;
  • informazione e sistemi editoriali;
  • scienze filosofiche;
  • antropologia culturale ed etnologia;
  • filologia, letterature e storia dell’antichità ;
  • filologia moderna
  • metodologie informatiche per le discipline umanistiche;
  • linguistica;
  • scienze storiche;
  • scienze economico aziendali;
  • scienze dell’economia;
  • scienze economiche per l’ambiente e la cultura ;
  • finanza;
  • scienze statistiche;
  • Scienze delle Pubbliche Amministrazioni;
  • scienze della politica;
  • giurisprudenza;
  • ingegneria gestionale;
  • lauree equiparate.

Per poter partecipare al concorso indicato nella lettera C è invece necessario avere conseguito una laurea in psicologia o equiparate. Inoltre è necessario essere iscritti all’albo degli psicologi.

In ogni caso il bando per poter partecipare ai bandi richiede anche esperienza professionale maturata in profili attinenti.

Come partecipare al Concorso Banca d’Italia?

La domanda per poter partecipare deve essere presentata entro il 16 febbraio 2023 (ore 16:00) utilizzando escslusivamente al modalità telematica al sito https://www.bancaditalia.it/.

È consentita la partecipazione a uno solo dei concorsi.

Le prove di concorso si svolgeranno a Roma e la data della prima prova sarà resa nota entro il mese di marzo 2023. La prima prova prevede un quesito a contenuto teorico-pratico concernente la progettazione di un intervento e di due quesiti a risposta sintetica sulle materie indicate nei programmi allegati nonché di un breve elaborato in lingua inglese.

La seconda fase del concorso è distinta in due prove: nella verifica delle capacità comportamentali con la metodologia dell’assessment center , nel primo giorno della prova; 2) in un colloquio sulle materie indicate nei relativi programmi e in una conversazione in lingua inglese, nel secondo giorno della prova.

Puoi scaricare il bando completo seguendo il link: https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/lavorare-bi/informazioni-concorsi/2023/2023.01.17-esperti-umanisti/2022-12-28-Bando-umanisti.pdf

Per conoscere altre opportunità lavorative leggi:

Concorso OSS: 100 posti disponibili. Come presentare la domanda

Concorso 791 funzionari ministero della Giustizia 2023. Requisiti e profili

Le aziende cercano oltre un milione di lavoratori in questi settori

Concorso INAIL: come presentare la domanda entro il 26 maggio

L’INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha indetto un concorso per esami per la copertura di 32 posti con la qualifica di “professionista” . E’ alla ricerca di personale ad elevata qualificazione. Le domande possono essere presentate dal 27 aprile 2022 al 26 maggio 2022. Ecco chi può partecipare e come si svolgerà il concorso INAIL.

Requisiti per l’ammissione al concorso INAIL

Per poter partecipare al concorso INAIL è necessario avere la cittadinanza italiana o di uno dei Paesi membri dell’Unione Europea. Possono inoltre partecipare:

  • parenti di cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea che non abbiano la cittadinanza, ma un siano titolari di diritto di soggiorno o di soggiorno permanente;
  • cittadini di Paesi terzi titolari di permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • titolari di status di rifugiato;
  • status di protezione sussidiaria.

Occorre inoltre :

  • Godimento di diritti politici e civili;
  • idoneità fisica all’impiego.
  • Non essere stati destituiti da pubblico impiego, non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso.

Questi sono i requisiti generalmente richiesti per tutti i concorsi, ora vedremo i requisiti professionali. In primo luogo il concorso INAIL è per soli laureati, le lauree richieste sono:

  • Biologia (LM-06);
  • Fisica (LM-17);
  • Ingegneria Aerospaziale e Astronautica (LM-20);
  • Ingegneria Biomedica (LM-21);
  • Ingegneria Chimica (LM-22);
  • Ingegneria Civile (LM-23);
  • Ingegneria dei Sistemi Edilizi (LM-24);
  • Ingegneria dell’Automazione (LM-25);
  • Ingegneria della Sicurezza (LM-26);
  • Ingegneria delle telecomunicazioni (LM-27);
  • Ingegneria Elettrica (LM-28);
  • Ingegneria Elettronica (LM-29);
  • Ingegneria Energetica e Nucleare (LM-30);
  • Ingegneria Gestionale (LM-31);
  • Ingegneria Informatica (LM-32);
  • Ingegneria Meccanica (LM-33);
  • Ingegneria Navale (LM-34);
  • Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio (LM-35);
  • Scienze Chimiche (LM-54);
  • Scienze e Tecnologie agrarie (LM-69);
  • Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale (LM-71);
  • Scienze e Tecnologie Geologiche (LM-74);
  • Scienze Zootecniche e Tecnologie Animali (LM-86).

Sono equiparate a tali titoli la laurea specialistica LS e la laurea vecchio ordinamento.

Per i cittadini stranieri è prevista anche la valutazione della conoscenza della lingua italiana.

Come presentare la domanda

La domanda deve essere presentata accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS al sito www.inail.it

La domanda è accessibile alla voce “ Concorsi Attivi”. Una volta compilata la domanda in ogni sua parte è possibile procedere all’inoltro della stessa, fino al termine della scadenza del termine per presentare la domanda è possibile cambiare i dati inseriti, il sistema salverà solo la domanda risultante da ultima modifica.

Per poter completare la procedura è necessario allegare in formato pdf la copia di un documento di riconoscimento, inoltre occorre indicare un indirizzo PEC al quale saranno inoltrate le varie comunicazioni.

Come si svolge il concorso?

Il concorso prevede una prima valutazione dei titoli, da questi sarà formata una graduatoria che porterà alla prova scritta un numero di candidati pari a 5 volte il numero dei posti messi a concorso. Eventuali ex aequo comunque saranno inseriti. La valutazione dei titoli prevede l’attribuzione di 0,50 punti per ogni laurea ulteriore rispetto al titolo principale presentato.

Inoltre:

  • 0,5 punti per ogni master di primo livello;
  • 1 punto per ogni master di secondo livello;
  • 1,5 punti per il diploma di specializzazione;
  • 1,5 punti per ogni dottorato di ricerca.

La prova scritta si svolgerà mediante strumenti informatici e verte su numerosi argomenti, tra cui:

  • la legislazione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro;
  • legislazione in materia di tutela del lavoro, della maternità e del lavoro notturno;
  • metodi e tecniche per la valutazione dei rischi;
  • igiene industriale;
  • gestione delle emergenze;
  • gestione dei rischi nei cantieri mobili e temporanei.

Per un quadro completo di tutte le materie previste per la prova scritta rimandiamo al bando.

Saranno ammessi alla prova orale i candidati che alla prova scritta otterranno una valutazione di almeno 21/30. La prova orale ha ad oggetto le stesse materie della prova scritta, inoltre al candidato sarà proposta la discussione di casi pratici.

Nell’ambito della prova orale sarà valutata anche la conoscenza della lingua inglese. La prova orale si intende superata con un punteggio di almeno 21/30. A questo punto le votazioni riportate nella prova orale e in quella scritta sono sommate e si realizza la graduatoria.

I vincitori per poter iniziare il rapporto di lavoro devono essere iscritti in uno dei seguenti albi:

  • Ordine dei Biologi;
  • Ordine dei Geologi;
  • Ordine degli Ingegneri;
  • Ordine dei Chimici e dei Fisici;
  • Ordine dei dottori Agronomi e forestali.

E’ previsto un periodo di prova della durata di 6 mesi.

Approfondimenti

Per conoscere i concorsi per i quali è ancora possibile presentare la propria candidatura leggi gli articoli:

Concorso Polizia Penitenziaria per 1758 posti: requisiti e scadenza

Concorsi scuola: scopri i nuovi percorsi per diventare insegnanti

 

Le 10 lauree che daranno maggiori opportunità di lavoro dal 2022 al 2026

Per gli anni dal 2022 al 2026 le previsioni Excelsior di Unioncamere e Anpal sottolineano un fabbisogno occupazionale complessivo tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Della cifra, tra 1,3 e 1,7 milioni di unità costituiranno l’incremento dell’occupazione determinato dalla crescita economica. Un contributo, rispetto al totale del fabbisogno occupazionale, che varia dal 31% al 38%.

Cosa determinerà la crescita occupazionale dal 2022 al 2026?

La crescita occupazionale dipenderà, per buona parte, dagli investimenti del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) nell’ambito dei fondi del Next Generation Eu. Per quanto attiene al mercato del lavoro, il rapporto Excelsior evidenzia una significativa accelerazione della composizione professionale, in particolare dei lavoratori laureati.

Mercato del lavoro per i laureati, cosa succederà tra il 2022 e il 2026?

Nel dettaglio, tra il 2022 e il 2026 il mercato del lavoro in Italia potrebbe avere la necessità di immettere 1,1 o 1,2 milioni di laureati. La media annuale delle immissioni potrebbe variare tra le 230 mila e le 246 mila unità. Confrontando i dati relativi ai lavoratori in possesso di laurea, si osservano numeri di crescita in tema di assunzioni soprattutto nei campi:

  • medici e sanitari;
  • nei differenti ambiti Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica);
  • nelle aree economiche.

Assunzioni laureati, ci saranno più chance nella Pubblica amministrazione o nel privato dal 2022 al 2026?

Nel fabbisogno di laureati per le assunzioni in Italia, stimabile tra 1,1 e 1,2 milioni nel periodo 2022-2026, si prevede che il 60% sarà a vantaggio del settore privato (tra dipendenti e lavoratori autonomi) e il 40% della Pubblica amministrazione. Inoltre, l’accesso e le assunzioni nella Pubblica amministrazione dal 2022 al 2026 sarà a vantaggio dei candidati in possesso di un titolo di laurea per il 58,5%.

Neolaureati, offerte di lavoro e fabbisogno di laureati: cosa significa?

Inoltre, si prevede che la quantità di candidati in possesso di un titolo universitario che entreranno nel mercato del lavoro nei prossimi cinque anni sarà pari a 191 mila unità per ciascun anno fino al 2026. I dati sugli ingressi effettivi vanno poi confrontati con il fabbisogno. Quest’ultimo rappresenta la necessità di unità in possesso del titolo di laurea espresso dal sistema economico.

Offerte di lavoro dalle imprese e Pubblica amministrazione: gli scenari dei prossimi anni

In termini di offerte di lavoro espresse dal sistema economico, ovvero di candidati ricercati dalle imprese private e dalla Pubblica amministrazione, è possibile fare una classifica delle lauree che avranno più opportunità di entrare nel mondo del lavoro. È importante sottolineare che la ricerca Excelsior di Unioncamere e Anpal prevede due scenari. Il primo molto positivo, con valori del Pil molto alti per i prossimi cinque anni (o almeno fino al 2024). Il secondo scenario è pur sempre positivo, ma meno ottimistico rispetto al precedente.

Richiesta di laureati nel mondo del lavoro dal 2022 al 2026: quali saranno le 10 lauree con più opportunità?

Detto che il fabbisogno previsto dal 2022 al 2022 di candidati in possesso di laurea varierà da un fabbisogno di 230 mila a uno scenario più ottimistico di 245.700 laureati (per un’offerta effettiva media di laureati per ogni anno di 191 mila neolaureati), i 10 titoli di studio che daranno maggiori opportunità di lavoro sono i seguenti:

  • lauree in materie economiche e statistiche, con 40.100 laureati in entrata nel mondo del lavoro nello scenario peggiore e 44.500 nello scenario migliore. L’offerta effettiva di neolaureati per ogni anno in questa materia sarà di 31.200 unità;
  • titolo giuridico e politico sociale, con richieste per 40.500 (scenario peggiore) o 42.200 (scenario migliore). L’offerta media dei laureati per ogni anno sarà di 28.800 unità;
  • al terzo posto si trovano le lauree mediche e sanitarie con 31.300 unità richieste nello scenario peggiore e 31.400 in quello migliore. L’offerta sarà di 23.200 unità con questo titolo di studio.

Laureati in insegnamento, formazione, architettura, ingegneria civile, letteratura: quanto sono ricercati nel mondo del lavoro?

A seguire nella classifica delle 10 lauree che daranno maggiori chance di trovare un lavoro nei prossimi cinque anni, si ritrovano i titoli di studio di ingegneria, a esclusione di ingegneria civile. Nello scenario migliore sono previste 27.300 assunzioni, in quello peggiore 30.400. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 20.200. A proseguire:

  • laureati in insegnamento e formazione, comprese scienze motorie. Sono previste 25.300 nuove unità tra il 2022 e il 2026 nello scenario peggiore e 27.100 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • al sesto posto si ritrova la laurea in architettura, urbanistica e territorio, comprendendo anche ingegneria civile. In totale, nello scenario migliore saranno richiesti 14 mila nuove immissioni, in quello peggiore 15.100. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 25.100 unità;
  • a seguire i laureati in ambito letterario, filosofico, storico e artistico con 13.900 immissioni all’anno nello scenario peggiore e 14.500 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà di 9.100 unità.

Laureati in lingue, scienze matematiche e biologiche, quante opportunità di lavorare ci saranno dal 2022 al 2026?

Continuando la classifica delle lauree più richieste dal 2022 al 2026, si ritrovano:

  • all’ottavo posto i laureati in lingue straniere, traduttori e interpreti. Ci sarà bisogno di 10.500 unità nello scenario peggiore o di 11.600 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno dal 2022 al 2026 sarà di 9.700 unità;
  • la laurea in scienze matematiche, fisiche e informatiche sarà richiesta per  8.300 immissioni nel mondo del lavoro (8.900 nello scenario migliore). L’offerta di neolaureati per ogni anno sarà mediamente di 5.400 unità;
  • infine il titolo in scienze biologiche e biotecnologie sarà richiesto per 5.900 nuove unità (nello scenario peggiore) o per 6.300 in quello migliore. L’offerta di neolaureati media annuale sarà di 7.800 unità.

Quali altre lauree saranno richieste dal 2022 al 2026 per lavorare?

Oltre alle prime 10 posizioni delle lauree che saranno le più richieste dal 2022 al 2026, nello stesso periodo potranno trovare buone occasioni di occupazioni i seguenti titoli universitari:

  • i posti di lavoro per i laureati in psicologia saranno 4.900 nello scenario peggiore e di 5.100 in quello migliore. L’offerta media annuale sarà di 7.400 nuove unità;
  • laureati in chimica e farmaceutica, con posti di lavoro pari a 4.400 nello scenario peggiore e a 4.800 in quello migliore. L’offerta di neolaureati per ciascun anno sarà di 5.800 unità;
  • titolo di laurea in campo agroalimentare, con 3.600 nuove opportunità di lavoro (scenario peggiore) o di 3.800 in quello migliore. L’offerta media annuale di neolaureati sarà di 4.500 nuove unità.

Diventare investigatore privato: requisiti e prospettive future

Tra i professionisti sempre più ricercati vi sono gli investigatori privati, ma iniziare questa attività non è semplice infatti è previsto un percorso specifico per diventare investigatore privato o aprire un’agenzia investigativa. Inoltre vi sono limiti da rispettare nell’effettuare le indagini. Ecco sa c’è da sapere.

Cosa fa un investigatore privato?

L’investigatore privato negli ultimi anni è sempre più richiesto ed è un errore pensare che il suo ruolo sia limitato a scoprire le infedeltà coniugali. Sebbene questa tipologia di indagine sia ancora richiesta, ci sono molte altre attività ad affiancarla, ad esempio sempre più frequentemente sono le aziende a richiedere i servizi di questo professionista per scoprire la slealtà dei dipendenti, per verificare il comportamento degli assenteisti che si avvalgono frequentemente dei permessi per malattia, per “monitorare” l’attività delle aziende concorrenti, scoprire se le aziende concorrenti stanno attuando delle mosse di spionaggio aziendale, insomma deve occuparsi anche di cyber security.

Proprio in virtù di tale moltiplicità di attività, oggi un investigatore deve essere in grado di eseguire delle indagini ambientali, queste sono volte soprattutto a trovare microspie, sistemi di intercettazione e deve avere conoscenze approfondite sulla sicurezza informatica.

Queste sono solo alcune attività, ma già da questa prima descrizione si può notare che in molti casi si tratta di sofisticate indagini che richiedono anche l’uso di strumentazioni ad elevata tecnologia e di conseguenza per poter essere oggi un investigatore privato è necessario avere conoscenze di informatica di un certo tenore.

Requisiti per diventare investigatore privato o agente investigativo

Ritornando alla formazione necessaria, questa guida mira a indicare i requisiti necessari per poter essere un investigatore privato autorizzato e quindi che opera nella piena legalità.

Si possono distinguere due opportunità, cioè lavorare come agente investigativo oppure aprire una propria agenzia investigativa, per completezza vedremo entrambe queste opportunità.

Per diventare agente investigativo che opera presso un’agenzia investigativa è necessario non avere riportato condanne per delitti non colposi. Naturalmente presentandosi a un’agenzia con questo unico requisito è molto probabile che non si venga assunti, ecco perché è molto probabile che l’agenzia investigativa chieda un curriculum leggermente più elaborato e particolari qualità, tra cui una certa scaltrezza, l’abilità con strumenti informatici. Deve essere ricordato che per poter operare è necessario essere inquadrati nell’agenzia investigativa con l’applicazione del contratto nazionale, in caso contrario si può incorrere in reati come lo stalking, si può essere perseguiti per violazione della privacy, esercizio abusivo della professione e tanti altri reati che si configurano in base alle azioni effettivamente compiute.

Un investigatore privato dipendente di un’agenzia investigatoiva in media guadagna 1500 euro al mese. Naturalmente in base alle competenze, all’esperienza, alle conoscenze e all’agenzia stessa vi possono essere anche retribuzioni molto più elevate.

Come aprire un’agenzia investigativa

Per poter avere una propria agenzia investigativa il percorso è invece più complesso, infatti è necessario avere maturato un’esperienza presso un’agenzia investigativa per almeno 3 anni. L’agenzia investigativa deve però aver ottenuto l’autorizzazione da almeno 5 anni. Inoltre per maturare il requisito il lavoro deve essere stato svolto per almeno 80 ore mensili.  Inoltre è necessario avere una laurea in giurisprudenza, scienze politiche, criminologia, scienze delle investigazioni o laurea equipollente. L’aspirante titolare di agenzia investigativa deve seguire un corso di perfezionamento teorico-pratico. Naturalmente anche in questo caso è necessario non avere riportato condanne per delitti non colposi.

Coloro che sono in possesso di questi requisiti possono inoltrare domanda alla Prefettura competente per territorio, questa dopo aver verificato il possesso dei requisiti, rilascia una licenza. L’istruttoria solitamente ha una durata di oltre 100 giorni, non si tratta quindi di una cosa particolarmente breve e al termine si ottiene una licenza ex art. 134 T.U.L.P.S. e 222 D. Leg.vo 271/89 per la difesa penale.

Inoltre è possibile ottenere una licenza per l’apertura di un’agenzia investigativa dopo avere svolto per 5 anni il servizio nelle Forze dell’Ordine e avere lasciato il servizio da almeno 4 anni (decreto del Ministero dell’Interno 269 entrato in vigore nel 2011).

Si tratta di una licenza di Pubblica Sicurezza, di conseguenza è personale e non cedibile, in poche parole non può essere venduta. Naturalmente per poter avere una propria agenzia investigativa è necessario avere una partita IVA e dei locali per la sede della stessa. Nella richiesta di licenza deve essere specificato anche se eventualmente si vuole assumere personale e vi deve essere un deposito cauzionale di 20.000 euro.

L’investigatore privato ha il porto d’armi?

L’investigatore privato, sia che agisca come dipendente di un’agenzia, sia che lui stesso sia titolare di un’agenzia investigativa, può richiedere il porto d’armi, ma non è detto che questo gli sia concesso, praticamente a lui sono richiesti gli stessi requisiti chiesti per un qualunque altro cittadino. Quindi se ti immagini come un moderno investigatore da controspionaggio stile telefilm, meglio lasciar perdere.

L’investigatore privato nell’esercizio della professione ha diversi limiti, ad esempio dietro incarico può seguire una persona e scattare foto, ma esclusivamente in luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre non può invadere la sua sfera personale, ad esempio attraverso microspie piazzate nell’abitazione del soggetto seguito. Non può intercettare telefonate e comunicazioni varie e deve rispettare le norme sulla tutela della privacy.