Agenti di commercio, novità in Legge di Stabilità

La scorsa settimana, durante la manifestazione Forum Agenti in Fiera Milano City si è discusso di interessanti novità che riguardano la professione dei 210mila agenti di commercio e rappresentanti italiani e che sono state inserite nella Legge di Stabilità 2016.

Una di queste novità di rilievo per gli agenti di commercio riguarda l’aumento da 100% a 140% dell’ammortamento per l’acquisto dell’autovettura, considerato bene strumentale per gli agenti di commercio. La misura varrà per tutto il 2016, ma anche a partire dal 2015, come abbiamo già scritto nelle scorse settimane su Infoiva.

Il super ammortamento è una misura una tantum che vuole spingere gli agenti di commercio a fare investimenti – ha commentato l’on. Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze della Camera – e credo sarà assai utile all’atto del pagamento della prima rata di una nuova autovettura. Posso anche anticipare che il Parlamento sta rivedendo le norme relative al pagamento dell’Irap per gli agenti e rappresentanti di commercio privi di autonoma organizzazione”.

Infatti, in merito all’Irap, gli agenti di commercio italiani potranno beneficiare delle deduzioni forfettarie inserite nella Legge di Stabilità 2016 e valide per tutti gli imprenditori: i lavoratori autonomi con base imponibile pari o inferiore a 180.759 euro avranno una deduzione forfettaria di 8mila euro.

Legge di Stabilità e partite Iva

La Legge di Stabilità 2016 impatterà su alcuni aspetti della fiscalità delle famiglie e sulle agevolazioni fiscali per le aziende, ma anche su quello che è il target primario del nostro giornale, il popolo delle partite Iva.

La Legge di Stabilità interviene infatti sul regime dei minimi introducendo una specie di ibrido tra il vecchio regime dei minimi e il regime forfettario approvato con la Legge di Stabilità del 2015. L’ipotesi per il nuovo regime dei minimi considera infatti un’aliquota del 5% su guadagni fino a 30mila euro e per i primi cinque anni di attività, passati i quali la tassazione salirà al 15%. Cala anche l’aliquota per le start-up, che si dimezza al 5% dal precedente 10%.

Novità importante anche per le partite Iva senza cassa previdenziale, per le quali la Legge di stabilità considera l’aliquota contributiva Inps bloccata al 27,72%, anziché sottoposta all’innalzamento graduale che era stato previsto fino a raggiungere il 33,72%.

Tornando all’aliquota forfettaria, il dettato della Legge di Stabilità prevede che si possa applicare solo fino a quando persistono i requisiti di reddito. Per il calcolo dell’imponibile, la legge prevede l’applicazione ai ricavi di coefficienti diversi a seconda delle diverse categorie professionali:

  • 30mila euro per i professionisti, dai precedenti 15mila;
  • 30mila euro per artigiani e imprese, dai precedenti 20mila;
  • 50mila euro per i commercianti, dai precedenti 40mila;
  • 50 mila euro per alberghi e ristoranti;
  • 40mila euro per gli ambulanti di bevande e alimentari e bevande;
  • 30mila euro per gli ambulanti di altri prodotti.

Novità importante prevista dalla Legge di Stabilità è l’accesso al nuovo regime dei minimi anche per i dipendenti e i pensionati con un’attività in proprio, purché lo stipendio o la pensione siano inferiori a 30mila euro l’anno.

Ricordiamo che, oltre alla importante revisione del regime dei minimi, la Legge di Stabilità 2016 interviene anche su alcune agevolazioni fiscali per i professionisti e per le società di persone. Per queste ultime ci un’agevolazione fiscale che prevede l’innalzamento della franchigia di deduzione Irap a 13mila euro dai precedenti 10.500. I professionisti potranno invece avvalersi di un’agevolazione fiscale sulle spese di formazione, che saranno interamente deducibili dal reddito fino a 10mila euro all’anno.

Legge di Stabilità e bonus fiscale per auto aziendali

Abbiamo visto nei giorni scorsi come, tra le misure legate alla Legge di Stabilità 2016, vi è anche il maxi ammortamento sull’acquisto di macchinari. È bene ricordare che all’interno di questa casistica rientrano anche le auto aziendali e quelle per i liberi professionisti.

Un bonus che potrebbe essere utile a incentivare nel nostro Paese l’acquisto di auto nuove, frenato, negli anni, oltre che dalle difficoltà indotte dalla crisi economica, anche dalla fiscalità opprimente che colpisce i possessori di automobili. Forse questo della Legge di Stabilità 2016 potrebbe essere un primo segnale di svolta.

Il bonus fiscale in questione è contenuto nell’articolo 8 della Legge di Stabilità e prevede, come per gli altri macchinari, che anche per le auto acquistate da aziende e professionisti tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016 vi sia un incentivo che di fatto, è una maggiorazione del costo d’acquisto del 40% ai fini del calcolo della deducibilità attraverso l’ammortamento

Con questa misura inserita in Legge di Stabilità, il limite di costo fiscalmente rilevante per le auto aziendali acquistate in leasing (non a noleggio) passerà dagli attuali 18.076 euro a 25.306 euro (+40%). Rimane al 20% la percentuale di deducibilità del costo.

Per gli agenti di commercio, invece, la soglia massima di costo fiscalmente rilevante passerebbe dagli attuali 25.823 euro a 36.152 euro, con una percentuale di deducibilità dell’80%. Idem per le auto delle flotte aziendali date in uso anche promiscuo ai dipendenti, deducibili al 70% senza soglie di costo fiscalmente rilevanti.

Legge di Stabilità 2016 e sgravi per le assunzioni

Torniamo oggi a focalizzare la nostra attenzione sugli aspetti della Legge di Stabilità 2016 che vanno a favore delle imprese. Si tratta soprattutto degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato con le eccezioni e le esclusioni del caso.

Ricordiamo intanto che lo sconto contributivo introdotto dalla Legge di Stabilità per le imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato nel 2016 sarà del 40%, fino a un tetto massimo di 3.250 euro e che sarà sempre l’Inps a erogare l’incentivo.

Lo sconto contributivo riguarda le assunzioni effettuate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2016, per un periodo massimo di 24 mesi, ad esclusione dei contributi e premi Inail, mentre i contratti stipulati fino al prossimo 31 dicembre saranno sottoposti al dettato dalla Legge di Stabilità 2015: esonero contributivo al 100%, tetto di 8060 euro, per 3 anni.

Così come accaduto per il 2015, anche per il 2016 la Legge di Stabilità prevede che da questo meccanismo di sgravi siano esclusi i contratti di lavoro domestico e quelli di apprendistato, mentre per alcuni settori produttivi specifici come quello agricolo vi sono regole ad hoc e tetti massimi su misura.

Come abbiamo detto sopra, vi sono alcune esclusioni dall’applicazione dell’agevolazione in oggetto:

  • assunzioni di lavoratori che nei 6 mesi precedenti sono stati occupati a tempo indeterminato;
  • assunzioni per le quali nel 2015 è stata applicata l’esenzione contributiva introdotta dalla legge 190/2014;
  • assunzioni di dipendenti che nei 3 mesi precedenti la data di entrata in vigore della Legge di Stabilità hanno avuto un contratto a tempo indeterminato in una società controllata, facente capo o collegata allo stesso soggetto, anche per interposta persona.

In base alla Legge di Stabilità 2016, per il settore agricolo sono previste soglie massime di incentivo legate all’attività del dipendente. Per l’assunzione di impiegati e dirigenti, la manovra mette a disposizione 1,1 milioni di euro per il 2016, 2,8 per il 2017, 1,8 per il 2018, 0,1 milioni per il 2019. Per le altre tipologie di lavoratori dipendenti del settore agricolo, le soglie sono di 1,6 milioni per il 2016, 8,8 milioni per il 2017, 7,2 milioni per il 2018 e 0,8 milioni per il 2019.

Anche in questo caso, la manovra prevede che siano esclusi dai benefici:

  • lavoratori occupati a tempo indeterminato nel 2015;
  • lavoratori occupati a tempo determinato con almeno 250 giornate di lavoro nel 2015;
  • contratti di apprendistato.

Legge di Stabilità 2016 e agevolazioni imprese

Abbiamo visto ieri alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che toccano prevalentemente le persone fisiche e le famiglie. Oggi concentriamo la nostra attenzione sulle agevolazioni fiscali alle imprese che, nei propositi del governo, dovrebbero aiutarle a rilanciare investimenti e produttività.

Agevolazioni imprese: taglio Ires
Cominciamo da una voce della Legge di Stabilità che, in realtà, è ancora in attesa di un’autorizzazione da parte dell’Unione europea ma è di vitale importanza per le nostre imprese: il taglio dell’Ires. La misura sarà effettiva dal 2017, con un calo dal 27,5% attuale al 24%, ma il governo prova a forzare la mano con Bruxelles anticipando il taglio del 2% al 2016 e il rimanente 1,5% al 2017. Staremo a vedere.

Agevolazioni imprese: ammortamento al 140% sui nuovi macchinari
Di questa misura avevamo già parlato nei giorni scorsi: un 40% in più di deduzione, che passa quindi al 140%, da ripartire sull’intera vita utile del bene, sia esso di proprietà o in leasing. Una deduzione valida dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. In questo modo il governo vuole incentivare le imprese ad acquistare nuovi beni strumentali.

Agevolazioni imprese: stop Imu
La Legge di Stabilità prevede la cancellazione dell’Imu sua per i terreni agricoli, sia per i macchinari cosiddetti “imbullonati”, fino ad oggi considerati immobili. Per quanto riguarda i terreni agricoli, l’Imu sarà ancora pagata da chi da essi ricava solo una rendita e, di fatto, non li coltiva. Ossia non gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti.

Agevolazioni imprese: potenziamento Piano made in Italy
La Legge di Stabilità punta a potenziare il Piano made in Italy con uno stanziamento ulteriore di 50 milioni per il 2016 che si aggiungono agli 80 già stanziati per iniziative speciali e promozionali legate alle eccellenze artigiane italiane. Titolare della gestione dei fondi sarà l’agenzia Ice. A seguire, per il 2017 è previsto lo stanziamento di un fondo di 240 milioni, che diventeranno 360 nel 2018.

Agevolazioni imprese: credito alle imprese confiscate alle mafie
Per quanto possa sembrare un provvedimento di nicchia, merita una sottolineatura anche il fondo per il credito alle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata istituito al Ministero dello Sviluppo Economico. Previsto un finanziamento di 10 milioni all’anno per il triennio 2016-2018 che aiuta imprese inserite prevalentemente in un contesto economico difficile come quello del Mezzogiorno.

Legge di Stabilità 2016: rimborsi Irpef e detrazioni spese sanitarie

Al di là di quello che potrà essere il suo iter parlamentare, il testo della Legge di Stabilità 2016 è piuttosto complesso e coinvolge diversi punti e problematiche che toccano in modo diretto la vita di famiglie, persone e imprese. Durante questa settimana cercheremo di puntare l’attenzione su alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che riteniamo importanti sia per la fiscalità delle imprese, sia per quella delle famiglie.

Partiamo da due ipotesi introdotte nella Legge che investono l’ambito del 730. Nel dettaglio, vediamo quali saranno dal 2016 gli obblighi per la detrazione delle spese sanitarie e come ci si comporterà per i rimborsi Irpef di notevole importo.

Per quanto concerne la detrazione delle spese sanitarie, la Legge di Stabilità 2016 prevede che medici e strutture sanitarie e ospedaliere trasmettano all’Agenzia delle Entrate le informazioni sulle prestazioni erogate ai cittadini nel 2015, in modo che le Entrate abbiano a disposizione i dati necessari per la predisposizione dl 730 precompilato.

Il termine per la presentazione di questi dati è fissato, per i professionisti, al 28 febbraio. Ciò che ha già suscitato malumori, specialmente da parte dell’Ordine di Medici, è il fatto che la Legge di Stabilità 2016 prevede sanzioni pesanti per chi non rispetterà il termine: da 100 a 50mila euro per ciascuna omessa, errata o tardiva trasmissione che non venga regolarizzata entro 5 giorni dalla segnalazione del Fisco. Qualora, facendo seguito alla segnalazione, si ottemperasse all’obbligo entro 60 giorni, la sanzione sarebbe ridotta di 1/3, con un tetto massimo di 20mila euro.

Sul fronte dei rimborsi 730 di importo rilevante, sarà soppresso il limite fisso a 4mila euro. Il dettato della Legge di Stabilità 2016 prevede infatti che l’Agenzia delle Entrate stabilirà i criteri per definire l’importo oltre il quale scatteranno i controlli. I rimborsi dovranno poi essere erogati entro 4 mesi dalla dichiarazione, contro i 7 previsti dalla normativa attuale.