Decreto “paga-Italia”? No, grazie

di Vera MORETTI

Marina Calderone prende posizione nei confronti dei decreti “salva-Italia” e “cresci-Italia” perché, sostiene: “sono piuttosto dei decreti “paga Italia“, in cui gli unici a guadagnarci sono i banchieri con l’aumento degli oneri bancari”.

La presidente del Cup, Comitato unitario professioni, non si tira indietro e si dice ancora disposta al dialogo e al confronto con il Governo, “ma diciamo no al confronto a tutti i costi“.

Proprio per questo motivo, la Calderone, in occasione dell’assemblea nazionale dei consigli provinciali dei consulenti del lavoro, ha invitato i colleghi a scendere in piazza l’1 marzo durante la manifestazione promossa da Cup e Adepp.
Oltre che per protestare contro “le politiche di dispersione delle nostre funzioni e capacità“, il motivo primario sarà difendere i diritti dei giovani, perché “oggi i giovani sotto i 45 anni rappresentano il 50% dei professionisti e dobbiamo assicurare loro un futuro“.

E, a questo proposito, Marina Calderone ha espresso il suo “pollice verso” nei confronti della nuova società a responsabilità limitata a 1 euro: “Questa società non va da nessuna parte, neanche in banca, perché i giovani devono essere accompagnati dalla nonna, altrimenti non gli dà nulla nessuno“.

Non è mancato un riferimento alla categoria dei consulenti del lavoro, il cui ruolo è di assoluta importanza dal momento che funge da tramite tra mondo delle imprese e dei lavoratori. E, in un 2012 iniziato all’insegna di casse integrazioni e ammortizzatori sociali, si tratta di un incarico delicato ma indispensabile per affrontare la crisi.

Noi mettiamo a disposizione del ministro del Lavoro, del Parlamento la nostra funzione tecnica, la nostra competenza sulle norme perché credo che sia venuto il tempo di affrontare con serenità senza preconcetti una riforma non solo dei contratti di lavoro e delle regole del mercato, ma anche una riforma ragionata degli ammortizzatori sociali che crei un sostegno nei confronti di una platea molto ampia di cittadini, all’interno della quale credo che il legislatore non debba dimenticarsi che ci sono anche i liberi professionisti“.

Calderone: siamo meno preoccupati di prima

“Ci sentiamo meno preoccupati di prima, perché abbiamo avuto modo di iniziare un percorso di attuazione della riforma, da cui dovranno partire tutti gli altri interventi”. Così Marina Calderone, presidente del Cno dei consulenti del lavoro e del Comitato unitario delle professioni, si è espressa a proposito del consiglio dei ministri che si terrà domani sul tema delle liberalizzazioni.

Calderone è intervenuta questa mattina al VideoForum 2012 su ‘Fisco, lavoro e previdenza. Tutte le novità. Tutte le risposte’, organizzato da ItaliaOggi e Ipsoa, Gruppo Wolters Kluwer, in collaborazione con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) e con il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. All’iniziativa è intervenuto anche Claudio Siciliotti, presidente Cndcec.

La presidente Calderone ha aperto il forum con un intervento sulla lotta all’evasione fiscale e sulle varie manovre finanziarie, affermando come ci sia ” preoccupazione per tutte le manovre che abbiamo visto da luglio: comportano un grosso esborso di denaro e sacrifici, oneri per le banche e per i cittadini”.
“Il nostro contributo alla lotta all’evasione fiscale -ha continuato Calderone- ha cambiato anche il modo di lavorare; e oggi abbiamo necessità di parlare di crescita”. Tornando a parlare di riforma degli ordinamenti professionali, la presidente Calderone ha sottolineato che “le professioni attueranno la riforma con responsabilità, parlando di tirocinio e di norme, come quella sulle società tra professionisti, per cui ci è stato garantito un tavolo di confronto”.
“Come presupposto, c’è il fatto che -ha concluso Calderone- i presidenti degli ordini e gli iscritti alle varie categorie sono uomini e donne delle istituzioni, e hanno un forte senso di appartenenza al paese e di responsabilità”.

Fonte: adnkronos.com

Marina Calderone dice no alle autoriforme

di Vera MORETTI

Sul tema delle riforme degli ordini professionali, Marina Calderone, presidente del Comitato unitario delle professioni e del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, si è mostrata ottimista, facendo riferimento agli stessi ordini professionali, dimostratisi sempre disponibili a “discutere di riforma nel rispetto di un settore vitale per l’economia italiana“.
La concertazione, dunque, viene indicata come la linea più giusta da seguire e da applicare, oltre alla riforma del lavoro, anche a quella delle professioni.

A tale proposito, poi, Marina Calderone ha ribadito l’urgenza di questi provvedimenti, e la determinazione nel coinvolgimento delle rappresentanze delle professioni “applicando i principi riformatori già approvati dal precedente governo e confermati da quello in carica“ .

Inoltre, Calderone ha anche voluto “bocciare” le eventuali intenzioni di “autoriforma” da parte delle categorie dei professionisti, senza lasciare diritto di replica: “Altro che autoriforma di cui si continua a leggere a sproposito. Gli ordini la loro parte l’hanno già fatta, depositando da tempo al ministero della Giustizia le riflessioni operative sulla riforma dei singoli ordinamenti. Ma sappiamo che il ministro Severino è molto attenta al tema“.

Consulenti del Lavoro: Marina Calderone riconfermata Presidente

Marina Calderone è stata nominata per il terzo mandato consecutivo Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Durante la riunione dell’insediamento del Consiglio Nazionale, sono stati eletti all’unanimità anche gli altri membri dell’Ufficio di Presidenza: Vincenzo Silvestri – Vice Presidente, Sergio Giorgini – Segretario e Pietro Panzetta – Tesoriere. Alla presidenza del Collegio dei Revisori è stato nominato Marcello De Carolis.

“È un grande onore per me essere ancora alla guida della Categoria per altri tre anni – ha dichiarato la neo Presidente, che riveste anche il ruolo di Presidente del CUP – sopratutto  in un momento così delicato per gli Ordini Professionali e per il Paese intero. Nella difficile situazione economica italiana è necessario attivare serie proposte per recuperare risorse e ridare slancio al Paese”.

La Presidente Calderone ha poi ricordato come sia fondamentale il ruolo di terzietà dei Consulenti del Lavoro, come intermediari tra le diverse esigenze della Pubblica Amministrazione e dei cittadini.”Proprio per questa funzione di tutela della fede pubblica, la Professione ha necessità di essere forte e coesa, così come lo dimostra ogni giorno l’impegno di ogni singolo Consulente per dare sostegno alle imprese e al mondo del lavoro”.

Fonte: Consulenti del lavoro.it

Bene la Pec, male la P.a.

La Pec, in questi due anni di utilizzo, si è dimostrata uno strumento utilissimo per tutti i professionisti che ne usufruiscono, anche se, a causa di alcune carenze della P.a., rischia di estinguersi prima del tempo.

Così almeno la pensa Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro e del Cup, la quale ha specificato: “Già in questi primi due anni di utilizzo della Pec da parte dei professionisti abbiamo verificato le carenze della P.a.. La prima consiste nel fatto che il professionista scrive utilizzando la Pec e la P.a., pur ricevendo regolarmente la posta certificata, non è in grado di dare le risposte richieste o di memorizzare i dati inviati. La seconda criticità è data dalla presenza di un’unica casella di posta in moltissime P.a., dove si concentrano migliaia di documenti; senza una scrematura a monte non è proprio possibile arrivare alla definizione delle pratiche“.

Per questo è stato chiesto alla P.a. di dotarsi di caselle dedicate ai professionisti, poiché senza Pec ogni tentativo di semplificazione della comunicazione risulterebbe vano.
La soluzione va trovata al più presto, soprattutto in vista dell’avvento di 2 milioni di società che stanno per entrare nel circuito e dialogare con 25.000 caselle Pec di amministrazioni pubbliche e locali. Senza un rimedio concreto l’accesso ai canali sarà problematico.

Vera Moretti

Enti per il lavoro in aiuto di Liguria e Toscana

Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, si è rivolta ai ministeri competenti e alla Protezione Civile chiedendo una “sospensione dei termini per tutti gli adempimenti e scadenze sia in materia di lavoro che fiscale nelle zone della Liguria e della Toscana colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi“. Si tratta di una richiesta fondamentale, considerando le difficoltà in cui versano queste regioni e anche le esigenze professionali dei consulenti del lavoro e delle aziende da loro assistite.

Un’ulteriore mossa in favore dei territori alluvionati arriva da Alessandro Visparelli, presidente dell’Enpacl, l’ente di previdenza della categoria, il quale ha confermato la “disponibilità a erogare sostegni economici straordinari ai colleghi che hanno subito danni dall’alluvione“.

Vera Moretti

Lavoro, 400mila assunti in più con l’applicazione delle riforme

I Consulenti del Lavoro fanno le pulci al mercato dell’occupazione. Secondo un’indagine della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, ci sarebbero quasi 400mila occupati in più tra giovani e donne se venissero attuate due disposizioni cruciali per il mercato del lavoro: l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro per l’assunzione di apprendisti e di quella per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o tramite telelavoro.

Nello specifico, con l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro nel biennio 2012-2013 si stima un aumento dell’occupazione degli apprendisti di 175mila unità. Con l’azzeramento dell’aliquota previdenziale a carico del datore di lavoro per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o tramite telelavoro, sempre nel biennio 2012-2013 l’occupazione femminile crescerebbe di 223mila unità.

Commenta la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone: “L’azzeramento dell’aliquota previdenziale per i nuovi apprendisti, come peraltro era già in passato, e per l’assunzione di donne a tempo indeterminato o mediante telelavoro possono dare grande vigore a due istituti di grande importanza strategica per il lavoro giovanile e femminile. E su questo tema potrebbe essere vincente concedere agevolazioni per chi avvia rapporti a tempo indeterminato. Sono due idee di semplice applicazione che possono portare sviluppo e occupazione in termini ampi e concreti“.

Laura LESEVRE

Marina Calderone rieletta Presidente fino al 2014

Si dice pronta ad affrontare una nuova sfida Marina Calderone, rieletta Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro per il triennio 2011-2014.

“Un’altra sfida all’insegna dell’impegno costante e quotidiano a salvaguardia degli interessi del Paese, di cui gli ordini professionali sono testimoni e custodi” ha commentato il presidente a Labitalia. “Il nostro compito – ha continuato la Calderone – dovrà essere quello di avere bene in mente le esigenze dei nostri iscritti e, come organo di gestione dell’istituzione di categoria, quello di poter portare nel confronto con i nostri interlocutori, politici e istituzionali, quelle che sono le istanze dei consulenti del lavoro”. L’ Ordine dei consulenti del lavoro è in forte crescita, ad oggi sono 28mila gli iscritti e la sua responsabilità è molto importante: “promuovere il lavoro e di operare in Italia per 1 milione di aziende e di gestire 7 milioni di rapporti di lavoro, quindi il 70% dell’impiego privato italiano”.

La pesante crisi economica persa su questo terzo mandato della Calderone, eletta per la prima volta alla carica di Presidente nel 2005. Ogni mossa è molto delicata : “in un momento di congiuntura sfavorevole – sottolinea la Calderone – non solo i dipendenti hanno difficoltà, ma anche i lavoratori autonomi e i professionisti più in generale le hanno”. Il suo obiettivo è quello di perseguire “quel percorso legislativo iniziato con la manovra di Ferragosto”, ovvero portare di fronte al Ministero della Giustizia le istanze dei singoli ordini: “abbiamo depositato da qualche giorno le proposte di modifica dei singoli ordinamenti e quello di consulenti del lavoro recepirà le modifiche introdotte dalla legge 148 del 2011”. Alcune di queste modifiche erano già state introdotte, come ad esempio quella sul praticantato, con il decreto ministeriale del 20 giugno 2011 e che è entrato in vigore proprio qualche giorno fa.

“Nelle nostre attività – ricorda ancora Calderone- siamo i principali interlocutori degli istituti previdenziali e assistenziali e, sul fronte fiscale, lo siamo dell’Agenzia delle entrate. Abbiamo un confronto aperto con il nostro ministero vigilante, il Ministero del Lavoro, e in quest’ottica siamo impegnati per una profonda semplificazione della materia lavoristica e di tutte quelle norme che regolano il rapporto di lavoro” ha poi sottolineato la Calderone, che ha concluso ribadendo la necessità per le imprese “di investire energie nel core business e non di vedere risorse distratte da adempimenti inutili”.

A.C.

Consulenti del lavoro, ecco il nuovo Consiglio nazionale

Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro ha dei nuovi vertici per il triennio 2011-2014. Le elezioni, tenutesi nei giorni scorsi, hanno dato questo esito: a fianco del presidente Marina Calderone, prima degli eletti, ci saranno Rosario De Luca (338 voti), Alfio Catalano (229), Vincenzo Silvestri (223), Mauro Capitanio (209), Pietro Panzetta (200), Sergio Giorgini (199), Annamaria Giacomin (197), Massimo Iesu (155), Monica Muscedere (152), Francesco Duraccio (150), Vincenzo Germinara (146), Sergio Stelitano (142), Teodoro Lateana (141), Siravo Davide (132), con Renato Martinucci (116) consigliere in surroga. Il Collegio dei revisori dei conti sarà composto da: Marcello De Carolis (306 voti), Patrizia Gagliardi (298), Roberto Bracco (256), con Luca Follatello (238) revisore in surroga.

Questo il commento del Consiglio, affidato a una nota: “Le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro hanno confermato la compattezza e la condivisione dei percorsi, che hanno caratterizzato la categoria in questi ultimi anni. Marina Calderone, presidente uscente, ha ricevuto 418 preferenze su 441 schede valide, ovvero il 95% dei voti. Un segnale di fiducia in un momento molto delicato per i consulenti del lavoro e le professioni in generale“.

Calderone: i consulenti del lavoro garanti del bene pubblico

La Presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro e del Cup, Marina Calderone, si lancia all’attacco delle proposte di ‘salvataggio’ dell’Italia di Confindustria, a conclusione i lavori dell’assemblea dei consigli provinciali di categoria.

La Calderone muove anche critiche precise alle manovre introdotte dalla nuova finanziaria: ‘eravamo e siamo certamente contro uno stile di manovra che prevedeva la liberalizzazione totale degli ordini. Siamo convinti che non sia questa la strada, che è bensì quella di potenziare ulteriormente, attraverso un sistema di regole trasparenti, un comparto che dà lavoro a 2 milioni e 100mila professionisti di cui la metà è sotto i 45 anni e che produce oltre il 15% del Pil‘.

La presidente del Cup sostiene infatti che i Consulenti del Lavoro, al contrario di altri, non perseguono interessi economici propri ma sono garanti del bene pubblico. La semplificazione dovrebbe quindi tendere al risparmio nella gestione della spesa pubblica: ‘il nostro compito è anche quello di suggerire al legislatore delle norme che possano essere rispondenti agli interessi della collettività e non solo esclusivamente al bene di alcune parti del paese‘.

L’impegno della Presidente e degli organi da lei presieduti andranno quindi nella direzione ‘di adottare le norme della manovra con sensibilità, e metterci ancor di più al servizio dei cittadini italiani, di chi ha bisogno del nostro apporto professionale qualificato. I 27 ordini professionali presidiano tutte le branche del sapere. I consulenti del lavoro si occupano di tematiche lavoristiche e le altre professioni, ognuna nella propria specificità, hanno una funzione importante e preminente: quella di presidiare la fede pubblica e di garantire e tutelare la collettività’.

E per quanto riguarda la riforma delle professioni la Calderone ha sottolineato la necessità di un cambiamento profondo: ‘recepire i principi contenuti nella manovra sarà anche una dimostrazione della nostra volontà di portare avanti una riforma delle professioni che già ci aveva visti impegnati nella predisposizione di un progetto che abbiamo definito e presentato unitariamente l’anno scorso al ministro Alfano‘.

E’ una grande sfida, importante – ha sottolineato in chiusura – perché si tratta di temi che vanno a toccare i punti nevralgici del sistema. Parleremo di polizze di responsabilità civile, di tariffe, di praticantato, di potestà disciplinare all’interno dei giudizi promossi dagli iscritti agli ordini, di pubblicità. Tutti temi che vanno sulla strada della modernizzazione del nostro comparto‘.

A.C.