Taglio Iva: ecco la nuova ipotesi allo studio per combattere l’inflazione

La proposta è del ministro Brunetta ed è di quelle che sicuramente recherà sollievo agli italiani, senza però danneggiare le casse dello Stato: ridurre le aliquote Iva. Il provvedimento di taglio Iva potrebbe entrare già nel decreto Luglio. Naturalmente è legato alle sorti del Governo Draghi.

Taglio Iva: i benefici per gli italiani

Il taglio dell’Iva è una misura che molti italiani apprezzerebbero perché andrebbe a ridurre immediatamente il prezzo dei prodotti interessati da tale misura e quindi darebbe agli italiani un maggiore potere d’acquisto.  È bene dire fin da subito che anche con tale misura i prezzi non potrebbero ritornare ai livelli pre-inflazione. Attualmente l’inflazione si attesta all’8%, un taglio potrebbe essere di un punto percentuale, difficilmente due e secondo le ipotesi non toccherebbe comunque tutti i beni.

Attualmente le aliquote Iva sono 4:

  • 4%, per alimentari, bevande e prodotti agricoli, prodotti che dovrebbero rientrare tra quelli essenziali, come latte e farina;
  • 5%, per esempio per alcuni alimenti;
  • 10%, per esempio per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, i medicinali, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per specifici beni e servizi.
  • 22% aliquota ordinaria che applicata alla generalità dei prodotti e in particolare a tutti quelli che non rientrano nelle precedenti fasce.

Tra l’altro l’aliquota ordinaria al 22% è in vigore dal primo ottobre 2013, in precedenza era al 21% e prima ancora al 20% (prima del 17 settembre 2011). Questo aumento nacque dall’esigenza di aumentare le entrate dello Stato.

Taglio Iva con extragettito fiscale

L’aumento dei prezzi che si sta verificando in questi mesi ha tra l’altro determinato un aumento del gettito Iva nelle casse dello Stato e questo perché l’Iva è un’imposta sui consumi, va a colpire i redditi che si manifestano attraverso la capacità di spesa anche se in modo indiretto. Essendo applicata sul prezzo finale, all’aumentare del prezzo aumenta proporzionalmente anche l’Iva. Proprio per questo si può attualmente agire sull’Iva senza intaccare il fabbisogno dello Stato.

In base alle dichiarazioni del ministro Brunetta, l’ipotesi del taglio Iva sarebbe già allo studio con il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per concretizzare questa proposta. In base alle stime, l’extragettito Iva nelle casse dell’Erario nei mesi compresi tra gennaio e maggio 2022 ha raggiunto i 10 miliardi di euro. Tale somma è pari al 20% in più delle entrate Iva dello stesso periodo di un anno fa. Tra le ipotesi allo studio c’è anche quella di ampliare la sfera dei fringe benefit in modo da lasciare intatto il potere di acquisto dei lavoratori.

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In realtà il Mef con il premier Draghi ha espresso perplessità su questa misura in quanto la linea Guida del Governo per ora è sempre stata quella di non distribuire aiuti generalizzati, ma mirati alle fasce di reddito più deboli il taglio delle  aliquote Iva.

Concorsi pubblici: cambia il reclutamento. Ecco tutte le novità

Il PNRR prevede risorse per la Pubblica Amministrazione che però ha bisogno di rinnovamento e proprio per questo, dopo il regime emergenziale dei concorsi pubblici, il ministro Brunetta ha provveduto con decreto a rendere note le nuove norme da applicare ai concorsi pubblici. Ecco le principali novità.

Concorsi pubblici, per partecipare sarà necessario registrarsi a InPA

In primo luogo deve essere detto che a breve sarà completata la transizione sul sito InPA che diventerà il LinkedIn della Pubblica Amministrazione. Attualmente è necessario iscriversi al portale per poter partecipare ai concorsi nazionali, invece a breve il sistema sarà completato e per partecipare a concorsi pubblici anche degli enti locali, come Regioni e Comuni sarà necessario essere registrati al portale inpa.gov.it. Per l’iscrizione occorre avere uno SPID, oppure CIE o CNS.

Il portale sarà anche il fulcro centrale per la mobilità in PA, infatti per la mobilità interna ai pubblici uffici il portale provvederà a una sorta di raccolta di tutti i bandi disponibili, questo implica che i dipendenti che vogliono avere un trasferimento potranno consultare la banca dati e controllare quali posizioni sono aperte. In passato per conoscere le procedure di mobilità attivate era necessario verificare i siti delle varie amministrazioni, una procedura piuttosto lunga che portava spesso a fare affidamento su canali di informazione non ufficiali.

Le prove nei concorsi pubblici

I bandi di concorso, come sottolineato dal ministro Brunetta, potranno anche prevedere per specifiche posizioni misure volte a migliorare la parità di genere. Le novità però non finiscono qui, si ritorna alla doppia prova dei concorsi, cioè almeno una prova scritta e una prova orale. Nella verifica delle conoscenze deve essere compresa sempre la verifica attinente la conoscenza di almeno una lingua straniera.

Si ritorna alla prova scritta in presenza presso sedi decentrate, ma comunque sedi “comuni”, la prova viene sostenuta con strumenti informatici. Nel periodo emergenziale ci sono stati molti bandi con prova scritta o preselettiva svolta da remoto. Anche questa è una novità perché nel periodo emergenziale molte prove preselettive sono saltate. Si tratta di una sorta di scrematura dei candidati in cui sono previste anche prove psico-attitudinali e che viene effettuata nei concorsi in cui il numero di iscritti è particolarmente elevato.

Tra le novità della prova preselettiva vi è la possibilità che in essa siano previsti test, quiz volti a far emergere le capacità comportamentali.

In base all’articolo 3 della bozza del decreto, la prima prova scritta, non si tratta della preselettiva, potrà essere anche a contenuto pratico, cioè la redazione di un atto o di una delibera.

Valutazione delle pregresse esperienze lavorative

Tra le novità della riforma sui concorsi pubblici vi è la valutazione anche delle pregresse esperienze lavorative che rispetto all’attuale disciplina potrebbero avere maggiore peso. La valutazione di esperienze pregresse dovrebbe assumere particolare valore per incarichi dirigenziali di elevato profilo.

Questa norma è molto discussa soprattutto dai più giovani che non avendo esperienza rischiano di essere sempre scavalcati da persone che hanno potuto maturare esperienze lavorative, inoltre questa parte della riforma sembra essere discordante con l’obiettivo dichiarato dal ministro Brunetta di ridurre l’età media dei dipendenti pubblici.

Cicli formativi su etica pubblica

Una volta fatto ingresso nella PA ci saranno comunque delle novità, cioè i dipendenti dovranno seguire cicli formativi anche su etica pubblica e comportamento etico. Durata ed entità della formazione saranno commisurate a disponibilità finanziarie, ma anche al grado di responsabilità del dipendente.

All’interno del codice di comportamento dei dipendenti pubblici sarà anche inserita una sezione sul corretto uso dei social network al fine di tutelare l’immagine della Pubblica Amministrazione.

Il decreto prevede anche il rafforzamento di Formez PA, si tratta  del centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A che gestisce la maggior parte delle procedure concorsuali. Inoltre c’è il potenziamento della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Deve essere sottolineato che le nuove regole non si applicano ai corsi già banditi per i quali è necessario fare affidamento sui bandi pubblicati.

Ricordiamo che tra i bandi non ancora scaduti ci sono:

Concorsi Regione Puglia: nuove opportunità anche senza diploma

Concorso Enti Locali: sta per essere pubblicato il bando ASMEL  

Per il concorso ASMEL c’è tempo fino al 27 aprile per presentare la domanda

Concorso Ministero Giustizia Operatore data Entry per 3000 operatori

Concorso Ministero della Giustizia per 5410 unità: profilo laureati

Concorsi Dipartimento Amministrazione Penitenziaria: 203 posti per diplomati

Per i concorsi citati mancano pochi giorni per proporre la domanda, meglio affrettarsi