Alternanza Scuola- Lavoro: come possono registrarsi le aziende

L’Alternanza Scuola-Lavoro, il cui nome con la legge di bilancio 2020 è in realtà stato cambiato in “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”  è stata introdotta dalla manovra denominata La Buona Scuola (legge 107 del 2015) e prevede che i ragazzi impegnati nell’ultimo triennio delle scuole superiori di secondo grado svolgano un periodo di “lavoro” in azienda. Vedremo ora le aziende come possono essere inserite in questo percorso formativo.

Chi può iscriversi nel Registro Nazionale Dell’Alternanza Scuola -Lavoro?

La legge 107 del 2015 prevede che i ragazzi svolgano un periodo presso un’azienda al fine di affinare le competenze acquisite a scuola e avere un primo impatto con il mondo del lavoro. Gli studenti possono scegliere tra varie aziende che comunque sono afferenti rispetto al piano di studi, ma le aziende come possono proporsi per offrire il servizio?

Per loro è attiva la piattaforma del Ministero dell’Istruzione con il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Si tratta di una vera e propria banca dati. Possono inoltrare la loro proposta:

  • Enti pubblici e privati;
  • professionisti;
  • organizzazioni;
  • aziende;
  • enti del terzo settore;
  • ordini professionali;
  • istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuta dal CONI.

La registrazione avviene al portale https://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home

Naturalmente tutti i soggetti coinvolti hanno degli obblighi e tra questi anche la struttura ospitante che deve essere in regola con le norme sulla sicurezza previste dal decreto legislativo 81 del 2008. Inoltre devono assicurare la presenza di un tutor che possa seguire il percorso di crescita personale e professionale degli studenti. Il numero dei tutor dipende dal livello di rischio dell’azienda. Di conseguenza devono assicurare un numero di tutor:

  • 1 tutor ogni 5 studenti per i settori ad alto rischio;
  • per i settori a medio rischio 1 tutor ogni 8 studenti ;
  • 1 tutor ogni 12 studenti per i settori a basso rischio.

Ecco come le aziende possono iscriversi nel Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola – Lavoro

La struttura ospitante nell’iscrizione al Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola – Lavoro deve indicare il numero massimo di studenti che può ospitare.

Spetterà all’Ufficio Scolastico verificare che siano rispettate tutte le norme previste e che di conseguenza la struttura ospitante rispetti le norme su sicurezza e igiene sul luogo di lavoro, predisponga un sistema di accoglienza che offra anche un corso di formazione sulle norme di sicurezza sul luogo di lavoro al momento dell’ingresso in azienda e sarà tenuto al pagamento delle varie assicurazioni tra cui quella INAIL.

L’iscrizione al Registro per l’alternanza Scuola – lavoro è totalmente gratuita. Il progetto formativo presentato deve contenere l’indicazione :

  • del numero massimo di studenti che è possibile accogliere;
  • dei periodi dell’anno in cui è possibile ospitare gli studenti;
  • l’indicazione del tipo di percorso formativo e professionale che si vuole offrire.

L’articolo 33 della legge 107 del 2015, stabilisce il numero di ore previsto, lo stesso è stato oggetto di modifica con la legge di bilancio 2020. Attualmente le ore previste sono:

  • 210 ore per coloro che frequentano scuole professionali;
  • 150 ore per chi frequenta istituti tecnici;
  • 90 ore per gli studenti dei licei.

Sebbene ci sia l’abitudine di chiamare il progetto Alternanza Scuola-Lavoro, con la stessa legge di bilancio si è provveduto a cambiare il nome, ora è Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

Al termine del percorso l’ente ospitante dovrà certificare le competenze acquisite dallo studente all’interno del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro.

Per conoscere gli obblighi per la sicurezza ricadenti sui vari soggetti coinvolti, leggi la guida Alternanza Scuola Lavoro e obblighi delle aziende in materia di sicurezza

Linea Amica Digitale: canale diretto per aziende e cittadini verso la PA

Spesso siamo sopraffatti dagli impegni e non riusciamo a seguire con attenzione tutte le procedure che in realtà ci interessano nella quotidianità, ad esempio il rapporto con la Pubblica Amministrazione, l’accesso ai servizi tramite la rete gestiti da diversi siti e tutto ciò che ne consegue. Per aiutare Pubbliche Amministrazioni, cittadini e imprese, nasce Linea Amica Digitale anche conosciuta con l’acronimo LAD. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è la Linea Amica Digitale e quali sono gli obiettivi

Linea Amica Digitale è un progetto afferente al Ministero per la Pubblica Amministrazione e voluto dal ministro Renato Brunetta. Si trova all’indirizzo internet www.lineamica.gov.it. Il progetto in realtà è una rivisitazione di Linea Amica, servizio che restò in vigore dal 2009 al 2015 e poi messo in cantina. Oggi torna in una versione innovativa e soprattutto digitale con l’obiettivo di fornire supporto costante ai cittadini attraverso la chatbot. Il servizio inoltre è rivolto alle aziende e alle Pubbliche Amministrazioni che hanno bisogno di aiuto e informazioni per districarsi nel nuovo modo di amministrare la cosa pubblica che punta molto, se non tutto, su servizi digitali e soprattutto più efficienti.

Nasce con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione puntando su qualità dei servizi, innovazione e trasparenza, facilità di accesso e usability. Si tratta di un sito Multicanale e di conseguenza tramite esso sarà possibile accedere a servizi afferenti diversi comparti del sistema pubblico. Il sito è molto intuitivo, semplice da utilizzare, chiaro e allo stesso tempo utile.

I servizi offerti da Linea Amica Digitale

Linea Amica Digitale fornisce molti servizi utili, ad esempio andando alla sezione del sito Servizi Online è possibile accedere a tutti i siti della Pubblica Amministrazione. La sezione è divisa in diverse sottosezioni, sono:

  1. Istruzione e formazione: cliccando sulla relativa icona si potrà atterrare direttamente al sito ufficiale del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca), da qui si potrà accedere a tutti i relativi servizi destinati alle famiglie, agli studenti, agli insegnanti e a tutto il personale dipendente del Ministero.
  2. Tasse e Fisco: cliccando sull’icona si atterra al sito dell’Agenzia delle Entrate e quindi si potrà accedere con le proprie credenziali ai servizi online offerti ai cittadini, gestire la propria posizione, accedere al cassetto fiscale, effettuare pagamenti in sospeso e utilizzare tutti i servizi in genere messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
  3. Previdenza: in questo caso si accede a tutti i servizi dell’INPS, quindi al fascicolo previdenziale del cittadino, si potranno inoltrare le richieste per accedere a bonus gestiti dall’INPS e a tutti i servizi messi a disposizione di professionisti e aziende dall’INPS.
  4. Lavoro e politiche Sociali: in questo caso è possibile accedere direttamente a clic lavoro che fornisce supporto ad aziende e cittadini che hanno bisogno di servizi relativi al lavoro.
  5. Salute: da qui gli utenti possono accedere alla pagina dei servizi messi a disposizione dal Ministero della Salute. I servizi disponibili sono per cittadini, professioni sanitarie e aziende quindi tutti possono trovare la soluzione a piccoli e grandi problemi quotidiani.
  6. Immigrazione: cliccando sulla icona si arriva direttamente alla pagina dei servizi online del Ministero dell’Interno. Si può quindi controllare la pratica per il permesso di soggiorno, si possono trovare i codici per la fatturazione elettronica, si può accedere al commissariato di PS online, questi sono solo alcuni dei servizi.
  7. Servizi Consolari: da qui si accede al Ministero degli Esteri o Farnesina che fornisce supporto a cittadini italiani che si trovano all’estero e stranieri che si trovano in Italia.

Il dato positivo è che cliccando sulle icone non si accede alla homepage dei siti, ma alla pagina dove sono disponibili i servizi online e ciò facilita le operazioni da parte dei cittadini che non devono navigare nei vari siti per trovare ciò di cui hanno bisogno.

Altre sezioni del sito Linea Amica Digitale

Nella sezione del sito dedicata a News e Multimedia ci sono invece tutte le notizie inerenti bandi, novità che possono interessare cittadini e aziende, tutto ciò che riguarda la Pubblica Amministrazione e che va ad incidere direttamente sulla vita delle persone. Nel sito è presente anche un servizio di monitoraggio sui servizi pubblici offerti ed è presente un’area dedicata al Customer Satisfaction volta quindi a misurare la soddisfazione degli utenti e quindi a migliorare le criticità che dovessero presentarsi.

La Linea Amica Digitale è stata realizzata in collaborazione con Formez e proprio per questo motivo dal sito si può accedere direttamente all’area del sito Formez dedicata ai concorsi pubblici gestiti dalla stessa agenzia. Rappresenta quindi una grande opportunità per i cittadini. Ricordiamo che dal Formez si può accedere anche a tutti gli atti dei concorsi pubblici.

Infine, occorre ricordare che il servizio è diretto non solo alle aziende e ai cittadini, ma anche ai Comuni che dalla pagina Linea Amica Digitale possono in modo semplice trovare un punto di riferimento per l’uso delle risorse del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) costruendo anche un percorso di formazione sulle procedure attuative del Piano.

Dal Consiglio Nazionale Forense un bando per le scuole superiori

Sottoscritto dal Consiglio Nazionale Forense e dal Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica un protocollo per promuovere fra gli studenti l’educazione alla cittadinanza, ai diritti delle persone, ai principi dello stato di diritto, ai valori della storia dell’umanità, secondo quelle che sono le raccomandazioni dell’Unesco e le direttive dell’Unione Europea. Il protocollo sarà promosso attraverso campagne informative, seminari e iniziative specifiche.

Il Consiglio Nazionale Forense tiene particolarmente a questa iniziativa, la prima del rapporto di collaborazione istituzionale col Miur, che è sfociata nella pubblicazione del bando nazionale della seconda edizione del Concorso per le Scuole medie superiori per l’anno 2014/2015, “Diritti senza difesa? – Dalle parole ai fatti: l’Avvocato al servizio dell’Uomo”.

Il bando di Miur e Consiglio Nazionale Forense è rivolto alle ultime tre classi delle scuole medie superiori e si propone di favorire tra gli studenti la conoscenza dei diritti umani e di contribuire ad accrescere la loro consapevolezza sul ruolo che lo Stato di diritto riconosce agli avvocati per la tutela del cittadino.

OTIR 2020 a sostegno del settore manifatturiero toscano

Il progetto OTIR 2020, acronimo di Officina Toscana dell’Innovazione e della Ricerca per il sistema moda, è stato presentato mercoledì scorso a Prato presso i laboratori della Next Technology Tecnotessile (NTT), la Società di ricerca e servizi per le imprese costituita dal Miur e dalle principali realtà manifatturiere nazionali del settore tessile e meccano tessile. Si tratta di un nuovo centro che avrà lo scopo di creare una struttura a supporto del settore manifatturiero della moda toscana, ed in particolare comprenderà i seguenti comparti: il tessile a Prato, l’abbigliamento e la pelletteria nell’area di Firenze, la pelle e il cuoio a Santa Croce sull’Arno, l’oreficeria ad Arezzo, le calzature a Lucca-Valdinievole e le applicazioni specifiche in settori a valle quali la nautica e l’arredo.

La struttura giocherà un ruolo di primaria importanza nel supportare le realtà imprenditoriali toscane nel fronteggiare le sfide della competitività mondiale globalizzata, attraverso la fornitura di servizi altamente specialistici, legati all’innovazione, allo sviluppo aziendale e alla messa in atto di progetti di R&S, al supporto del marketing e agli aspetti di progettazione e design legati al sistema moda nel suo complesso. Lo scopo di tale partenariato sarà orientato alla realizzazione di una rete ampia, robusta, caratterizzata dalla dimensione e ricchezza di competenze condivise e offerte da ciascun partner a livello strutturale, strumentale e di know how, con gestione organizzata.

Per riuscire a gestire al meglio i primi tre anni di vita del progetto i partner hanno dato vita a un’Associazione Temporanea di Scopo (Ats).  Nello specifico i componenti dell’associazione sono la già citata Next Technology Tecnotessile di Prato, Servindustria di Pistoia, Po.Te.Co di Santa Croce sull’Arno, Ceseca Innovazione di Lucca, I2T3 e Fondazione per il clima e la sostenibilità dell’area fiorentina, Polo Magona di Livorno e il Consorzio Arezzo Innovazione.

Il progetto ha anche l’obiettivo di aggregare, entro il 2014, circa 300 aziende. Molti gli eventi e i work-shop che si terranno a Prato al fine di promuovere il progetto, a partire da oggi con l’ Open Day organizzato per il mondo tessile dalla NTT, che per la prima volta aprirà i propri laboratori per condividere con le imprese le innovazioni più recenti.

Fonte: modaportale.com

Pronto il codice per l’F24 per il bonus “ricerca scientifica”

Con il codice “6835”, istituito dalla risoluzione n. 88/E del 12 settembre 2011, le imprese ora potranno utilizzare in compensazione tramite modello F24, il credito d’imposta che premia chi investe in programmi di crescita e innovazione scientifica nelle università.

L’agevolazione, introdotta sperimentalmente per gli anni 2011 e 2012 dall’articolo 1 del Dl 70/2011 (“decreto sviluppo“), compete in tre quote annuali per ciascuno dei periodi d’imposta e riguarda progetti di ricerca scientifica finanziati in Università ed enti pubblici o altre strutture idonee a ricevere i contributi individuate con decreto del Miur, unitamente al Mef.

Il nuovo codice tributo deve essere esposto nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a credito compensati” o nella colonna “Importi a debito compensati” qualora il contribuente debba effettuare il riversamento del credito. Nel campo “Anno di riferimento” è necessario indicare l’annualità cui si riferisce il credito.