Decreto Semplificazioni: cade l’obbligo di vidimazione dei repertori

Il decreto Semplificazioni è stato pubblicato il 21 giugno 2022 sulla Gazzetta Ufficiale, prevede numerose novità come la proroga di diverse scadenze fiscali, ma non solo, infatti tra le novità introdotte vi è la cancellazione di vidimazione dei repertori. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è l’obbligo di vidimazione quadrimestrale dei repertori?

L’articolo 1 del decreto Semplificazioni prevede la cancellazione dell’obbligo di vidimazione quadrimestrale dei repertori. Tale  obbligo è previsto nell’articolo 68 del Dpr 131 del 1986. L’articolo in oggetto prevede che alcuni professionisti come notai, ufficiali giudiziari, i segretari o delegati della pubblica amministrazione e gli altri pubblici ufficiali, gli agenti di affari in mediazione iscritti nella sezione degli agenti immobiliari, debbano provvedere entro il mese successivo a ciascun quadrimestre solare alla vidimazione dei repertori, cioè i registri in cui sono indicati gli atti compiuti e che sono soggetti a registrazione.

Tali registri, in base alla norma in oggetto, dovevano essere vidimati presso l’Ufficio del Registro territorialmente competente. L’ufficio procedeva alla vidimazione in seguito a controllo della regolare tenuta del registro/repertorio. Tra i controlli da eseguire vi era quello relativo alla corrispondenza tra estremi di registrazione ivi annotati e le risultanze dei registri di formalità.

Il timbro di vidimazione doveva essere apposto dopo l’ultima annotazione, in modo da iniziare il successivo controllo proprio da tale timbro. Nella vidimazione dei repertori doveva essere indicata la data di presentazione del registro e il numero degli atti iscritti. Il repertorio doveva essere presentato anche se nel quadrimestre non vi era stata alcuna annotazione. In questo caso doveva essere indicato che nell’arco temporale oggetto di controllo non vi era stata alcuna iscrizione. L’Ufficio del registro non poteva trattenere il registro per oltre 3 giorni non festivi successivi alla presentazione.

Cade l’obbligo di vidimazione dei repertori

Con l’entrata in vigore dell’articolo 1 del decreto Semplificazioni viene meno tale obbligo. Questo non vuol dire che i soggetti prima obbligati alla presentazione siano esonerati dalla tenuta dei repertori, infatti la norma prevede che possano essere eseguiti controlli a campione sulla corretta tenuta di tali registri. I controlli a campione prevedono che l’Ufficio di Registro inoltri la richiesta al soggetto rogante, questo entro 30 giorni deve trasmettere i registri per la vidimazione. L’ufficio provvede quindi ai controlli sulla regolare tenuta dei repertori.

L’articolo 73 del Dpr 131 del 1986 prevedeva l’applicazione di una sanzione per i soggetti tenuti alla presentazione dei repertori per la vidimazione che non vi facessero fronte. Ora tale sanzione viene applicata esclusivamente ai soggetti che in seguito alla richiesta di trasmissione degli atti inoltrata dall’Ufficio del Registro dovessero risultare inadempienti. La sanzione è invariata, da 1.032,91 euro a 5.164,57 euro.

Per conoscere le proroghe delle scadenze fiscali, leggi l’articolo: Nuove scadenze fiscali nel decreto Semplificazioni. Ecco le novità

Federnotai stila una guida sul testamento biologico

Deltestamento biologico si parla spesso ma sembra che non sempre le idee siano del tutto chiare.
Per questo, Federnotai, il sindacato dei notai italiani, ha deciso di stilare una mini guida per spiegare una volta per tutte cosa si intende per testamento biologico e cosa prevede l’attuale testo sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento in discussione al Senato.

Ecco le domande più frequenti, e le relative risposte:

  • CHI PUO’ COMPIERE LE DAT? Le persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere
  • A COSA SERVONO? Ad esprimere, in previsione della eventuale incapacità di autodeterminarsi, il consenso o il rifiuto rispetto a trattamenti sanitari, esami diagnostici e terapie
  • QUALI SONO I REQUISITI? Prima di esprimere le DAT occorre avere acquisito informazioni adeguate sui benefici e su rischi dei trattamenti, degli esami e delle terapie, circa le possibili alternative e sulle conseguenze del rifiuto. Il consenso anticipato deve essere comunque un consenso informato
  • CHI PROSEGUE LA RELAZIONE CON IL MEDICO E CON LE STRUTTURE SANITARIE, QUANDO IL DICHIARANTE DIVENTA INCAPACE DI AUTODETERMINARSI? Chi esprime le DAT può affidare questo compito ad un “fiduciario”. Anche il fiduciario deve essere maggiorenne e capace di intendere e di volere, e può accettare la nomina firmando le DAT insieme al dichiarante oppure con atto successivo.
  • LE DAT SONO SEMPRE VINCOLANTI PER IL MEDICO? Il medico deve rispettare le DAT; può disattenderle in tutto o in parte, e solo in accordo con il fiduciario, se non corrispondono alle condizioni cliniche del paziente o se sono sopravvenute terapie imprevedibili al tempo delle DAT che offrano al paziente concrete possibilità di miglioramento.
  • COME SI POSSONO ESPRIMERE LE DAT? La dichiarazione può essere espressa con atto pubblico o scrittura privata autenticata; oppure con scrittura privata semplice, consegnata all’ufficiale dello stato civile del proprio Comune di residenza o alle strutture sanitarie.
  • GLI EFFETTI DELLE DAT CAMBIANO IN BASE ALLA FORMA UTILIZZATA? Nel caso dell’atto pubblico e della scrittura privata autenticata il notaio verifica che la dichiarazione abbia tutti i requisiti di legge. La dichiarazione in forma privata dell’interessato viene semplicemente ricevuta in consegna senza controllo.
  • C’E’ UN TERMINE DI EFFICACIA DELLE DAT NEL TEMPO? La norma non prevede un termine massimo di durata degli effetti delle DAT. Il dichiarante è libero di stabilire che le sue DAT abbiano effetto per un certo tempo, riservandosi di decidere se rinnovarle, se esprimere DAT diverse da quelle iniziali, o se non esprimere alcuna DAT.
  • E’ CONSIGLIABILE L’UTILIZZO DI MODELLI STANDARD? Le DAT devono basarsi sul consenso informato di ciascuno rispetto a scelte individuali relative a vicende personali. Esistono moduli facilmente reperibili sul web, ma si consiglia ad ogni persona interessata – per essere sicura che le DAT siano valide e che vengano rispettate – di redigere un atto “su misura” per sé.

Federnotai inoltre sostiene la necessità di un unico registro nazionale delle DAT, che possa essere consultato in tempo reale in qualunque punto del territorio nazionale, nonché collegato agli omologhi registri di altri Paesi ed eventualmente integrato con essi.
Questa proposta è dettata da un dubbio che riguarda i registri regionali disciplinati autonomamente, che potrebbero risultare addirittura incostituzionali. Questo perché la competenza a legiferare sui principi fondamentali relativi alla tutela della salute è una competenza esclusiva dello Stato.

Facendo un esempio concreto, se una persona residente in Lombardia, dovesse avere un incidente in un’altra regione, le sue volontà non verrebbero rispettate, e sarebbe curato nonostante le sue disposizioni contrarie. Per questo motivo la richiesta di Federnotai pare più che legittima.

Vera MORETTI

Federnotai chiede una revisione del concorso per la pratica notarile

Sono stati divulgati da Federnotai, il sindacato dei notai italiani, i dati relativi alla pratica notarile in Italia. Ebbene, la situazione è pressoché identica da Nord a Sud, con un calo di iscritti alla pratica del 60%, percentuale media che passa tra Firenze (57.14%) e Bari (68,75%).

Che cosa ha provocato un crollo così drastico? Sicuramente l’incertezza sui tempi, poiché da un concorso all’altro passano come minimo due anni, e anche l’attesa della correzione delle prove scritte e l’attesa tra la fine delle prove orali e l’approvazione della graduatoria: in genere si aggiunge un altro anno di attesa.
Questo comporta anche un onere economico non indifferente, poiché non sempre si supera il concorso al primo tentativo, perciò a questi tre anni stimati se ne aggiunge il doppio, e non tutti possono permetterselo.

Inoltre, da qualche anno c’è un’ulteriore intoppo: una persona può iscriversi al concorso anche molte volte, ma non può consegnare le prove scritte più di tre volte. Questo limite porta molti partecipanti che hanno a disposizione solo l’ultimo tentativo a non consegnare, ritirandosi dal concorso. Questo fenomeno si è già manifestato negli ultimi anni ed è diventato eclatante in occasione dell’ultimo concorso: oltre 4000 iscritti, solo 1500 consegnanti, per 500 posti. Si è passati da un rapporto consegnanti / ammessi agli orali di 1/10 ad un rapporto potenzialmente di 1/3 che rischia di minare la qualità dei vincitori, sicuramente inferiore rispetto al passato.

Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai , ha commentato: “Lo svolgimento della pratica, il tipo di preparazione, il modo in cui il concorso è organizzato e strutturato, non sono cambiati nel corso dei decenni. I laureati invece sono cambiati, e molto. Oggi si propone ad un giovane di scegliere una strada che lo porterà a studiare, scrivere e parlare quasi solo in lingua italiana per poi accedere ad una professione che, salve rarissime eccezioni, prevede la compresenza del notaio e dei clienti e l’utilizzo della carta. I notai alimentano tutti i Pubblici Registri trasmettendo per via telematica documenti digitali: si dovrebbe rendere facile e conveniente il ricorso agli strumenti informatici anche nelle fasi di istruzione e di stipula degli atti: quel giovane ha trascorso metà della sua vita scrivendo pochissimo, quasi nulla a mano, usando almeno due lingue diverse, considerando normale che la comunicazione e le informazioni si trasmettano per immagini e non per parole, e che la compresenza sia un fatto del tutto occasionale. E’ abituato a cancellare messaggi o a comunicare su piattaforme social che li distruggono automaticamente: come può considerare che la conservazione sicura di un documento sia il presupposto per “avere titolo”, cioè per far valere un suo diritto?”.

Per questo motivo, Federnotai ha deciso di elaborare una serie di proposte per l’accesso alla professione, a cominciare dall’abolizione del limite delle tre consegne, la reintroduzione di una preselezione, il ripensamento della struttura e del funzionamento della Commissione esaminatrice e strumenti per rendere nuovamente appetibile la scelta della pratica notarile.

Ha conlcuso Di Marco: “Occorrono certamente nuovi contenuti nel percorso di studi, l’utilizzo di lingue diverse, strumenti che permettano al notaio di esercitare la sua funzione anche se il cliente non si trova fisicamente nello stesso luogo. Ma occorre soprattutto che i ragazzi conoscano e apprezzino l’essenza della funzione: i giovani appaiono rassegnati alla precarietà dei rapporti e all’incertezza dei diritti. Scegliere una professione che, al contrario, ha la funzione essenziale di dare stabilità e sicurezza a chiunque, senza distinzione di status sociale e di appartenenza, può rappresentare una sfida appassionante e persino una occasione di riscatto, che può essere centrata salendo sul formidabile “ascensore sociale” rappresentato dal concorso pubblico notarile. Abbiamo affidato le nostre proposte al Consiglio Nazionale del Notariato augurandoci che le analizzi e le condivida per sottoporle al Ministero di Giustizia in vista di una riforma migliorativa”.

Vera MORETTI

Disabilità, Federnotai plaude alla legge “dopo di noi”

È passato definitivamente alla Camera nei giorni scorsi, il testo di legge per l’assistenza “dopo di noi”, il cui obiettivo è quello di disegnare un nuovo quadro normativo a tutela delle persone con disabilità grave, che non godono di sostegno familiare. Il testo era stato già approvato con modifiche al Senato a maggio.

Le persone affette da disabilità tutelate dalla nuova legge sono quelle cui mancano i genitori o che li hanno, ma non sono in grado di far fronte ai bisogni dei figli. La nuova legge aspira a funzionare già quando i genitori della persona affetta da disabilità sono ancora vivi, in modo che siano coinvolti in prima persona.

Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai, il sindacato dei notai italiani, ha espresso l’apprezzamento della categoria notarile per la legge, con una nota: “L’approvazione della legge ‘dopo di noi’ apre nuove prospettive alle persone affette da disabilità e alle loro famiglie – ha sottolineato Di Marco -. I notai italiani, con la loro funzione di garanti della sicurezza nella pianificazione patrimoniale delle famiglie, saranno come sempre al loro fianco per individuare in ciascun caso concreto gli strumenti migliori per la tutela dei soggetti più deboli. Nella legge approvata in via definitiva meritano grande considerazione le agevolazioni fiscali sui trasferimenti successori, sulle donazioni e sui trust finalizzati al sostegno delle persone con disabilità, che potranno facilitare la loro sicurezza patrimoniale, consentendo di prevenire un costo che avrebbe potuto scoraggiare l’intestazione di beni a loro nome. Inoltre le norme dirette a favorire la permanenza delle persone con disabilità nelle loro case o a promuovere esperienze di co-housing tra loro, garantiranno la conservazione degli affetti e delle relazioni sociali e la fruizione in comune dei necessari servizi di assistenza“.

La nuova legge istituisce il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare, attivo presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali. La dotazione finanziaria del fondo, per l’anno in corso, è di 90 milioni di euro.

Attraverso il Fondo si punta a realizzare interventi a favore delle persone con disabilità o a creare e sostenere programmi di aiuto ai soggetti disabili, in modo che possano gestire le incombenze della loro vita quotidiana con maggiore autonomia rispetto a quanto riescono a fare oggi.

Salvatore Lombardo nuovo Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato

Salvatore Lombardo è stato eletto Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato per il triennio 2016-2019. Ad affiancarlo, con la carica di Vice Presidente, è Albino Farina mentre Vito Guglielmi ricoprirà la carica di Segretario del Consiglio.

Il vertice dell’organo di rappresentanza del notariato è stato eletto venerdì 27 maggio nel corso della riunione di insediamento del Consiglio Nazionale del Notariato, rinnovato con le elezioni del febbraio scorso.

Salvatore Lombardo, notaio a Marsala, già Consigliere Nazionale nel triennio 2013-2016 e Presidente del fondo di Garanzia e Coordinatore del Gruppo antiriciclaggio del Consiglio Nazionale del Notariato, ha ricoperto in passato diverse cariche in ambito politico e sportivo, tra cui: Sindaco di Marsala dal novembre 1993 al marzo 2001; Componente dell’Osservatorio Nazionale sull’assegnazione dei beni confiscati ai mafiosi; Componente del Consiglio Direttivo dell’Anci (Associazione Italiana Comuni Italiani) e Presidente Nazionale dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri).

Gli altri componenti del Consiglio Nazionale insediatosi il 27 maggio sono i notai: Giampaolo Marcoz e Roberto Martino – Piemonte e Valle d’Aosta; Franco Amadeo – Liguria; Domenico Cambareri e Enrico Sironi – Lombardia; Edoardo Bernini – Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia; Valentina Rubertelli – Emilia-Romagna; Massimo Palazzo – Toscana; Gianluca Abbate e Cesare Felice Giuliani – Lazio; Pierluisa Cabiddu – Sardegna; Michele Nastri – Campania (con esclusione della corte di appello di Salerno); Sergio Sideri – Abruzzo e Molise; Michele Labriola – Puglia; Claudia Petraglia – Basilicata (con l’aggiunta della corte di appello di Salerno); Francesco Giglio – Calabria; Melchiorre Macrì Pellizzeri – Sicilia.

Compongono il Collegio dei Revisori dei Conti i notai: Marco Marchetti – Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto; Andrea Teti – Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria; Bruno Volpe – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Ora è più facile aprire una start up innovativa

Ogni tanto arrivano buone notizie sul fronte della semplificazione per chi vuole fare impresa. E quando per impresa si intende la start up, la semplificazione diventa quasi un atto dovuto. Come quello che il ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato nei giorni scorsi con un comunicato stampa.

Il Mise ha infatti comunicato di aver firmato un decreto con il quale introduce la possibilità di costituire una start up innovativa utilizzando un modello standard tipizzato con firma digitale, senza dover ricorrere a un notaio come normalmente accade alla fondazione di una nuova società.

Questa possibilità non esclude il ricorso al classico atto pubblico per costituire la start innovativa, ma semplicemente si affianca alla classica via notarile. Nel comunicato diffuso, il ministero sottolinea che sarà emesso un successivo decreto direttoriale per approvare il modello informatico e la modulistica necessari alla trasmissione e all’iscrizione della start up al Registro imprese, compilabile direttamente online.

Gli atti costitutivi potranno essere redatti dai soci della start up in prima persona, oppure questi potranno avvalersi dell’Ufficio del Registro imprese: sarà in capo a quest’ultimo l’onere dell’autenticazione delle sottoscrizioni e dell’iscrizione in tempo reale della start up al Registro, consentendone così la nascita contestualmente all’apposizione dell’ultima firma in calce all’atto di costituzione

Dal notariato la guida “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”

È stata presentata e distribuita il 3 febbraio scorso nell’auditorium del Consiglio notarile di Roma la tredicesima guida per il cittadino “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”, promossa dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme a 12 tra le principali associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Si tratta di una guida che affronta gli aspetti legislativi della relazione genitori-figli alla luce delle novità introdotte nel 2014, che hanno sostanzialmente equiparato il rapporto con i figli nati dentro o fuori il matrimonio.

Il vademecum del notariato nasce dalla necessità di rispondere alle trasformazioni della società italiana in cui, secondo i dati Istat, nel 2014 sono stati appena 363.916 i figli nati all’interno del matrimonio, ben 100mila in meno rispetto al 2008, anche a fronte del forte calo della nuzialità registrato nello stesso periodo (-57mila nozze tra 2008 e 2014).

Ad aumentare risultano quindi i nati da genitori non coniugati, che diventano oltre 138mila nel 2014 (quasi 26mila in più sul 2008), e il loro “peso” relativo, che raggiunge il 27,6% del totale delle nascite, con punte del 30% al Centro-Nord.

La Guida del notariato descrive gli aspetti giuridici della relazione genitori-figli come la responsabilità genitoriale che si sostituisce alla potestà enfatizzandone gli aspetti “doverosi” di cura morale e materiale del figlio fino a quando non abbia raggiunto l’indipendenza economica; l’affidamento e l’adozione, nelle modalità ammesse in Italia, la procreazione assistita e tutte le misure di tutela quando si ha a che fare con minori; e ancora, l’amministrazione di sostegno, la fase successoria con i relativi aspetti fiscali e il passaggio generazionale di un’azienda.

Come tutte le altre Guide, il vademecum è distribuito gratuitamente dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei Consumatori che hanno partecipato alla sua realizzazione ed è inoltre scaricabile dai rispettivi siti web.

La guida del notariato per genitori e figli

In questi giorni nei quali si fa un gran parlare di famiglia tradizionale, unioni civili, coppie di fatto, adozione di minori ecc, riveste particolare interesse un evento organizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato.

Mercoledì 3 febbraio alle 11, al Consiglio notarile di Roma (via Flaminia, 122, Roma) sarà presentata e distribuita la tredicesima Guida per il Cittadino: “Genitori e figli, la legge oltre gli affetti”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato insieme a 12 tra le principali Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

La guida del notariato spiega con un linguaggio chiaro e semplice i profili giuridici della relazione genitori-figli anche sotto il profilo patrimoniale, alla luce della riforma della filiazione entrata in vigore nel 2014.

Il vademecum sarà presentato alla stampa e ai cittadini da Albino Farina, consigliere nazionale del notariato con delega ai rapporti con le Associazioni dei Consumatori; Laila Perciballi, Movimento Consumatori e Roberto Tascini, Presidente Adoc. Alla tavola parteciperanno, inoltre, Valentina Rubertelli, notaio in Reggio Emilia; Monica Velletti, magistrato prima sezione del Tribunale di Roma; Stefania Pizzolla, funzionario Autorità Garante infanzia e adolescenza; Sabina Prati, responsabile dell’Unità famiglia e ciclo di vita – Istat. Moderatore sarà Giuseppe Caporaso, giornalista di Tv2000.

Un’occasione ulteriore per il notariato per dimostrare di essere al passo con i tempi, non solo da un punto di vista della tecnologia.

A Napoli l’Osservatorio dei Giovani Professionisti

La città di Napoli guarda con entusiasmo ai giovani professionisti. Lo dimostra l’istituzione dell’Osservatorio dei Giovani Professionisti, per la quale lo scorso 12 gennaio è stato sottoscritto un apposito protocollo d’intesa.

In calce al protocollo, le firme del sindaco Luigi de Magistris e dei rappresentanti di alcune delle associazioni di giovani professionisti, di fatto le prime ad aderire all’iniziativa: Ludovico Capuano (Associazione Italiana Giovani Notai), Giuseppe D’Anna (Ordine dei Giornalisti), Matteo De Lise (Unione dei Commercialisti), Lucio Falconio (Associazione dei Giovani Farmacisti), Ettore Nardi (Ordine degli Ingegneri), Apostolos Paipais (Associazione Giovani Ingegneri), Alfredo Serra (Associazione Italiana Giovani Avvocati), Aniello Tirelli (Dipartimento Politiche Giovanili dell’Ordine degli Architetti di Napoli).

Fanno parte dell’Osservatorio un rappresentante per ciascuna delle associazioni di categoria, ordini professionali e organismi rappresentativi che facciano formale richiesta di adesione, impegnandosi a rispettare quanto previsto dalla “Carta d’intenti” dell’Osservatorio.

L’Osservatorio dei Giovani Professionisti si propone di partecipare con funzione consultiva alle attività di competenza della Città Metropolitana di Napoli, proporre iniziative, idee e progetti innovativi da sottoporre alla valutazione del sindaco, garantendo la sinergia con le altre forme associative di giovani professionisti delle altre città metropolitane italiane.

L’Osservatorio fornirà anche in forma gratuita un’eventuale attività di consulenza e assistenza tecnica e professionale, oltre a svolgere attività di consulenza per gli Organi di governo dell’Ente su determinate materie e organizzare, su autorizzazione dell’organo di vertice della Città Metropolitana, seminari e convegni.

L’Osservatorio dei Giovani Professionisti si impegna anche a fornire risposte a eventuali richieste formulate dagli Organi dell’Ente e a collaborare con i singoli settori alla predisposizione di progetti ed azioni da promuovere, assicurando la propria presenza a riunioni di settore, nel caso di collaborazioni specifiche, per discutere proposte e progetti.

Notariato Mondiale e FAO insieme per il diritto alla terra

Il Notariato Mondiale (UINL) e la FAO hanno firmato un importante accordo che fa seguito all’adozione delle Direttive Volontarie, avvenuto l’11 maggio 2012 da parte delle Nazioni Unite, per aiutare i governi a tutelare i diritti di proprietà e di accesso alle terre, alle foreste e alla risorse ittiche a favore dei diritti di milioni di persone spesso molto povere.

Si tratta di un accordo di cooperazione che Notariato Mondiale e FAO hanno firmato in seguito all’inclusione nelle Direttive Volontarie della figura del notaio come uno degli attori giuridici cui fare appello per ricevere consulenza e garanzie contrattuali nella messa in sicurezza dei diritti di proprietà della terra e al progetto, già posto in essere dal notariato mondiale, che prevede la creazione di registri immobiliari nei Paesi dove è presente il fenomeno del land grabbing.

Per chi non lo sapesse, il land grabbing, stando alla definizione che ne dà Wikipedia, è “una controversa questione economica e geopolitica venuta alla ribalta nel primo decennio del XXI secolo, riguardante gli effetti di pratiche di acquisizione su larga scala di terreni agricoli in paesi in via di sviluppo, mediante affitto o acquisto di grandi estensioni agrarie da parte di compagnie transnazionali, governi stranieri e singoli soggetti privati”.

L’accordo appena firmato prevede l’impegno da parte dell’UINL della diffusione, presso i suoi 86 membri e 300mila notai, dell’informazione sull’esistenza delle direttive volontarie. Questa diffusione continuerà attraverso la creazione del link al sito della FAO sul sito www.uinl.org, che avrà anche una sezione dedicata alle direttive volontarie.

Il Notariato Mondiale metterà inoltre a disposizione la sua rete di esperti giuristi del fondiario per garantire la promozione e l’applicazione delle direttive volontarie (principalmente in America centrale e del Sud, Africa dell’Ovest ed Oceano Indiano, Sud-est asiatico e Estremo Oriente, Europa Centrale e dell’Est).

Sarà inoltre utilizzata la rete istituzionale del Notariato Mondiale per la diffusione delle direttive volontarie e l’attuazione delle sue attività di sostegno agli stati in materia di gestione fondiaria e verranno messi a disposizione delle Agenzie delle Nazioni Unite i “legal tools” elaborati dai gruppi di lavoro dell’UINL, per migliorare l’accesso alla proprietà in un quadro sostenibile.