Ora legale, ecco quando torna

Quando torna l’ora legale? Questa la domanda che molti si stanno facendo, c’è ancora qualche settimana di tempo e poi le lancette dell’orologio dovranno essere spostate. Ecco quando torna l’ora legale.

Quando torna l’ora legale?

Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora avanti la notte del 31 marzo 2024, precisamente tra le 2 e le 3 di notte. L’ora solare tornerà in vigore domenica 27 ottobre 2024.

L’ora legale prevede che le lancette dell’orologio siano spostate un’ora avanti, tendenzialmente si dorme un’ora in meno, ma passato il primo periodo necessario per abituarsi tutto sarà più semplice. Quest’anno ci sarà però un giorno in più per adattarsi meglio, infatti il 1° aprile è festivo. Domenica 31 marzo è il giorno della Santa Pasqua, mentre il 1° aprile, lunedì, sarà Pasquetta e la maggior parte degli italiani non lavora. Proprio per questo sarà meno dura abituarsi al cambio dell’orario.

Perché si applica l’ora legale?

L’ora legale permetterà di avere un’ora in più di luce. Questo si trasforma in un risparmio economico per molte attività commerciali, studi professionali e famiglie che potranno accendere la luce un’ora in meno. Si calcola che l’ora legale abbia permesso alle famiglie di risparmiare 1 milardo di kilowattora in un anno. Ciò anche a beneficio dell’ambiente, infatti produrre energia ha un impatto ambientale piuttosto alto.

Più volte è stata paventata l’ipotesi di eliminare il doppio cambio di ora nell’arco dell’anno, ma di fatto ancora nulla è stato deciso e ai Paesi membri è stata data la libera scelta se adottare o meno l’orario unico. L’Italia per ora mantiene il cambio dell’ora e quindi ogni anno l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre si deve procedere a spostare le lancette dell’orologio.

In passato il ritorno all’ora solare era previsto l’ultima domenica di settembre poi si preferì prorogare di un ulteriore mese l’ora legale.

Ricordiamo che attualmente la maggior parte dei dispositivi, come smartphone, computer, tablet, televisori, smartwatch provvedono in automatico a cambiare l’ora e di conseguenza non è più necessario spostare le lancette.

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Torna l’ora solare, ma quanto si risparmierebbe restando con l’ora legale?

Nella notte tra sabato e domenica torna l’ora solare e le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora. Questo vuol dire un’ora in meno di luce perché la sera sarà buio prima. Quanto impatterà il ritorno dell’ora solare sulle tasche degli italiani soprattutto ora che i costi dei kW sono alle stelle?

Ora legale e risparmio energetico in Europa

Il passaggio dall’ora legale all’ora solare ci sarà nella notte tra il 29 ottobre e il 30 ottobre, sarà necessario spostare l’orologio indietro di un’ora. Questo vuol dire che sarà possibile godersi un’ora in più nel letto al mattino, ma di fatto la sera sarà buio molto prima e di conseguenza si avrà la necessità di accendere la luce. Fortunatamente il cambio orario ci sarà in un periodo festivo in cui gli italiani avranno l’opportunità di abituarsi al nuovo orario senza troppi traumi, ma di fatto questa scelta peserà sulla bolletta energetica.

L’ora legale infatti entra nella nostra quotidianità proprio per risparmiare energia. In passato il passaggio dall’ora legale a quella solare avveniva l’ultima domenica di settembre, ci fu quindi il posticipo proprio per aumentare i benefici sui consumi energetici.

Nel frattempo il Parlamento europeo ha deciso di lasciare agli Stati Membri la libertà di decidere quale orario applicare e rimuovere l’obbligatorietà dell’alternanza. Inoltre, entro la fine del 2021 i Paesi avrebbero dovuto scegliere quale orario applicare durante tutto l’arco dell’anno, di fatto però questa scelta non è stata fatta da nessuno e l’alternanza continua ad esservi.

Quanto si risparmia con l’ora solare?

I dati disponibili derivano da uno studio di Terna. Da questo emerge che l’Italia nei sette mesi in cui è stata in vigore l’ora legale ha risparmiato 420 milioni di chilowattora corrispondenti, visti i prezzi di mercato attuali, ben 190 milioni di euro.

Secondo i dati del Centro Studi di Conflavoro Pmi basati sui consumi del 2021 resi disponibili da Terna, se l’Italia mantenesse l’ora legale per tutto il 2023, i risparmi potrebbero arrivare a 2,7 miliardi di euro.

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Ora legale, richiesta la proroga fino al 30 novembre per risparmiare

Ora legale tra qualche giorno, sarà tempo di spostare le lancette dell’orologio. Ma se non si facesse sarebbero tanti i soldi risparmiati, i motivi.

Ora legale, quando si sposteranno le lancette?

E’ ottobre e a fine mese le lancette dell’orologio vanno spostate un ora indietro. L’appuntamento è fissato per la notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. E  così dalle 3, si torno alle 2 di notte per il passaggio dall’ora legale a quella solare. Dunque le giornate ci sembreranno sempre più corte, ed il buoi arriverà prima a riempire i pomeriggi. Quindi accenderemo prima anche le luci nelle case, nelle strade, nei luoghi di lavoro, un pò ovunque. Eppure siamo in piena crisi energetica.

Il caro bollette e le tariffe energetiche sono a prezzi stellari. Ormai le famiglie sono in serie difficoltà già così, accendere le illuminazioni prima, a causa del cambio dell’orario, sarebbe proprio una contraddizione. Tuttavia si tratta di qualcosa che ormai si fa da anni e che anche quest’anno probabilmente si farà, anche se sembra quanto mai sbagliata.

Ora legale, molte associazioni chiedono lo slittamento

Per cercare di risparmiare ben 70 milioni di euro, ci potrebbe essere una soluzione. Lo slittamento fino al 30 novembre del cambio tra ora legale e solare. Anche se la cifra potrebbe raddoppiare se si passerebbe ad anticipare la variazione anche nel mese di marzo, comprendendolo tutto. Una soluzione davvero utile che farebbe risparmiare, le imprese, le famiglie, ma anche la pubblica amministrazione.

Si tratta di una decisione che viene chiesta da più parti. Del resto si parla solo di 30 giorni per valutare i reali risparmi. E comunque potrebbe essere una prova per il nuovo Governo, per valutare, se mantenere l’ora legale in maniera transitoria o permanente per aiutare tutti. Tuttavia l’elemento del risparmio non sarebbe solo l’unica motivazione, perché potrebbe essere anche socialmente utile, visto che si risparmierebbe anche sulle immissioni di anidride carbonica nell’aria.

Cosa si farà a fine ottobre?

Ad oggi non è cambiato nulla, e a fine ottobre dovranno spostarsi in avanti le lancette dell’orologio. Secondo il Ministro Cingolani non ci sarebbe nessun particolare vantaggio dal punto di vista energetico. Perché quell’ora che si guadagna la sera, probabilmente la si perderebbe per la mattina, visto che ci si svegli con il buoi.

Invece di tutt’altra opinione è la Società italiana di medicina ambientale che ha pubblicato sulla rivista Lancet Regional Heath Europe l’appello per lo slittamento dell’ora fino al 30 novembre. Il tutto corredato da 58.000 sottoscrizioni di cittadini. Non resta che aspettare e conoscere cosa deciderà il Governo e se accoglierà o meno l’appello degli italiani.

 

 

Ora legale: al via dal 27 marzo 2022 con benefici per tasche e ambiente

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022 si ritorna all’ora legale che sarà in vigore fino al 30 ottobre 2022, si dormirà un’ora in meno, ma in compenso di potrà risparmiare sulla bolletta energetica e di questi tempi non è davvero una cattiva notizia. Tutti pronti quindi a spostare le lancette degli orologi un’ora avanti, mentre computer, smartphone e altri device faranno tutto in automatico, sempre che nelle impostazioni sia stata scelta tale opzione.

I vantaggi economici dell’ora legale: perché è bene non abolirla

Svegliarsi un’ora prima per molti italiani è una vera tortura, ma passati i primi giorni di adattamento si scopre che i vantaggi sono sicuramente superiori rispetto agli svantaggi. L’ora legale viene denominata così perché è stata introdotta con legge. Si tratta di una soluzione “artificiale” rispetto all’ora solare e consente di avere un’ora di luce in più la sera e quindi di risparmiare energia. Secondo le stime effettuate da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, l’Italia in questi mesi risparmierà 420 milioni di Kw. Questo implica un risparmio per le famiglie e le aziende di circa 190 milioni di euro.

Secondo le stime fatte, i mesi in cui si potrà risparmiare più energia saranno aprile e ottobre, infatti negli altri mesi, le ore di luce naturale sono comunque maggiori e di conseguenza il risparmio effettivo che si può ottenere è inferiore. Il risparmio è dovuto al fatto che le aziende che sono in piena attività durante il giorno, con il ripristino dell’ora legale potranno rimandare l’orario in cui saranno accese le luci, arrivando anche al punto di non accenderle. Lo stesso vale anche per le attività commerciali che possono sfruttare a pieno il vantaggio economico dell’ora legale.

Terna è andata oltre e ha stimato i risparmi maturati dal 2004 al 2021 e in complesso le famiglie e le aziende hanno risparmiato oltre 1,8 miliardi di euro. Il risparmio previsto per il 2022 è stato calcolato anche tenendo in considerazione il costo attuale di un Kw che come sappiamo è piuttosto alto.  I  420 milioni di Kw corrispondono al consumo energetico annuo di circa 150.000 famiglie.

L’ora legale abbassa l’impatto ambientale dei consumi energetici

Proprio in forza di tale risparmio derivante dall’ora legale, c’è la proposta di mantenere la stessa per tutto l’arco dell’anno. A sostenere tale tesi sono molte associazioni, tra cui la SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale. L’ora legale oltre a comportare un risparmio economico notevole, porta anche a un impatto ambientale ridotto dovuto proprio al fatto che produrre energia provoca inquinamento a causa della combustione di fossili necessaria per produrre energia.

Secondo il Presidente della SIMA, Alessandro Miani, nel solo 2022 con l’adozione dell’ora legale è possibile ridurre le emissioni di CO2 di 200 mila tonnellate, pari al beneficio che si potrebbe ottenere piantando 2 milioni di alberi. Considerando che l’inquinamento peggiora la salute delle persone, adottando l’ora legale per tutto l’anno si riducono anche i danni alla salute.  Attualmente una riduzione dei consumi energetici vuol dire anche ridurre la dipendenza dell’Italia da Paesi come la Russia, uno degli obiettivi dichiarati dal Governo.

L’Unione Europea approva la Risoluzione per l’abolizione dell’ora legale

Il Parlamento Europeo negli anni passati ha approvato una Risoluzione legislativa per l’abolizione dell’ora legale. La Risoluzione ha ottenuto l’approvazione con una maggioranza piuttosto importante, 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. A premere per questa adozione sono stati soprattutto i Paesi del Nord Europa che, a causa della esposizione ridotta alla luce solare, non hanno mai beneficiato molto in termini economici dell’introduzione dell’ora legale. Questa doveva entrare in vigore già dal 2019, l’applicazione slittò al 2021. Successivamente i Paesi ebbero la possibilità di scegliere quale orario applicare.

L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Unione Europea ad aver ancora mantenuto l’ora legale e ha anche avanzato la proposta di poter mantenere il doppio sistema di ora solare e legale per 6 mesi l’anno. Ha ottenuto questa agevolazione proprio in virtù dei dati sui risparmi e sul benefico impatto ambientale degli orari alternati. Inoltre, studi scientifici hanno dimostrato che la maggiore luce dovuta all’ora legale ha effetti benefici anche sull’umore, infatti l’accorciarsi delle giornate nei mesi invernali contribuisce alla depressione.