A Palermo il Congresso della EBC

Si è appena svolto a Palermo il Congresso Annuale della European Builders Confederation, la Confederazione europea delle pmi delle costruzioni che ha visto la partecipazione di artigiani e piccoli imprenditori provenienti da diversi Paesi europei, approdati nella città siciliana per discutere di misure di contrasto alla crisi del settore durante la prossima legislatura europea, opportunità di accesso al credito e di finanziamento di lavori di efficienza energetica.

Era presente all’incontro anche Josè Antonio Calvo Delgado, il quale, ad apertura dei lavori, ha dichiarato: “Il settore edile rappresenta il 10% del PIL europeo e il 7% dei lavoratori europei. Per ogni posto di lavoro creato nel settore delle costruzioni se ne generano altri 2,2 nell’economia in generale. Se ognuna delle 3 milioni di imprese del settore edile avesse la possibilità di impiegare anche solo un dipendente in più, avremmo 6,6 milioni di disoccupati in meno in Europa. Inoltre, il 92% delle imprese edili europee ha meno di 10 dipendenti, producendo quindi posti di lavoro non delocalizzabili e sempre più qualificati, grazie al mercato delle ristrutturazioni energetiche. Le piccole e medie imprese delle costruzioni hanno proposte concrete per uscire da questa crisi, presentate chiaramente nel nostro manifesto, che dal 26 maggio è diventato il nostro programma di lavoro. Oggi chiediamo alla Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea di concentrarsi innanzitutto sulle misure per sviluppare crescita e investimenti, e di superare le politiche di austerità. Il ruolo di passaggio di questa Presidenza potrebbe anche essere utilizzato al meglio per introdurre, nel Consiglio e nel Parlamento europeo, meccanismi più efficaci che verifichino l’adeguatezza della legislazione europea alle esigenze delle PMI. Il settore delle costruzioni è fondamentale. Quando le costruzioni vanno male tutta l’economia va male e questa crisi lo dimostra“.

Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna, ha aggiunto: “Per far ripartire l’economia bisogna rilanciare le costruzioni, un settore nel quale le piccole e medie imprese sono portanti. Nessuno più di loro è in grado di intercettare, anticipare e valorizzare i segni di risveglio dell’economia. Nessuno ha pagato un prezzo più alto del loro alla Grande Crisi. Vogliamo rialzarci in piedi : possiamo farcela“.

Tra le problematiche più urgenti c’è sicuramente quella relativa ai tempi di pagamento, soprattutto da parte della Pubblica Amministrazione, tanto da convincere Bruxelles ad aprire una procedura d’infrazione.
C’è poi la necessità di rivalutare il patrimonio edilizio nazionale, a cominciare dall’efficientamento energetico e dalla sicurezza antisismica.
Il mancato rispetto della Direttiva europea sta comportando danni rilevantissimi alle imprese.

Ha poi concluso Vaccarino: “E’ necessario un grande e pluriennale piano europeo degli investimenti infrastrutturali su tutte le reti di interesse comune e strategico, dal gas all’elettricità, dalla banda larga alla logistica, includendo strade, autostrade, ferrovie e porti. Non c’è tempo da perdere. Non c’è più spazio per la retorica delle parole e delle promesse”.

Ai lavori hanno partecipato il Vice-Ministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini, rappresentanti della Commissione Europea e di Istituti finanziari europei e italiani.
Al termine dei lavori sono stati rinnovati le cariche di Ebc per il prossimo triennio che inizierà a gennaio. Presidente è stato nominato il francese Patrick Liebus, vicepresidente Rinaldo Incerpi, Presidente Nazionale di Cna Costruzioni.

Vera MORETTI

Tecnocasa: ecco le città con i maggiori rendimenti immobiliari

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha condotto un’indagine confrontando le dinamiche di crescita delle quotazioni degli immobili, dei canoni di locazione e dei rendimenti, nel periodo che riguarda il secondo semestre 2013.

Ciò che è emerso è una certa stabilità del mercato, rispetto al trend che si era registrato negli anni precedenti.

La ricerca è stata effettuata prendendo in considerazione le principali città italiane, dal nord al sud, calcolando la curva dei prezzi con riferimento alle variazioni dei prezzi degli immobili per quanto riguarda la compravendita della tipologia “medio usato”.
Inoltre, l’andamento delle variazioni dei canoni di locazione nel tempo è stato elaborato considerando gli appartamenti bilocali.

Ebbene, il rendimento annuo lordo nelle grandi città italiane si è arrestato intorno al 4,2% e tra esse, quelle con il rendimento annuo lordo da locazione più elevato sono risultate Verona (5,2%) e Palermo (5,0%).

Vera MORETTI

Finanziamenti negati alle imprese femminili

Se sei un’imprenditrice donna, difficilmente otterrai un credito dalle banche.

L’indagine condotta dall’Osservatorio Credito Confcommercio sulle imprese femminili del terziario, riferita all’ultimo trimestre 2013, ha portato alla luce alcuni dati preoccupanti e negativi relativamente alla situazione delle aziende in rosa dello Stivale.

Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso, infatti, sul 7,4% delle imprese femminili del terziario che ha chiesto un finanziamento dalle banche, il 62,4%, ovvero la maggioranza, non è riuscita ad ottenerlo, o l’ha avuto ma in misura inferiore a quanto richiesto.
Forse anche a causa di questa “stretta”, un’azienda rosa su 3 ha dovuto tagliare il personale.

Questo argomento è stato affrontato in occasione del Primo Forum nazionale Terziario Donna Confcommercio tenutosi lo scorso 9 maggio a Palermo.

A differenza di quanto registrato per quasi tutti gli indicatori economici, spiega Confcommercio, la situazione in questo caso appare decisamente più preoccupante per il segmento delle imprese di genere, confermando le maggiori difficoltà delle stesse nel rapporto con gli istituti di credito.

Per il 79,5% delle imprese rosa proseguono le difficoltà nel rispettare gli impegni a livello finanziario, poiché erano il 74,8% nel trimestre precedente.
I ricavi sono ancora in flessione anche se la situazione risulta meno grave rispetto a quanto rilevato per il totale delle imprese nazionali del terziario.

Ma ciò che forse è ancora più grave è che non si registrano, ad oggi, segni concreti di ripresa nei principali indicatori economici aziendali.

Al contrario, il rapporto tra le imprenditrici del terziario ed i propri fornitori continua a migliorare sotto il punto di vista dei prezzi praticati da questi ultimi.

Questo fa intravedere una percezione delle imprese femminili del terziario meno negativa riguardo l’andamento generale dell’economia del Paese rispetto sia al totale delle imprese del terziario sia alle rilevazioni del trimestre precedente presso le stesse imprese femminili.

Vera MORETTI

Siglato a Palermo il Patto per la Legalità

E’ stato sottoscritto lo scorso 4 luglio a Palermo, un patto per la legalità tra il Presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg, il Presidente del Consiglio Notarile, Renato Caruso, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Greco, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Fabrizio Escheri, il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Vincenzo Barbaro, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Giovanni Margiotta e il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Isidoro Mendola.

Questo accordo ha lo scopo principale di promuovere iniziative volte a contrastare fenomeni di criminalità creare una rete tra le imprese e i professionisti che operano sul territorio, per rendere più trasparente e lineare l’attività della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.

Ma non è tutto, perché la piaga della criminalità va combattuta facendo leva sulle coscienze, e quindi facendo capire alle vittime la necessità di denunciare e collaborare con le autorità, per far venire allo scoperto le azioni torbide di estorsori ed usurai.

Tali iniziative risultano essenziali per affermare la supremazia della cultura della legalità in opposizione alla cultura criminale, nonché per rendere patrimonio comune la consapevolezza che il condizionamento mafioso costituisce una grave minaccia alla libertà degli operatori economici e dei professionisti, agli equilibri del mercato, al rispetto delle normali regole di convivenza civile, compromettendo gravemente lo sviluppo economico del territorio, ostacolando la crescita complessiva di tutto il sistema sociale e produttivo.

Secondo questo accordo, i sottoscrittori del patto dovranno svolgere periodicamente una verifica collegiale sui risultati conseguiti e, se del caso, apporteranno eventuali modifiche finalizzate alla maggiore efficacia ed incisività del presente accordo.

Da tempo la Camera di Commercio di Palermo ha avviato una collaborazione con la Prefettura, per tutelare gli imprenditori della provincia, che dal 2005 possono rivolgersi allo Sportello Legalità.
A questo proposito, nel progetto sono stati coinvolti anche gli Ordini Professionali del territorio, in una prospettiva di consolidamento delle attività di collaborazione per la promozione di iniziative volte a contenere la diffusione dei fenomeni criminali e, nel contempo, a favorire l’incremento delle denunce dei fatti di estorsione e di usura, nonché a diffondere la conoscenza degli strumenti di sostegno alle piccole e medie imprese ed ai professionisti in momentanea difficoltà finanziaria.

Renato Caruso, presidente del Consiglio Notarile di Palermo, ha dichiarato a proposito: “Non è la prima volta che gli Ordini professionali si incontrano. I notai hanno sempre fatto il controllo di legalità sugli atti da stipulare e sulle operazioni che transitano dai loro studi e, tra i professionisti, sono quelli che effettuano il maggior numero di comunicazioni di operazioni sospette all’Antiriciclaggio. Auspichiamo che si possa attuare una forma di interscambio che possa migliorare la comunicazione e l’informazione tra il mondo notarile, le altre professioni e le Forze dell’Ordine e la Magistratura”.

Dal canto suo, Francesco Messineo, procuratore capo della Repubblica a Palermo, ha detto: “La mafia cerca collaboratori raffinati ed è in questo momento che entrano in gioco i professionisti che devono negare le loro intelligenze alle attività mafiose. Da parte nostra siamo disponibili ad uno scambio delle informazioni”.

Vera MORETTI

La Gran Bretagna sbarca in Sicilia

Esiste un filo diretto tra la Sicilia e il Regno Unito, che è stato sancito dal congresso che si è svolto a Palermo il 12 ottobre, dal titolo: “La promozione degli scambi economici tra la Sicilia e il Regno Unito – Le reti di imprese: profili giuridici, economici e fiscali”.

Lo hanno organizzato la British Chamber of Commerce for Italy (Bcci), il Consolato generale britannico di Milano e Ukti (UK Trade & Investment), con lo scopo di promuovere il confronto tra imprenditori e professionisti e per approfondire le opportunità e le modalità per avviare forme di collaborazione economica tra Sicilia e Regno Unito.

La mattinata è stata caratterizzata dall’intervento di Vic Annells, console generale britannico di Milano e direttore generale per il commercio e gli investimenti in Italia, che ha presentato la relazione “Quali settori economici per la collaborazione imprenditoriale Sicilia – Regno Unito”.

Di seguito, John J.Law, presidente della British Chamber of Commerce for Italy, ha trattato “ Il ruolo della British Chamber of Commerce for Italy nella promozione del business tra Italia e Regno Unito”.

E’ stata poi la volta di Corrado Vergara, ordinario di economia aziendale nell’Università di Palermo, che ha presentato “I vantaggi economici delle reti di imprese”; Salvatore Malandrino, Responsabile Network F&SME Sicilia UniCredit s.p.a., che ha parlato de “Il ruolo della banca nella finanza di una rete di imprese”; il notaio Maurizio Citrolo, che ha illustrato i “Profili civilistici del contratto di rete”; Alessandro Dagnino, BCCI Honorary Regional Secretary for Sicilia e avvocato tributarista, che è intervenuto con “Il regime fiscale delle reti di imprese”.

A chiudere i lavori, Mauro Farina, Capo Ufficio fiscalità generale dell’Agenzia delle Entrate della Direzione Regionale della Sicilia che ha illustrato “Le agevolazioni fiscali per le reti di imprese e il ruolo dell’Agenzia delle entrate”.

Il convegno è servito anche per siglare un protocollo d’intesa utile a promuovere i rapporti e gli scambi commerciali tra le imprese operanti nel territorio del palermitano e quelle in terra britannica. Secondo tale protocollo, notai e professionisti devono collaborare e unire le proprie competenze.
Ma non solo, perché è prevista un’ulteriore collaborazione tra Camera di Commercio di Palermo e Bcci per la realizzazione di un evento congiunto ogni due anni.

Vera MORETTI

Milano piange Carlo Maria Martini, Zeman bastona Milano

Ad accogliere i lavoratori italiani con dei begli scrosci di benvenuto c’è Poppea: peccato però non si tratti di una morbida divinità greco-romana, quanto più di vorace pioggia che spazza via anche gli ultimi ricordidelle vacanze. Una Milano avvolta dalle tinte ormai autunnali, ha invece dato l’ultimo saluto al Cardinale Carlo Maria Martini, scomparso lo scorso 31 agosto.

IERI

Alonso illeso: quando si dice tagliare le gambe all’avversario. Incidente da brivido, ieri, per Fernando Alonso, sul circuito di Spa in Belgio. Il pilota si è visto letteralmente piombare sulla sua Ferrari l’avversario della Lotus Romain Grosjean. Attimi di paura, ma solo qualche contusione alla schiena per lo spagnolo.

Inter sconfitta: la vittoria della Roma, ieri sera a San Siro, brucia ancora tra le file degli allievi di Stramaccioni. “E’ un’esperienza negativa, ma può essere utile”, ribatte il Presidente Massimo Moratti. Intanto la febbre Zeman infiamma il campionato.

Vogliamo Vivere: parola di Emilio Fede. L’ex direttore del Tg4 si è dichiarato pronto a scendere in politica con un partito tutto suo, pardon un ‘movimento di opinione’, che si chiamerà per l’appunto “Vogliamo Vivere”.  Tra le sue fila Fede vorrebbe già arruolare un uomo d’opinione: Roberto Saviano.  Primo punto all’ordine del giorno:  riaprire le case chiuse. L’importante, dice l’ex direttore, “è che paghino le tasse, di sicuro guadagnano più di me”.

OGGI

I funerali di Martini: quasi 200mila i credenti e non che si sono messi in fila per visitare la camera ardente del Cardinale allestita in Duomo. I funerali oggi alle 16 alla presenza del premier Monti, Romano Prodi, dei ministri Ornaghi, Balduzzi e Riccardi, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del presidente della regione Roberto Formigoni. Ad officiare la cerimonia il Cardinale Angelo Scola. Grande assente: Benedetto XVI.

L’omaggio al Generale Dalla Chiesa: il 3 settembre del 1982 alle 21.15, l’auto sulla quale viaggiava il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie, viene affiancata da un BMW in via Carini, a Palermo. Una raffica di colpi di kalashnikov uccide il prefetto di Palermo, sua moglie e l’agente della scorta, Domenico Russo. “Quello di mio padre è stato un omicidio politico”, ha dichiarato oggi Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale che ha deciso che si trasferirà a vivere a Palermo.

J’accuse di Beppe Grillo: l’odio esplode in 2 minuti per il leader del Movimento 5 stelle, che dal suo blog lancia la sua personale invettiva “Il rito quotidiano dell’odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al M5S e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente”. Grillo accusa media e politici di “creare mostri da abbattere”.  Ma soprattutto da sbattere in prima pagina. Grillo docet.

Minatori del Sulcis: sospesa l’occupazione della miniera di Nuraxi Figus, i minatori possono finalmente respirare una boccata d’aria. L’impianto non chiuderà a dicembre, assicura il Governo.

DOMANI

Renzi a stelle e strisce: lo aveva preannunciato la settimana scorsa sulla pagine del Corriere. Matteo Renzi, sindaco di Firenze e neocandidato alle primarie del Pd, è pronto a volare a Charlotte, in North Carolina, per presenziare alla Convention dei Democratici, che si aprirà domani e sancirà l’inizio ufficiale della campagna di Barack Obama.  Matteo si farà passare gli appunti da Obama prima di iniziare le sue lezioni il prossimo 13 settembre?

Fiori d’arancio al Lido: nozze in vista per Gabriele Muccino, che ha sfilato sul red carpet della 69ma Mostra d’arte cinematografica di Venezia insieme alla sua promessa sposa Angelica Russo, che di professione fa la costumista. Dopo più di 10 anni dal suo film d’esordio, il regista romano è pronto a dare il suo ‘ultimo bacio’?

Alessia CASIRAGHI

La Sicilia è in ottima salute

Una pioggia di nuove assunzioni: dirigenti medici, infermieri, personale sanitario e parasanitario ma anche ingegneri e geometri. La Sicilia ha salute da vendere. Almeno stando a quanto testimonia il nuovo bando che sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che promuove un numerosi concorsi nell’isola a caccia di nuovo personale sanitario. Le nuove assunzioni previste sono la conseguenza del riordino delle piante organiche avviato grazie all’assessore regionale Massimo Russo nel 2011.

Si comincia con Catania: il Policlinico mette a disposizione 5 posti per la carica di dirigente amministrativo indirizzati a “tutti i candidati presenti presso le Aziende sanitarie del bacino orientale, alla data del 29 luglio 2006 ovvero la data del 28 settembre 2007”. E poi previste assunzioni a tempo determinato di infermieri e tecnici sanitari di laboratorio. Il bando di concorso dell’ospedale di Catania è aperto anche a geometri, ingegneri, programmatori e per un posto di affetto stampa.

Salendo verso Messina si scopre che il Policlinico della città sullo stretto mette a disposizione 15 posti per dirigenti sanitari non medici in diversi reparti. L’ Ospedale Papardo-Piemonte, sempre a Messina, è alla ricerca invece di 2 dirigenti con la qualifica di ingegnere civile o edile e di un dirigente ingegnere meccanico.

Le opportunità di impiego nel settore sanitario in Sicilia riguarda anche l’Asp di Siracusa, che ha indetto un concorso per 3 posti di geometra. Poi ancora 20 posti per dirigenti medici e amministrativi a disposizione a Palermo, presso l’azienda Villa Sofia-Cervello, mentre a Ragusa si cercano un architetto, un sociologo e due amministrativi per l’Asp.

Per accedere all’elenco completo dei bandi per i posti messi a disposizione nella sanità e conoscere le modalità di accesso ai concorsi è possibile consultare il portale della Regione Sicilia.

Vacanze di Pasqua sì, ma in Italia

di Vera MORETTI

La crisi non scoraggia gli italiani che, desiderosi di concedersi una pausa, non rinunciano alle vacanze di Pasqua.
Se rinuncia c’è stata, in questo senso, riguarda solo i giorni di permanenza, che saranno ridotti all’osso e in prossimità dei giorni di festa, ma la voglia di fuga dalla città ha preso il sopravvento sul pessimismo che aleggia incontrastato.

A primeggiare, tra le mete preferite, rimangono le località balneari, che registrano un considerevole +20% rispetto al passato, con Viareggio che ha registrato un aumento della domanda del 22%, e le città d’arte, forti di un sostanzioso +11%. Nel dettaglio, Firenze rimane la città preferita in assoluto, con un +17% imbattibile, ma vanno molto bene anche Palermo, che registrerà l’11% in più di presenze, e, a seguire, Roma e Napoli.

Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it, ha dichiarato: “La crisi economica ovviamente va ad impattare anche sulle scelte di vacanza degli italiani, per il 2012: l’incremento rispetto al 2011 delle richieste per una serie di mete turistiche che è stato messo in luce dalla nostra analisi, indica che gli italiani non vogliono rinunciare alle vacanze ma preferiscono brevi soggiorni, proprio come quello offerto dal ponte di Pasqua“.
Il Belpaese dunque quest’anno non teme rivali, per quanto riguarda le scelte vacanziere degli italiani, e c’è già chi scommette sullo stesso trend anche per la prossima estate.

Bike messengers: una realtà anche in Italia

di Vera MORETTI

Gli antesignani sono stati gli Urban bike messenger, fino al 2008 gli unici pony express in bicicletta, ma nel giro di pochi anni sono nate almeno dieci aziende simili in tutta Italia.

Si tratta di un fenomeno che, soprattutto nei paesi anglosassoni, è una concreta realtà, ma che, anche qui, sta prendendo piede.
Che sia la moda della bici o la crisi economica che porta ad ingegnarsi, il risultato non cambia: il bike messenger sta diventando una professione a tutti gli effetti.
Gli eco-corrieri, dunque, si stanno diffondendo, oltre che a Milano, a Roma, Firenze, Bologna, Parma, Bari, Venezia, Palermo, Catania e anche a Carpi.

Ma come hanno cominciato? Roberto Peia, fondatore degli Ubm milanesi, ha spiegato: “Abbiamo iniziato in tre, senza sede, con le nostre bici e le nostre borse. Ora possiamo contare su sette corrieri stabili e abbiamo una riserva di pedalatori di oltre mille persone nel nostro database, di cui 200 almeno posso intervenire immediatamente“.
Insomma, si è trattato di una vera e propria scommessa, guidata, però, da una felice intuizione, che oggi è una Srl con sponsor tecnici che forniscono bici, borse e caschi, oltre a condizioni vantaggiose per l’assicurazione antinfortuni per i loro corrieri. Peia conferma che “siamo diventati professionisti e diamo lavoro a sempre più persone. Unico dato negativo è che vediamo crescere il numero dei quarantenni che si rivolgono a noi per lavorare, vengono quasi tutti dalla cassa integrazione o da un licenziamento: segno che la crisi picchia duro“.

L’esempio di Milano, che vanta anche un franchising a Bologna, ha spinto anche altre città ad intraprendere questa strada. E non si tratta solo di Roma, dove, per le vie della città, è sempre più frequente vedere i biker di Eadessopedala in sella ai Bullit, le strane bici che li contraddistinguono, ma anche realtà minori hanno deciso di buttarsi in questa avventura.

Da Palermo, dove Aurelio Cibien ha fondato Ciclop, fino alla provincia di Modena, dove Federico Totaro è uno dei tre corrieri della piccola Italian Bike Messenger, costituita da precari del terziario e che intendono, a breve, potersi dedicare interamente a questa nuova professione.
E la stessa filosofia ha portato alla nascita di Bari bici Express, e di tante altre piccole realtà che hanno il merito di creare posti di lavoro laddove sembravano scarseggiare.

In città si vive meglio con le onlus

di Vera MORETTI

Vivere in città? Non solo è più costoso, a cominciare dalla casa, ma la qualità della vita è peggiore rispetto alla vita di provincia, a causa di aria inquinata, strade sporche, traffico intenso e poco verde.
Nonostante il 27% degli italiani abiti in comuni con più di 250mila abitanti, dunque, la metropoli non è amica dei cittadini e, anzi, sembra a volte complicarne la vita. L’inefficienza dei servizi proposti, infatti, rende quasi impossibile amare il luogo in cui si vive.

E allora, che fare? Fuggire in campagna spesso non si può, e né lo si desidera, ma è provato che, nelle città in cui il terzo settore è più forte, la vita quotidiana è migliore.

Esempio lampante di ciò è Firenze, che grazie ad edilizia popolare e verde pubblico è diventata vivibile e a misura d’uomo, ma ricevono apprezzamenti soddisfatti da parte dei propri cittadini anche Bologna, prima per trasporti e mobilità, e Torino, che si aggiudica la medaglia d’oro per attività e strutture per il tempo libero.
Fanalini di coda sono Palermo, maglia nera per i trasporti, e Napoli, che ottiene il pollice verso per rifiuti, verde e tempo libero.

Sono questi i dati resi noti dal sesto rapporto sull’abitabilità delle città della Fondazione per la Sussidiarietà. Per conto della Fondazione, il Politecnico di Milano ha condotto lo studio Sussidiarietà e… città abitabile, che ha preso come campione dodici grandi città, tutte sopra il 250mila abitanti, che rappresentano complessivamente il 15% della popolazione italiana totale, ovvero: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia e Verona.

Pur provenendo da città diverse, i cittadini si sono trovati concordi nel bocciare la qualità dei servizi pubblici erogati. Il 60% è critico soprattutto per i pochi servizi per l’edilizia popolare, seguito, per il 56%, da trasporti e mobilità. Insufficiente anche il verde pubblico per il 51% e per il 46% la pulizia delle strade. La situazione sembra essere migliore per quanto riguarda le attività e le strutture del tempo libero, bocciate “solo” dal 44% degli intervistati.

A chi spetta il compito di risolvere questi problemi e migliorare i servizi? I cittadini non hanno dubbi: il Comune ed altri enti pubblici hanno la responsabilità dell’andamento, e quindi del miglioramento, dei servizi offerti dalla città.
Anche se, laddove sono presenti associazioni di famiglie e residenti, nonché cooperative e onlus, la qualità della vita cittadina migliora di gran lunga, soprattutto per quanto riguarda il tempo libero, 39,7% ma anche il verde pubblico, 30,6%.

Il presidente della Fondazione, Giorgio Vittadini, spiega così questa tendenza: “Da una parte si registra un ritorno di sfiducia nei confronti della dominanza della logica del mercato in questi settori. Dall’altra appare improbabile che l’intervento pubblico possa di per sé garantire l’abitabilità delle città. In questo contesto desta un rinnovato interesse l’ipotesi che la sussidiarietà, l’iniziativa libera di chi riconosce una specifica esigenza e si unisce ad altri per rispondervi, possa portare un contributo originale e insostituibile“.

Questo perché le associazioni sono più vicine alla vita di quartiere e comprendono più a fondo le sue problematiche, tanto da riuscire a risolverle in modo efficace.
Esempi concreti di ciò sono il Centro Pompeo Leoni a Milano, nato in risposta all’esigenza di trovare case a prezzi accessibili agli studenti universitari fuori sede, l’Amicobus di Torino, nato per accompagnare gli anziani invalidi. Oppure la storica Polisportiva Ponte Vecchio a Bologna e i Friarielli Ribelli a Napoli, gruppo spontaneo che ha reclutato adepti via Internet e rimesso a nuovo piazze diventate discariche. Perché la città partenopea non ci sta ad essere sempre il fanalino di coda.