In Emilia Romagna un bando per gli imprenditori creativi

La creatività in Emilia Romagna premia: sono stati stanziati 175mila euro destinati a giovani artisti e aspiranti imprenditori con progetti creativi da realizzare.

La Regione ha deciso di riservare il bando agli under 35, per dare visibilità alle produzioni imprenditoriali basate sulla creatività supportandole con servizi di consulenza amministrativa e gestionale.
Ad erogare il finanziamento è il Comune di Parma, che desidera favorire l’inserimento lavorativo dei giovani attivi nel territorio, e ciò avverrà grazie alla collaborazione con l’ Associazione GAER (Giovani Artisti Emilia Romagna).

I settori di attività che beneficeranno del bando sono cinema, editoria, fumetto, danza, moda, architettura, teatro e gastronomia. Sono previsti contributi fino a 8 mila euro, ma anche spazi di formazione e consulenza.

Luana Cinti, vice responsabile per l’ Emilia Romagna, ha presentato il progetto: “L’iniziativa della Regione Emilia Romagna, con la collaborazione di enti locali territoriali e Associazioni preposte, suggerisce l’impegno a mettere in discussione gli stereotipi sin qui maturati, dando vita ad un percorso nuovo di sostegno al mondo dei giovani motivati a divenire artisti a tutti gli effetti, in uno o più ambiti culturali. La speranza è che a tale interessante e positivo contributo sia effettivamente parte integrante di una nuova modalità di percezione del mondo della cultura e delle figure che in essa desiderano operare ed operano, non solo un simbolico incentivo in denaro”.

Vera MORETTI

Rapina sventata a Parma

Rapina sfumata, e pericolo quasi scampato, nelle vie di Parma, dove un imprenditore di Guastalla è stato assalito da due malviventi.

L’episodio è avvenuto verso le 21.30, quando l’uomo è stato avvicinato da uno dei rapinatori con un pretesto.
I delinquenti, due in tutto, avevano notato l’auto di lusso, una Mercedes 3000 S, guidata dall’uomo, e anche l’orologio, un Audemars Piguet da 25mila euro, che portava al polso, e per questo avevano pensato di fare di quegli accessori il loro bottino serale.

Ma l’imprenditore non è stato al gioco e si è difeso, forte della sua esperienza nelle arti marziali.
La reazione, inaspettata, ha colto inizialmente i due rapinatori, probabilmente di origine straniera, di sorpresa, ma poi, armati di coltello, hanno colpito il malcapitato procurandogli alcuni tagli alla testa.
La fuga è stata immediata, anche perché, nel frattempo, la colluttazione era stata notata da alcuni residenti della zona, ed ora, anche a seguito della denuncia che la vittima ha esposto il giorno seguente alla questura di Parma, si sta cercando di risalire alle generalità dei due assalitori.

Grazie alla tempestività dell’intervento di ambulanza e pattuglia dei carabinieri, l’uomo è stato prontamente soccorso e portato all’ospedale Maggiore, dove gli sono stati assegnati dieci giorni di prognosi.

Vera MORETTI

A Parma, il cibo incontra il business

di Vera MORETTI

Il cibo incontra il mondo del business nella nuova edizione di Cibus, che si svolgerà a Parma dal 7 al 10 maggio.

La manifestazione fieristica si rivolge a tutte le aziende alimentari italiane che desiderano aprirsi al mercato internazionale, in un contatto diretto tra buyer e produttori. Inoltre, per i partecipanti stranieri, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, giunto alla sua 16ma edizione, rappresenta l’occasione per scoprire gusti e tendenze del Made in Italy e dei prodotti di eccellenza che hanno fatto il giro del mondo.

Per far respirare questa atmosfera particolare e innovativa, Cibus ha rinnovato il suo sito. Chi lo visita, infatti, è accolto da una homepage elegante ma anche funzionale, che fa da vera e propria guida ai visitatori che si apprestano a partecipare all’evento.

La più grande novità, però, è che si può trovare Cibus su Twitter , Facebook e, per la prima volta nel panorama fieristico, LinkedIn , sulla cui piattaforma è stato un gruppo, chiamato “inCibus” che utilizzerà la tecnica del passaparola virale per creare una community di utenti fidelizzati al fine di snodare dibattiti, discussioni e interazione intorno ai temi inerenti l’agroalimentare.

Questa strategia di marketing, ideata dall’agenzia di comunicazione JacLeRoi, si pone come obiettivo principale quello di creare contatti con nuovi clienti e avviare nuove opportunità di business, oltre, ovviamente, alla possibilità di generare discussioni su tematiche relative al settore food.

Sarà, quindi, una vera e propria business community online, che genera e promuove relazioni, contenuti e conoscenze incentrate sul food Made in Italy, utile soprattutto ai visitatori professionali internazionali, che potranno conoscere a fondo i prodotti alimentari italiani, suddivisi per regione e tradizioni territoriali.

A Parma Cibus Tec, la fiera del cibo tecnologico

Il successo della cucina ‘made in Italy‘ all’estero, si sa, è scontato. Ma lo stesso si potrà dire anche dei prodotti tecnologici legati all’universo del food? Per scoprirlo basta fare un giro a Cibus Tec Technologies & Solutions for the food industry, la manifestazione di riferimento internazionale per il settore meccano-alimentare,che apre i battenti proprio quest’oggi alle le Fiere di Parma, e che resterà aperta fino al 21 ottobre.

In concomitanza, fino al 19 ottobre, gli ospiti delle Fiere di Parma potranno visitare Summilk, il convegno mondiale del latte, che vedrà la presenza nel capoluogo emiliano di oltre 1500 operatori del settore lattiero-caseario provenienti da 80 Paesi.

Cibus Tec, giunta alla sua 72ma edizione, si presenta al pubblico in una veste totalmente rinnovata: da fiera espositiva di tecnologie innovative del settore alimentare diviene anche evento di confronto tra gli operatori del settore, per individuare trend di consumo o aprire nuovi mercati esteri. Lo confermano le 700 aziende e i 25 mila visitatori provenienti da tutto il mondo, dall’India al Brasile, dalla Russia alla Francia, che da oggi saranno a Parma per presentare i loro prodotti e discutere sul futuro della food industry.

Un nutrito programma di workshop e conferenze sul tema dell’innovazione tecnologica in campo alimentare sarà distillato nel corso dei 4 giorni della manifestazione: dall’evento sui piatti pronti a base Carne e Pesce, al Fruit Juice Day, workshop internazionale dedicato ai produttori di succhi di frutta. E poi ancora il Fresh Tec Day, una giornata di approfondimento sulle tecnologie di lavorazione del prodotto freschissimo a base vegetale e frutta, il Retail Forum su private label e packaging e il Cerals Forum, dedicato alla filiera della pasta e dei prodotti a base di cereali.

Alessia Casiraghi

Cibus Tec e Summilk, il made in Italy in tavola

Dalla tavola alla tecnologia. Se il successo dei cibi made in Italy all’estero è una certezza, la crescita del settore tecnologico legato alla produzione alimentare negli ultimi 12 mesi è una promettente scoperta.

A confermare il successo italiano nel settore meccanico-alimentare sarà la 72ma edizione di Cibus Tec – Technologies & Solutions for the food industry, in programma a Parma del 18 al 21 ottobre. 700 aziende, 25 mila visitatori provenienti da tutto il mondo, dall’India al Brasile, dalla Russia alla Francia, e un nutrito programma di workshop e conferenze sul tema dell’innovazione tecnologica in campo alimentare.

Cibus Tec edizione 2011 si avvantaggia inoltre della concomitanza con Summilk, il convegno mondiale del latte, che vedrà la presenza a Parma, dal 15 al 19 ottobre, di oltre 1500 operatori del settore lattiero-caseario provenienti da 80 Paesi.

Molte le novità che verranno presentate in anteprima nel corso di Cibus Tek: i dall’Evero Aseptic di Tetrapack, alle Buste Preformate in asettico di Goglio, e ancora le soluzioni multitecnologia di GEA per i Convenience Food e i Ready Meals, e gli evaporatori Apollo Mixflow di CFT ad elevato risparmio energetico.

Il settore meccano-alimentare mostrerà a Cibus Tec tutta la sua vitalità. – ha dichiarato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di ParmaE’ un comparto ormai proiettato verso i 4 miliardi di euro di ricavi complessivi, con una quota export superiore all’80%, che è stato solo sfiorato dalla crisi e negli ultimi 12 mesi ha continuato a crescere. Le ragioni di questo successo, che ci vede impegnati a contendere ai tedeschi la leadership mondiale avendo entrambe una quota di mercato superiore al 20%, vanno ricercate nelle competenze tecnologiche e di filiera che solo il nostro paese ha saputo sviluppare.’

Dall’innovazione tecnologica alla materia prima. Parma si prepara ad ospitare Summilk, il  Word Dairy Summit della FIL/IDF. Esperti di latte, burro, formaggi e yogurt si confronteranno su un tema di grandissima attualità, la crescita sostenibile.

La crescita della popolazione mondiale corrisponde ad un aumento sempre maggiore della domanda di proteine di alto valore nutrivo, come latte e prodotti caseari. Agricoltura e industria dovranno essere pronte ad affrontare questa nuova domanda di cibo, mettendo a punto tecnologie che permettano da un lato di aumentare l’offerta, dall’altro di ridurre gli sprechi.

Christian Robert, direttore generale della Federazione internazionale del latte (FIL/IDF), ha ricordato l’impegno della filiera del latte in tutto il mondo. ‘Da molti anni si cercano soluzioni sostenibili alla nuova domanda di prodotti lattieri. La sicurezza del cibo è infatti una priorità assoluta ed è dovere di tutti impegnarsi per far fronte a questa richiesta in modo consapevole e sostenibile’. Per questo, già nel 2008, la FIL con l’aiuto di organizzazioni internazionali, prima fra tutte la FAO, ha sottoscritto un protocollo di impegno per lavorare in modo concreto alla ricerca di ogni possibile soluzione.

Alessia Casiraghi

Export boom: il 69% delle pmi italiane sono cresciute dal punto di vista delle esportazioni

Secondo i dati emersi dall’indagine “Ve(n)dere oltre la crisi”,  svolta da Assocamerestero–Unioncamere, e presentata durante la XIX Convention mondiale della Camere di Commercio Italiane all’estero che si è svolta a Parma nelle scorse settimane, il primo semestre 2010 sarebbe all’insegna della fiducia per le 59 Camere di Commercio Estere presenti in 46 Paesi, in rappresentanza di oltre 24mila imprese. All’inasprimento della competizione mondiale e alla crisi che ha attraversato il Pianeta in questi due anni, le imprese italiane hanno dimostrato di aver sostanzialmente retto e di essere ora pronte a un rilancio sui mercati internazionali.

Il 69% degli intervistati ha, infatti, riscontrato nel I semestre 2010 un ripresa dell’attività sull’estero, contro il 54% del II semestre 2009, soprattutto per le piccole e medie imprese (per il 75%), con un incremento del 28% degli ottimisti rispetto al semestre precedente. Solo il 18% degli intervistati rileva invece un ripiegamento sul mercato interno (contro il 26% del secondo semestre 2009), mentre sale al 40% la quota di piccoli e medi imprenditori che hanno incrementato la loro politica di sviluppo nel corso del primo semestre dell’anno (più 33% di incremento rispetto al II semestre 2009).  “Le imprese sono consapevoli che l’apertura all’estero rappresenta un fondamentale fattore di sviluppo per il business aziendale, sia in termini di aumento del giro di affari e dei profitti, che di accesso a nuove idee ed esperienze – afferma Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero. In tal senso, le Camere di Commercio Italiane all’Estero costituiscono una risorsa fondamentale, sia in termini di informazioni strategiche sui nuovi trend internazionali sia per azioni di supporto concreto a modalità di presidio più stabili e strutturate sui mercati. Il nostro vantaggio competitivo è proprio quello di essere una rete di imprenditori al servizio del mercato e delle istituzioni italiane, che parla il linguaggio delle imprese e per questo è in grado di coglierne, e spesso anticiparne, le esigenze”.

Bologna mette la freccia e si prepara a sorpassare la crisi: cresce il Pil e cala la disoccupazione

Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato del formidabile risultato conseguito nel corso dell’anno dalle imprese parmensi per quanto riguarda i dati relativi all’export, specie nel settore agro-alimentare. Oggi, vi proponiamo un altro importante dato sull’economia emiliana. Infatti non è solo Parma a crescere e sorprendere, ma anche Bologna, ce la sta mettendo tutta per lasciarsi alle spalle la crisi degli ultimi tempi. Infatti, secondo le rilevazioni effettuate dalla Camera di Commercio, il PIL del capoluogo emiliano punterebbe a chiudere il 2010 con una crescita del 2,1%: vale a dire il doppio dell’economia nazionale (+1,1%). Questo significa che il sistema produttivo locale ha dimostrato di avere la giusta solidità per fronteggiare la crisi.

La crescita dell’economia bolognese è ancora di più confermata se si va a dare un’occhiata ai dati relativi alle previsioni sul tasso di disoccupazione per il 2010: 4,9% contro il 6,2% della regione e il 9% della media italiana. A Bologna quindi potrebbe finalmente materializzarsi un’inversione di tendenza ed una ripresa del mercato del lavoro.

Tra i settori trainanti per l’economia bolognese un ruolo di primo piano lo ricopre senz’altro il settore manifatturiero, in cui le esportazioni sono cresciute del 4%, mentre produzioni, ordini e fatturato si riportano su valori positivi vicino al 3%.  In recupero anche il settore metalmeccanico che, duramente colpito dalla recessione, da aprile a giugno registra un incremento medio del 4%. Bene anche il comparto carta ed editoria, anche qui è stato fondamentale il peso dell’export. Ad oggi, l’unica nota stonata in questo contesto di ripresa, sembrerebbe essere l’artigianato manifatturiero, ad esclusione delle costruzioni, mentre il commercio al dettaglio risente pesantemente del calo dei consumi, per quanto, dall’inizio dell’anno si intravedano primi segnali di recupero. Ma si sa, se inizia l’economia riprende il ritmo giusto, dopo l’industria la risalita per l’artigianato ed il commercio al dettaglio è d’obbligo. Toccherà quindi solo pazientare ancora per qualche mese e poi tutta l’economia bolognese dovrebbe tornare a sorridere.

Strepitosa crescita per l’export delle piccole-medie imprese parmensi

Con una crescita del 23,6% rispetto allo scorso anno le PMI di Parma e provincia doppiano il risultato di crescita regionale (+11,7%) e quello nazionale (+12,4%) per quanto riguarda le esportazioni. Interessante anche il confronto con i risultati del Nord-Est della Penisola, che nei primi sei mesi del 2010 ha registrato una crescita delle esportazioni pari all’11,2%. E proprio a Parma in questi giorni (oggi, 27 ottobre sarà l’ultimo giorno) si sta tenendo la XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero realizzata dalla Camera di Commercio di Parma, in collaborazione con Assocamerestero e Unioncamere, per incentivare ed accompagnare il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio.

Le aziende parmensi che hanno preso parte ai tavoli di lavoro sono state circa 120, il 39% delle quali appartenenti al settore dell’agro-alimentare. Ma non solo, infatti c’è stata una nutrita rappresentanza imprenditoriale anche per i comparti dell’impiantistica alimentare, della meccanica e dalla cosmesi.

Nelle giornate dedicate agli incontri one-to-one, presso la sede della Camera di Commercio, fra i Paesi più richiesti dalle aziende per gli incontri, ci sono quelli di Regno Unito, Russia ed India. Affollati anche i desk di Vienna, Johannesburg, Zurigo e Sharjah, dove le imprese locali hanno avuto modo di incontrare individualmente, secondo agende personalizzate, i rappresentanti e gli esperti delle Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Laura LESEVRE