Debiti PA, ma lo Stato paga o dorme?

Fin da subito sono state molte le analisi critiche fatte al decreto sbloccacrediti. Nonostante l’iter complesso che ha portato alla sua nascita (o forse proprio per questa complessità…), in tanti hanno voluto vederci chiaro. Tra di loro la Cgia di Mestre, una delle prime, tramite il suo segretario, Giuseppe Bortolussi, a fare quattro conti e un po’ di stime sulla distribuzione delle risorse che lo Stato moroso dovrebbe versare alle imprese.

L’analisi di Bortolussi è tagliente: “Al netto dei 6,5 miliardi di rimborsi fiscali – tasse che i contribuenti italiani hanno ‘pagato in più’ – e dei 26 miliardi di euro che il Ministero dell’Economia e delle Finanze farà confluire in un apposito fondo a disposizione degli Enti locali e delle Regioni prive di liquidità, risorse che dovranno comunque essere recuperate tra le pieghe dei loro bilanci e restituite con gli interessi, pare di capire che l’Amministrazione centrale metterà a disposizione solo 500 milioni di euro all’interno del pacchetto relativo all’allentamento del Patto di stabilità interno“.

Prendendo come buona la stima di 91 miliardi di euro quale debito della Pubblica Amministrazione nei riguardi delle imprese, la Cgia è comunque convinta che siano molti di più: nell’indagine campionaria della Banca d’Italia non si tiene infatti conto delle imprese al di sotto dei 20 addetti, che costituiscono il 98% di tutte le aziende presenti in Italia e di quelle operanti nei servizi sociali e sanitari. Inoltre, l’indagine è limitata al 31-12-2011. Quindi, dei 91 miliardi di debito complessivo, ben 44 miliardi sono in capo a Regioni ed Asl mentre gli altri 47 miliardi si distribuiscono tra Comuni, Province e Stato centrale.

“Purtroppo – conclude Bortolussi –, dalle stime della Banca d’Italia non è possibile misurare quant’è il debito da attribuire all’Amministrazione centrale. Tuttavia, non c’è sicuramente proporzione tra lo sforzo richiesto alle Regioni, alle Asl ed agli Enti locali e quello che dovrà fare lo Stato centrale, visto che di suo sborserà, in questa prima fase, solo 500 milioni di euro“. Alla faccia dei proclami a effetto…

Se la PA non paga, l’impresa crolla (e anche il Paese)

 

Il rischio è quello di un cedimento strutturale: dell’impresa prima, del Paese poi.  Sono 19 i miliardi di euro che la PA deve ancora alle imprese impegnate nell’edilizia e nelle opere pubbliche in Italia; pagamenti non ancora onorati che se procrastinati, potrebbero costare alle imprese un conto salatissimo, la chiusura dell’azienda.

Mentre ieri si è svolta a Roma la Manifestazione promossa dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, per gridare il loro no al Patto di Stabilità che strangola le imprese, Infoiva ha incontrato Paolo Buzzetti, Presidente di ANCE, l’associazione che riunisce i costruttori edili.

Quante sono le imprese vostre associate colpite dalla piaga del ritardo dei pagamenti da parte delle PA?
Quasi tutte le pubbliche amministrazioni pagano in ritardo. In media le imprese attendono 8 mesi in più per vedersi onorare il corrispettivo dovuto ma spesso si arriva anche a due anni. Per questo tutte le nostre aziende che lavorano con la PA , su tutto il territorio nazionale, subiscono l’odioso fenomeno. Un malcostume che per le imprese di costruzione si traduce in 19 miliardi di crediti non pagati.

Quanto è pericolosa per la piccola e media impresa oggi la combinazione fra crisi economica e ritardo nei pagamenti delle PA?
Stretta del credito da parte delle banche e ritardati pagamenti sono un cocktail micidiale per le imprese che di fronte alla mancanza di liquidità non hanno soluzioni se non quella di chiudere. Un meccanismo che ha toccato anche le imprese sane, quelle con lavori in portafoglio, che si sono trovate nell’impossibilità di proseguire i lavori, di pagare i propri dipendenti e i fornitori. Un intero settore industriale, quello delle costruzioni, che rischia di scomparire. Gli sforzi seppur apprezzabili del ministro Passera e del Viceministro Ciaccia hanno però solo scalfito un macigno fatto di politiche depressive e reiterate nel tempo. E’ necessario, quindi, intervenire subito e con maggiore coraggio.

Come commenta la presa di posizione da parte dell’ANCI di affrontare il problema sforando il patto di stabilità per pagare le imprese?
Insieme ai Comuni siamo stati i primi a denunciare l’effetto perverso che un’applicazione così restrittiva del patto di stabilità stava producendo sul tessuto economico e sulle imprese e per questo abbiamo promosso in collaborazione con l’Anci l’iniziativa pubblica del 21 marzo. Una platea di sindaci e imprenditori compatta nel chiedere al Governo un piano immediato di sblocco dei fondi degli enti locali già disponibili. Già nel 2010 tutta la filiera dell’edilizia raccolta negli Stati generali scese in piazza per manifestare una situazione che ormai era divenuta insopportabile. Oggi, a distanza di tre anni, il debito della Pa nei confronti delle imprese di costruzione è cresciuto a dismisura e quasi nullo è stato l’effetto della certificazione dei crediti che il governo Monti ha introdotto nella speranza di smuovere qualcosa. Come sempre il problema va risolto all’origine e cioè è necessario un allentamento del patto di stabilità altrimenti tutti gli sforzi risultano vani e per pagare le imprese non rimane alle amministrazioni che sforare il patto.

Il ritardo nei pagamenti della PA è un male tutto italiano. Perchè?
Il livello del debito pubblico italiano e la necessità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 hanno imposto all’Italia sacrifici ingenti. Gli enti locali sono stati costretti a tagliare e questo ha generato un meccanismo a cascata che ha finito per sacrificare l’anello più debole ossia le imprese. La cosa più grave è che per tutto questo tempo si è nascosto il problema sotto il tappeto, utilizzando un artificio contabile che fa emergere il debito nel bilancio della Pa solo quando viene pagato. Paradossalmente in questo modo non pagare le imprese significa non avere debiti e quindi essere virtuosi, cosa che in realtà non è. Così facendo non si è fatto altro che scaricare sulle aziende le inefficienze dello Stato.

Quali sono le prime misure che chiedete di mettere in campo al nuovo Governo per fronteggiare questa emergenza?
Sono necessarie poche azioni concrete. Innanzitutto occorre definire un piano effettivo di smaltimento dei debiti pregressi della PA per lavori eseguiti, da concordare con le istituzioni europee come misura una tantum. Proprio su questo punto negli scorsi giorni i Vicepresidenti della Commissione europea Rehn e Tajani hanno aperto a un’ipotesi di superamento dei vincoli del patto di stabilità per il pagamento delle imprese. Con l’Anci abbiamo proposto un Piano in tal senso che prevede lo sblocco di 9 miliardi di euro di fondi disponibili solo nel 2013, una boccata d’ossigeno per le aziende. Ma per modificare davvero questo malcostume occorre inoltre rivedere il Patto di stabilità interno, introducendo una golden rule che salvaguardi la componente di investimento nei bilanci delle amministrazioni pubbliche e applicare pienamente la direttiva europea sui ritardati pagamenti per i nuovi contratti anche nel settore dei lavori pubblici.

Alessia CASIRAGHI

Se la PA paga, il Pil sale

Sarà per il monito lanciato la scorsa settimana dal presidente della Repubblica Napolitano, sarà perché ormai imprese e cittadini sono stufi di un Paese a due velocità – dove il contribuente, persona fisica o azienda, deve pagare subito le tasse mentre lo Stato… hai voglia -, fatto sta che mai come in questi giorni si è sentito parlare di sblocco dei pagamenti della PA verso i suoi fornitori privati.

Vero, siamo ancora alla fase del parlare, fatti pochi, però è evidente che l’attenzione sul fenomeno si sta alzando. Ultimo in ordine di tempo è arrivato ieri colui che i creditori della PA ce li ha in casa: tanti, stufi e incazzati con la schiuma alla bocca. Parliamo del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che, dati alla mano, ha suonato la sveglia al Governo (quale??); secondo Squinzi, se si liquidassero i crediti delle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, l’effetto domino potrebbe portare a un aumento in 5 anni di 250mila occupati e a una crescita del Pil dell’1% per i primi 3 anni, dell’1,5% nel 2018.

Secondo Squinzi,questi dati dimostrano che l’immissione di liquidità nel sistema delle imprese innescherebbe un circolo virtuoso portatore di posti di lavoro e, quindi, maggiori consumi. Confindustria auspica che il governo in carica provveda tempestivamente ad adottare, già dal prossimo Consiglio dei ministri, tutti i provvedimenti necessari per la liquidazione di quanto spetta alle imprese, così come indicato dalla Commissione europea e chiaramente emerso dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio“.

Il gol di Squinzi è nato da un assist d’oro fornitogli dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli proprio sul giornale di casa, Il Sole 24Ore. In una intervista al quotidiano, Grilli ha infatti dichiarato che “dopo il via libera della Commissione europea non vedo ragioni per non procedere con un provvedimento d’urgenza per sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione e il ministero è pronto al decreto. Penso sia giusto partire prima possibile. Ci stiamo lavorando con la massima urgenza, poi toccherà a Monti decidere quando spingere il bottone“.

Se poi Grilli mette le mani avanti ricordando come “servirà anche un consenso ampio del Parlamento, perché un eventuale decreto dovrà comunque essere convertito in legge dal Parlamento. Qui si tratta di cambiare, anche se solo una tantum, i saldi di bilancio. Non è un’operazione banale“, lascia comunque aperta una porta per i comuni, la parte della PA che si trova stretta tra l’incudine del patto di stabilità e il martello dei creditori privati: insomma, la situazione più scomoda e antipatica. Secondo il ministro, sarà possibile “l’allentamento una-tantum del patto di stabilità interno perché i Comuni che hanno fondi in cassa possano usarli“.

Staremo a vedere. In questo caso, il “purché se ne parli” non va bene: bisogna passare dalle parole ai fatti.

Le imprese edili friulane chiedono una revisione del Patto di Stabilità

Sono tre associazioni, ovvero Ance, Anci e Cal, a chiedere che venga rivisto il Patto di Stabilità e che vengano portati a 190, dai 90 attuali, i milioni di euro di tondi destinati agli enti pubblici.

Viene anche richiesta una certificazione dei crediti per fare in modo che le imprese possano ricevere gli anticipi dei pagamenti da parte delle banche.

Valerio Pontarolo, presidente dell’associazione costruttori edili del Friuli, ha voluto inoltre sottolineare lo stato di criticità in cui versano le imprese edili, anche a causa dei ritardi dei pagamenti da parte degli enti pubblici: “Il Patto è un meccanismo scellerato e impattante di cui non riusciamo a comprendere la logica. Per l’Ance Fvg la priorità, in questo momento, è dare la possibilità alle nostre autonomie locali di pagare i debiti relativi ai lavori pubblici già eseguiti, anche perché le risorse, comuni e province, le hanno già in cassa. La Regione dovrà intervenire aggiungendo ai 90 milioni già promessi, altri 100 milioni. In caso contrario assisteremo a una moria di imprese “per crediti”, che per un’azienda è la peggiore possibile“.

Ciò che si pretende, in concreto, è di liquidare le imprese per i lavori già eseguiti, evitando in questo modo l’inevitabile fallimento di numerose attività e la conseguente perdita di posti di lavoro.
Questo è quanto è stato sottolineato da Mario Pezzetta, presidente dell’Anci del Friuli: “Quello che vogliamo fare è rivedere il Patto di stabilità regionale al fine di poter pagare le imprese per i lavori già svolti, scongiurando così il fallimento di decine di aziende e il licenziamento di centinaia di addetti“.

Vera MORETTI

Il CSM ing(r)oia il boccone amaro

 

IERI

La Costituzione secondo Benigni: oltre due ore di monologo dedicate a lei ‘la più bella del mondo’ o quasi. Roberto Benigni è tornato in tv ieri sera con una lectio magistralis dedicata all’Italia, alla Carta Costituzionale ma preceduta da un’ode a lui, il Cavaliere di sempre.”A dicembre – ha esordito il comico- ci sono due brutte notizie: una è la fine del mondo, mentre l’altra notizia… Tra tutti gli italiani ce n’è uno che potrebbe andare in pensione ma non c’è verso che ci vada, si ripresenta la sesta volta, la settima si riposa” e il riferimento è chiaro all’Altissimo. Senza risparmiarsi nemmeno a proposito dei due refrain del Cavaliere: ” lui ha due grandi classici, i comunisti e la magistratura: è come Satisfaction per i Rolling Stones”. E Berlusconi, per non farsi mancare nulla, è andato in scena anche lui, su Rete4, intervistato in chiave domestica dal fidato Paolo del Debbio. Ma se Benigni ne ha da vendere anche per il compatriota toscano Matteo Renzi: “è l’unico uomo di Firenze che è andato a cena da Silvio ed ha trovato solo maschi”. Da ultimo il Movimento 5 Stelle, fresco di una nuova epurazione ieri sera: e se Grillo fosse un giullare di corte? Ma qui l’allegoria viene troppo facile.

I timori di Napolitano: non ha nascosto le sue paure e la delusione per una fine anticipata della legislatura il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ieri ha incontrato al Quirinale le più alte cariche politiche per il consueto augurio natalizio. “Non bruciare la fiducia riconquistata da governo e Paese” è il monito del Presidente “questa interruzione in extremis non può oscurare la fecondità dell’azione del governo”.

Imprenditore rapito a Lerici: un’incursione domestica in stile Arancia Meccanica. Tre banditi sono entrati nell’abitazione di una famiglia attiva nel settore edile a Lerici e dopo aver ammanettato la madre, hanno atteso il ritorno a casa del figlio 30enne per rapirlo. Andrea Calevo è nelle mani dei rapitori da domenica sera: bloccati i beni di famiglia, la notizia è stata resa nota solo ieri a seguito del ritrovamento dell’auto del ragazzo sulle rive del fiume Magra assieme al suo telefonino. Il 30enne aveva preso la guida dell’azienda dopo la scomparsa del padre una decina di anni fa.

Confessa il marito omicida di Montecatini: ha confessato Massimo Parlanti, ex marito di Beatrice Ballerini, la donna di 42enne madre di due bambini uccisa a Montecatini giovedì pomeriggio. Gli inquirenti avevano stretto il cerchio sull’uomo dopo che l’esame autoptico ha rivelato che sotto le unghie della donne vi erano lembi di pelle corrispondente al Dna di Parlanti. Poi ieri, nel tardo pomeriggio, l’uomo si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Montecatini Terme insieme al suo avvocato per fare una dichiarazione spontanea. Ed è cominciato il racconto di un litigio tramutatosi in tragedia ed efferato omicidio. Vittima, ancora una volta, una donna e madre.

OGGI

Abu Mazen da Napolitano: vertice a due al Quirinale questa mattina tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas. Presente all’incontro il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Marta Dassù.

L’insostenibile instabilità del ddl stabilità: si fa sempre più lunga e lastricata la strada per l’approvazione del ddl Stabilità in Senato. L’approdo in aula è slittato nuovamente a questo pomeriggio alle ore 18 dopo che non è stato concluso nemmeno nella notte l’esame in commissione: i nodi ancora da sciogliere riguardano il patto di stabilità interno e i tagli ai Comuni.

Antonio Ingroia pronto a candidarsi: la notizia è giunta ieri in serata: il Magistrato Ingroia ha chiesto un’aspettativa al Consiglio Superiore della Magistratura per motivi elettorali. Qualche giorno fa il leader del Movimento Arancione, Luigi De Magistris, aveva invitato il magistrato a scendere in campo come candidato premier del “quarto polo”. Ingroia, magistrato palermitano e editorialista de Il Fatto Quotidiano, il 24 luglio scorso aveva richiesto il rinvio a giudizio, in merito all’indagine sulla Trattativa Stato-Mafia, di 12 indagati con l’accusa di “concorso esterno in associazione mafiosa” e “violenza o minaccia a corpo politico dello Stato”, tra cui Calogero Mannino e Marcello Dell’Utri, Massimo Ciancimino e l’ex ministro Nicola Mancino.

Benigni dà i numeri: il re della Divina Commedia, in veste costituzionale, ha fatto centro ieri sera su Rai1 con “La più bella del mondo“: oltre 12,6 milioni di telespettatori, per uno share del 43,94%. Bei tempi per il Servizio (per una volta tanto) Pubblico.

Inter – Hellas Verona: nerazzurri pronti a scendere in campo questa sera a San Siro per aggiudicarsi l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia. Gli allievi di Stramaccioni, che ancora stanno digerendo la sconfitta di sabato all’Olimpico, si preparano a sfidare l’Hellas Verona di Mandorlini.

DOMANI

Eccezziunale… veramente: “Scus p’andà a Andlecht… Andlecht, provincia di Juveents… Grazie, l’informazione è stata preziosa” era il 1982 quando Diego Abatantuono pronunciava questa frase, e da allora la mitica trinità di tifosi interista, milanista e juventino è diventato una vera e propria icona del cinema. Torna nelle sale cinematografiche lombarde dopo 30 anni, domani e solo domani, come un cadeau natalizio anticipato, Eccezziunale… veramente, la pellicola culto dei tifosi di calcio ma non solo. Interamente restaurato in digitale, il film vede tra i protagonisti, oltre ad Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi e Stefania Sandrelli.

Licenza sotto l’albero per i Marò in India?:  è atteso per domani il verdetto dell’alta corte del Kerala che si esprimerà sulla richiesta di licenza per trascorrere le vacanze natalizie in Italia dei due marò in libertà vigilata in India. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, due fucilieri del Battaglione San Marco, sono accusati di aver ucciso 2 pescatori indiani che i due avevano scambiato per pirati somali il 15 febbraio scorso, e dal 30 maggio sono agli arresti domiciliari in un hotel di Fort Kochi. I due marò hanno presentato l’istanza di licenza lo scorso 14 dicembre: la richiesta di un rientro temporaneo in Italia, che è stata ammessa. Al momento i marò non possono lasciare il Paese perchè hanno l’obbligo di firma quotidiano e non sono in possesso dei loro passaporti.

Coppa Italia: scenderanno in campo domani Napoli Bologna (alle 21.00), Lazio-Siena (alle 15.00) e Udinese-Fiorentina (alle 17.30) match validi per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Per il Napoli l’imperativo è duplice: non snobbare la coppa e ridare fiducia alla squadra. In campo scenderà con tutta probabilità il “Matador” Cavani.

 

Alessia CASIRAGHI

Ampliati i criteri di concessione di finanziamenti per le imprese padovane

Buone notizie per le imprese padovane: la Camera di Commercio di Padova ha reso noto che sono stati ampliati i criteri di concessione del Fondo di Liquidità portando a € 40.000 l’importo massimo richiedibile per i crediti vantati nei confronti di qualsiasi comune d’Italia soggetto al Patto di stabilità.

Si tratta di un fondo rotativo di 5.000.000 euro destinato a fornire a costo zero la provvista alla Banca che dovrà gestire su tutto il territorio provinciale finanziamenti a micro e piccole imprese padovane, purchè siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale, a fronte di crediti scaduti vantati nei confronti di Comuni italiani soggetti al Patto di stabilità.

Ecco i Comuni che potranno godere di questo beneficio: Abano Terme, Albignasego. Borgoricco, Brugine, Cadoneghe, Campo San Martino. Campodarsego, Camposampiero, Carmignano di Brenta, Casalserugo, Cervarese Santa Croce, Cittadella, Codevigo, Conselve, Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Este, Fontaniva, Galliera Veneta, Legnaro, Limena, Loreggia, Maserà di Padova, Massanzago, Mestrino, Monselice, Montagnana, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ospedaletto Euganeo, Padova, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, Rubano, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari, Santa Giustina in Colle, Sant’Angelo di Piove di Sacco, Saonara, Selvazzano Dentro, Solesino, Teolo, Tombolo, Torreglia, Trebaseleghe, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero.

Le condizioni applicate ai finanziamenti prevedono la possibilità di accedere al finanziamento con un’unica rata di scadenza. La durata massima è di 12 mesi e il rimborso avviene in un’unica soluzione.
Ogni impresa può ricevere un contributo non superiore a 40.000 euro, sempre a tasso zero e nessuna spesa di istruttoria. Nessun onere neppure in caso di estinzione anticipata.

Unicredit Banca, in aggiunta al Fondo promosso dalla Camera di Commercio, si impegna a mettere a disposizione per le medesime finalità propri fondi aggiuntivi destinati all’erogazione alle imprese beneficiarie del Fondo di finanziamenti per lo smobilizzo della quota parte dei crediti eccedenti la soglia di € 40.000.

In questo caso le condizioni per accedere ai finanziamenti prevedono una durata di 12 mesi, ferma l’estinzione anticipata in caso di pagamento da parte del Comune.
Tasso: Euribor 12 mesi + spread 3,5% fisso per tutte le classi di rating.
Nessuna spesa di istruttoria né relativa ad un’estinzione anticipata.

Le domande dovranno essere presentate alle filiali di Unicredit Banca della provincia di Padova fino al 31 dicembre 2013.

Vera MORETTI

Export in calo: -4,2% nel 2012

 

IERI

Maltempo a Palazzo Chigi: il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi ha chiesto al Presidente del Consiglio Mario Monti più fondi per affrontare l’emergenza maltempo nel Grossetano e una deroga al patto di stabilità interno, per destinare almeno 50 milioni all’anno di risorse alle operazioni di messa in sicurezza del territorio. All’incontro a Palazzo Chigi hanno partecipato anche il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il responsabile della protezione civile, Franco Gabrielli e il sottosegretario, Antonio Catricalà.

Marina Berlusconi in politica?: no grazie. La primogenita del Cavaliere si è affrettata a smentire ieri sera le voci circolate sui principali quotidiani e mezzi di informazione circa una sua possibile discesa in campo al fianco del Pdl. “Non ho mai pensato a un impegno in politica, la leadership in questo campo non si può trasmettere per via ereditaria o per investitura dinastica”. La Presidente di Fininvest e Mondadori ha poi sottolineato che “tra il seguire la politica, con tutta l’attenzione e il rispetto che merita, e in politica impegnarsi direttamente c’è una distanza abissale”. Peccato per l’imprenditrice, che già in poche ore aveva raccolto consensi e fan, prima fra tutte Manuela Repetti, compagna di Sandro Bondi “Marina ha dimostrato di essere una delle più grandi imprenditrici italiane, capace di suo, al di là del ruolo del padre, e di essere una donna tenace, seria. A me piace molto. Forse è per questo che il suo nome in questi giorni terrorizza i politici di professione”.

Renzi alla Leopolda: è partita ieri la Leopolda numero 3, rush finale della corsa di Renzi alle primarie del Pd. Fra gli ospiti, pronti a succedersi sul palco (sul quale è stato posizionato il famoso leggio formato X Factor del duello televisivo di lunedì) ci sono il finanziere Davide Serra, Pietro Ichino, Ivan Lobello vice di Confindustria e personaggi meno noti ma che fanno tanto radical chic Ermete Realacci, guru della green economy. Al fianco del sindaco di Firenze non poteva poi mancare il suo spin doctor, Giorgio Gori, che si affretta a smentire ogni dissapore: “Io e Matteo ci vogliamo bene”. Chissà se in caso di vittoria posteranno anche loro su Twitter una foto sul modello dell’abbraccio fra Obama e Michelle…

Multa record in Messico: Bp, la società responsabile del disastro petrolifero nel Golfo del Messico nel pozzo di Macondo avvenuto il 15 luglio del 2010, pagherà la cifra record di 4,5 miliardi di dollari alle autorità americane come risarcimento per aver causato la maggiore marea nera che la storia americana ricordi. La cifra da record va ad aggiungersi alle perdite stimate dopo l’incidente per l’azienda, che salgono così a quota 42 miliardi di dollari.

OGGI

Fuoco su Gaza: 85 missili esplosi nell’arco di meno di un’ora, 45 minuti. Si è presentata così questa mattina Gaza, dopo lo scoppio della nuova offensiva israeliana di due giorni fa.  L’esercito israeliano ha dichiarato che l’obiettivo sono le basi sotterranee usate da militanti palestinesi per sparare razzi verso Israele, mentre proprio oggi si è recato a Gaza il primo ministro egiziano Hisham Kandil ‘per esprimere il sostegno’ dell’Egitto ‘al popolo palestinese e vedere quali sono i suoi bisogni’. I raid aerei isreliani non hanno avuto tregua nemmeno durante la visita di Kandil, nonostante l’esortazione del premier Benjamin Netanyahu di uno stop durante la visita diplomatica.

Lacrimogeni dal Ministero: dalla Palestina a Roma, dove oggi  è rimbalzato su tutte le testate nazionali e non, un filmato, diffuso da Repubblica.it, girato con uno smartphone da un appartamento sito in via Arenula, proprio di fronte al ministero della Giustizia. Nel video appaiono le immagini del lancio di alcuni gas lacrimogeni proprio dalle finestre del Ministero, mentre nella strada sottostante i manifestanti di Eurostrike si danno alla fuga dopo aver forzato il blocco della polizia. Il ministro della Giustizia, Paola Severino, e il suo Guardasigilli hanno immediatamente disposto un’indagine interna. La forza delle manifestazioni 2.0.

Commercio estero: l’Istat diffonde oggi il resoconto sull’esportazioni in Italia a settembre 2012: calo del 2% rispetto ad agosto e del 4,2% su base annua, la peggiore flessione da dicembre 2009. Anche il settore import subisce una battuta d’arresto con le importazioni che scendono del 4,2% a livello congiunturale e del 10,6% su base annua.

Conte vs Cassano: una querelle alla ‘senti chi parla’. “Chi parla troppo non è da Juve” dice l’agnello al lupo, che pizzicato sul vivo, non esita ad aprire le fauci “Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia”. Che non pago, decide di contrattaccare anche con un mea culpa “Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo”. E se il lupo è un ex attaccante della Roma e l’agnello il ct della squadra torinese la favola è già scritta.

DOMANI

Sean Penn a Roma: la star di Mystic River e Milk è pronta a sfilare nella capitale. Sean Penn è atteso per domani sera sul red carpet del Festival Internazionale del Film di Roma in occasione della serata di beneficenza organizzata dalla J/P Haitian Relief Organization, l’associazione che vanta tante star di Hollywood impegnate al fianco delle popolazione terremotate di Haiti. Nel corso della serata, Sean Penn, che vedremo nelle sale il prossimo anno con Gangster Squad (al fianco altri affascianti di Hollywood come Ryan Gosling e Josh Brolin) riceverà il Variety Humanitarian Award.

Enologica 2013: appuntamento domani a Faenza con il salone del cibo e del vino dell’Emilia Romagna: oltre 130 cantine, 80 artigiani di prodotti tipici, e 50 fra incontri tra degustazioni e laboratori del gusto. E per chi ama lo show cooking l’appuntamento è con il ‘Teatro dei cuochi’, le ricette e i segreti dei grandi chef dell’Emilia-Romagna che cucinano in diretta.

Anticipi Serie A: appuntamento domani sera alle 18.00 a Torino con il match di andata che vedrà sfidarsi Juve e Lazio, distanti in classifica 9 punti. Quanto peserò la squalifica di Pirlo sulla squadra bianconera? Alla 20.45 in diretta dal San Paolo Napoli il match fra la squadra partenopea e il Milan di Allegri: se il Napoli è saldo al terzo posto, a un solo punto dall’Inter, i rossoneri si trovano a far fronte alla stagione più difficile dell’era Berlusconi, impaludati ormai in zona retrocessione.

Italia Thunder a Milano: prenderà il via domani al Mediolanum Forum di Assago la nuova avventura dell’Italia Thunder nelle World Series of Boxing. I tre atleti italiani detentori del titolo 2011 dovranno lottare per mantenere intatto il podio: nei pesi leggeri confermati Domenico Valentino, reduce da un’Olimpiade negativa, il serbo Branimir Stankovic, mentre la novità più interessante è Michele De Filippo, classe 1991.

 

Alessia CASIRAGHI

I magnifici 5

 

IERI

Alfano dice no: “per noi il Monti bis non esiste perché non vogliamo fare nessun accordo con Bersani e la sinistra” e ancora “la storia di Fini con il centrodestra è chiusa”. Angelino Alfano, intervistato ‘In mezz’ora” da Lucia Annunziata su Rai3  fa sapere che il Pdl non è disponibile ad appoggiare un secondo Governo Monti, mentre si fa reticente e vago su una possibile alleanza con Fini. Alfano fa poi sapere che il Popolo della Libertà “potrebbe decidere di cambiare nome e simbolo in queste primarie per traguardare una fase nuova”. Se davvero basterà un nuovo nome per dare vita ad una nuova era.

Tempesta sull’Italia: Toscana, Liguria, Veneto e Lazio. Pioggia e vento metto in ginocchio mezza penisola: se la giornata di domenica è stata da allarme rosso in provincia di Massa Carrara, dove 5 mila persone sono rimaste colpite dall’esondazione del fiume Vara. Ancora a Vicenza a far temere gli abitanti della zona è stato il fiume Bacchiglione, arrivato a un livello di guardia. E il Ministro dell’ambiente Corrado Clini lancia l’allarme via Twitter: “abbiamo chiesto all’Unione europea di allentare il Patto di stabilità per liberare risorse pubbliche per la prevenzione. Si tratta di una misura per la crescita e la riduzione del debito”.

Il giallo di Bracciano: si infittisce il mistero circa la morte di Federica Mangiapelo, ritrovata senza vita la mattina del primo novembre sulle sponde del lago di Bracciano. In particolare le indagini della polizia si stanno concentrando su un filmato tratto da una delle videocamere sistemate lungo i 3 chilometri di strada che collegano il centro di Anguillara Sabazia fino a Vigna di Valle: nel filmato si vede l’utilitaria blu di Marco, il fidanzato della ragazza, ferma a mezzo chilometro circa da dove Federica sarebbe stata lasciata e dall’auto si vede scendere l’amico. Nessuna immagine però di Federica viene ripresa dalla telecamera nel corso di tutta la notte, e la ragazza sarebbe dovuta passare per forza di lì per raggiungere la spiaggia: una circostanza che porta a pensare che quasi sicuramente la ragazza abbia raggiunto le sponde del lago a bordo di un’auto.

Caso Petraeus : il triangolo no, non l’avevo considerato, cantava Renato Zero. Nella liason dangereuse tra David e Paula, lo scandalo che ha portato alle dimissioni del numero 1 della Cia nell’America puritana, ora spunta anche Jill. Pare che la relazione fedifraga fra l’ex direttore della Cia David Petraeus e Paula Broadwell sia venuta a galla proprio a causa di una terza ‘incomoda’:  Jill Kelley, 37 anni, ufficiale di collegamento militare del Dipartimento di Stato e quasi certamente altra amante di Petraeus. La donna aveva segnalato all’Fbi la ricezione di alcune email minacciose proprio da parte della Broadwell, forse per gelosia, da cui sarebbe scattata l’indagine che avrebbe fatto emergere la relazione fra Paula, ufficiale dello United States Army Reserve, e David. E’ proprio il caso di dirlo: all in per l’Fbi, almeno stavolta…

Derby di Roma: battuta 3 a 2 dalla Lazio nel giorno più atteso fuori e dentro la capitale. Il campo dell’Olimpico invaso da una pioggia fittissima fa crollare i giallorossi sotto i goal degli avversari: Lamela segna il primo goal di testa che regala un’illusione alla Roma, poi Candreva e Klose capovolgono il risultato. Mauri firma il terzo goal in avvio di ripresa, mentre Pjanic regala il 3 a 2 alla Roma, ma è troppo tardi.

OGGI

Stragi di mafia: si chiama Cosimo D’Amato l’uomo che ha fornito ai boss di Cosa Nostra il tritolo utilizzato per le stragi del 1993 e l’attentato a Giovanni Falcone. D’Amato, 57 anni, è stato arrestato questa mattina a Santa Flavia, alle porte di Palermo: attualmente l’uomo, cugino di primo grado del boss palermitano Cosimo Lo Nigro, fa il pescatore, ma la sua individuazione è stata resa possibile grazie alle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza.

Rebus esodati: non c’è pace per gli esodati: secondo la Ragioneria di Stato, non ci sarebbero i fondi necessari per pagare la platea di coloro che hanno lasciato il lavoro nel bel mezzo della riforma. Tra le ipotesi al vaglio la possibilità di ‘coprire il buco’ con un inasprimento dell’indice di rivalutazione delle pensioni più ricche.

Tavolo a 5: sarà un confronto in puro stile Cnn quello di questa sera fra i candidati alle primarie del Pd, che si svolgeranno il prossimo 25 novembre. A partire dalle 20.30 andrà in onda su Sky Tg24 e in chiaro su Cielo il dibattito che vedrà fronteggiarsi Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e Puppato. E proprio Matteo Renzi e la sua teoria della ‘rottamazione’sono al centro di un articolo comparso ieri sul New York Times: i colleghi d’oltreoceano hanno evidenziato come il sindaco di Firenze si sia largamente ispirato al modello Obama per la sua campagna elettorale. “Il suo slogan Adesso sembra preso in prestito dal manuale di Obama, i colori della sua campagna sono gli stessi della bandiera americana e anche il suo modo di parlare al microfono”. Chissà se anche i quattrini spesi per la campagna sono stati gli stessi del neoeletto Mr Presidente…

Fiat Industrial: varata una nuova organizzazione per il gruppo automobilistico italiano nato dallo scorporo da da Fiat Group delle attività relative a macchine agricole e per l’edilizia: in vista della fusione del gruppo con Cnh, la società di diritto olandese nata dall’unione di New Holland N.V. e Case Corporation, Sono state create 4 strutture regionali che saranno guidate da Richard Tobin, Già Presidente e ceo di Cnh.

Festival Film di Roma: è il giorno del cinema made in Italy quest’oggi a Roma. Prima con Pappi Corsicato e il suo film in gara “Il volto di un’altra”, visionaria riflessione sulla chirurgia plastica, poi con Michele Placido e il suo noir in salsa francese “Le Guetteur” (un Romanzo Criminale d’oltralpe), un racconto di formazione a base di sesso, droga, e violenza presentato fuori concorso. Da tenere d’occhio “Jeunesse”, che segna il debutto alla regia di Justine Malle, figlia d’arte: suo padre è il regista della Nouvelle Vague, Louis Malle.

DOMANI

Eicma: aprirà i battenti domani, ma solo per gli addetti ai lavori, l’edizione numero 70 della fiera dedicata alle due ruote ospitata nei padiglioni del quartiere fieristico di Milano-Rho. Al grande pubblico toccherà invece attendere il 15 novembre, per ammirare (fino al 18 novembre) le novità del 2012 in materia di motocicli: a cominciare dall’Aprilia Rsv4 Factory Abs, 184 cavalli per sognare e per sentirsi un po’ Max Biaggi, o ancora i 195 della 1199 Panigale R, la più nuova ed evoluta bicilindrica della gamma Ducati. Mv Agusta presenterà invece la nuda Brutale R 1090.

Eclissi di sole: sarà visibile solo domani a partire dalle ore 19:37 alle 0:45 in tutta l’Oceania e l’Antartide settentrionale. Ma per chi vive in Europa, l’eclissi sarà visibile via web grazie al progetto Gloria. Come? Il progetto agli internauti da tre punti di osservazione differenti GLObal Robotic-telescopes Intelligent Array dallo Stato di Queensland, in Australia, mostrerà situati nel Nord-Est del Paese, a partire dalla città di Cairns, il fenomeno celeste. Tutti connessi.

Questo nostro amore: ultimo appuntamento domani sera con la serie tv made in Italy ‘Questo nostro amore’ che ha registrato il record di ascolti di 6 milioni di telespettatori nelle precedenti puntate. Sarà per il fascino di quegli anni’60 sotto la Mole Antonelliana, sarà per gli interpreti, Anna Valle e Neri Marcorè, sarà perché il tema trattato – una ‘coppia di fatto’ ante litteram, combattuta tra l’impossibilità di ottenere il divorzio e un amore vissuto ‘illecitamente’ – è attuale più che mai, se si pensa al registro delle coppie di fatto e alla lotta per il diritto alle unioni omosessuali, ma la Rai stavolta non delude.

 

Alessia CASIRAGHI


‘Sbloccacrediti’ per le micro e piccole imprese lombarde

di Alessia CASIRAGHI

Un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per il fondo rotativo regionale “Sbloccacrediti“, lanciato un anno fa per aiutare le micro e le piccole imprese lombarde che vantano crediti scaduti verso i Comuni lombardi.

Unioncamere Lombardia, Unicredit e Anci Lombardia rilanciano e arricchiscono il contributo regionale per le PMI che non sono in condizione di onorare gli impegni contrattuali per i vincoli posti dal patto di Stabilità.

Il fondo stanziato raggiunge così la quota di 15 milioni di euro. La novità riguarda anche il massimale dei crediti smobilizzabili, che passano da 15 mila euro fino ad un massimo di 50 mila euro.

Grazie a “Sbloccacrediti” le imprese lombarde potranno richiedere agli istituti di credito, senza alcun costo, né per spese bancarie né per interessi, un anticipo sui crediti scaduti nei confronti dei Comuni se, a causa dei vincoli posti dal patto di Stabilità, hanno difficoltà a rispettare le scadenze dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi.

Per aderire all’iniziativa e fare richiesta del credito le PMI dovranno rivolgersi a una delle agenzie di UniCredit in Lombardia, presentando la domanda di accesso al fondo. La Banca attiverà in seguito i contatti con il comune debitore per svolgere tutti gli adempimenti necessari, senza alcun costo per l’impresa e senza alcun obbligo per i titolari dell’impresa di diventare correntisti della Banca.

Per ulteriori informazioni potete visistare il sito di UnionCamere Lombardia o www.co.camcom.it.

Bloccati 33 miliardi di euro di pagamenti dai Comuni

I Comuni bloccano 33 miliardi di euro di pagamenti, e “La causa di questo mancato pagamento  va ricercata nelle disposizioni previste dal Patto di stabilità interno, che per ragioni di contenimento della spesa pubblica, non consentono il pagamento di lavori o di forniture ricevute. Il paradosso è che in questa condizione di insolvenza si trovano molte realtà comunali che, pur avendo i soldi, non possono saldare le spettanze, altrimenti non rispetterebbero più i vincoli previsti dal Patto. Un danno economico non di poco conto, che penalizza soprattutto le piccole imprese e le aziende artigiane che devono attendere tempi biblici per ricevere le loro spettanze”, commenta il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi.

Il Comune di Roma presenta la quota di spesa non onorata più alta di tutti: l’importo, al 31 dicembre 2009 (ultimo dato disponibile), è pari a 6,26 mld di euro. Seguono Milano, con 3,85 mld di euro e Napoli, con 3,39 mld di euro. Rispetto alla fine del 2008, l’incremento percentuale medio nazionale dei residui passivi è stato del + 5,4%.

In termini pro capite,  il Comune meno virtuoso è quello di Avellino, con un ammontare complessivo di pagamenti non effettuati pari a 3.754 €.

Segue Carbonia con 3.622 €, Salerno con 3.608 € e, al quarto posto Napoli con 3.529 €.

In una fase di grave crisi economica mettere in pagamento oltre 33 miliardi di euro sarebbe una boccata di ossigeno non indifferente per migliaia e migliaia di piccole imprese. Se in questa elaborazione abbiamo analizzato solo la situazione dei Comuni capoluogo di Provincia, in capo ai Comuni non capoluogo stimiamo vi siano altri 7 mld di pagamenti non erogati. Infine, non dimentichiamo che ci sono altri 35/40 mld di euro di crediti che le imprese avanzano dalle Regioni in materia di sanità, per questo è urgente che il Governo intervenga subito per il bene delle piccole imprese e dei loro occupati”. conclude il segretario.

Marco Poggi