Tariffe e commissioni per utenti e consumatori: come funziona PayPal

L’utilizzo di PayPal da parte di milioni di acquirenti, venditori e aziende in tutto il mondo, necessita di informazioni rispetto alle tariffe applicate agli acquirenti e ai commercianti, che variano da settore a settore, tenendo conto che grazie al wallet ormai è possibile inviare e trasferire denaro in riferimento alle transazioni di ogni comparto merceologico e di servizio.

Ecco, dunque, una lista delle principali tariffe e commissioni applicate da PayPal, distinte per settore.

Le tariffe per i consumatori

In prima battuta va specificato che le tariffe applicate sulle transazioni cambiano a seconda che mittente e destinatario siano entrambi residenti nello Spazio economico europeo, oppure appartenenti a mercati diversi di riferimento. 

PayPal dispone dunque di una Tabella dei Codici mercati, per individuare di volta in volta il codice che verrà applicato, in base a questo parametro. 

PayPal è gratuito per donazioni e compravendite online e in negozio, salvo i casi in cui si applichi una conversione di valuta. 

Nel caso delle raccolte fondi che prevedono una transazione commerciale, la tariffa applicata è del 3,4% + la tariffa fissa, con quota aggiuntiva nel caso di operazioni internazionali.

Le transazioni di tipo personale come l’invio di denaro agli amici sono gratuite se nazionali, mentre viene applicata la tariffa di 1,99 euro o di 3,99 euro nel caso rispettivo che il mercato di residenza del destinatario sia l’Europa o gli Stati Uniti, oppure altri territori al di fuori di questi spazi.                  

La ricezione di denaro da parte di amici e parenti non è invece soggetta all’applicazione di tariffe da parte del wallet. 

Le tariffe per gli utenti di servizi in Rete

L’utilizzo di PayPal per i pagamenti online di servizi al cittadino come ad esempio tasse, bollette e utenze quotidiane reso possibile dagli erogatori , così come anche la possibilità di usare il wallet per accedere a programmi di cashback in ambito e-commerce, oppure, dal lato entertainment – e in particolare nel gioco legale a distanza, nel crescente caso dei casinò che accettano PayPal come mezzo sicuro di deposito e prelievo – impone spesso trasferimenti dal conto PayPal alle carte/conti correnti dell’utente. 

Se i trasferimenti al conto corrente sono gratuiti in caso di non necessità di conversione di valuta, la tariffa applicata è pari al 3% se verso i mercati statunitensi, e, nel caso di collegamento con carte di credito o debito, la tariffa standard è pari all 1% dell’importo trasferito

Le condizioni variano comunque in base alla valuta di trasferimento, in un range minimo o massimo che il wallet elenca nel proprio sito 

ufficiale, paese per paese, con possibilità di variazioni sull’importo massimo, stabilite di volta in volta da PayPal in base alla tipologia di servizio. 

Tra le altre attività, le tariffe applicate da PayPal sugli storni sono pari a 3 euro, e si applicano quando una transazione non va a buon fine, spesso per errore nell’indicazione delle coordinate bancarie, nel caso di operazioni che avvengono fuori dal circuito del wallet. 

In caso di richiesta di documentazione circa l’esito negativo di una determinata transazione viene invece richiesto un contributo di 12 euro per ogni voce specificata. 

Nel caso, infine, di inattività del conto, viene applicata da PayPal una tariffa basata sul saldo residuo, in riferimento a parametri standard individuati in un’apposita tabella, consultabile anch’essa dal sito ufficiale del wallet. 

Stando alle ultime dichiarazioni di PayPal, l’11 febbraio 2022 è in realtà entrato in vigore un cambiamento del servizio, che prevede un addebito di 10 euro per inattività al consumatore che non abbia fatto accesso al proprio conto per più di 12 mesi consecutivi, con estensione dell’applicazione di questa tariffa anche ai venditori, a partire però dal prossimo ottobre. 

 

PayPal: commissioni sui conti dormienti e regole per protezione vendite

Entrerà in vigore il 6 maggio 2022 la modifica contrattuale di PayPal che applicherà commissioni sui conti dormienti. Di cosa si tratta e come funziona?

Cos’è PayPal

PayPal è probabilmente la piattaforma di pagamento digitale più conosciuta al mondo ed è molto utilizzata anche in Italia. Consente di disporre e ottenere pagamenti e fare acquisti online sicuri. Per aprire un conto PayPal non sono necessarie formalità, infatti basta avere una casella di posta elettronica e il gioco è fatto.

Non sono previste commissioni fisse, cioè non c’è un prelievo periodico dei fondi. Sono però applicate piccole commissioni ad alcune transizioni, in particolare quando si effettuano e si ricevono pagamenti. Ad esempio in caso di acquisti non ci sono commissioni sul conto PayPal. Proprio la sua versatilità ha portato molte persone ad aprire un conto senza poi utilizzarlo effettivamente. Naturalmente su tutti questi utenti non c’è alcun guadagno da parte di PayPal e quindi la società ha previsto dei cambiamenti. Gli stessi saranno attivi dal 6 maggio 2022. Il principale cambiamento è rappresentato dalle commissioni sui conti dormienti.

PayPal e le commissioni sui conti dormienti

Trattandosi di una modifica contrattuale unilaterale, affinché sia efficace è necessario che ne sia data comunicazione agli utenti entro 2 mesi dal momento in cui prende il via l’applicazione della nuova regola. Entro il 6 marzo molti riceveranno la comunicazione, altri già la stanno ricevendo. Cosa cambia per gli utenti?

Le nuove regole si applicano ai conti dormienti, cioè ai conti in cui nell’arco di un anno non sono state compiute operazioni, può trattarsi di un accredito, un pagamento, un acquisto, insomma un’operazione qualunque. Per costoro ci sarà una commissione di 10 euro. La modifica entra in vigore il 6 maggio 2022, ma i primi prelievi saranno effettuati ad ottobre 2022 per i venditori e ad ottobre 2023 per i conti personali. Per evitare questo addebito, in particolare per chi non solo ha un conto dormiente, ma nello stesso tiene solo pochi spicci, cosa frequente perché solitamente chi non lo usa, non lo carica e quindi si ritroverebbe in passivo, è necessario effettuare almeno un’operazione l’anno. In alternativa per chi non lo usa più, e non ha intenzione di ricominciare, potrebbe essere conveniente chiudere il conto prima del 6 maggio 2022 e quindi recedere dal contratto.

C’è da ricordare che chi non riceve la comunicazione entro il 6 marzo non dovrà temere nulla, infatti le modifiche contrattuali unilaterali, come ricordato già in precedenza, non sono valide se non comunicate almeno 60 giorni prima. E’ bene però anche controllare la casella di posta Spam, infatti spesso le e-mail “commerciali” oppure provenienti da indirizzi e-mail che solitamente il titolare non apre, vengono classificate in modo automatico come Spam.

Ulteriori novità da PayPal

Questa però non è l’unica novità prevista da PayPal, infatti viene meno la protezione sugli acquisti in NFT. Generalmente PayPal offre una protezione sugli acquisti, questo vuol dire che nel caso in cui il prodotto acquistato tramite l’uso di un conto PayPal non arrivi a destinazione oppure non sia conforme alle aspettative, facendo ricorso a PayPal è possibile ottenere la restituzione delle somme pagate. Esiste però una lista di venditori per i quali non è fornita tale protezione. Tra gli acquisti che saranno esclusi a partire dai prossimi mesi ci sono quelli di NFT di valore superiore a 10.000 dollari.

Un’altra importante modifica riguarda la legge applicabile. Chi fino ad ora ha aderito a un contratto per aprire un conto PayPal, sa che la legge applicabile è quella del Regno Unito, ora tutto cambia. La legge applicabile al contratto in caso di controversie sarà quella del Lussemburgo e di conseguenza cambia anche il foro, la competenza per la decisione su controversie tra PayPal e utenti sarà di spettanza dei tribunali del Lussemburgo. Dopo la Brexit questa modifica si è resa necessaria per allinearsi alla sede di PayPal (Europe) S.à r.l. et Cie, S.C.A., banca registrata nel Lussemburgo.

Paypal ha reso noto che ci sarà anche una modifica alla sezione Reclami, infatti sarà necessario fornire una maggiore quantità di dati per poter procedere.

Come aprire un conto PayPal

Molti, ormai usano PayPal per fare acquisti online, per fare transazioni agevoli e monitorate da casa propria. In questa rapida guida andremo a vedere come aprire un conto PayPal in pochi semplici passaggi.

PayPal, cosa è e come funziona

Andiamo, innanzitutto, a vedere come funziona un conto PayPal e di cosa si tratta.

Con PayPal parliamo di un conto online che sarà associato ad una email di riferimento, ovvero la mail che utilizzerete con le vostre credenziali di accesso.

PayPal non è altro che un servizio nato per semplificare i pagamenti su Internet. Esso, infatti, permette a privati cittadini e aziende di effettuare trasferimenti di denaro online senza fornire il numero della carta di credito o le coordinate del conto corrente bancario. Per poter utilizzare PayPal, basta semplicemente collegarsi al suo sito Internet e aprire un conto, a costo zero e senza alcun vincolo di deposito.

Vediamo, di seguito, come funziona nello specifico aprire un conto PayPal in pochi semplici passaggi.

PayPal, come aprire un conto

Andiamo a vedere nello specifico della questione, come si può aprire un conto PayPal, utilizzando la propria mail o una mail apposita per la registrazione ad un account PayPal.

Per iniziare, occorre collegarsi al sito principale di PayPal, pigiare dunque sul pulsante Registrati gratis che si trova al centro della pagina, quindi scegliere se aprire un Conto Personale o un Conto Business apponendo il segno di spunta accanto all’apposita voce e pigiare, successivamente sul pulsante Continua per passare allo step successivo.

Una volta fatto ciò, nella nuova schermata che si apre, occorre inserire il proprio numero di cellulare e fare clic sul pulsante Avanti per procedere con l’immissione del codice a 6 cifre che PayPal va ad inviare in automatico al nostro numero di cellulare, per verificare la validità del numero inserito. Questo passaggio è obbligatorio, pertanto occorre sapere che il proprio conto PayPal sarà collegato al numero di telefono che gli viene fornito al momento della registrazione.

Per completare la registrazione, utile alla apertura di un conto PayPal, inserire nome e cognome e creare una password per accedere al proprio account che si sta creando.

In ultimo, per concludere con successo la creazione del conto PayPal, bisogna compilare il secondo modulo che viene proposto, andando ad immettere in esso i dati relativi alla nazionalità, quindi alla propria data di nascita e al proprio indirizzo, quindi spuntare la voce Confermo di aver letto, dato il consenso e accettato le Condizioni d’uso e la Dichiarazione sulla privacy di PayPal e di essere maggiorenne e pigiare, infine sul bottone Accetta e crea conto.

Ecco che avremo creato il nostro account PayPal, gratuitamente.

Conto PayPal, cosa altro c’è da sapere

Vediamo, in ultimo, se c’è qualcosa di altro da sapere in merito alla creazione di un proprio conto PayPal.

Dunque, con i passaggi sopra indicati il vostro nuovo conto PayPal è stato creato ed è quasi pronto per essere utilizzato per la prima volta.

Prima, però, di poter cominciare a usufruire del servizio, occorre effettuare ancora un passaggio: ovvero convalidare il proprio indirizzo di posta elettronica.

Per farlo, accedete alla vostra email che avete usato per la registrazione, recatevi nella sezione Posta in arrivo, e trovate il messaggio inviatovi da PayPal e una volta aperto, cliccare sulla voce Conferma indirizzo email che è all’interno del messaggio. A questo punto anche l’indirizzo di posta elettronica è confermato e PayPal è pronto per il vostro utilizzo.

A questo punto siete abilitati a ricevere i vostri soldi, fornendo la vostra mail a chi deve accreditarvi il denaro, oppure potete collegare la vostra carta di credito (se ne avete una) al conto specifico e quindi fare anche operazioni di trasferimento del denaro dalla vostra carta al conto PayPal.

Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere su come aprire un conto PayPal.

Le PMi verso l’e-commerce

di Vera MORETTI

Gli affari si fanno in rete e anche le Pmi se ne sono accorte, tanto che l’e-commerce sta prendendo sempre più piede.

Ciò emerge da una ricerca condotta utilizzando 700 aziende italiane come campione, da cui si evince che è sempre più comune l’uso di e-Commerce Pack, il servizio self provisioning che il Gruppo Dada, attraverso Register.it mette a disposizione di imprese e liberi professionisti che vogliano buttarsi nella rete.

L’offerta che questa azienda propone ai nuovi arrivati è interessante, poiché si tratta di poter, per un periodo di tre mesi, attivare il proprio negozio online gratuitamente, optando per la soluzione e-Commerce di Register.it più adatta alle proprie specifiche esigenze.

La strada del business online sta prendendo piede in modo piuttosto forte, se si pensa che, rispetto all’anno precedente, nel 2011 gli utenti che hanno deciso di scegliere la via dell’e-commerce sono triplicati e tra questi ben il 67% è composto dalle pmi.
Ma, cosa ancora più importante, è che, parallelamente, è cresciuto il numero di acquirenti online, grazie soprattutto alla possibilità di pagare con sistemi sicuri tramite PayPal, soprattutto carte prepagate.
Tra le piattaforme marketplace, spopola, ovviamente, eBay, ma ci sono altri portali che si stanno facendo largo, come, ad esempio: Ciao, LeGuide, Pikengo, Antag, PaginePrezzi.

Per questo, le pmi che vogliono essere presenti sul web con i loro prodotti e servizi devono appoggiarsi a soluzioni affidabili e complete, per offrire performance di alto livello e accattivarsi la fiducia del cliente.
Fondamentale, infatti, per la buona riuscita di uno shop online, è l’utilizzo di un sito professionale, non solo dal punto di vista strutturale, con un’interfaccia grafica semplice e coinvolgente, ma anche per quanto riguarda l’indicizzazione e una strategia di marketing all’altezza.

Tutto ciò viene garantito dal servizio e-Commerce Pack del Gruppo Dada, e che è attivabile dal sito Register.it, attraverso un’assistenza per tutte le fasi della gestione del negozio, a partire dalla registrazione del dominio alla creazione grafica del sito, fino ad arrivare a gestione degli ordini e la vendita.
A seconda delle esigenze, esistono quattro differenti versioni, ovvero Starter, Professional, Premium e Platinum tra le quali scegliere e che offrono una vasta gamma di possibilità.
Tutte, comunque, indipendentemente dalle varianti esistenti, sono facili da gestire, anche se non si ha esperienza nel settore e permette anche alle pmi emergenti di barcamenarsi nel vasto modo delle vendite online.

Accordi tra Ebay, Facebook e Paypal spingono l’E-commerce

Periodo d’oro per l’E-commerce italiano secondo i dati del Registro Imprese. Già nel 2010 l’incremento di aziende interessate ad aprire un canale di vendita online è stato notevole, con numeri assoluti che parlano di 7.220 vetrine virtuali gestite da altrettante aziende. L’aumento rispetto al 2009 è evidente, ben il 25%, con Lombardia e Lazio che trainano seguite da Campania e Piemonte. I settori che maggiormente beneficiano di canali di vendita prevalentemente su web sono il turismo con la prenotazione di biglietti aerei (35,9%) e vacanze (33,6%). Buon andamento anche per le librerie online (25,4%), seguite da abiti e abbigliamento sportivo (24,4%) e ticket per spettacoli (21,2%).
A sostegno di queste imprese impegnate in investimenti in rete, arrivano oggi importanti novità frutto di allenze e partnership tra brand del calibro di Ebay e Facebook. I due giganti della rete si sono stretti la mano per favorire la creazione di  applicazioni innovative che portino vantaggio tanto ai due marchi, alle aziende che utilizzano le loro piattaforme e agli utenti finali dai quali dipende il successo di ogni progetto. Al centro dell’accordo vi è il potenziamento e l’integrazione del sistema basato su algoritmi Open Graph, usato da Facebook per tracciare movimenti degli utilizzatori e delinearne gusti e interessi. Tale strumento perfezionato verrà integrato in nuove applicazioni che sfrutteranno servizi e tecnologie di Ebay. A questo punto entra in gioco X-Commerce, progetto avviato da Ebay Inc. per potenziare la rete del commercio elettronico attraverso servizi integrati come Magento, la piattaforma software per creare siti di E-commerce, Paypal, il sistema di pagamenti immediati online ed Ebay, Gsi, azienda specializzata in soluzioni per il commercio elettronico (con più di 120mila rivenditori nel mondo) ed il noto sito di aste su web per l’appunto.  Grazie all’accordo, le imprese potranno trarre maggiori profitti dalle vendite online, grazie al loro aumento tendenziale.

Perchè le persone dovrebbero essere più incentivate ad acquistare online? Perchè l’esperienza dello shopping online sarà più immediata e “social” rispetto a quanto non accada ora. Social perchè gli acquisti o intenzioni d’acquisto verranno pubblicate sulla bacheca di Facebook, così come opinioni, recensioni di prodotti e raccomandazioni, con la possibilità di stimolare la curiosità di altri amici, influenzarli  generando ripercussioni sul trend di vendita. Le imprese potranno contare anche su un maggior numero di potenziali clienti in quanto potranno conquistare anche gli utenti più pigri ed indisposti difronte all’ennesima richiesta di registrazione e cessione di dati. Grazie alla nascita di Paypal Access, infatti, l’autenticazione ai siti di e-commerce sarà quanto mai rapida. Si useranno le stesse credenziali necessarie per il pagamento con tale strumento (ormai la quasi totalità dei negozi virtuali lo contempla). La transazione (naturalmente sicura) sarà più snella, l’acquirente dovrà solo accedere una volta con username e password, riempire il carrello e pagare.

Si tratta di funzionalità apparentemente banali ma che rappresentano una piccola rivoluzione del campo del commercio online. Facendo un parallelo con il mondo reale è la stessa differenza che c’è tra l’accogliere il cliente con un sorriso e a “porte aperte” e invece costringerlo a suonare un campanello, attendere una risposta, rincorrere il cassiere per pagare ecc. Una nuova chiave di volta che garantirà un futuro di crescita alle aziende pronte a scommettere nella rete potenziando i canali di vendita online.