PEC di Impresa Semplice: 6 mesi gratis per nuove attivazioni

Focus pubblicitario

Entro il 29 novembre 2011 tutte le imprese costituite in società hanno l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo PEC al Registro delle Imprese. Per agevolarle nel mettersi in regola Impresa Semplice di Telecom Italia propone la soluzione professionale di PEC, Certific@, a un prezzo speciale permettendo di attivare il profilo Base del servizio a soli 6 euro* per un anno intero (anziché 12 euro*).

Certific@ è l’innovativo servizio di Posta Elettronica Certificata di Impresa Semplice, dedicato ai professionisti e alle aziende, che consente di inviare e ricevere messaggi e allegati in modo sicuro, con attestazione di invio e consegna della posta, direttamente dal proprio PC.

In particolare, Certific@ permette di inviare e-mail con valore legale, equiparate ad una raccomandata con ricevuta di ritorno con attestazione dell’orario esatto di spedizione; possiede le stesse caratteristiche della posta elettronica ordinaria, ma in più i protocolli di sicurezza utilizzati impediscono di alterare il contenuto del messaggio e degli eventuali allegati.

Oltre alla disponibilità di una casella webmail con spazio illimitato, la soluzione di Posta Elettronica Certificata di Impresa Semplice ha tra i suoi elementi caratterizzanti la dotazione di un elenco degli indirizzi PEC degli sportelli della Pubblica Amministrazione, per facilitare e velocizzare il dialogo e lo scambio di documenti, e la possibilità di avere un archivio di sicurezza fino a 24 mesi nei data center di Telecom Italia, completo della funzionalità di alert relativo ai messaggi in scadenza. E’ possibile, inoltre, impostare un automatismo per l’avviso via SMS dell’avvenuta ricezione di un messaggio PEC e per procedere all’inoltro dei messaggi PEC ricevuti su caselle di posta elettronica tradizionali (fino a due). Certific@ consente anche l’invio di messaggi fino a 50 destinatari contemporaneamente.

Erogato tramite interfaccia web, Certific@ di Impresa Semplice è disponibile in pacchetti da 1 fino a 10 caselle con spazio e invio/ricezione messaggi illimitati.
Per informazioni http://it.impresasemplice.it/postaelettronicacertificata

* tutti i prezzi si intendono IVA esclusa

Ecco le istruzioni operative per i certificati online

Sul tema delle consultazione on line dei certificati medici si è creato un ampio dibattito tra i consulenti del lavoro, basato anche sulle diverse necessità aziendali e operative.

Commenta il Cno sul documento Inps: “ Con la circolare n. 117/2011 l’Inps ha diramato le istruzioni operative comprese quelle relative alla gestione da parte degli intermediari telematici“. Aggiunge Vincenzo Silvestri, vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine con delega ai rapporti previdenziali, “Se tutto ciò troverà concreta attuazione si rafforzerà il principio che ad avere accesso al sistema saranno solo gli intermediari qualificati ed autorizzati previa delega esplicita. Si amplia sempre di più il solco che ci separa dagli abusivi”.

Ricordano poi i consulenti “Dal periodo di paga in corso sarà possibile accedere ai documenti sanitari, rilasciati ai lavoratori ammalati, per il tramite dell’apposito applicativo sul sito dell’istituto ‘consultazione attestati di malattia’. Il tutto, ovviamente, se è stata presentata all’Inps l’esplicita delega di cui alla circolare dell’Istituto n. 28/2011“.

Oltre a : pin azienda, Contact center, codice fiscale e numero di protocollo certificato di malattia del lavoratore, chiariscono i consulenti “esclusivamente gli intermediari abilitati che abbiano inviato la delega esplicita saranno abilitati nelle prossime settimane a queste due ulteriori funzioni: consultazione presso l’applicativo gestione attestati del sito dell’Inps di tutti i certificati relativi esclusivamente alle aziende che sono già in delega al singolo consulente del lavoro; abilitazione della Pec del consulente del lavoro per la ricezione degli stessi certificati in formato txt e xlm, per la gestione automatizzata delle pratiche di malattia sui cedolini“.

I due sistemi (consultazione e Pec) “non sono alternativi ma si possono cumulare”, si tiene a specificare.

Per quanto attiene ai rapporti di lavoro appena instaurati, “la procedura Inps non avendo ancora alcun Uniemens relativo al lavoratore neo assunto non potrebbe abbinare l’eventuale certificato medico. La problematica è in via di definizione “.

Il termine ultimo entro cui tutti gli intermediari abilitati dovranno consegnare le deleghe esplicite all’Inps scadrà il 31 ottobre.

Marco Poggi

Tre bandi di concorso indetti dall’ Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate ha bisogno di un restyling e lo fa attraverso tre bandi di concorso per potenziare il suo organico.
Buone notizie, dunque, per chi cerca lavoro e si riconosce in uno dei profili ricercati.

Per quanto riguarda la procedura di selezione dei funzionari tecnici, si richiede laurea in architettura, ingegneria civile, edile o meccanica.
Per gli informatici, invece, è necessaria una laurea in informatica, fisica, matematica o ingegneria.
Gli esperti in analisi statistico-economiche, invece, devono essere laureati in economia, statistica, matematica o fisica.

Candidarsi è piuttosto semplice, poiché è possibile farlo anche online, direttamente dal sito delle Entrate alla voce Concorsi, dove è possibile reperire dettagliate informazioni sui tre diversi bandi. Per chi ha una casella di posta certificata, si può inviare la richiesta all’indirizzo Pec dedicato e, in alternativa, la domanda può essere consegnata a mano o via posta, entro il 10 ottobre 2011.

Le selezioni avverranno tramite prova oggettiva tecnico-professionale e un tirocinio teorico-pratico di tre mesi, retribuito, integrato da un colloquio finale. Determinante sarà, dunque, l’esperienza sul campo, che darà l’opportunità ai candidati di imparare a gestire tutti i problemi operativi più comuni e ai selezionatori di constatare con mano la preparazione dei possibili nuovi collaboratori.

I vincitori delle selezioni dedicate agli informatici e agli statistici saranno impiegati presso le strutture centrali dell’Amministrazione, mentre i funzionari tecnici saranno ripartiti in ben 15 Regioni dello Stivale.

Vera Moretti

Da oggi si comunica con l’Agenzia delle Entrate anche con l’email certificata (PEC)

L’Agenzia delle Entrate ha lanciato un nuovo canale di comunicazione con cui dialogare con i contribuenti, si tratta della Posta Elettronica Certificata (PEC). In particolare il nuovo canale è dedicato ai chiarimenti e informazioni relativi al tema delle compensazioni Iva (chiarimenti sullo scarto di pagamenti telematici eseguiti con compensazione di crediti Iva e segnalare l’avvenuta regolarizzazione, tramite ravvedimento, di indebiti utilizzati in compensazione). L’indirizzo a cui rivolgersi è dc.sac.compensazioni.ivaf24@pce.agenziaentrate.it

La dichiarazione Iva integrativa si attua qualora dall’attività di liquidazione emergesse un credito maggiore rispetto a quello dichiarato e la dichiarazione relativa all’anno successivo fosse già stata presentata. In questo caso è necessario “rigenerare” il maggior credito prima di poterlo utilizzare in compensazione. In sostanza il contribuente potrà decidere di presentare una dichiarazione Iva integrativa nell’anno di riferimento oppure esporre il maggior credito nella dichiarazione Iva relativa all’anno successivo. Le regole sulla compensazione sono stabilite dal Decreto Legge numero 78 del 2009.

Mirko Zago

PEC, istruzioni per l’uso

Il servizio PEC, inizialmente riservato agli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può essere, quindi, utilizzato anche dai contribuenti per inoltrare richieste di riesame in autotutela degli esiti derivanti dall’attività di liquidazione dei tributi.

In particolare, il servizio è stato attivato con riferimento a tutte le tipologie di modello Unico (Persone fisiche, Società di persone, Società di capitali, Enti non commerciali), al 730 e al 770.

L’invio nel 2010 delle comunicazioni di irregolarità relative a Unico 2008, rappresenta la prima occasione per i cittadini di usufruire del nuovo canale di assistenza.

La richiesta di assistenza sugli avvisi telematici e sulle comunicazioni di irregolarità deve avvenire tramite invio di un messaggio di PEC all’indirizzo: dc.sac.controllo_automatizzato@pce.agenziaentrate.it

Tale indirizzo può essere utilizzato, dagli intermediari abilitati o dai contribuenti dotati di PEC. Il messaggio deve necessariamente contenere nell’oggetto:

– in caso di comunicazione, l’indicazione “COMUNICAZIONE NUM. …” seguita dal numero relativo alla comunicazione per la quale si richiede assistenza;
– in caso di avviso telematico, l’indicazione “AVVISO NUM. …” seguita dal numero relativo all’avviso per il quale si richiede assistenza.
Per ciascuna comunicazione o avviso deve essere inviato un solo messaggio, al fine di consentire la più efficiente gestione delle risposte da fornire. Al messaggio dovranno essere allegati:
– il modulo standard appositamente predisposto per la tipologia di dichiarazione oggetto di controllo, compilato nelle parti di interesse;
– gli ulteriori documenti, ritenuti necessari per il riesame della posizione. 
 
Il richiedente (contribuente o intermediario) deve aver cura di sottoscrivere il predetto modulo. L’intermediario è, inoltre, tenuto a dichiarare che agisce per delega del contribuente.

Le richieste di assistenza pervenute sono esaminate da operatori specializzati che rispondono nel giro di pochi giorni, tramite posta elettronica certificata, comunicando l’accoglimento oppure il rigetto dell’istanza a seguito del riesame della posizione. Per i casi che presentano, però, una complessità tale da richiedere un più approfondito esame di merito, l’interessato sarà invitato a rivolgersi ai competenti uffici periferici.

Richiedere ed attivare il servizio di Posta elettronica certificata

Le caselle di PEC richieste dai cittadini sono state attivate in via sperimentale nel mese di settembre 2009 da ACI e INPS. La PEC rilasciata dall’ACI poteva essere richiesta telefonicamente (tramite il numero verde 800.999.030) oppure presso gli Uffici ACI. Per ottenere, invece, la PEC rilasciata da INPS era necessario effettuare una registrazione sul sito INPS e presentarsi ad un ufficio INPS.

A partire dal 26 aprile 2010 , invece, le caselle di posta elettronica sono state attivate da Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom. L’Agenzia delle Entrate, dopo la fase di sperimentazione, ha, infatti, attivato a regime la nuova piattaforma del servizio PEC. In particolare, dal 26 aprile scorso, qualunque cittadino maggiorenne, può:

– richiedere gratuitamente la propria casella PEC, attraverso la procedura guidata disponibile sul sito www.postacertificata.gov.it;
– attivare la propria casella PEC presso uno degli Uffici abilitati all’attivazione;
– usufruire dei servizi offerti dalla piattaforma PEC.

Collegandosi al portale www.postacertificata.gov.it, il cittadino accede ad una procedura interattiva guidata che consente di inserire la richiesta in modo semplice e veloce. Al termine della procedura, al cittadino verrà presentato l’elenco degli Uffici pubblici abilitati all’attivazione del servizio PEC, nonché l’indirizzo di casella PEC.

Per attivare il servizio PEC è prevista una identificazione del cittadino richiedente. Infatti, il cittadino deve recarsi presso uno degli Uffici abilitati, munito di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale. L’ufficio abilitato effettua il controllo della correttezza dei dati identificativi del cittadino collegandosi al sito e, nel caso di esito positivo, consegna il Modulo di adesione per la sottoscrizione.

Posta Certificata per tutti: l’estensione della PEC ai cittadini

Considerata la funzionalità del servizio PEC con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 119 del 6 Maggio 2009, tale servizio è stato esteso anche ai cittadini.

Per i cittadini si tratta di un “diritto” e non di un obbligo. In sostanza, il cittadino può attivare una casella PEC e dialogare direttamente e gratuitamente con la Pubblica Amministrazione. Tale servizio offre notevoli vantaggi in termini sia di tempo, che di costo. In particolare, i cittadini possono comunicare con gli Uffici della PA direttamente via e-mail:

– senza dover produrre copie cartacee;
– senza doversi presentare agli Uffici;
– senza sostenere i costi di invio di raccomandata A/R;
– senza il pericolo che le pratiche vadano perse.

Le credenziali del servizio PEC del cittadino valgono come strumento di identificazione in rete. Il cittadino che aderisce al servizio PEC potrà, infatti, inoltrare istanze e dichiarazioni alla PA che, così, avrà certezza dell’identità dello stesso.

Posta elettronica certificata: ecco quando è preferibile inviare messaggi PEC

Il nuovo servizio PEC può essere utilizzato per la trasmissione di tutti i tipi di informazioni e documenti in formato elettronico. La posta elettronica certificata è indicata soprattutto per effettuare comunicazioni ufficiali, per le quali il mittente vuole avere delle evidenze con valore legale dell’invio e della consegna del messaggio.

In particolare, la PEC consente di richiedere assistenza sugli avvisi telematici e sulle comunicazioni di irregolarità e permette di effettuare le stesse operazioni che il mittente svolgerebbe presso uno sportello fisico dell’Agenzia delle Entrate o al telefono, riducendo però i tempi di erogazione dei servizi.

Speciale PEC: La PEC per le società, professionisti e Pubblica Amministrazione

Fino ad ora, dovevano accedere al servizio PEC solo le società, i professionisti e le Pubbliche Amministrazioni, come stabilito dal decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008.

In particolare, per le imprese, l’articolo 16, comma 6 del decreto stabilisce che:

– le nuove imprese hanno l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo PEC all’atto della loro costituzione;
– le imprese già costituite devono comunicare il proprio indirizzo PEC al registro delle imprese, entro 3 anni dall’entrata in vigore del decreto (29 novembre 2011 );
– l’iscrizione dell’indirizzo di PEC nel registro delle imprese e le sue successive variazioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria.

Il comma 7 dello stesso articolo del decreto si rivolge, invece, a tutti i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge statale, che sono tenuti a comunicare ai rispettivi ordini il proprio indirizzo PEC, entro un anno dall’entrata in vigore del decreto. In altre parole, i professionisti dovevano comunicare la propria casella PEC entro il 29 novembre del 2009.

Infine, nei commi 8, 9, 10 e 11 del Dl n. 185/2008 viene precisato che tutte le Pubbliche Amministrazioni devono istituire una casella di posta elettronica certificata per ciascun registro di protocollo, dandone comunicazione al CNIPA, che provvederà alla pubblicazione degli indirizzi in un elenco consultabile per via telematica.
Le comunicazioni tramite PEC tra le Pubbliche Amministrazioni possono avvenire senza che il destinatario dichiari la propria disponibilità ad accettarne l’utilizzo.

Comunicazione Unica per aiutare la nascita delle nuove imprese

Entrerà in vigore dal 1 aprile la Comunicazione Unica, un nuovo strumento grazie al quale chi desiderà costituire una realtà imprenditoriale ex novo potrà farlo in modo agevole e comodo.

Da sempre, ancor prima della posa dei singoli mattoni della sua costituenda attività ogni professionista è costretto a sbrigare una serie di pratiche e atti spesso gravosi.

Per loro, dal prossimo mese, è stata realizzata un’apposita procedura telematica che soddisferà la realizzazione in breve tempo di tutte le comunicazioni, soprattutto quelle da far pervenire al Registro Imprese.

Grazie esclusivamente al mezzo informatico, infatti, sarà possibile accentrare le richieste di codice fiscale e Partita IVA, l’apertura di una posizione assicurativa Inail, l’iscrizione all’Inps per i dipendenti e i lavoratori autonomi.

Basterà che il soggetto adempiente abbia predisposto tutti gli strumenti utili, ovvero, la posta elettronica certificata (PEC) e la firma digitale, con le quali saranno definitivamente aboliti i vecchi e complicati moduli cartacei.

Per comprendere appieno tutto l’iter, è stata disposta una Guida alla Comunicazione Unica mentre le Camere di Commercio hanno concesso in forma gratuita ad un legale rappresentante di impresa un firma digitale e, nel caso di imprese individuali, anche una casella di PEC provvisoria da utilizzare specificamente per la comunicazione unica.

Paola Perfetti