Rimborsi fiscali Agenzia delle Entrate, attenzione all’ennesima truffa

Il 14 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto un nuovo tentativo di truffa ai danni dei contribuenti attraverso e-mail. Nell’avviso si sottolinea il diritto a un rimborso Agenzia delle Entrate per “compensi” inerenti “operosità fiscali”. Si tratta di un’ennesima operazione phishing a cui prestare attenzione.

Agenzia delle Entrate: non seguire i link in comunicazioni sospette di rimborsi fiscali

L’email oggetto di attenzione da parte dell’Agenzia delle Entrate indica che il contribuente ha diritto ad un rimborso fiscale. Per poter ricevere lo stesso viene fornito un link sul quale cliccare per avere maggiori informazioni e compilare il modulo di richiesta di rimborso. Inserendo i dati i malviventi potranno accedere ai dati bancari e di conseguenza perpetrare la loro truffa.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea di essere completamente estranea a tali comunicazioni e ricorda di prestare sempre attenzione alle comunicazioni che apparentemente arrivano dal Fisco e che sono caratterizzate da:

-mittente completamente estraneo all’Agenzia delle Entrate

-uffici inesistenti

-testo generico

-errori di sintassi e di ortografia

In ogni caso, l’Agenzia sottolinea che nel caso in cui si ricevano comunicazione simili e vi sia il dubbio che possano effettivamente essere state recapitate dall’Agenzia delle Entrate, è consigliato rivolgersi agli uffici territoriali per chiedere delucidazioni o attivare i servizi online di assistenza anche tramite chatbot.

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Truffe Qr-Code: la nuova tendenza a cui stare attenti

Con la pandemia e il diffondersi conseguente del green pass abbiamo imparato ad usare il Qr Code che di fatto consente di accedere a molteplici informazioni, da Confconsumatori arriva ora l’allarme truffe Qr Code. Ecco a cosa prestare attenzione.

Inquadrare il Qr-Code può essere pericoloso. Scatta l’allarme truffe

Molti lo avranno già notato, il Qr-Code è ormai di uso comune: si richede il suo inquadramento per l’uso dello Spid, oppure dalle App attraverso le quali si gestiscono carte di pagamento e conti corrente. Si utilizza sui volantini dei supermercati per accedere alle offerte o nei ristoranti per accedere al menù o altri servizi.

Il Qr-Code, come si può notare, consente di accedere a numerose funzioni e proprio per questo, se usato in modo incauto può portare a cadere in truffe con relativo svuotamento del conto corrente. La truffa Qr-Code è denominata Qrishing perché ricorda molto le modalità del Phishing attuato con e-mail che invitano a seguire link per risolvere improbabili problemi con conti correnti bloccati o simili e portano al furto delle credenziali e relativo svuotamento del conto. Ormai però le persone sono abbastanza scaltre e riescono viste le numerose segnalazioni, ci cadono sempre meno persone, ecco quindi che viene trovata una nuova modalità per il furto di identità  e sono appunto le truffe Qr-Code.

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Come funzionano le truffe Qr-Code?

Nelle truffe Qr-Code l’ignaro malcapitato riceve l’invito a inquadrare con il proprio smartphone un codice Qr-Code. Subito dopo sono richieste informazioni personali. Con questa semplice operazionepossono essere rubati vari dati personali, come i codici del conto corrente. Naturalmente quello che si scannerizza è un codice fasullo.

Confconsumatori invita a prestare attenzione in tutti i casi in cui in luoghi in cui ci si sente sicuri si viene invitati a scansionare un Qr-Code. Spesso viene richiesto anche al ristorante o in vari negozi, può infatti capitare che qualcuno, approfittando della distrazione degli addetti incolli una guaina trasparente su locandine varie e di conseguenza andando a scannerizzare il Qr-Code si viene truffati. In altri casi i truffatori hanno realizzato falsi volantini di negozi e noti marchi e sul volantino ci sono Qr.Code magari per visionare delle offerte o accedere a uno sconto. Anche in questo caso si potrebbe incorrere in una truffa soprattutto nel caso in cui si richieda di inserire dati personali per poter accedere a offerte o vincere un premio.

Nel caso in cui l’invito a scansionare il Qr-Code arrivi attraverso dei link occorre controllare che gli stessi siano realmente ascrivibili al sito ufficiale. Il link potrebbe essere molto simile quindi è bene prestare la massima attenzione. In caso di dubbio è sempre bene contattare i responsabili dell’attività, che trattasi di e-commerce, banche o altro. Confconsumatori infine invita le persone a installare anche sui dispositivi mobili, ad esempio smartphone, delle applicazioni di sicurezza che possano quindi segnalare link e siti non sicuri per la navigazione.