Prezzo dei carburanti ancora in calo: cosa devono aspettarsi gli automobilisti?

Fino a qualche settimana fa tutto potevamo attenderci tranne la possibilità di fare il pieno per le vacanze con il prezzo della benzina agli stessi livelli pre-crisi guerra in Ucraina. Non si arresta il calo dei prezzi dei carburanti.

Prezzo dei carburanti in calo: benzina a 1,77 euro al litro

La discesa dei prezzi è iniziata ormai da qualche settimana, inizialmente era un calo sporadico a cui quasi non si faceva caso, pochi centesimi che hanno aiutato a mantenere il prezzo al di sotto dei due euro al litro per benzina e gasolio. Ora questa tendenza sembra essere consolidata, complice il calo del prezzo del petrolio al barile. Attualmente è possibile acquistare benzina in modalità self service a 1,77 centesimi, mentre il gasolio sempre in modalità self service si aggira intorno a 1,75 euro al litro. I prezzi variano di circa 10 centesimi al servito e in base ai distributori, ma tra questi ultimi le differenze sono davvero minime.

Fino a quando il prezzo della benzina continuerà a scendere?

Molti italiani si stanno chiedendo fino a quando continuerà questo calo del prezzo della benzina, attualmente non è facile fare previsioni però raramente era capitata una serie così lunga di cali del prezzo, ricordiamo che nonostante il taglio delle accise, un mese fa la benzina costava almeno 30 centesimi in più al litro in modalità self.

Non possiamo sapere fino a quando ci saranno cali del prezzo della benzina, si ipotizzano ulteriori cali nelle prossime settimane fino a 1,70 euro al litro per la benzina, poco meno per il gasolio. Di sicuro sappiamo che questo sta portando minori entrate alle Stato che potrebbe decidere dopo il 20 settembre 2022, data nella quale scadono gli attuali tagli delle accise sulla benzina di non rinnovarli. In questo caso il prezzo ritornerebbe intorno a 2 euro. Appare difficile ipotizzare un reale crollo del prezzo dei carburanti ai livelli del periodo delle chiusure causa pandemia, in questo caso, senza interventi sulle accise il prezzo era intorno a 1,55 euro.

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Caro bollette, tutti gli interventi a sostegno delle imprese

L’aumento dei prezzi energetici e il caro bollette sono al centro delle misure di sostegno delle imprese del decreto legge numero 21 del 2022, cosiddetto decreto “Energia”. Gli aiuti contemplano la  defiscalizzazione delle spese per l’energia elettrica e per il gas mediante riconoscimento di bonus fiscali e il sostegno all’autotrasporto. Fa parte del pacchetto anche la possibilità di rateizzare le bollette di maggio e giugno prossimo. Il decreto legge è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 marzo 2022, la numero 67.

Credito di imposta per l’acquisto di energia elettrica a favore delle imprese: in cosa consiste?

Una delle misure contenute nel decreto legge “Energia” è il bonus per il credito di imposta a favore delle imprese per le spese relative all’energia elettrica. Il bonus è pari al 12% dei costi sostenuti e va applicato ai costi del secondo trimestre del 2022 qualora il prezzo dell’energia elettrica, calcolato sulla media del primo trimestre del 2022, risulti aumentato del costo per kilowatt/ora di almeno il 30% rispetto al prezzo medio praticato al primo trimestre del 2019. Per beneficiare del credito di imposta le imprese devono essere dotate di contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore ai 16,5 kilowatt.

Bonus per l’acquisto del gas, quando si applica il credito di imposta?

Sull’aumento dei costi del gas, il decreto “Energia” prevede un bonus consistente nel credito di imposta pari al 20%. Il calcolo deve essere fatto sul prezzo sostenuto nel primo trimestre del 2022 rispetto al medesimo periodo del 2019. Nel caso in cui i costi del gas abbiano subito un aumento superiore al 30%, l’impresa può utilizzare il credito di imposta sulle spese del gas relative al secondo trimestre del 2022.

Costi energia elettrica e gas, per le imprese energivore e gasivore aumentano i crediti di imposta

Per le imprese gasivore ed energivore, il decreto “Energia” aumenta la percentuale di credito di imposta riconosciuto per le spese di gas ed energia elettrica rispetto ai precedenti provvedimenti. Infatti, il credito di imposta delle imprese energivore aumenta dal 20% al 25%. Per le imprese a forte consumo di gas naturale la percentuale del bonus si incrementa dal 15% al 20%.

Bonus all’autotrasporto, in cosa consistono gli aiuti alle imprese?

Per il sostegno all’autotrasporto il governo ha previsto varie misure. Innanzitutto la clausola di adeguamento del corrispettivo. La formula prevede l’inserimento nei contratti relativi al trasporto della clausola di adeguamento dei corrispettivi per adeguarli agli aumenti dei costi dei carburanti. Quindi, nei contratti in forma scritta verrà inserita la clausola a favore dell’autotrasportatore di adeguare i corrispettivi nel caso in cui il costo dei carburanti aumenti di almeno il 2% rispetto al valore di riferimento immesso nel momento in cui si stipula il contratto.

Altre misure e bonus per il settore dell’autotrasporto

Inoltre, il governo ha stanziato per l’anno in corso 500 milioni di euro che andranno a favore di un fondo per calmierare i prezzi dei carburanti. Si prevede, inoltre, il rifinanziamento dei contributi per incentivare il trasporto delle merci tramite le ferrovie e via mare. Si procedere con lo stanziamento di 20 milioni di euro per ridurre i costi dei pedaggi autostradali e per dedurre forfettariamente le spese non documentate. Infine, per l’anno in corso le imprese di trasporto merci per conto terzi possono beneficiare dell’esonero del versamento dei contributi all’Autorità di regolazione dei trasporti.

Imprese, bollette energia elettrica a rate: in cosa consiste il bonus?

Sulle bollette di energia elettrica e di gas, il decreto “Energia” prevede la possibilità di rateizzare il costo dei consumi in 24 rate mensili. La rateizzazione può essere fatta su richiesta sui costi relativi ai mesi di maggio e giugno prossimi.

 

 

Ancora ribassi sui carburanti

Con un ulteriore ribasso dei carburanti nei mercati internazionali, i prezzi di benzina e diesel a livello nazionale sono rimasti stabili, ad eccezione di IP che ha diminuito di 0,5 cent euro/litro la benzina.

Le medie nazionali sono oggi a 1,804 euro/litro per la benzina e a 1.705 euro/litro per il diesel, con il gpl a 0,724.
Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,854 euro/litro, il diesel a 1,754 e il Gpl a 0,750.

Più nel dettaglio, a livello Pese, i prezzi praticati sulla benzina oscillano tra 1,791 euro/litro di Esso e TotalErg e 1,810 di Shell (no-logo a 1,661).
Per il diesel si passa dall’1,692 euro/litro di Eni all’1,705 di Shell, Tamoil e Q8 (no-logo a 1,558).
Il Gpl, infine, e’ tra 0,717 euro/litro di Eni e 0,724 di Tamoil (no-logo a 0,687).

Vera MORETTI

Niente ribassi per i carburanti

Nessun ribasso per i carburanti, a causa di un’inversione di tendenza da parte dei mercati internazionali.
Per questo motivo, i carburanti sono oggi stabili, ad eccezione dei soliti aggiustamenti a livello locale.

Le medie nazionali, dunque, sono, per benzina e diesel, rispettivamente a 1,819 e 1,719 euro/litro, con il Gpl a 0,742.
Si registrano punte in alcune aree che raggiungono per la verde 1,864 euro/litro, per il diesel a 1,764 e per il Gpl a 0,775.

Più nel dettaglio a livello Paese, la situazione oggi, in modalità servito, vede i prezzi della benzina oscillare tra 1,799 euro/litro di Eni e 1,819 di Shell, con le no-logo a 1,683; per il diesel si passa, invece, dall’1,706 euro/litro di Eni all’1,719 di Q8, con le no-logo a 1,575.
Il Gpl, infine, è tra 0,726 euro/litro di Eni e 0,742 di Tamoil, con le no-logo a 0,699.

Vera MORETTI

Prezzi dei carburanti stabili dopo le vacanze pasquali

Nessuna variazione di rilievo per quanto riguarda i prezzi dei carburanti.
Dopo i rincari avvenuti alla vigilia delle vacanze di Pasqua, dunque, nessun ulteriore scossone ha interessato benzina e diesel, che oggi si presenta a listini stabili per tutte le maggiori compagnie.

Per questo motivo, le medie ponderate sono rimaste invariate, se si escludono promozioni e sconti in corso.
La benzina, dunque, oggi è a 1,833 euro al litro, il diesel a 1,733, gpl Eni a 0,766 e metano a 0,994.

Nel dettaglio, a livello Paese, la benzina oscilla oggi da 1,838 di Eni a 1,849 di Q8, mentre il diesel va da 1,734 di Esso a 1,758 di IP.

Vera MORETTI

Niente ribassi, i carburanti sono stabili

Dopo un timido ribasso dei carburanti registrato venerdì scorso, la nuova settimana è iniziata con una brusca frenata, dovuta ad un’impennata dei mercati internazionali.
Per questo motivo, i prezzi sono oggi stabili, a parte un aumento delle no-logo che, come sempre, risultano più sensibili all’andamento dei mercati esteri.

Le medie nazionali, dunque, vedono oggi benzina e diesel rispettivamente a 1,802 e 1,713 euro/litro (Gpl a 0,743).
Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,855 euro/litro, il diesel a 1,753 e il Gpl a 0,765.

A livello Paese, in modalità servito, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,780 euro/litro di Eni all’1,802 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,666).
Per il diesel si passa dall’1,696 euro/litro di Esso all’1,713 ancora di Shell e Tamoil (no-logo a 1,570).
Il Gpl, infine, è tra 0,728 euro/litro di Eni e 0,743 di Esso (no-logo a 0,704).

Vera MORETTI

Carburanti ancora in rialzo

Ancora rialzi, questa mattina, per i carburanti.
Dopo quelli di venerdì, dunque, il trend in salita continua, con Eni che guida gli aumenti, tanto da portare la benzina a 1,823 euro/litro, e IP (1,826), mentre Esso (1,814), Q8 (1,824) e TotalErg (1,833) hanno ritoccato i rispettivi listini di 0,5 cent/litro. Ferme Shell (1,828) e Tamoil (1,827).

Sul diesel, Eni (1,733), Esso (1,729), Shell (1,735) e infine TotalErg (1,744) hanno rincarato di 0,5 cent/litro. Ferme IP, Q8 e Tamoil.

A fronte di questi incrementi, in aumento anche la media ponderata, che per la benzina ha raggiunto 1,816 euro/litro e per il diesel 1,726 euro/litro. Invariato il Gpl Eni (0,766 euro/litro).

La situazione in modalità servito vede il prezzo medio praticato della benzina per oggi dall’1,775 euro/litro di Eni all’1,799 di Tamoil, con le  no-logo a 1,666; per il diesel si passa, invece, dall’1,695 euro/litro di Eni all’1,711 di Shell e Tamoil, con le no-logo a 1,573.
Il Gpl, infine, oscilla tra 0,730 euro/litro di Eni IP e 0,744 di Esso, con le no-logo a 0,708.

Vera MORETTI

Ancora ribassi per i carburanti

Non solo il week-end all’insegna dei ribassi. Anche oggi, al’alba di una nuova settimana, gli automobilisti possono fare il pieno approfittando di ulteriori ribassi sui carburanti.

Dopo Eni, che aveva fatto da apripista, ci sono Tamoil con benzina e diesel a -1 centesimo al litro, IP rispettivamente con -0,6 e -0,5 cent, Esso con -0,5 su entrambi i prodotti, Q8 con-1 cent solo sul diesel e TotalErg con -1 cent su benzina, diesel e Gpl.

Per quanto riguarda le medie nazionali, benzina e diesel si fermano per oggi rispettivamente a 1,783 e1,702 euro/litro mentre il Gpl si ferma a 0,756.
Si registrano punte in alcune aree che toccano per la verde fino 1,827 euro/litro, per il diesel a 1,738 e per il Gpl a 0,779.

Più nel dettaglio, a livello Paese e in modalità servito, il prezzo della benzina va dall’1,754 euro/litro di Eni all’1,783 di Tamoil (no-logo a 1,654).
Per il diesel si passa dall’1,681 euro/litro di Eni all’1,702 di Shell (no-logo a 1,563).
Il gpl è invece tra 0,741 euro/litro ancora di Eni e 0,756 di Esso.

Vera MORETTI

Week-end con carburanti in discesa

I mercati internazionali che riguardano i carburanti sono ancora in discesa, e questa situazione si sta riflettendo anche sulle quotazioni nazionali, in forte ribasso.

A fare da apripista è stato, anche questa volta, Eni, che è intervenuta ritoccando i prezzi raccomandati al ribasso sia per quanto riguarda benzina e gpl (-1 centesimo), sia per il diesel (-1,5).
IP ha abbassato la benzina di 0,5 centesimi al litro e il desel di 1 centesimo, Esso ha ritoccato la benzina di 0,3 e il diesel di 0,5, mentre TotalErg è intervenuta solo sul diesel, oggi a -0,5 centesimi al litro.

Le medie nazionali, dunque, sono oggi, rispettivamente per benzina e diesel, a 1,786 e 1,704 euro/litro (gpl a 0,757).
Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,834 euro/litro, il diesel a 1,741 e il gpl a 0,775.

La situazione a livello Paese, in modalità servito, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,755 euro/litro di Eni all’1,786 di Tamoil (no-logo a 1,659).
Per il diesel si passa dall’1,683 euro/litro di Eni all’1,704 di Shell (no-logo a 1,566).
Il gpl, infine, è tra 0,742 euro/litro ancora di Eni e 0,757 di Tamoil (no-logo a 0,719).

Vera MORETTI

Aumento accise: non tutte le compagnie rincarano i prezzi

Con l’aumento delle accise sui carburanti, da sabato 1 marzo sono cominciati i rincari su benzina e diesel, anche se non da parte di tutte le compagnie.
Esso e Q8, infatti, hanno deciso di non far pesare sugli automobilisti l’ultimo balzello deciso dall’ormai concluso Governo Letta.

Gli aumenti su territorio nazionale inoltre stridono con quanto si sta registrando a livello internazionale, dove benzina e diesel sono in calo rispetto alle chiusure dei mercati di venerdì.

Le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito salgono comunque con la verde che si porta a 1,806 euro al litro (+0,2 centesimi) e il gasolio a 1,729 euro al litro (0,2 centesimi in più).

Vera MORETTI