Ancora una rapina, ancora nelle Marche

Dopo gli episodi accaduti a Pesaro e ad Ancona, è stata la volta di Fermo, sempre nelle Marche.

E’ la terza rapina nella villa di un imprenditore registrata in una sola settimana e questa volta le vittime sono Mauro Cardinali, imprenditore nel settore idrocarburi e trasporto pubblico, e la moglie.
I due coniugi stavano dormendo nella loro abitazione, che si trova in contrada Canale nel comune di Fermo, a pochi metri da un distributore di benzina, quando sono stati svegliati di soprassalto.

I banditi erano tre, tutti incappucciati, e, dopo essersi introdotti nella villa ed aver sorpreso la coppia nel sonno, hanno picchiato entrambi con violenza, anche con un bastone. Solo dopo aver trovato denaro e gioielli, per il valore complessivo di 30mila euro, se ne sono andati.

Ma la loro fuga non è passata inosservata perché, mentre i malviventi uscivano, il figlio dei coniugi Cardinali stava rincasando ed è riuscito, insieme a due operai marocchini, a bloccare uno dei tre, Geni Nona.
Un altro dei banditi è stato inseguito bloccato da carabinieri e polizia, avvisati tempestivamente di quanto era accaduto.

La coppia aggredita è stata portata all’ospedale di Fermo, dove a Cardinali è stata formulata una prognosi superiore a 30 giorni, mentre la moglie ha riportato ferite più lievi.

Ci sarebbero dei punti in comune con le rapine avvenute nella zona, perciò gli inquirenti pensano si tratti di una banda specializzata, forse la stessa che aveva tentato una rapina a Senigallia con le medesime modalità, fortunatamente andata a vuoto.

Vera MORETTI

Un’altra rapina, ancora nelle Marche

Non diminuiscono le rapine in villa ai danni di imprenditori.
E, come è accaduto ieri, anche oggi si tratta di un episodio accaduto nelle Marche, questa volta nella periferia di Ancona.

Vittima è una donna di 64 anni, imprenditrice che si occupa della vendita di gioielli antichi.
I rapinatori, in tutto tre, hanno fatto irruzione nella casa, che la donna divide con la madre 84enne, sfondando la porta d’ingresso.
Una volta entrati, i ladri hanno legato e imbavagliato le due malcapitate e hanno svaligiato la cassaforte, che custodiva i gioielli con i quali l’imprenditrice lavora.

A dare l’allarme, una volta che i tre malviventi sono fuggiti di casa, è stato il marito della 64enne, colui che ha scoperto per primo cosa era accaduto.

Vera MORETTI

Notte di terrore a Pesaro per un commerciante e sua moglie

Svegliato nel cuore della notte da cinque malviventi, che, senza troppi complimenti, gli chiedevano le chiavi della cassaforte.

Se, inizialmente, Graziano Olivieri poteva sperare che si trattasse di un incubo, è stato brutalmente riportato alla realtà dalle percosse che uno dei suoi rapinatori gli ha inflitto, mentre gli altri cercavano di rubare più cose possibili.
E’ successo nella notte a Pesaro e la vittima è, appunto, Olivieri che, insieme alla moglie, è stato minacciato di morte se non avesse assecondato gli ordini dei ladri che sono piombati nella sua villa di viale Zara.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che la banda di delinquenti era formata da cinque persone, probabilmente provenienti dall’Est, e che, una volta entrati nella abitazione, si siano divisi, in cerca di una cassaforte da aprire e svuotare.

Olivieri è stato sorpreso mentre si trovava nella tavernetta della villa, dove si era addormentato mentre guardava la televisione, mentre sua moglie si trovava in camera da letto.

La vittima della rapina è un commerciante molto noto nella zona, anche per il suo passato di politico e consigliere comunale e provinciale, che ha vissuto venti minuti di panico e di terrore, da quando i rapinatori sono riusciti ad intrufolarsi in casa sua fino a che, soddisfatti del bottino, fatto soprattutto di gioielli di famiglia, se ne sono andati.

I malviventi hanno scavalcato il muro di cinta e si sono introdotti in casa attraverso il nottolino della porta finestra, dopodiché si sono impossessati di un coltello da cucina per spaventare ulteriormente le loro vittime.

Le tracce lasciate dalla banda sono poche e per cercare di scoprire i loro nomi, sul posto si è recato questa mattina il Questore Italo D’Angelo, assieme al Comandante provinciale dei Carabinieri di Pesaro, colonnello Giuseppe Donnarumma, e al dirigente della Squadra Mobile Stefano Seretti.

Vera MORETTI

Rapina sventata a Parma

Rapina sfumata, e pericolo quasi scampato, nelle vie di Parma, dove un imprenditore di Guastalla è stato assalito da due malviventi.

L’episodio è avvenuto verso le 21.30, quando l’uomo è stato avvicinato da uno dei rapinatori con un pretesto.
I delinquenti, due in tutto, avevano notato l’auto di lusso, una Mercedes 3000 S, guidata dall’uomo, e anche l’orologio, un Audemars Piguet da 25mila euro, che portava al polso, e per questo avevano pensato di fare di quegli accessori il loro bottino serale.

Ma l’imprenditore non è stato al gioco e si è difeso, forte della sua esperienza nelle arti marziali.
La reazione, inaspettata, ha colto inizialmente i due rapinatori, probabilmente di origine straniera, di sorpresa, ma poi, armati di coltello, hanno colpito il malcapitato procurandogli alcuni tagli alla testa.
La fuga è stata immediata, anche perché, nel frattempo, la colluttazione era stata notata da alcuni residenti della zona, ed ora, anche a seguito della denuncia che la vittima ha esposto il giorno seguente alla questura di Parma, si sta cercando di risalire alle generalità dei due assalitori.

Grazie alla tempestività dell’intervento di ambulanza e pattuglia dei carabinieri, l’uomo è stato prontamente soccorso e portato all’ospedale Maggiore, dove gli sono stati assegnati dieci giorni di prognosi.

Vera MORETTI