Le imprese green continuano a tirare

In un quadro generale di crisi e stagnazione che non sembra trovare ancora sbocchi, c’è un settore, quello delle imprese green, il cui numero è in continuo aumento in tutta Italia. C’è comunque una regione, la Lombardia, che sulla crescita delle imprese green sta puntando molto.

Secondo quanto rilevano la Camera di Commercio di Milano e Unioncamere Lombardia, in un anno nella regione la crescita di imprese green è stata del 6% e le imprese green sono oltre 9mila. In cinque anni il settore ha visto un incremento regionale del 64%. Imprese green più diffuse a Milano (3.695), Brescia (1.212), Bergamo (1.034), mentre tra le province lombarde quella dove il settore green cresce maggiormente è Lecco (+14%), seguita da Bergamo e Monza (+8%).

Il settore green produce occupazione in tutta Italia: sono 48mila le imprese green nel nostro Paese e oltre 470mila gli addetti. Forte la concentrazione del settore in Lombardia, con un totale di 79mila addetti, che pesa un quinto di tutta Italia, di cui oltre 35mila addetti solo in imprese green a Milano.

Proprio per questo motivo, nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Camera di commercio hanno presentato l’iniziativa “Green Know-How Community”, un pacchetto integrato di interventi e politiche a favore di imprese green e professionisti della Green Economy. Si tratta di azioni per favorire la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di imprese e studi professionali in questo ambito attraverso il coordinamento di misure e di progetti in collaborazione con istituzioni del territorio in tema di ambiente e sviluppo sostenibile e la creazione di occasioni di business per le imprese green.

Il settore delle imprese green – ha dichiarato Claudio De Albertis membro di giunta della Camera di commercio di Milano e Presidente Assimpredil Ance – si sta sviluppando fortemente negli ultimi anni nonostante la crisi. Questo vale anche per l’edilizia, dove si sta affermando una nuova modalità di costruire, nella direzione di una maggiore visibilità e attenzione al verde, all’ambiente e al risparmio energetico”.

Internazionalizzazione imprese lombarde, pronti 750mila euro

 

Sono altri 750.000 gli euro messi a disposizione dalla Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, per il Bando voucher per l’internazionalizzazione. La cifra si aggiunge ai quasi 5 milioni stanziati per le imprese ad inizio anno per acquisire servizi di consulenza e partecipare a missioni commerciali all’estero e a fiere internazionali all’estero.

“L’internazionalizzazione – ha spiegato Melazzini con soddisfazione – rappresenta un aspetto fondamentale per le piccole e medie imprese lombarde. Per questo abbiamo deciso di stanziare l’ulteriore somma di 750.000 euro, per aiutare le nostre aziende ad aprirsi ulteriormente ai mercati esteri. E’ un aiuto concreto, che si affianca alle molte altre misure in atto, in attesa di strumenti ancor più efficaci, per sostenere gli imprenditori e tutelare l’occupazione”.

JM

Bando per le imprese digitali italiane

Le imprese attive nel settore digitale che sorgono nelle province di Milano e Monza Brianza sono oltre 18mila, operanti nella produzione di computer e software ma anche nelle telecomunicazioni, ma anche in servizi di informazione, e pari al 60% del totale lombardo.

Milano, inoltre, è regina dell’hi-tech a livello nazionale, ma tra le prime dieci città c’è anche Monza Brianza, che quindi detiene un personale primato anche a livello Paese.

Per le imprese digitali italiane, i mercati più importanti verso cui rivolgersi sono Stati Uniti e Canada e, a questo proposito, Milano e Monza Brianza insieme totalizzano un export di quasi 300 milioni di euro nel 2013 mentre l’import arriva a piu’ di 340 milioni per un interscambio complessivo di circa 640 milioni di euro, il 76% del totale lombardo.
In crescita in particolare l’export di Monza e Brianza (+2,3% rispetto all’anno precedente).

Tutte possono partecipare ai bandi voucher economia digitale, appena partito e dedicato alle pmi hi-tech.
I bandi sono promossi da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Camera di Commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Promos, e finanziano la partecipazione ad un percorso strutturato di formazione e accompagnamento personalizzato che culminerà con la realizzazione di missioni esplorative in Usa e Canada.

Le imprese potranno beneficiare di un team di esperti che fornirà loro formazione tecnica, strumenti informativi dedicati, assistenza personalizzata e accompagnamento nel corso di missioni esplorative all’estero, che si svolgeranno nell’autunno 2014.

Questi bandi mirano ad aumentare la competitività delle imprese fuori dai confini nazionali, ma ciò può avvenire solo grazie ad una conoscenza diretta dei mercati esteri più innovativi e strategici.

Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, ha dichiarato: “La passione e l’impegno delle nostre imprese possono trovare nuovi stimoli dal contatto con best practices e potenziali partner internazionali. Vogliamo mettere a loro disposizione i contatti e le competenze di cui il Sistema Camerale dispone, per sviluppare la loro capacità attrattiva in ambito internazionale e la loro competitività”.

Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, ha aggiunto: “L’economia digitale rappresenta un settore strategico per la competitività del nostro sistema economico, perché capace di creare valore, incremento del Pil, occupazione e crescita dell’export. Le imprese digitali hanno infatti la capacità di massimizzare le potenzialità del web a servizio della performance imprenditoriale e per questo sono un fattore-chiave su cui tutte le economie piu’ avanzate stanno puntando. La Lombardia vanta importanti professionalità in questo settore, che Regione intende sostenere e promuovere. Pertanto, in collaborazione con il Sistema Camerale e Promos lanciamo questi bandi al fine di offrire un percorso di accompagnamento verso l’internazionalizzazione ad aziende che – per cultura e capacità proprie, limiti dimensionali e strutturali e, a volte, offerta di servizi non coerente con le necessità”.

Ha commentato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano: “Innovazione e internazionalizzazione sono due leve determinanti su cui puntare per aiutare la competitività elle nostre imprese. La Camera di commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, opera sostenendo e accompagnando le aziende lombarde sui mercati esteri. E questo bando dedicato alle imprese del settore digitale può essere un utile strumento per sviluppare nuove competenze e sinergie”.

Ha poi concluso Carlo Alberto Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza: “In un momento come quello che stiamo vivendo in cui l’internazionalizzazione rappresenta un asset strategico per la ripresa. E’ necessario valorizzare e promuovere i percorsi di accompagnamento delle imprese verso i mercati esteri. Per questo, come Camera di Commercio intendiamo sostenere il settore dell’economia digitale attraverso la formazione indirizzata al business internazionale”.

Vera MORETTI

Aumenta il plafond di Dote Unica Lavoro

Il progetto Dote Unica Lavoro si amplia e le risorse a disposizione aumentano.

L’iniziativa pensata per promuovere l’occupazione sul territorio attraverso l’erogazione di incentivi per l’assunzione e la ricollocazione dei lavoratori proposta da Regione Lombardia, dunque, si arricchisce di altri 20 milioni di euro, 5 dei quali verranno utilizzati per erogare incentivi finalizzati alle assunzioni agevolate.

La decisione della Regione arriva in concomitanza con l’attivazione delle misure inerenti il piano Garanzia Giovani: “Il processo di attuazione della Garanzia Giovani verrà implementato in Regione Lombardia attraverso il rodato ed efficiente sistema della Dote Unica Lavoro: la possibilità di utilizzare questa rete mette sicuramente Regione Lombardia in una posizione ideale ai fini dello sviluppo ottimale del programma europeo“.

Il bando prevede l’erogazione di incentivi alle imprese lombarde che, aderendo al progetto DUL, effettuano assunzioni al termine del servizio di inserimento lavorativo.

Destinatari del progetto sono i giovani inoccupati e gli occupati attivi in aziende ubicate in Lombardia attualmente sospesi per cessazione d’attività, procedura concorsuale o percettori di Cassa integrazione Guadagni in deroga alla normativa vigente (CIGD) e Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).

Possono beneficiarne anche coloro che rientrano in accordi contrattuali basati sulla riduzione dell’orario di lavoro (Accordi/Contratti di solidarietà) o che stanno usufruendo dell’ultimo periodo di CIGD.

Vera MORETTI

Contributi alle pmi lombarde

Sono state pubblicate, da Regione Lombardia e Finlombarda SpA, le nuove modalità attuative dell’iniziativa Credito adesso, per l’erogazione di finanziamenti finalizzati a sostenere il fabbisogno di capitale circolante delle imprese regionali.

Possono aderire al progetto le pmi che abbiano sede operativa in Lombardia ed attive da almeno 24 mesi, purché appartenenti ad uno dei seguenti settori:

  • Attività manifatturiere;
  • Servizi di informazione e comunicazione;
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • Servizi alle imprese;
  • Trasporto e magazzinaggio;
  • Commercio;
  • Costruzioni;
  • Turismo.

Sono ammessi a finanziamento uno o più ordini di fornitura o contratti di fornitura di beni e/o servizi,antecedenti massimo tre mesi alla data di presentazione della domanda di partecipazione all’iniziativa, aventi un importo complessivo minimo pari a:

  • 30.000 euro nel caso di Micro Imprese e Piccole Imprese;
  • 100.000 euro nel caso di Medie Imprese.

Alle imprese aderenti all’iniziativa viene concesso, da parte di Finlombarda e della Banca convenzionata, un finanziamento chirografario con rimborso amortizing, rata semestrale a quota capitale costante, alle scadenze fisse del 30 aprile e del 31 ottobre di ogni anno, e senza preammortamento della durata di 24 o 36 mesi.

Il finanziamento produrrà interessi al tasso Euribor a 6 mesi oltre ad un margine che varierà in funzione della classe di rischio assegnata all’impresa.

In nessun caso l’ammontare del finanziamento potrà superare il 60% delle spese ammesse. Finlombarda e le Banche convenzionate non richiederanno alle PMI alcuna commissione e/o spesa di istruttoria.
Finlombarda concede inoltre un contributo in conto interessi, nella misura pari a 125 basis points, a parziale copertura degli oneri connessi al finanziamento.

Le imprese interessate possono presentare la domanda di partecipazione a partire dal 27 dicembre 2013 esclusivamente tramite procedura on-line.

Vera MORETTI

Bando per lo sblocco dei debiti delle PA per le pmi lombarde

Al fine di sostenere le imprese nello smobilizzo dei crediti certificati e scaduti verso le PA, la Regione Lombardia ha deciso di pubblicare un nuovo bando basato su un plafond di 1 miliardo di euro.

Grazie alla misura Credito InCassa, supportata da FinLombardia, le pmi potranno accedere alle risorse regionali per cedere pro soluto a titolo definitivo i crediti vantati con i Comuni, con le Unioni di Comuni e le Province della Lombardia.

Nel dettaglio, il 70% del plafond complessivo verrà utilizzato per sostenere le imprese che hanno crediti nei confronti dei Comuni e delle Unioni di Comuni lombardi, mentre il rimanente 30% sarà riservato alle micro e piccole e medie imprese che vantano crediti nei confronti delle Province lombarde.

In questo modo, le imprese possono tornare in possesso di una certa liquidità e, quindi, accedere a nuovi crediti e pensare ad investimenti per migliorare i propri affari.

Vera MORETTI

In Lombardia, al via il Progetto GATE

Il 4 novembre è partita la seconda finestra legata al Progetto GATE, mirata a favorire l’internazionalizzazione delle micro e piccole e medie imprese, promosso dalla Regione Lombardia in accordo con il Sistema Camerale locale e con il supporto di Finlombarda SpA.

Questa iniziativa si basa sull’organizzazione di percorsi di accompagnamento alle imprese per realizzare uno specifico progetto di sviluppo all’estero attraverso l’affiancamento di un esperto in dinamiche internazionali.

Le misure previste dal progetto sono due, ma in entrambi i casi vengono erogati servizi di consulenza per una durata non superiore a otto mesi consecutivi e non successivamente al 31 marzo 2015:

  • Export: misura in favore delle imprese che si aprono all’estero attraverso un approccio commerciale,
  • Internazionalizzazione: misura per le aziende che consolidano la presenza all’estero attraverso un approccio di investimento produttivo.

Per fare domanda e partecipare all’iniziativa, c’è tempo fino al 2 dicembre per inviare il proprio progetto di internazionalizzazione.
Per il 2014, nel mese di aprile, è prevista una terza finestra e quindi un’ulteriore occasione per le imprese interessate.

Vera MORETTI

Giorgio Ambrosioni alla guida di Confesercenti Lombardia

Confesercenti Lombardia ha un nuovo presidente: dopo dieci anni, infatti, Pier Giorgio Piccioli ha passato il testimone a Giorgio Ambrosioni, già presidente di Confesercenti Bergamo.
Il neo eletto sembra avere le idee chiare su ciò che vuole fare durante il suo mandato. In tandem con Regione Lombardia, e in collaborazione con Alberto Cavalli, assessore al Commercio e al Turismo, infatti, Ambrosioni intende:

  • attivare una moratoria di due anni sulle aperture di grandi strutture di vendita in Lombardia, utilizzando tale periodo per sviluppare nuove misure di programmazione urbanistico-commerciale a sostegno dei piccoli negozi;
  • garantire il finanziamento della cassa integrazione in deroga; abbandonare la sperimentazione della sospensione del divieto di vendite promozionali nei periodi antecedenti i saldi;
  • sostenere ad ogni livello la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberaladomenica”, per riportare nella sede regionale le competenze in materia di orari ed aperture domenicali e festive;
  • avviare tempestivamente il confronto con i soggetti interessati alla costituzione di una società di promozione turistica regionale per coordinare al meglio le iniziative in vista di Expo 2015;
  • garantire continuità alle azioni di sostegno ai Confidi.

Ambrosioni ha dichiarato: “Siamo convinti che il sistema delle imprese lombarde, in particolare i comparti del commercio, turismo e servizi, se adeguatamente sostenuto ed incentivato, potrà rapidamente imboccare la strada della ripresa, facendo da traino per l’intera economia nazionale”.

Per quanto riguarda, invece, gli obiettivi a livello nazionale di Confesercenti, questi sono concentrati sull’esclusione dell’Imu per gli immobili strumentali all’attività di impresa, con particolare riferimento alle attività turistico ricettive; il blocco dell’innalzamento delle aliquote Iva; la riduzione dell’Irap, escludendo dall’imponibile i costi del personale.

Vera MORETTI

Bando per l’internazionalizzazione delle pmi lombarde

E’ stato finanziato un progetto, grazie alla collaborazione di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Fiera Milano SpA, per incentivare processi di internazionalizzazione delle imprese lombarde poco o per nulla internazionalizzate.

L’iniziativa si chiama Incoming di buyer esteri e avrà luogo durante la manifestazione Tuttofood, prevista dal 19 al 22 maggio prossimo presso Rho Fiera Milano.

Nel dettaglio, il bando è rivolto a 100 micro, piccole e medie imprese lombarde, alle quali viene offerto un pacchetto di servizi in forma interamente gratuita.
Tra questi, anche uno stand preallestito di 9 mq, incontri d’affari con buyer esteri qualificati, un percorso propedeutico di preparazione e assistenza specializzata.

Per partecipare al bando è necessario essere in possesso di alcuni requisiti fondamentali:

  • rientrare nella classificazione ATECO 2007 con i codici C-10 “Industrie Alimentari” e C-11 “Industrie delle Bevande”;
  • non essere imprese agricole;
  • avere un numero di effettivi compreso tra 5 e 249 unità;
  • avere un fatturato compreso tra 500.000 e 10.000.000.

Le domande possono essere presentate fino alle ore 12.00 del 14 marzo 2013, esclusivamente in forma telematica accedendo al portale Bandimpreselombarde.it.

Vera MORETTI

Cercasi saldi disperatamente

Se il Calendario dell’Avvento natalizio è stato ufficialmente inaugurato lo scorso weekend, lo stesso non si può dire dell’avvento dello shopping natalizio. Strenne, pacchi e pacchettini hanno decorato a fatica il paesaggio prenatalizio in una Milano più grigia che mai. E non soltanto scrutando il cielo, ma piuttosto mettendo mano al portafoglio.

Meno 15% rispetto al 2011 i dati diffusi riguardo alle vendite nel primo weekend di dicembre. Ma cosa dobbiamo aspettarci da questo lungo avvento, soprattutto in termini economici, del Natale 2012?

Infoiva lo ha chiesto a Gabriel Meghnagi, Presidente di Ascobaires, l’Associazione che riunisce i Commercianti di Corso Buenos Aires.

Le previsioni per i consumi del prossimo Natale non sono incoraggianti. Quali saranno, secondo lei i trend di spesa degli italiani?
La spesa a scontrino per gli omaggi natalizi credo che quest’anno sarà compresa tra i 55 e i 110 euro. Dal punto di vista generale credo che si registrerà un calo degli acquisti rispetto al Natale 2011 che dovrebbe aggirarsi attorno al 10-15%, mantenendo il trend che si è già verificato a novembre 2012. Se per novembre 2012, mese molto sottile per gli acquisti, il calo si è attestato sul -15%, a dicembre potrebbe esserci una lieve risalita, con un calo medio del 10%. Per i ‘non regali’ la gente attenderà sicuramente l’apertura dei saldi.

Che cosa maggiormente scoraggia alla spesa per questo Natale? Incertezza, strette fiscali, limiti alle spese in contanti… ?
L’incertezza sicuramente, e in questo giocano un ruolo centrale i media e gli organi di informazioni che creano senza dubbio un clima di apprensione e labilità per quanto riguarda il futuro. Dall’altra parte il crescente numero di famiglie che si ritrovano con un coniuge senza lavoro saranno fortemente limitate nelle possibilità di acquisto.

Sul fronte dei limiti alle spese in contanti, il tetto di 1000 euro imposto dal decreto Salva Italia, che conseguenze ha avuto o avrà sugli acquisti?
Per noi, come Ascobaires, ha avuto conseguenze evidenti solo nel primissimo periodo. Il cliente italiano che spende più di 1000 euro, in linea generale escludendo il Quadrilatero della Moda, non è molto frequente, e in ogni caso abituato ad utilizzare la carta di credito. Il tetto dei 1000 euro ha senza dubbio scoraggiato la clientela estera, che pur potendo usufruire dell’estensione a 15 000 euro del tetto massimo prevista nella deroga al decreto, non si trova certo a suo agio a dover compilare moduli di autocertificazione, rilasciare i dati del passaporto e le altre procedure previste.

Veniamo alla questione saldi anticipati a dicembre: se ne è discusso, prima sembravano dati per certi poi il dietrofront…
In dicembre non si è mai detto che sarebbero potuti partire i saldi, ma è stata fatta un po’ di confusione: Federmoda aveva detto che la Regione Lombardia e il Comune di Milano avevano tolto il divieto di poter fare  sconti 30 giorni prima di Natale. Quindi non si tratta di saldi anticipati, ma di promozioni. Io personalmente credo poco all’iniziativa delle promozioni anticipate: la gente per essere invogliata ad acquistare ha bisogno di leggere la scritta ‘saldi’ fuori dalle vetrine, in tutti i negozi e avere la certezza della riduzione. La situazione delle promozione è invece molto più a macchia di leopardo: 10 negozi praticano promozioni, altri 20 non hanno aderito. Inoltre non c’è la certezza dello sconto applicato: alcuni fanno il 20%, altri il 10%, altri ancora il 30%, e la clientela è restia nella maggior parte dei casi ad acquistare in un clima di confusione.

In che percentuale i negozianti di Corso Buenos Aires hanno aderito all’ iniziativa delle promozioni anticipate pre Natale? 
Parliamo di un 25% degli esercizi commerciali della zona: si tratta perlopiù di grosse catene di store, perchè il piccolo e medio imprenditore non può permettersi di applicare promozioni anticipate. Sarebbe impossibile resistere, dal momento che la stagione della vendita di articoli invernali e natalizi comincia proprio adesso!

Qual è la sua previsione sui saldi canonici del 5 gennaio 2013?
Credo che quest’anno ci saranno dei saldi alti, con una percentuale di sconto già in partenza di almeno il 40%.

Il 2013 sarà l’anno delle elezioni. Quali politiche chiedete al governo attuale, nella sua ultima fase, e a quello nuovo per rilanciare il sistema Paese?
Assolutamente che non venga alzata l’aliquota Iva, come già auspicato dal Presidente di Confcommercio Sangalli, che è molto importante perchè se è vero che si tratta di un solo punto percentuale, è un 15 che va a condizionare il potere d’acquisto di tutta quella fascia di cittadini che spendono i soldi e permettono all’economia di girare. Aumentare dell’1% l’Iva determina poi in ogni caso un aumento finale più elevato, e questo metterebbe in ginocchio noi commercianti e l’economia italiana intera.

Alessia CASIRAGHI