5 bonus alle famiglie per pagare le bollette di luce e gas

Sono cinque i sostegni a favore delle famiglie italiane e dei lavoratori per il pagamento delle bollette di luce e gas introdotti o confermati dal decreto legge “Aiuti bis”. Si va dal potenziamento del bonus alle famiglie economicamente svantaggiate (ma anche ai malati grave), ai prezzi calmeriati sul gas, dal sospensione delle modifiche dei prezzi per i prossimi 9 mesi, all’abbassamento dell’Iva e degli oneri di sistema ai contributi maggiorati sui fringe benefit. Ecco, nel dettaglio, di quali misure si tratta.

Pagamento bollette luce e gas, arrivano i bonus alle famiglie in difficoltà

La prima misura di sostegno alle famiglie nel pagamento delle bollette di luce e gas è la conferma del bonus energia. Si tratta di un sostegno, già in vigore dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2022, sul pagamento delle bollette. Il sostegno va a favore delle famiglie svantaggiate, con Isee entro i 12 mila euro. Ma anche le famiglie nelle quali vivano componenti in gravi condizioni di salute. Il decreto Aiuti bis ha stanziato ulteriori risorse che andranno a coprire i consumi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.

Prezzi calmerierati sulle bollette del gas per categorie di cittadini che vivono in disagio economico e fisico o che abbiano più di 75 anni

Il decreto “Aiuti bis” ha provveduto anche a ridefinire i limiti dei clienti vulnerabili a vantaggio dei quali vanno applicati prezzi calmierati sul gas. Tra i soggetti beneficiari, rientrano coloro che vivono un disagio fisico ed economico, i cittadini disabili, coloro che vivono nelle isole minori e i soggetti ultrasettantacinquenni. Per tutte queste categorie, i fornitori di gas devono applicare una tariffa calmierata che “riflette il costo effettivo di approvvigionamento al mercato all’ingrosso”. La misura verrà applicata per i consumi di gas a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Bollette luce e gas, per 9 mesi non sono ammesse le variazioni delle condizioni contrattuali al rialzo sul prezzo

Per i prossimi 9 mesi, ovvero fino al 30 aprile 2023, le imprese fornitrici di luce e gas non potranno procedere con modifiche unilaterali nei confronti delle famiglie agendo sul prezzo della fornitura stessa. Il decreto “Aiuti bis”, infatti, prevede che debba essere sospesa ogni modifica e clausola unilaterale nella fornitura di gas e di energia elettrica derivante dalla unilaterale modifica delle condizioni generali del contratto. Viene sempre riconosciuto alle famiglie la possibilità di recedere. Sono inoltre inefficaci anche le modifiche fatte pervenire alle famiglie prima dell’entrata in vigore del decreto.

Iva al 5% sulle bollette e fatture del gas per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022

Anche per i mesi da ottobre a dicembre del 2022 saranno azzerati gli oneri di sistema delle bollette di gas e confermata l’Iva al 5%. E, dunque, nel quarto trimestre dell’anno l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, annullerà le aliquote degli oneri generali di sistema elettrico. A beneficiarne saranno sia le famiglie per le utenze fino a 16,5 kW che le utenze  per potenze superiori. Sulle bollette del gas, inoltre, il provvedimento conferma l’Iva al 5% per l’ultimo trimestre dell’anno, anziché le aliquote del 10% o del 22% a seconda degli utilizzi, civili o industriali.

Bonus energia elettrica e gas, raddoppia il contributo per il fringe benefit

Infine, il provvedimento del governo ha previsto l’estensione dei contributi per le bollette esenti fino a 516,46 euro. Si tratta del raddoppio, da 258,23 euro, del valore di esenzione del fringe benefit. Il tetto maggiorato, già utilizzato nei due precedenti anni per l’emergenza Covid, mira nel 2022 a elevare il limite sulle iniziative prese dalle aziende per favorire i propri dipendenti nel pagare le bollette più care di energia elettrica e gas.

 

Bonus bollette luce e gas famiglie, l’Isee passa a 12mila euro

Passa da 8.265 euro a 12 mila euro l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per la richiesta del bonus sulle bollette dell’energia elettrica e del gas delle famiglie. La misura, contenuta nell’articolo 6 del decreto legge numero 21 del 2022 (decreto legge “Energia”), consentirà di ampliare il numero delle famiglie che beneficeranno dei bonus sociali per il pagamento delle bollette a debito a partire dal 1° aprile fino alla fine dell’anno. Le risorse messe a disposizione delle famiglie in difficoltà sono pari a 102,8 milioni di euro.

Quante famiglie beneficeranno del bonus sulle bollette del gas e dell’energia elettrica con l’aumento dell’Isee?

Con la misura di aumento dell’Isee porterà il numero delle famiglie beneficiarie degli aiuti sulle bollette del gas e dell’energia elettrica da 3,8 a 5 milioni di nuclei. La revisione del limite dell’Isee ha come obiettivo quello di sterilizzare gli aumenti delle bollette in conseguenza degli avvenimenti in Ucraina. L’aiuto sulle bollette energetiche delle famiglie è già operative grazie al decreto legge numero 17 del 2022 per le spese di fornitura del secondo trimestre di quest’anno. A queste famiglie si aggiungeranno quelle del decreto legge “Energia”.

Famiglie beneficiarie degli sconti sulle bollette del gas e dell’elettricità: anche i percettori di reddito o pensione di cittadinanza

Grazie agli aiuti sulle bollette del gas e dell’energia elettrica la riduzione media del costo di fornitura scende del 30%. A beneficiarne sono le famiglie che si trovano in condizione di disagio economico, sociale e fisico, o con Isee (attuale) entro gli 8.265 euro. L’Isee da considerare arriva fino a 20 mila euro per le famiglie che abbiano oltre tre figli a carico. Rientrano negli sconti anche i percettori delle pensioni di cittadinanza o del reddito di cittadinanza. Infine possono ottenere gli sconti anche le famiglie che abbiano componenti affetti da gravi malattie tali da rendere necessario l’utilizzo di macchinari e di apparecchiature mediche salvavita. Lo sconto viene applicato solo dopo presentazione della relativa domanda.

Come si ottiene lo sconto sulle bollette della luce e del gas?

Alle famiglie che beneficiano del bonus sulla luce e del gas lo sconto arriva direttamente sulla bolletta. Il meccanismo è reso possibile dallo scambio di informazione tra l’Inps e Acquirente unico, sulla base dei dati inseriti nella Dichiarazione unica sostitutiva (Dsu) che consente di calcolare l’Isee del nucleo familiare. Per le famiglie che debbano presentare domanda del bonus sulle bollette energetiche risulta, pertanto, indispensabile avere un Isee aggiornato.

Presentazione della domanda per ottenere lo sconto sulle bollette di luce e gas: come fare?

Alla presentazione dell’Isee si dovrà aspettare all’incirca un mese affinché vengano svolte tutte le opportune verifiche. Il riconoscimento dello sconto avviene alla prima bolletta utile dopo tutte le verifiche. Dunque, a seconda della periodicità delle fatture energetiche, possono passare anche quattro o cinque mesi dalla presentazione della Dichiarazione unica sostitutiva per vedersi accreditare gli sconti. Successivamente alla pratica le famiglie otterranno lo sconto direttamente sulla bolletta energetica.

Quali sono gli sconti del bonus energia elettrica e gas in bolletta di chi ne ha i requisiti?

Chi ha i requisiti per poter ottenere il bonus nelle bollette dell’energia elettrica potrebbe ottenere i seguenti sconti:

  • da 165,60 euro per famiglie di una o di due persone;
  • a 235,80 euro per famiglie di oltre quattro componenti.

Il bonus sulle bollette dell’elettricità per le condizioni di salute, invece, non dipende dalla numerosità del nucleo familiare, ma dall’extra consumo. Il consumo standard è corrispondente a 2700 kilowatt per ora all’anno. Per il primo trimestre varia da 90 a 277 euro per i mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2022. Per le bollette del gas, il valore minimo è pari a 62,10 euro; quello massimo arriva a 816,30 euro.

Bonus energia elettrica e gas, gli importi alle famiglie in difficoltà e con reddito di cittadinanza

Bonus per il caro bollette di energia elettrica e gas sono a vantaggio delle famiglie in difficoltà, con redditi medi e bassi o con malati all’interno del nucleo. In più, le misure vanno a favore anche dei percettori del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza. Tra le famiglie beneficiarie dei provvedimenti del governo per contrastare il caro bollette rientrano quelle con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) sotto un determinato reddito. Ma per le famiglie più numerose la soglia di Isee sale fino ai 20 mila euro.

Caro bollette luce e gas, quali risorse a favore delle famiglie in difficoltà e ai percettori del reddito di cittadinanza?

In tutto il governo ha stanziato ulteriori 400 milioni di euro per contrastare gli effetti sulle famiglie a reddito medio-basso e ai percettori del reddito di cittadinanza del caro bollette dell’energia elettrica e del gas. Sono le risorse previste dal decreto legge numero 17 del 022 che, all’articolo 3, dispone, anche per il secondo trimestre 2022, che le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale (cosiddetto bonus sociale elettricità e gas e bonus disagio fisico elettricità) siano rideterminate dall’Arera in modo da minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura, fino a concorrenza dell’importo di 400 milioni di euro.

Quanti e quali saranno i beneficiari dei bonus per il caro bollette di energia elettrica e del gas?

I bonus per il caro bollette andranno, secondo le stime, a favore di oltre 3 milioni di famiglie per quanto concerne l’energia elettrica, e di oltre 2 milioni per l’erogazione del gas. Le famiglie beneficiarie della misura sono quelle con un Isee non superiore a 8.265 euro all’anno. L’Isee sale a 20 mila euro se nella famiglie sono a carico più di tre figli. I bonus per il caro bollette vanno a vantaggio anche dei percettori della pensione di cittadinanza o del reddito di cittadinanza.

Come avviene l’erogazione del bonus energia elettrica e gas ai redditi bassi e percettori di reddito e pensione di cittadinanza?

Le famiglie beneficiare del bonus per l’energia elettrica e per il gas, da luglio 2021, percepiscono direttamente l’accredito nella bolletta mediante lo scambio di informazioni tra l’Inps e Acquirente unico. Del bonus ne beneficia anche chi ha condizioni di salute precarie che comportano l’utilizzo, nella propria abitazione, di apparecchiature elettromedicali. Ad esempio, chi utilizza per ragioni di salute di sollevatori, di materassi antidecubito, di carrozzine elettriche, di macchine per l’emodialisi, di ventilatori polmonari. Tuttavia, in questo caso, il bonus è riconosciuto in seguito alla presentazione della domanda.

Quante risorse sono state stanziate per il bonus energia elettrica e gas a favore delle famiglie in difficoltà?

Il bonus sul caro bollette dell’energia elettrica e del gas è stato attuato quindi già con il decreto legge numero 130 del 2021. I consumi abbonati sono relativi al terzo trimestre del 2021. Le risorse stanziate sono pari a 450 milioni di euro. Con la legge di Bilancio 2022 il bonus è stato esteso al primo trimestre di quest’anno (risorse per 912 milioni di euro).

Come presentare domanda per ottenere il bonus nelle bollette di dell’energia elettrica e del gas?

Per ottenere il bonus in caso di difficoltà nel pagamento delle bollette della luce e del gas è indispensabile ottenere l’Isee. Chi pertanto non avesse ancora l’Isee aggiornato è bene che provveda per poter poi far svolgere le verifiche sulle bollette. Tali verifiche richiedono circa un mese di tempo, per un totale dall’invio dell’istanza che può arrivare anche a quattro o cinque mesi dalla presentazione della Dichiarazione unica sostitutiva, dalla quale deriva l’Isee, al primo sconto nelle relative bollette. Successivamente alla pratica, dunque, alle famiglie con i requisiti, verrà riconosciuta l’agevolazione direttamente nella prima bolletta utile.

Quali sono gli importi dei bonus energia elettrica e gas nelle bollette di chi ne ha i requisiti?

Chi ha i requisiti per poter ottenere gli sconti nelle bollette della luce potrebbe ottenere i seguenti bonus:

  • da 165,60 euro per famiglie di una o di due persone;
  • a 235,80 euro per famiglie di oltre quattro componenti.

Il bonus sulle bollette dell’elettricità per le condizioni di salute, invece, non dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ma dall’extra consumo. Il consumo standard è pari a 2700 kilowatt per ora all’anno. Per il primo trimestre varia da 90 a 277 euro per i mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2022. Per le bollette del gas, il valore minimo è pari a 62,10 euro; quello massimo arriva a 816,30 euro.

Bonus benzina e aiuti a famiglie e imprese: tutte le misure in arrivo

Il taglio di 25 centesimi al litro su benzina e gasolio non è l’unica misura in arrivo per aiutare le famiglie e le imprese sul caro prezzi delle ultime settimane. Nella bozza del decreto legge sul tavolo del governo nella giornata del 18 marzo, oltre al taglio delle accise sui carburanti, c’è un pacchetto di misure per 4,4 miliardi di euro in arrivo che comprende nuovi sostegni alle imprese, incluse quelle agricole, il credito di imposta esteso contro le maxi bollette, peraltro rateizzabili in 24 mesi per le imprese in difficoltà, le tre cessioni per i bonus energetici del credito di imposta, il taglio dei pedaggi autostradali e il bonus fiscale sul gasolio per aiutare i pescherecci.

Benzina e carburanti, taglio di 25 centesimi sul prezzo al litro

Per i prossimi 40 giorni, fino al 30 aprile 2022, la benzina e gli altri carburanti avranno un taglio di 25 centesimi al litro. Il meccanismo adottato dal decreto sul tavolo del governo nella giornata di ieri è quello dell’accisa mobile. C’è anche il prelievo sugli extraprofitti per le società energetiche, con 4 miliardi che rientreranno nelle casse dello Stato. La tassazione sull’extraguadagno delle imprese energetiche consentirà di finanziare anche le altre misure comprese nel pacchetto del decreto.

Credito di imposta sulle maxi bollette energetiche

Per andare incontro alle difficoltà delle imprese delle ultime settimane sul caro bollette, il decreto include nel credito di imposta anche le altre imprese per l’acquisto del gas e dell’energia elettrica. L’estensione arriva dopo la previsione del credito di imposta per le imprese energivore e gasivore già previsto per il secondo trimestre dell’anno. Il credito di imposta sulle bollette dell’energia elettrica scatterà se i costi del primo trimestre del 2022, al netto delle imposte, saranno del 30% superiori per kilowatt per ora a quelli riferiti allo stesso periodo del 2019. Per le bollette del gas, invece, il confronto andrà fatto dalla media del primo trimestre 2022 rispetto ai prezzi di mercato pubblicati dal Gme. Si avrà diritto al credito di imposta se l’incremento, rispetto ai prezzi del 2019, sarà di oltre il 30%.

Caro bollette, possibilità di rateizzare in 24 mesi il costo

Per il caro bollette, la bozza del decreto di ieri inoltre prevede la possibilità di rateizzare in 24 mesi il costo delle bollette di maggio e di giugno 2022. L’opzione sarà possibile per le imprese in difficoltà, dopo l’apertura già operata a favore delle famiglie. Inoltre, per le imprese rientranti nel settore dei trasporti, tra i più danneggiati dal caro bollette e costi energetici, c’è la possibilità di tagliare i pedaggi. Lo stanziamento per questa misura ammonta a 20 milioni di euro. Si tratterà, dunque, di ottenere un bonus sul costo dei pedaggi autostradali.

Agricoltura e pesca, credito di imposta sul gasolio, fertilizzanti e rinegoziazione dei mutui

Per le imprese della pesca è in arrivo un credito di imposta del 20% sulle spese sostenute per acquistare il gasolio necessario ai pescherecci. La misura va a sostegno delle imprese del settore che nelle ultime settimane hanno dovuto tenere le imbarcazioni ferme nei porti per il caro carburante. Misure vanno anche a vantaggio delle imprese agricole. Si potrà utilizzare il digestato prodotto dagli allevamenti, soprattutto di bovini, per fertilizzare i suoli. Il provvedimento va a sostenere l’obiettivo di un cambio di fertilizzanti nell’ottica dell’economia circolare. Per le imprese agricole e della pesca c’è inoltre la possibilità di rinegoziare i mutui agrari fino a un massimo di 25 anni. La misura è sostenuta da Ismea con il rifinanziamento, per 35 milioni di euro per tutto l’anno, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Credito di imposta, fino a tre cessioni anche per i bonus energetici

Saranno possibili fino a tre cessioni del credito di imposta anche per i bonus energetici. Si tratta dei bonus (elevati nel decreto di ieri al 25% dal 20%) sulle spese sostenute nei primi due trimestri del 2022 dalle aziende energivore per comprare componenti energetiche. Il credito di imposta è riconosciuto al 20% (in aumento dal 15%) per le spese a forte consumo di gas naturale. In quest’ultimo caso, il credito di imposta sarà riconosciuto nel secondo trimestre del 2022. La cessione del credito di imposta su queste spese può avvenire a un soggetto terzo (una sola cessione) e a una banca o a un intermediario finanziario ammesso dalla Banca d’Italia (seconda e terza cessione del credito di imposta).

 

Bonus bollette, vantaggi e benefici del nuovo credito di imposta

Un nuovo credito di imposta per le imprese. Stavolta collegato alle bollette. È quanto prevede il nuovo bonus bollette, il cui decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso primo marzo 2022.

Bonus bollette al via, quale agevolazione per le imprese

In Gazzetta Ufficiale dal primo marzo scorso, il bonus bollette per le imprese. Si tratta di un nuovo credito di imposta con una agevolazione per le imprese che hanno subito gli aumenti del costo energetico. Tutto come previsto dal decreto n° 17/2022.

Decreto bollette, il credito di imposta come bonus per mitigare i rincari di luce e gas

Con il decreto bollette, agli articoli n° 4 e 5  ecco la norma che prevede un nuovo bonus per le imprese. Il bonus previsto non eroga soldi ai richiedenti, ma da diritto, nei limiti della normativa vigente, ad un credito di imposta da utilizzare come prassi, in compensazione.

Tra le misure in favore di famiglie e imprese, di cui il decreto bollette è pieno, anche queste volte a detonare il rincaro dei prezzi di gas e corrente elettrica che è finito nelle bollette di questi ultimi mesi.

La misura passo a passo

“Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore”, questo il nome dato alla misura dal decreto prima citato. Le imprese che potranno godere di questo benefit sono tutte quelle a grande consumo di energia elettrica e gas. Per capire se si rientra in queste imprese, occorre fare riferimento ad un vecchio provvedimento del MISE (Ministro dello sviluppo economico), datato 21 dicembre 2017.

La misura prevede il bonus per le attività, che oltre a rientrare nel decreto del MISE prima citato, dimostrano di aver subito i rincari sulle bollette. Tali rincari devono essere superiori al 30% tra le bollette dei secondi tre mesi del 2022, e quelle dello stesso periodo del 2019.

Perché l’anno 2019 preso a riferimento per il bonus bollette

Il fatto che si utilizza il 2019, cioè l’ultimo anno pre-pandemia, deriva dal fatto che 2020 e 2021, essendo anni interessati dall’emergenza epidemiologica, hanno prodotto inevitabilmente delle riduzioni nei consumi e nelle bollette.

Polemicamente, diciamo che è una specie di ammissione della realtà da parte del governo, che se avesse paragonato le bollette del 2022 a quelle del 2020 o del 2021, avrebbe dovuto erogare il bonus a molte più imprese. Una specie di “furbata” da parte dello Stato che limita la portata dell’intervento nonostante è palese che molte aziende che nel 2019 erano in piena salute, oggi vivono difficoltà dopo un biennio di limitazioni, restrizioni e così via.

Le percentuali di credito di imposta per energia elettrica e gas

Queste imprese hanno diritto a un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute nel secondo trimestre del 2022.

Come specifica il decreto, il bonus verrà erogato anche sull’energia prodotta dalle imprese e auto-consumata, sempre nel corso dei secondi tre mesi del nuovo anno.

Nessun divieto di cumulo con altre agevolazioni relative ai costi delle stesse componenti energetiche. Il bonus va usato in compensazione ed è esterno alla  formazione del reddito d’impresa o delle basi imponibili per le imposte sui redditi.

Il bonus bollette 2022, anche il gas

Dello stesso tipo, quindi bonus con credito di imposta, per le imprese che hanno subito rilevanti aumenti per il consumo di gas, ma per usi non termoelettrici. L’aumento del costo sostenuto anche in questo caso deve essere del 30% almeno, sempre tra secondo trimestre 2022 e secondo trimestre 2019. Per il gas però, il credito di imposta di cui si ha diritto è del 15% sulla differenza.

Per il gas, occorre rifarsi all’elenco delle imprese previsto dal Ministero della Transizione Ecologica con in decreto del 21 dicembre 2021, precisamente nel suo allegato n°1.

Le imprese che rientrano nell’elenco, avranno diritto a questo sconto sulle tasse, a condizione di aver consumato, nel 1° trimestre del 2022, un quantitativo di gas di almeno il 25% rispetto al volume riportato dall’articolo n° 1 comma6 del decreto del Ministero della Transizione Ecologica prima citato.