Internet ergo sum: quanto serve avere un proprio sito internet?

Cari lettori, Infoiva inaugura oggi una rubrica settimanale sul web-marketing. Non vi preoccupate: nessun linguaggio da nerd o cose complicatissime. Vi parleremo come sempre alla nostra maniera, in modo semplice e immediato. Lo scopo della rubrica? Capire insieme a voi come utilizzare al meglio internet per trovare nuovi potenziali clienti e soprattutto farsi trovare in maniera agevole da loro.

Fino a qualche anno fa, se un professionista, un artigiano, un commerciante, avesse voluto farsi trovare sarebbe stato sufficiente essere presente sulle guide telefoniche e, per cercare di attirare nuovi clienti, sarebbe stata altrettanto sufficiente un’attività di volantinaggio all’interno del proprio quartiere. Tutto questo, soprattutto per le attività commerciali di quartiere, è assolutamente necessario continuare a farlo. Ma siamo convinti che nel 2011 sia sufficiente fare solo questo per farsi trovare e catturare l’attenzione di nuovi, potenziali clienti? Forse no. Oggigiorno, un professionista o un piccolo imprenditore per migliorare le chance di farsi trovare e soprattutto per cercare di attirare nuovi clienti, oltre alle attività di promozione locali e alla presenza su guide telefoniche, hanno assolutamente la necessità di avere una propria identità online: un proprio sito internet.

Ecco tre buoni motivi per creare al più presto un proprio sito:
difendere il proprio nome e la propria identità: mettere online un proprio sito internet, registrandolo con un nome (domino) facilmente riconducibile alla nostra attività, permette di farci immediatamente riconoscere online.
farsi trovare al primo colpo (o quasi): le abitudini cambiano e sempre più spesso se dobbiamo cercare un avvocato, un commercialista, un idraulico o una pizzeria, proviamo a digitare su Google il nome della persona o del negozio che cerchiamo. Ma quanti Avvocato Mario Rossi ci saranno in Italia? Per l’Avvocato Mario Rossi non sarebbe più facile se il primo risultato presente su Google fosse il sito internet www.avvocatomariorossi.it ?
avere un filo diretto con i propri clienti: oggi è il vostro anniversario di matrimonio e state pensando di organizzare una cenetta romantica in un bellissimo ristorantino sul lago, di cui avete sentito parlare. Ma è lunedì è non sapete se il ristorante sia aperto. Non avete nemmeno il numero di telefono, ma sapete che il nome del locale è “Ristorantino sul Lago”: così provate a cercarlo online per leggere sul suo sito internet qual è il giorno di chiusura. Immaginate che delusione se digitando www.ristorantinosullago.it non trovaste il sito del ristorante. Probabilmente festeggerete il vostro anniversario in un altro ristorante e il Ristorantino sul Lago sarà rimasto con un tavolo vuoto e due clienti in meno.

Di esempi sull’utilità di avere un proprio sito internet avremmo potuto farne molti di più, ma questi tre, semplici, crediamo possano essere più che sufficienti per inaugurare questa nostra rubrica sul web-marketing.

Probabilmente qualcuno di voi, amici lettori, si starà già chiedendo come fare ad aprire un proprio sito internet per non perdersi nemmeno un opportunità. Bene, se è così siamo contenti. Se avrete ancora un po’ di pazienza, nei prossimi articoli vi spiegheremo tutto (ma proprio tutto) su come creare il proprio sito internet a costo zero. Nel frattempo, se non riuscite ad aspettare il prossimo articolo della rubrica perché siete più curiosi di una scimmia, provate a dare un’occhiata a questo sito: LAMIAIMPRESAONLINE.IT. Si tratta di un nuovo servizio lanciato da Google, Pagine Gialle, Register.it, Poste Italiane. Il servizio permette di registrare il proprio dominio e creare in poche mosse il proprio sito internet. Ah attenzione! Il servizio offerto da LAMIAIMPRESAONLINE.IT è completamente gratuito. Mica male, no?

Davide PASSONI

Assicurazioni, il ruolo sempre più decisivo dei broker in Italia

In Italia ci sono due figure principali che si occupano della distribuzione assicurativa, due figure di diversa natura: gli agenti e i broker assicurativi. I due attori agiscono per mandatari diversi, i primi seguono il volere di una o più imprese assicurative (grazie al Decreto Bersani è stata abolita la clausola di distribuzione esclusiva per gli agenti) e cercano di promuovere i prodotti assicurativi in modo da perseguire gli interessi dell’impresa. I broker, invece,  operano su incarico dei clienti  e prendono accordi con le imprese assicurative, ma con un’attenzione particolare agli interessi assicurativi del cliente (in questo caso il mandante).

A controllare l’operato dei broker è l’Isvap, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo. Grazie alle molte informazioni che possiede sull’attività dei broker, l’Istituto ha condotto un’indagine sull’evoluzione della distribuzione assicurativa e il ruolo dei broker in Italia. Dall’analisi emergono dei dati molto interessanti che riguardano le prospettive di medio/lungo termine sulla distribuzione e su chi lavora nel settore dell’intermediazione assicurativa.

Principalmente è risultato che nel ramo auto e in quello danni, che detengono rispettivamente il 17% e il 24% del mercato, il canale distributivo predominante rimane quello degli agenti, pur registrando ogni anno una flessione della raccolta (85% nel 2009, 86,4% nel 2008) a favore della nuova figura dei broker che aumentano le vendite di anno in anno.

I dati della crescita dei broker assicurativi sono una realtà: per avere un’ulteriore conferma basta guardare il numero di iscrizioni pervenute al RUI (il registro unico elettronico degli intermediari assicurativi e riassicurativi) in questi anni. A tre anni dalla sua nascita il Rui registra 245.241 intermediari iscritti.

Infine bisogna dire, che le analisi condotte dall’Isvap sulla situazione dei broker sono positive ma non tengono conto dei dati comunicati dall’Aiba (l’Associazione Italiana dei Brokers di Assicurazioni) sulla raccolta dei premi assicurativi. I dati fotografano una situazione ottimale per il ramo danni, in cui i broker sembrano aver raggiunto una quota di mercato pari al 46, 1% e una quota sul totale di mercato pari al 14%.

I dati confermano che la figura del broker si sta espandendo ed è destinata a rappresentare principale intermediario assicurativo, specialmente per il ramo danni e al sempre più apprezzato mondo delle assicurazioni on line.

In collaborazione con Assicurazione.it

RC Auto, nuovi rincari: ecco come evitarli utilizzando il web e i comparatori di prezzi

Dall’ultima indagine diffusa da Quattroruote risulta che i prezzi delle polizze RC Auto hanno subito un nuovo aumento anche nel 2010: a livello nazionale si registrano aumenti pari al 25%, con livelli superiori nelle regioni del Sud, dove i rincari registrati sono stati del 50%. A confermare questo trend sono le  19mila tariffe riassunte nel Libretto Rosso delle assicurazioni pubblicato da Quattroruote. La realizzazione del Libretto è stata possibile grazie ai dati forniti da Assicurazione.it, comparatore leader del comparto RC Auto.

Il profilo dell’assicurato più colpito da questi aumenti è lo stesso ovunque: giovane fino a 28 anni, neopatentato o meno. I consumatori però possono trovare nel web soluzioni economiche, per esempio l’utilizzo di strumenti imparziali, quali appunto i comparatori di prezzi, che possono garantire un risparmio anche di 500 euro sull’assicurazione auto. Non è necessariamente vero, infatti, che l’unica soluzione sia una legge che elimini l’obbligo della RC Auto, come sostiene Carlo Rienzi, Presidente del CODACONS, e che i consumatori siano degli spettatori passivi di questa situazione.

Assicurazione.it si pone sempre più come osservatorio del mondo delle assicurazioni on line: i dati a disposizione del broker assicurativo mostrano come, in realtà, ogni mese siano oltre 200mila gli automobilisti italiani che confrontano i preventivi online di diverse compagnie assicurative prima di acquistare la propria polizza. Questo dato è incoraggiante perché significa che sempre più consumatori stanno modificando i propri comportamenti e adottano un approccio diretto al mondo delle assicurazioni e che oggi chiunque può esercitare forme di risparmio sull’RC Auto con pochi, semplici click.

In collaborazione con Assicurazione.it

Da CheBanca! ecco il Conto Deposito Business, dedicato alle aziende e ai titolari di Partita IVA

Focus pubblicitario

CheBanca! ha lanciato Conto Deposito Business, un prodotto dedicato esclusivamente alle aziende e ai soggetti con Partita IVA.

Queste le principali caratteristiche di Conto Deposito Business:

– può essere sottoscritto da tutti i titolari di Partita IVA, dai professionisti, dai commercianti e dalle imprese;
– come per i privati, anche Conto Deposito Business riconosce al cliente gli interessi in anticipo sulle somme vincolate;
– È completamente gratuito: non ha costi di apertura, di gestione e di chiusura. Anche l’imposta di bollo è a carico di CheBanca!.

Conto Deposito Business è la risposta ad una precisa esigenza che abbiamo riscontrato nel mercato: la necessità di far fruttare la liquidità aziendale – commenta Christian Miccoli, Amministratore Delegato di CheBanca! –. Per la prima volta ci rivolgiamo al segmento dei professionisti, ma l’approccio è quello di sempre: abbiamo disegnato un prodotto semplice ed efficiente, confermando la capacità innovativa di CheBanca!”.

Le somme depositate sul Conto Deposito Business possono essere vincolate in qualsiasi momento a 3, 6 o 12 mesi, effettuando anche più vincoli nella stessa giornata. Si può sempre disporre dei depositi vincolati e, in caso di svincolo, viene comunque riconosciuto il tasso base sulle somme depositate.

Altro elemento di distinzione è la remunerazione, identica a quella del Conto Deposito per privati: l’importo lordo del tasso base è l’1,00%, del tasso a 3 mesi l’1,25%, del tasso a 6 mesi l’1,75%, del tasso a 12 mesi il 2,25%.

Strategicamente Conto Deposito Business rappresenta un importante passo avanti nell’offerta di risparmio, finora dedicata solo ai privati – conclude Miccolie un ulteriore sviluppo di un portafoglio prodotti capace di rispondere alle crescenti necessità del mercato”.

Autovelox? Un nostro lettore ci spiega come e quando fare ricorso

È ormai prassi delle amministrazioni pubbliche rilevare un eccesso di velocità tramite gli autovelox del tipo Traffiphot III SR , 104/C2 , 105/SE , Velomatic 512 , Telelaser , Tutor etc.. Per cui l’utente della strada si vede recapitare un verbale di infrazione e si accorge di aver violato l’art. 142 del codice della strada perché un apparecchio automatico – senza concedere diritto di replica – ha accertato una velocità superiore rispetto a quella prevista dalla norma.

Ma chi ci può dare l’assoluta certezza che il rilevamento della velocità effettuato attraverso l’uso della tecnologia sia stato compiuto nel rispetto della legge?

Non è un caso che le varie associazioni dei consumatori e gli stessi organi di stampa hanno denunciato alle autorità governative le irregolarità delle infrazioni accertate a mezzo autovelox. Al di là delle fondate segnalazioni di abuso degli autovelox, l’unico possibile rimedio al mal torto subito è attivare la Giustizia.  Ecco perché vogliamo segnalare a tutti i nostri lettori, soprattutto a qui lettori che sulla strada ci lavorano tutti i giorni, un libro, anzi un e-book, che consente ai cittadini di tutelarsi dagli autovelox nel migliore dei modi. L’e-book è intitolato Come non pagare le multe da Autovelox  ed è stato scritto da un nostro affezionato lettore, l’Avv.Salvatore Iozzo, esperto in opposizioni a sanzioni amministrative. Il libro è anche corredato da un formulario e da un video tutorial per la compilazione del ricorso.

Ecco, come rimediare alle multe ingiuste da autovelox noi ve lo abbiamo detto. Adesso sta a voi comportarvi bene e fare attenzione quando siete al volante. Siate prudenti, allacciate le cinture e rispettate sempre i limiti di velocità.

Troppo alti i prezzi delle Rc Auto: per risparmiare serve l’aiuto del web

Secondo una ricerca dell’osservatorio assicurazioni auto del sito comparatore Cercassicurazioni.it, le tariffe Rc Auto nei primi 9 mesi del 2010 sarebbero aumentate del 33% rispetto all’ultimo trimestre 2009. E allora come fare per risparmiare? i consumatori più svegli ricorrono alla comparazione su internet, dove sempre di più vanno affermandosi siti di comparazione dei premi assicurativi. Emanuele Anzaghi, amministratore delegato di Cercassicurazioni.it spiega così il risparmio per i consumatori: “Tale risparmio è da intendersi come differenza tra il premio medio proposto dalle 18 Compagnie assicurative presenti su cercassicurazioni.it e il best price online offerto al cliente. L’analisi dei dati permette di trarre due conclusioni: la prima è che, data la grande differenziazione dei premi Rc Auto, non è possibile imputare gli aumenti a un fantomatico cartello delle assicurazioni, ma piuttosto al sempre maggiore impatto di problemi strutturali quali frodi assicurative o scarsa efficacia del sistema bonus/malus per i quali urgono soluzioni radicali”. E ha aggiunto: “La seconda è che per il consumatore diventa fondamentale comparare i prezzi delle diverse assicurazioni allo scopo di ottenere un premio più vantaggioso, eventualmente anche cambiando compagnia in modo da incentivare la competizione e, di conseguenza, favorire una riduzione dei premi assicurativi”.

Le perdite del settore Rc Auto rimangono uno dei temi più spinosi all’interno del comparto assicurativo, dunque. Solo qualche mese fa l’Isvap aveva affrontato il problema convocando le imprese e i consumatori alla ricerca di una soluzione. Una strade individuata dalle compagnie è siglare accordi con carrozzerie convenzionate, contenendo i costi di riparazione.

fonte: Ansa

Do you speak English? Dalla rete un’ottima risorsa gratuita per aiutarti nelle traduzioni

Vi ricordate la celeberrima scena in cui Totò e Peppino cercavano di abbozzare una maccheronica lingua straniera per chiedere una semplice indicazione stradale? Bene. Quante volte vi è capitato di fronte ad un testo da tradurre in inglese come una lettera, un contratto, un curriculum o più genericamente un documento di sentirvi proprio come loro? A noi è successo ed immaginiamo che qualche volta sia successo anche a voi nella vostra vita professionale. Certo ormai l’inglese bisogna almeno un po’ impararlo, ma le cose non si possono certo imparare dall’oggi al domani, così per fortuna c’è internet con le sue mille risorse free che ci aiuta anche a tradurre un documento in inglese, o magari in francese o perché no in cinese!
La risorsa che vi vogliamo presentare oggi si chiama DocTranslator ed è un potentissimo traduttore online che ci permette di tradurre i nostri documenti in tantissime lingue.

Molti di voi probabilmente per aiutarsi nelle traduzioni usano già l’ottimo Google Translator, che nell’ultimo anno è stato ottimizzato ed oggi consente delle traduzioni migliori rispetto a prima. DocTranslator in realtà utilizza anch’esso il motore di traduzione di Google, ma in più ci permette di risparmiare tanto tempo. Infatti non occorre fare un copia/incolla del documento da tradurre, ma dopo aver cliccato sul tasto “translator” nel menu in alto ci permetterà di scegliere e uploadare direttamente dal nostro computer il documento da tradurre.

Sarà possibile tradurre in maniera automatica file .doc; .docx; .xml; .xls; xlsx; pptx; .txt Inotlre, a traduzione effettuata il sistema rinominerà e salverà (dove vorremo) il nuovo file tradotto, formattato allo stesso modo dell’originale. Quindi il tempo risparmiato sarà nel copia/incolla del file e nella riformattazione del testo. Quindi avremo a disposizione la stessa capacità di traduzione di Google Translator con in più le funzioni di formattazione automatica dei testi. Non male per essere un programma online 100% gratuito.

Noi lo consigliamo a tutto quelli che si stanno per accingere a tradurre un curriculum oppure una lettera in inglese. Consigliamo però anche di ridare un’occhiata al vostro nuovo documento in inglese (o in qualunque altra lingua voi l’abbiate tradotto), perché per quanto una traduzione possa esser buona, resta sempre una traduzione letterale a cui magari si dovrà dare una ritoccatina qua e là per renderla perfetta.

Traduci gratis i tuoi documenti

Nino Ragosta

Microsoft offre gratis il suo antivirus anche alle piccole imprese ed agli studi professionali.

Anche la grande Microsoft pensa alle piccole imprese ed ai piccoli studi professionali. Così l’antivirus Microsoft Security Essentials potrà essere utilizzato gratuitamente anche nelle piccole imprese.

Ad annunciarlo la stessa società fondata da Bill Gates. Finora, l’uso gratuito della Microsoft Security Essentials era consentito esclusivamente in ambito privato.

Il limite per poter usufruire di licenze gratuite in ambito aziendale è stato fissato ad un massimo di 10 terminali (cioè l’antivurus potrà essere istallato al massimo su dieci pc/notebook/netbook della stessa ditta/professionist).

Secondo Microsoft le soluzioni aziendali attualmente sul mercato non sono pensate per le micro e piccole imprese ed hanno spesso funzioni e costi proibitivi. Security Essentials si propone di colmare questa situazione con una soluzione gratuita e facile da gestire.

Lanciato da Microsoft nel 2009 Security Essentials è arrivato sul mercato per sostituire il poco fortunato One Care e da subito è statoofferto gratuitamente agli utenti con licenza Windows regolare. Obiettivo dell’azienda era il lancio di un antivirus semplice ma efficace che potesse offrire una soluzione di sicurezza fortemente integrata all’interno delle altre politiche di sicurezza.

Noi lo consigliamo… in fondo è un prodotto Microsoft, c’è da fidarsi!

Scarica gratuitamente il tuo antivirus.

Siete alla ricerca di un software gestionale per le fatture? Eccone uno 100% gratis.

Cari Lettori, piccoli imprenditori e liberi professionisti, oggi vi presentiamo un altro software, rigorosamente gratuito, che vi faciliterà (e non poco) nella gestione della vostra attività, dalla gestione della fatturazione a quella del magazzino.

Il programma di cui scriviamo si chiama Invoicex ed è un software gestionale molto utile soprattutto per chi lavora in regime di contabilità semplificata.

Noi lo abbiamo scelto e ve lo consigliamo innanzitutto per la sua semplicità di utilizzo e per le istruzioni completamente in italiano, quindi anche perché a produrre questo software è stata TNX, una s.n.c. made in Italy (anzi made in Poggibonsi).

Il software possiede funzioni avanzate come la gestione del magazzino, agenti, listini multipli, import/export dati di vendita e acquisto, backup e ripristino integrati, anteprima e stampa in PDF di tutti i documenti. Si tratta di un software gratuito ed open source; intuitivo e facile da usare, non ha alcun costo di licenza ed è completo di tutte le funzionalità per l’amministrazione delle micro e piccole imprese, per gli studi professionali dei liberi professionisti, per artigiani e per negozianti.

Il programma è stato realizzato in Java sotto licenza GPL. Licenza GPL vuol dire in breve che chiunque può scaricare i sorgenti del programma, modificarli, ed usarli a proprio piacimento, ma senza la possibilità di renderlo chiuso e a pagamento. Questo proprio a garanzia che il progetto rimanga libero e indipendente, infatti una volta modificato deve essere comunque rilasciato sotto licenza GPL mettendo quindi a disposizione sempre il codice sorgente.

Scarica gratis il software.

Nino Ragosta

Lavori da casa? Ecco come fare per inviare fax gratis dal web.

Questo articolo sarà sicuramente molto utile ai consulenti che lavorano da casa e che si trovano spesso nella condizione di dovere inviare un fax ad un cliente, un partner, un fornitore e non possedendo l’apparecchio per la trasmissione dei fax non sanno come fare.

La soluzione più semplice per ovviare a questo problema è quella di utilizzare un’applicazione online gratuita. Ce ne sono diverse, ma vogliamo consigliarvi MyFax, perché di certo è la più intuitiva e semplice da utilizzare. Inoltre utilizzare MyFax non richiede alcuna registrazione e permette di inviare gratuitamente 2 fax al giorno in 41 paesi, Italia inclusa. Due soltanto le limitazioni del servizio: potrete inviare al massimo 9 pagine alla volta ed i documenti che invierete non potranno essere più grandi di 10Mb.

Ecco come funziona: una volta giunti sulla home page di MyFax, compilate i campi richiesti nel box To contenti il nome, il paese ed il numero di fax del destinatario, nel box From inserendo il nostro nome ed il nostro indirizzo email (vi servirà per ricevere la conferma dell’avvenuto invio), successivamente scegliete nel box Fax Message attraverso il tasto Sfoglia il file da inviare per fax e se volete inserite anche un breve messaggio di descrizione del contenuto. Ora che tutto è pronto, cliccate il bottone Send Fax per inviare il fax.

Una volta cliccato il bottone per l’invio del fax riceverete nell’indirizzo di posta elettronica prima indicato un’email che ci informerà dell’avvenuto invio o meno del fax.

Invia gratis il tuo fax.