La Taverna di Poldo, il franchising delle paninoteche

Dal nome del goloso amico di Braccio di Ferro è nata una catena di paninoteche dal nome La Taverna di Poldo, che, attiva dal 1985, è presente su territorio nazionale con i suoi negozi in franchising da almeno tre anni.

Aprire un locale del marchio richiede un investimento importante, tra 100.000 e 150.000 euro, oltre al pagamento di diritti di entrata e canoni periodici, e occorre avere a disposizione un locale con almeno 60 mq di superficie, che possibilmente sorga in zone ad alta intensità di traffico e non residenti.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito La Taverna di Poldo.

Patata Shop, il franchising dei fast food

Difficile che i brand appartenenti ad un franchising conoscano tempi di crisi particolarmente duri.
Per questo, chi vuole mettersi in proprio, può pensare di entrare a far parte di un team organizzato in un network di negozi.
Per quanto riguarda la ristorazione, ad esempio, ci sono molti esempi, alcuni dedicati particolarmente al fast food, in linea con i trend del momento.

Un esempio concreto è quello di Patata Shop, che, come dice la parola stessa, si basa sul fast food più conosciuto, con patatine fritte ed hamburger tra i protagonisti del menù.

Affiliarsi a questo marchio non prevede una spesa particolarmente onerosa, e basta avere a disposizione un locale di almeno 70 mq, in una zona di passaggio della città o in un centro commerciale.
Il piccolo investimento comprende, oltre all’esclusiva di zona, un corso di formazione, affiancamento nel nuovo punto vendita, assistenza per l’iter burocratico e la richiesta delle autorizzazioni igienico sanitarie, ma anche la progettazione del punto vendita.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Patata Shop.

100 Montaditos, il franchising della ristorazione

Un franchising che riguarda la ristorazione che arriva dall’estero: si tratta di 100 Montaditos, che arriva dalla Spagna e propone, sin dal 2008, anno della sua fondazione, birra ghiacciata e panino, che si può scegliere tra 100 versioni differenti.

Il brand, conosciuto, oltre che nella penisola iberica, Portogallo compreso, anche in Messico, Stati Uniti, Colombia e Cile, è stato uno degli antesignani dell’Euromania, che, tutti i mercoledì e tutte le domeniche offriva birra e montadito in offerta, e lo fa ancora.

Entrare a far parte di questo team, che ora vuole espandersi anche su e giù per lo Stivale, è piuttosto semplice, poiché non vengono richieste caratteristiche particolari, né esperienza pregressa nel settore, anche se l’investimento iniziale è di quelli importanti, come spesso accade nel settore della ristorazione.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito 100 Montaditos.

Biscopì, il franchising della piccola ristorazione

Tra i franchising che operano nella ristorazione, c’è anche l’originale proposta di Biscopì, che propone, tutto in un unico locale, panificio, caffetteria, pasticceria, pizzeria e, laddove ce ne sia la possibilità, anche ristorante e gelateria.

Si tratta sicuramente di un progetto ambizioso, ma fattibile grazie ad un affiancamento costante e ad una formazione che permette ai nuovi franchisee di imparare questa professione.

Il locale perfetto deve avere una dimensione di almeno 30 mq, con un investimento iniziale compreso tra 15.000 e 30.000 euro, con richiesta anche di fee d’ingresso e royalties.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Biscopì.

Steak’n Shake, il franchising della ristorazione americana

I franchising nella ristorazione sono sempre più diffusi e numerosi, per questo occorre, se si vuole aprire un’attività in questo settore, ispirarsi ad un brand conosciuto ma diverso dal solito.

Tra questi, ecco Steak’n Shake, che propone menu americani non solo negli States, ma anche all’estero, Italia compresa.

Il locale deve avere una superficie media compresa tra 70 e 300 mq, e sorgere possibilmente nel centro città o in centri commerciali, aeroporti o località turistiche.

L’investimento richiesto è di quelli importanti, e vengono richiesti sia rosalie sia diritti d’ingresso.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Steak’n Shake.

Mexicali, il franchising dei ristoranti etnici

Chi ama i ristoranti etnici e vorrebbe lavorare nel settore, potrebbe approfittare dell’opportunità di Mexicali, franchising nella ristorazione, che è alla ricerca di nuovi franchisee.

Per ora, i negozi aperti in Italia sono sette ma il marchio mira ad espandere la sua rete su territorio nazionale.

Per entrare a far parte del team, occorre un investimento importante, che prevede anche il pagamento di un canone periodico di royalty.
Il locale, di superficie non inferiore a 300 mq, deve trovarsi in zone di alto passaggio o all’interno di centri commerciali ma è possibile aprire anche un corner, dalle dimensioni ridotte, purché non in concorrenza con il locale ospitante.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Mexicali.

Lowengrube, il franchising delle birrerie bavaresi

Sono sempre più frequenti i franchising che appartengono al settore della ristorazione.
Tra questi, ce n’è uno che sta facendo i suoi primi passi e che è alla ricerca di potenziali franchisee.
Si tratta di Lowengrube, le birrerie ispirate alla tradizione di Monaco di Baviera.

Ai nuovi affiliati viene offerto:

  • Supporto professionale nella fase di scelta della location attraverso un’accurata analisi di fattibilità
  • Accesso al sistema informativo del marchio.
  • Corsi di aggiornamento formazione (LOWENGRUBE ACADEMY).
  • Manuale operativo.
  • Tutor attivo per ogni necessità
  • Possibilità di gestione di pratiche leasing e finanziamenti.
  • Presenza del personale qualificato durante la fase di pre-apertura, apertura e gestione.
  • Arredo ed attrezzature personalizzate.
  • Materiale pubblicitario e promozionale.
  • Assistenza per pratiche burocratiche e gestionali.
  • Mail personalizzata e utilizzo della piattaforma internet aziendale.
  • Assistenza nella selezione del personale dipendente.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Lowengrube.

Vom Fass, il franchising del bien vivre

Un franchising particolare, ma numero uno nel suo genere, è Vom Fass, che si occupa della vendita di prodotti sfusi di un certo livello, per soddisfare i palati più esigenti e raffinati.

Oltre ad un assortimento di 20 tipi di aceto balsamico, infatti, è possibile trovare una vastissima selezione di liquori italiani ma anche di distillati provenienti dalle migliori cantine del mondo.

Vom Fass, dunque, è il franchising di coloro che pretendono una qualità superiore alla media.
Per i franchisee attratti da questa particolare fetta di mercato, di nicchia ma anche molto affascinante, possono entrare a far parte del team e ricevere l’adeguata formazione, ma anche una consulenza costante anche dopo aver avviato il proprio punto vendita.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Vom Fass.

Mr Dog, il franchising degli hot dog

Uno dei franchising con i fee d’ingresso più bassi, poiché prevede l’allestimento di un corner e non di un vero e proprio negozio: si tratta di Mr Dog, che opera nella piccola ristorazione, e precisamente nella produzione e vendita di hot dog, il panino americano per eccellenza.

Con il pagamento di 1.490 euro + Iva, vengono forniti i primi 1080 panini completi, che prevedono un incasso minimo di 2.700 euro.
Le forniture successive vengono effettuate dalla stessa Mr Dog, che grazie ad accordi fatti con le aziende produttrici riesce ad offrire le migliori materie prime del mercato a prezzi davvero bassi, meno di un Ingrosso.

Cosa viene offerto:

  • Marchio con zona in esclusiva
  • Attrezzatura in comodato d’uso
  • Prima fornitura di 1080 panini gratis
  • Assistenza allo start-up
  • Espositore da banco
  • Assistenza e studio di campagne marketing
  • Inserimento nel sito mrdog.it in punti vendita
  • Assistenza continua
  • Forniture materie prime a basso prezzo

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Mr Dog.

Soofi, il franchising del finger food

Le offerte sono tante, e a volte sembra che siano maggiori rispetto alla domanda.
In realtà, tra i franchising del settore della ristorazione, ce ne sono alcuni in grado di proporre servizi e menù originali.

Un esempio è quello di Soofi, il primo franchising del settore finger food, quindi in grado di proporre un’opportunità di crescita notevole ai potenziali franchisee.

Per chi fosse interessato, è previsto un investimento iniziale di 29.900 euro, al quale non vanno aggiunte royalties e che comprendono la fornitura di attrezzature e l’allestimento del punto vendita, in esclusività di zona.

Affiliandosi, i franchisee possono approfittare di:

  • Utilizzo del marchio
  • Assistenza per la ricerca della location
  • Corsi di formazione dalla durata di 10 giorni
  • Assistenza per tutti gli adempimenti burocratici pre apertura
  • Esclusiva territoriale
  • Pianificazione e strategie pubblicitarie
  • Manuale operativo
  • Assistenza post apertura
  • Sito internet e programma gestionale per gli ordinativi

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito Soofi.