Nuovo regime dei minimi tra vantaggi e attacchi

Mentre sul web impazza l’attacco social delle associazioni professionali e delle partite Iva contro il governo Renzi e gli errori compiuti nei confronti dei liberi professionisti, l’anno nuovo è iniziato e con esso è stato introdotto il nuovo e disastroso regime dei minimi.

Proprio per protestare contro la revisione del regime dei minimi e gli altri sbagli marchiani del governo, Confassociazioni, Acta e Alta Partecipazione hanno dato il via alla campagna “mettiamo in fattura il malus Renzi”, con l’indicazione in fattura del cosiddetto “malus Renzi”, in contrapposizione al bonus di 80 euro evidenziato nelle buste paga dei lavoratori dipendenti.

Parallelamente, è partita la guerra di hashtag scatenata dal CoLAP con il suo #Matteosegnaaportavuota e sempre da Confassociazioni, Acta e Alta Partecipazione con #annullaAutogol. Senza contare il tweet bombing del 28 gennaio contro l’account Twitter del premier @matteorenzi.

Intanto, sotto il fuoco incrociato del popolo delle partite Iva, il nuovo regime dei minimi ha cominciato a prendere forma e, come risulta dal convegno Telefisco del Sole 24 Ore, tenutosi nei giorni scorsi a Milano, le cifre sono di tutto rispetto. Le ha illustrate il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, secondo la quale la revisione del regime dei minimi introdotta dal governo “fa entrare 700mila partite Iva che prima non c’erano e avevano regimi molto più pesanti“.

Orlandi ha voluto ampliare l’orizzonte del problema sottolineando che le recenti polemiche sul nuovo regime dei minimi rispondono solo al punto di vista dei professionisti e non tengono conto dei vantaggi per altre partite Iva: “In questo Paese – ha detto – tutti pensano solo ai professionisti e nessuno agli artigiani, ai piccolissimi commercianti, ai fabbri, ai piccoli riparatori”.

Orlandi ha poi ricordato che chi è entrato nel regime dei minimi al 5% entro la fine del 2014, come si sa manterrà le stesse regole e non subirà quindi delle nuove norme. “Vedremo come la norma uscirà dal Parlamento – ha detto – ma quello che colgo è che c’era una serie di soggetti importanti in questo Paese che erano esclusi e che il governo ha fatto entrare“.

Il vantaggio effettivo del regime dei minimi – ha concluso Orlandi – è la semplificazione. I giovani sono in grado di fare la dichiarazione da soli, senza spese, e speriamo tra un paio di anni di poterla fare direttamente noi“. Una posizione chiara e condivisibile, che però non toglie l’amaro in bocca dai professionisti, semmai lo aumenta. Se anche la revisione del nuovo regime dei minimi deve essere un’occasione per la filosofia un tanto al chilo del “mal comune mezzo gaudio”, c’è ben poco da stare sereni.

Incontro a Roma tra Agenzia delle Entrate e INT

Si è appena svolto un importante incontro, presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate a Roma, che ha visto come principali partecipanti Rossella Orlandi, direttore delle Entrate, e una delegazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi capitanata dal presidente Riccardo Alemanno, accompagnato da Sergio Alfani Vice Presidente vicario e da Eva Cazzola della Segreteria.

Motivo dell’incontro è stato un confronto relativamente alle problematiche relative alla legge delega di riforma fiscale, senza però dimenticare argomenti “caldi” come l’invio della pec entro il 31 ottobre all’AGE da parte dei soggetti obbligati agli adempimenti antiriciclaggio.

Il numero uno di INT ha dichiarato: “Il tutto si è svolto all’insegna della massima collaborazione e la dott.ssa Orlandi ha invitato a presentare suggerimenti su varie tematiche dalla revisione dei regimi contabili alle problematiche connesse all’informatizzazione dei dati”.

Tra le tematiche affrontate non poteva mancare anche la futura dichiarazione dei redditi precompilata, riguardo alla quale il direttore dell’Agenzia ha stimato in tre anni il periodo per portare a regime un modello con i dati completi.

Le tempistiche sono piuttosto strette, e per questo l’INT vede il 2015 come un importante anno di sperimentazione, considerando comunque le problematiche che ancora interessano i Caf e i professionisti all’incrocio dei dati già in possesso delle varie amministrazione pubbliche.

Alemanno ha presentato alla dott.ssa Orlandi una serie di appunti con richieste e suggerimenti tra cui la possibile abrogazione del mod. 770 semplificato in ragione della nuova comunicazione unica e di eventuali integrazioni di dati mancanti, ciò ha trovato in linea di massima la condivisione del direttore dell’Agenzia.

Da parte dell’INT è stato anche evidenziato come si dovrebbe maggiormente codificare la richiesta da parte dell’ intermediario fiscale di un maggior lasso di tempo per la consegna di documenti o le risposte a questionari.

Rossella Orlandi si è mostrata d’accordo, considerando legittima questa richiesta ed ha infatti convenuto che rendere più chiara ed univoca tale possibilità, da parte dell’intermediario, con una indicazione generale non possa che avere un effetto positivo e vada nella direzione di una collaborazione e del rispetto del lavoro degli studi professionali.

Sono molti, dunque, i fronti sui quali le parti sono chiamate a lavorare e, a tal proposito, Riccardo Alemanno si confronterà proprio in questi giorni con la direzione delle Entrate per discutere del problema di ricezione delle pec per l’antiriciclaggio, obbligo che al momento non ha ancora trovato una soluzione ma che dovrà essere individuata al più presto.

Vera MORETTI

Rossella Orlandi nuovo direttore delle Entrate

Riccardo Alemanno ha accolto con entusiasmo la nomina di Rossella Orlandi a direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Le prime parole del presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi sono state: “Sono particolarmente lieto della nomina della Dott.ssa Rossella Orlandi a Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sicuramente, date le sue qualità umane e professionali dimostrate negli incarichi di Direttore centrale prima e poi di Direttore regionale del Piemonte, contribuirà fortemente ad apportare i necessari miglioramenti al rapporto fisco-contribuente. Con l’occasione voglio anche salutare e ringraziare il Direttore uscente Dott. Attilio Befera per il lavoro svolto in questi anni e per la disponibilità al dialogo ed al confronto dimostra nei confronti dell’ Istituto Nazionale Tributaristi“.

Alemanno ha inoltre inviato al neo direttore una lettera di congratulazioni e di auguri per il nuovo incarico, ribadendo la assoluta disponibilità a collaborare da parte di INT: “Da parte mia e dell‘associazione, che mi pregio di presiedere, confermo e rinnovo la massima disponibilità alla collaborazione ed a proseguire il confronto costruttivo già in atto sia a livello centrale, sia a livello territoriale“.

La dottoressa Orlandi, dal canto suo, ha poi confermato la necessità di apportare una profonda semplificazione al sistema fiscale, si apre una impegnativa e difficile sfida ad un sistema che pare da sempre refrattario alla semplificazione, l’INT e i suoi iscritti, nel rispetto dei reciproci ruoli, saranno come sempre pronti a fare la loro parte.

Vera MORETTI

Siglati altri due protocolli d’intesa regionali tra INT e Entrate

Dopo la sottoscrizione dei protocolli d’intesa siglati in Veneto e Lazio, sono arrivati quelli relativi alle regioni Emilia Romagna e Piemonte.

A siglarli, sono stati i direttori regionali dell’Agenzia delle Entrate Pierluigi Merletti (Emilia Romagna) e Rossella Orlandi (Piemonte) e i Delegati regionali dell’INT, Elisabetta Micci ( Emilia Romagna) e Francesco Bellante (Piemonte).

Ancora una volta, gli accordi territoriali sono volti a riprendere gli accordi firmati a livello nazionale da Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, e Riccardo Alemanno, presidente di INT, ovvero di incrementare l’uso dei sistemi telematici per il disbrigo delle pratiche e di sistemi potenziati sia per quanto riguarda il Civis sia per le comunicazioni tramite pec.

Gli iscritti INT potranno utilizzare un canale riservato dall’Agenzia, denominato Cup Convenzioni, attraverso il quale potranno essere prenotati appuntamenti presso gli uffici territoriali per tutte le tipologie di servizi non disponibili tramite canale telematico.
Di grande importanza la costituzione di osservatori per verificare l’ andamento degli accordi stessi e l’esistenza di difficoltà operative al fine di migliorare gli strumenti di dialogo e confronto tra intermediari fiscali ed Amministrazione finanziaria.

Alemanno ha mostrato soddisfazione per il lavoro dei delegati regionali, unitamente a quello dei direttori regionali delle Entrate, che testimonia una collaborazione solida e costruttiva finalizzata al miglioramento del rapporto fisco-contribuente.

Vera MORETTI

INT e Agenzia delle Entrate presentano il protocollo Reclamo/Mediazione

Il 5 ottobre 2012 è stato siglato un protocollo tra l’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Piemonte, e l’Istituto Nazionale Tributaristi (INT).
L’accordo è stato sottoscritto a Torino, presso la sede regionale dell’Agenzia delle Entrate, ma ha validità per tutti gli Uffici della regione.

Presenti per la firma del protocollo erano, per l’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, direttore regionale e per l’INT Riccardo Alemanno, presidente nazionale dell’Istituto.
A rappresentare l’Agenzia c’erano anche Giovanna Dal Negro, Capo ufficio Direzione regionale e Giovanna Zippo, Capo ufficio legale, mentre per l’INT il Delegato provinciale di Torino Antonio Spinazzola ed il Vice Delegato Mariagrazia Buccomino.

Si tratta del primo protocollo firmato sul Reclamo/Mediazione, per il quale Riccardo Alemanno ha espresso la sua soddisfazione, ringraziando Rossella Orlandi per la sua collaborazione e disponibilità.
A tale proposito, il presidente dell’Istituto ha dichiarato: “Il Protocollo rappresenta un importante strumento operativo per i tributaristi che affrontano questi innovativi istituti permettendo di ottimizzare tempi, ridurre i costi ed avere informazioni più rapide anche grazie all’uso di sistemi informatici, importante poi la previsione di incontri per monitorarne l’andamento. Ritengo che il dialogo e la collaborazione siano alla base di un proficuo rapporto, nel rispetto dei reciproci ruoli e sempre nell’interesse del Contribuente“.

E se su tutto il territorio nazionale esistono già protocolli redatti per migliorare i rapporti tra Agenzia e Tributaristi, questo è il primo e unico che riguarda il tema Reclamo/Mediazione.
Il protocollo è costituito da 6 articoli, che definiscono le attività di esso, ovvero le modalità di collaborazione tra gli organi sottoscriventi, oltre agli impegni di INT e degli Uffici, in particolare per ottimizzare e facilitare la comunicazione e la collaborazione tra i vari istituti.

Inoltre, come scritto nell’articolo 4, “Gli Uffici e l’INT si impegnano a realizzare un osservatorio” sull’andamento della mediazione tributaria e ad organizzare incontri periodici nell’ottica di un confronto costruttivo, finalizzato anche alla soluzione di eventuali criticità evidenziate nella gestione che siano di ostacolo al conseguimento delle finalità dell’Istituto. Si impegnano, inoltre, ad effettuare, anche attraverso la costituzione di un nucleo misto di esperti scelti in pari numero tra iscritti all’INT e Funzionari dell’Ufficio, una costante ricognizione della giurisprudenza delle Commissioni tributarie locali, nelle cui circoscrizioni hanno sede gli Uffici, al fine della corretta e proficua trattazione delle istanze di mediazione e della realizzazione della giusta imposizione“.

L’impegno, infine, di INT e Agenzia riguarda anche la divulgazione del protocollo e l’entrata in vigore, che parte dalla data di sottoscrizione.

Vera MORETTI