Rottamazione quater, ancora pochi giorni per evitare la decadenza

Mancano pochi giorni per recuperare il pagamento delle tre rate della rottamazione quater ed evitare la decadenza. Ecco come fare per non perdere i benefici della pace fiscale.

Rottamazione quater, pagare le prime 3 rate entro il 15 marzo

La rottamazione quater è la misura di pace fiscale adottata con la legge di Bilancio per il 2023. Terminata la prima fase di adesione si è passati al pagamento delle rate. La rottamazione quater ha consentito di rateizzare tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.

Il piano dei pagamenti prevedeva il versamento della prima rata entro il 31 ottobre, 2023, la seconda rata entro il 30 novembre. Le successive rate dovevano avere cadenze trimestrali e di conseguenza la terza rata era in scadenza il 28 febbraio 2024.

Per ogni pagamento vi è una tolleranza di 5 giorni. Nel momento in cui vi era la scadenza delle prime due rate si sono però verificate delle difficoltà con l’uso della piattaforma, proprio per questo a novembre è stata concessa la possibilità di recuperare anche la prima rata e ora viene riconosciuta la possibilità di recuperare il pagamento della prima e della seconda rata, senza quindi decadenza. Il termine entro il quale devono essere pagate le prime 3 rate  è il 15 marzo 2024. Anche per questo pagamento è possibile usufruire della ulteriore soglia di tolleranza di 5 giorni.

La possibilità di rientrare nei pagamenti è prevista dal decreto Milleproroghe ed è stata inserita al momento della conversione in legge dello stesso.

Come effettuare i pagamenti delle prime tre rate ed evitare la decadenza

I pagamenti possono avvenire tramite banca, anche attraverso i servizi online messi a disposizione. Inoltre è possibile effettuare i versamenti attraverso le sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Infine, è possibile utilizzare il servizio “Paga on-line”, la piattaforma PagoPA, canali telematici bancari e postali, il servizio di domiciliazione bancaria.

Leggi anche: Rottamazione quater arriva la maxi sanatoria per chi non ha pagato le prime due rate

Rottamazione quater, chi decade può chiedere la rateizzazione?

Rottamazione quater, chi decade può chiedere la rateizzazione?

Il 1° febbraio, nel corso di Telefisco 2024 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i limiti in merito alla possibilità di rateizzazione degli importi delle cartelle fiscali per le quali si sia decaduti dalla rottamazione quater.

Rottamazione quater, in caso di decadenza si può chiedere la rateizzazione?

Mentre si lavora alla possibilità di riammettere alla rottamazione quater per i decaduti (emendamento presentato al decreto Milleproroghe) l’Agenzia delle Entrate chiarisce i limiti delle regole ora in vigore e lo fa nel corso di Telefisco.

Sappiamo che la rottamazione quater ha consentito a molti contribuenti di sanare i rapporti sospesi con il Fisco attraverso la misura di pace fiscale che prevede l’eliminazione i sanzioni e interessi. La normativa però prevede che nel caso in cui si saltino i pagamenti si decada dal beneficio.

Già nelle scorse settimane è stata data la possibilità di recupero a chi aveva saltato la prima rata. In caso però di decadenza ricordiamo che rivive il vecchio debito fiscale. Sono sorti dubbi sulla possibilità per il contribuente di rateizzare gli importi. L’articolo 1, commi 231 e seguenti della Legge di Bilancio 2023 (n. 197/2022 che disciplina la rottamazione quater), non prevedono il venir meno di future rateizzazioni per chi decade dalla definizione agevolata per omesso o insufficiente versamento delle somme dovute. Perché allora sorgono dubbi?

Perché non si può chiedere la rateizzazione in caso di decadenza dalla rottamazione quater?

Osta al beneficio della rateizzazione in seguito a decadenza dalla rottamazione quater l’articolo 15 bis, comma 2 della legge 50 del 2022 che va a modificare il Dpr 602 del 1973. In base alla nuova formulazione:

  • è possibile chiedere la rateazione delle cartelle esattoriali per un numero massimo di 72 rate;
  • le rate sono ulteriormente prorogabili in caso di peggioramento (da dimostrare) della situazione economica del contribuente;
  • La richiesta di rientro agevolato viene tuttavia meno se nel corso del piano di pagamento si saltano un totale di 8 rate;
  • venuto meno il beneficio della rateizzazione, l’importo deve essere versato in unica soluzione.

In base all’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate le cartelle esattoriali emesse dopo l’entrata in vigore della nuova formulazione, nel caso in cui siano state oggetto di rottamazione quater, dalla quale si sia poi decaduti, non possono beneficiare di un’ulteriore rateizzazione. Il contribuente “non può nuovamente rateizzare questi debiti, non per effetto dell’inefficacia della definizione ma della decadenza dalla vecchia dilazione”. Praticamente rivive il vecchio debito così com’era.

Leggi anche: Evasione fiscale e terrorismo, caccia a chi non paga le tasse sui social

Bonifici fine anno, come devono essere trattati fiscalmente?

Rottamazione quater la proroga è definitiva, pagamento entro il 18 dicembre

C’è tempo fino al 18 dicembre 2023 per il pagamento della prima e della seconda rata della rottamazione quater. A stabilirlo è il decreto Anticipi.

Proroga rottamazione quater

Il decreto Anticipi è stato convertito e tra le misure previste vi è la proroga delle scadenze delle prime due rate della rottamazione quater. Ricordiamo che la prima rata della rottamazione quater era in scadenza il 30 ottobre, mentre la seconda rata era in scadenza il 30 novembre. La legge di bilancio 2023 che ha previsto la misura di pace fiscale stabilisce che in caso di mancato pagamento anche di una sola rata nelle scadenze previste, vi è la decadenza dal beneficio.

Questo implica che rivive la vecchia cartella esattoriale.

Sia per la scadenza della prima rata della rottamazione quater, sia per la seconda scadenza, vi sono stati dei problemi con la piattaforma negli ultimi giorni utili per il pagamento, proprio per questo motivo erano in molti ad aver chiesto la possibilità di una proroga. La stessa è arrivata, ma effettivamente i tempi sono stretti, infatti la conversione è arrivata nella sera del 14 dicembre e il pagamento può essere effettuato entro lunedì 18.

Come funziona la proroga della rottamazione quater?

Chi decide di pagare potrà pagare entrambe le rate se non aveva pagato la prima, o solo la seconda se la prima era stata pagata. Nel primo caso l’importo può essere particolarmente elevato, infatti le prime due rate della rottamazione quater, non solo erano a breve scadenza, ma coprivano anche il 20% totale degli importi.

Chi ha pagato la prima rata della rottamazione quater e non riesce a pagare la seconda, decade dal beneficio, ma potrà comunque ottenere lo scomputo delle somme versate dal totale da pagare.

La prossima scadenza a cui prestare attenzione è quella del 28 febbraio 2024, segue il 31 maggio, con successice scadenze trimestrali.

Tra le misure approvate nel decreto Anticipi vi è anche l’esenzione Iva per gli interventi di chirurgia estetica.

Leggi anche: Chirurgia estetica senza Iva, novità nel decreto Anticipi. Per quali interventi e come funziona?

Proroga rottamazione quater, è arrivata. Novità e scadenze

È finalmente arrivata la proroga alla rottamazione quater, il nuovo termine di pagamento è al 18 dicembre, ecco tutte le novità.

Arriva la proroga alla rottamazione quater

Il 6 dicembre in sede di conversione del decreto Anticipi è approvato dal Senato l’emendamento che prevede la proroga dei termini per il pagamento della prima e della seconda rata della rottamazione quater. Per chi è decaduto c’è la possibilità di rientrare nei termini e non perdere i benefici. La proroga era chiesta da più parti a causa sia dei disservizi che si sono presentati al momento del pagamento della prima rata, sia della seconda rata sulla piattaforma Pago PA.

Inoltre la proroga è richiesta perché le scadenze delle prime due rate erano ravvicinate. Infine, vista l’elevata adesione e le entrate ragguardevoli, la proroga aiuta lo Stato a fare cassa.

Sebbene per cantare vittoria si debba aspettare il via libera definitivo, l’approvazione dell’emendamento lascia ben sperare, quindi chi è decaduto e vuole recuperare tenga bene a mente la data del 18 dicembre perché sarà l’ultima e unica possibilità per recuperare.

Tutte le novità sulla rottamazione quater

A rendere i pagamenti della rottamazione particolarmente gravosi erano due fatti ulteriori, infatti la prima rata scadeva il 31 ottobre la seconda il 30 novembre, entrambe con 5 giorni di tolleranza, ma proprio novembre e dicembre sono mesi in cui si concentrano diversi pagamenti e diverse incombenze fiscali. A ciò si aggiunge che le prime due rate della rottamazione quater oltre ad essere riavvicinate hanno un importo abbastanza alto, cioè il 10% del debito complessivo maturato.

Da più parti quindi era stata chiesta la proroga e la stessa è stata approvata in sede di conversione del decreto Anticipi, per avere il via libera definitivo basterà attendere solo ulteriori pochi giorni.

L’emendamento recita: i versamenti con scadenza il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023 si considerano tempestivi se effettuati entro il 18 dicembre 2023.

Naturalmente chi non era riuscito a pagare la prima rata e di conseguenza si considerava decaduto e non ha pensato a dover pagare la seconda, si ritrova ora a dover pagare contemporaneamente due rate che corrispondono al 20% dell’ammontare del totale del debito.

Leggi anche: Rottamazione quater in tilt il sistema Pago Pa di pagamento

Rottamazione quater in tilt il sistema Pago Pa di pagamento

Il 5 dicembre 2023 scadeva il termine ultimo per il versamento della seconda rata della rottamazione quater, corrispondente al 10% del totale del debito maturato. Molti i contribuenti che non sono riusciti a onorare tale termina, infatti per l’ennesima volta il sistema Pago Pa va in tilt, ecco cosa succede.

Disservizi nella piattaforma Pago Pa bloccano la rottamazione quater

Il problema alla piattaforma Pago Pa per i pagamenti si era già presentato al momento del pagamento della prima rata della rottamazione quater, molte persone erano state bloccate nell’impossibilità di eseguire il versamento. Fattore che ha determinato la decadenza dai benefici della pace fiscale prevista dalla legge di bilancio per il 2023. Proprio per questo motivo era stata chiesta la possibilità di riammettere questi contribuenti alla procedura, ma il Governo è stato sordo a tali istanze.

Ora il problema si è riproposto e anche in questo caso chi non è riuscito a pagare la seconda rata ha perso la possibilità di continuare con i versamenti rateali. Le inefficienze sono dovute alla difficoltà del sistema di gestire il flusso pesante di utenti che all’ultimo momento cercano di pagare la rata.

Come funziona la rottamazione quater con Pago Pa

Il canale PagoPA permette di effettuare versamenti dei bollettini della rottamazione quater mediante i canali telematici di banche, Poste e con i servizi di home banking. Consente inoltre i pagamenti di vari bollettini, come le varie imposte/tasse, ma anche le bollette della luce.

Si tratta di un metodo pratico, sicuro, comodo, veloce, ma a volte fa i capricci. Cosa che è successa nella mattinata del 5 dicembre, per poi ripristinare il corretto servizio nel pomeriggio, ma molti avevano già smesso di provarci.

Ricordiamo che in caso di decadenza per mancato pagamento della seconda rata, le somme versate per la prima rata non sono perse, ma nel nuovo calcolo delle imposte ancora dovute in “regime ordinario” tali somme saranno scomputate.

Leggi anche: Rottamazione quater, arriva la proroga dei termini?

Rottamazione quater, cosa succede se non si paga la prima rata

Il 31 ottobre 2023 è scaduto il termine del pagamento della prima rata, o unica rata, della rottamazione quater. Per effetto della tolleranza prevista di 5 giorni, è possibile effettuare il pagamento entro il 6 novembre senza conseguenze, ma cosa succede nel caso in cui non si dovesse rispettare neanche tale termine?

La decadenza dalla rottamazione quater per il mancato pagamento della rata

La rottamazione quater è una misura di pace fiscale introdotta dalla legge di bilancio 2023, prevede la possibilità di sanare la propria posizione con il Fisco versando gli importi dovuti indicati nella cartella di pagamento, ma senza sanzioni e interessi.

Nel caso in cui non sia rispettato il piano dei pagamenti vi è la decadenza. Cosa vuol dire?

La decadenza dalla rottamazione quater porta di nuovo a vita la vecchia cartella esattoriale. Questo implica che il contribuente dovrà versare gli importi originari comprensivi di sanzioni e interessi. Non solo, l’agente di riscossione potrà ricominciare le procedure di riscossione coattiva che possono prevedere diverse possibilità, come il pignoramento del conto corrente.

Leggi anche: Pignoramenti conti correnti, ecco gli intoccabili

La decadenza si verifica anche nel caso in cui non ci sia l’omesso versamento, ma il versamento parziale o insufficiente.

Per chi ha già effettuato il primo pagamento, si ricorda che la seconda rata è in scadenza al 30 novembre, anche in questo caso si applica la tolleranza di 5 giorni e di conseguenza si potrà effettuare il versamento entro il 5 dicembre senza il rischio di decadenza. Le rate successive sono 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

In caso di decadenza dalla rottamazione quater perdo gli importi già pagati?

Cosa succede se ho pagato la prima rata, ma non riesco a terminare il piano dei pagamenti? Questo è il quesito che si pongono molti contribuenti che temono di perdere anche quanto già versato, con la prima rata o con le altre rate eventualmente pagate.

La soluzione a questo dilemma è data dall’articolo 1 comma 244 della legge 197 del 2022 ( legge di bilancio 2023) che stabilisce: relativamente ai debiti per i quali la definizione non ha prodotto effetti, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero.”

Ciò implica che le somme eventualmente già versate non sono perse.

Leggi anche: Rottamazione quater, avvisi inviati, attivati i servizi ContiTu e la domiciliazione

Rottamazione quater, avvisi inviati, attivati i servizi ContiTu e la domiciliazione

L’Agenzia delle Entrate ha completato il percorso per la comunicazione delle somme dovute a coloro che hanno fatto richiesta di adesione alla rottamazione quater entro il 30 giugno 2023, parte ora la seconda fase del lavoro con l’attivazione dei servizi online tra cui il servizio ContiTu che permette di scegliere quali avvisi pagare.

Come scaricare la comunicazione dell’AdE sulla rottamazione quater

L’Agenzia delle Entrate ha inviato 3,8 milioni di avvisi con l’indicazione degli importi dovuti da coloro che hanno aderito alla rottamazione quater. Non solo, ora sono disponibili i nuovi servizi online che consentono di scaricare copie dei provvedimenti utili a coloro che per qualsiasi motivo li avessero persi.

Oltre alla copia della comunicazione delle somme dovute, è possibile scaricare anche i moduli per i primi dieci pagamenti, utili a coloro che hanno chiesto il pagamento rateale. La copia può essere richiesta accedendo all’area riservata del sito Riscossione attraverso l’autenticazione con un’identità digitale, codice Spid, Cie o Cns.

Qui è possibile visionare tutte le cartelle in particolare le stesse sono identificate con i seguenti codici:

  • AT: accoglimento totale;
  • AP: accoglimento parziale;
  • AD per le adesioni con debiti “rottamabili” ma nessun importo da pagare;
  • AX per adesioni con debiti “rottamabili” per i quali non si deve pagare nulla e con un importo residuo da pagare per debiti “non definibili”;
  • RI: per indicare le adesioni rigettate in quanto i debiti indicati nella domanda non sono “rottamabili” e, quindi, l’importo deve essere pagato senza agevolazioni.

Come chiedere la domiciliazione per il pagamento delle rate della rottamazione quater

I servizi online disponibili consentono inoltre di chiedere la domiciliazione dei pagamenti. In questo modo gli importi saranno addebitati direttamente in conto corrente non si rischia di saltare delle rate per dimenticanza e non è necessario fare la fila. Per accedere a tale funzionalità occorre selezionare la voce “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” presente nella sezione Definizione agevolata.

Entrati in questa sezione sarà sufficiente selezionare il piano di Definizione agevolata su cui si vuole attivare la domiciliazione bancaria e inserire i dati richiesti. Terminata la compilazione l’Agenzia invia una e-mail di presa in carico all’indirizzo di posta elettronica indicato. In un secondo momento arriverà la comunicazione sempre tramite posta elettronica con la conferma dell’attivazione del servizio e l’indicazione della rata che sarà addebitata.

Nel caso in cui il contribuente non riceva la comunicazione in oggetto entro 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della rata sarà necessario effettuare il pagamento con le modalità ordinarie.

ContiTu per scegliere quali importi pagare

L’Agenzia ha inoltre provveduto ad attivare il servizio ContiTu che permette di scegliere quali pagamenti effettuare scegliendo di pagare solo alcuni degli avvisi/cartelle “rottamabili”, con la possibilità di ricalcolare l’importo dovuto e ricevere i nuovi moduli di pagamento. Per esercitare questa opzione, una volta entrati nell’area sarà necessario compilare la richiesta con il codice fiscale, il numero della lettera ricevuta con la relativa data, nonché i numeri che identificano le cartelle/avvisi che si intendono pagare (presenti nella comunicazione).

Ricordiamo che la prima rata della rottamazione quater scade il 31 ottobre 2023.

Leggi anche: Rottamazione quater, non ho ricevuto i bollettini per il pagamento, dove li trovo?

Rottamazione quater, non ho ricevuto i bollettini per il pagamento, dove li trovo?

Si concluderanno il 30 settembre 2023 le operazioni di comunicazione delle somme dovute all’Agenzia delle Entrate in seguito ad adesione alla rottamazione quater. Inizieranno poi a decorrere i termini per il pagamento dell’unica rata o della prima rata del piano di rateizzazione, ma dove trovare e come scaricare il bollettino per effettuare il pagamento?

Dove trovo i bollettini per il pagamento della rottamazione quater?

Il pagamento della prima o unica rata della rottamazione quater scade il 30 ottobre. La comunicazione delle somme dovute avviene tramite posta raccomandata, oppure attraverso il proprio indirizzo pec. In allegato a tale comunicazione vi è l’unico bollettino, nel caso in cui non sia stata chiesta la rateizzazione delle somme, oppure i bollettini con già indicati gli importi delle singole rate.

Nella comunicazione sono disponibili i bollettini delle prime 10 rate trimestrali, le successive saranno pagate con bollettini inviati con apposita comunicazione.

Per chi riceve la comunicazione con raccomandata non vi sono particolari adempimenti da fare, infatti i bollettini sono recapitati all’indirizzo indicato. Chi ha scelto la comunicazione via pec può invece stampare i bollettini direttamente dalla comunicazione ricevuta.

Cosa faccio se non ho ricevuto la comunicazione e non ho i bollettini?

Chi non ha ancora ricevuto al comunicazione, ma vuole sapere se la propria istanza è stata accolta, può accedere alla propria area personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per accedere è necessario identificarsi con il proprio codice Spid, oppure con la Carta di identità elettronica o con il codice CNS. Una volta effettuato l’accesso, è possibile verificare se sono già presenti nell’area i dati relativi alla propria istanza di adesione alla rottamazione quater.

Per la verifica occorre andare all’area “Definizione agevolata” e di seguito alla voce “comunicazione delle somme dovute”. In caso di esito positivo, si troveranno tutte le indicazioni del caso, la copia del provvedimento che si dovrebbe ricevere attraverso la pec o la raccomandata e i bollettini da scaricare direttamente dal sito.

Leggi anche: Rottamazione quater, arrivano le prime comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Rottamazione quater, non si può pagare con compensazione dei crediti di imposta

Rottamazione quater, arrivano le prime comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate

A sorpresa l’Agenzia delle Entrate sta inviando a coloro che hanno aderito alla rottamazione quater il prospetto per il pagamento. Lo stesso era atteso nel mese di settembre. Ecco cosa succede.

Comunicazione somme dovute rottamazione quater

La rottamazione quater accelera. Dopo gli iniziali tentennamenti con proroga dei termini per aderire, entro il 30 giugno 2023, iniziano ad arrivare ai contribuenti i primi prospetti di liquidazione. Molti li attendevano per il mese di settembre, invece c’è largo anticipo nelle operazioni di comunicazione delle somme dovute. Naturalmente le scadenze per il pagamento restano fissate e quindi ricevere ora il prospetto non vuol dire affrettarsi a pagare la prima rata.

La normativa prevede che entro il 30 settembre 2023 l’agente di riscossione, cioè l’Agenzia Entrate e Riscossione, comunica a coloro che hanno proposto istanza di adesione alla rottamazione quater le somme dovute. Comunica altresì l’importo delle singole rate con le relative scadenze. La comunicazione avviene attraverso l’indirizzo di posta elettronica certificata fornita dal contribuente al momento dell’adesione, inoltre accedendo all’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile prendere visione della comunicazione.

Proprio in queste ore i primi contribuenti stanno ricevendo la comunicazione in oggetto. Occorre ricordare che oltre alla possibilità di ricevere la comunicazione dell’accettazione dell’istanza, con le somme dovute e il piano rateale, è possibile anche che vi sia un diniego, cioè la non accettazione dell’istanza. Questa è possibile nel caso in cui per le cartelle esattoriali non vi siano i requisiti per accedere alla rottamazione quater.

Il provvedimento di diniego è motivato quindi sono indicate le ragioni per le quali l’Agenzia non può accettare l’istanza. Il diniego costituisce un atto autonomamente impugnabile, per i crediti tributari innanzi alla Corte di giustizia tributaria di primo grado.

Rottamazione quater, come effettuare il pagamento

In caso di accettazione ricordiamo che il pagamento delle somme può avvenire con addebito in conto corrente o mediante i moduli di pagamento precompilati allegati alla comunicazione delle somme dovute, infine le somme possono essere pagate presso gli sportelli delle Agenzie di riscossione presenti sul territorio.

Per la rottamazione quater è esclusa la possibilità di utilizzare crediti in compensazione, cioè di compensare quanto dovuto con crediti fiscali maturati.

Il contribuente che ha aderito al piano rateale, con la comunicazione delle somme dovute riceve anche i moduli di pagamento relativi alle prime dieci rate. Prima della scadenza dell’undicesima rata, il contribuente riceverà le ulteriori comunicazioni. In caso di smarrimento dei moduli il contribuente può scaricarli sul portale dell’Agenzia delle entrate.

Comunicazione finale, le comunicazioni sono state appena avviate e il contribuente potrà riceverle entro il 30 settembre, probabile che con l’inizio del periodo feriale le comunicazioni cessino, quindi niente paura, se non si riceve la comunicazione in questi giorni non è sintomo dell’esistenza di un problema o di un diniego.

Leggi anche: Rottamazione quater, non si può pagare con compensazione dei crediti di imposta

Si ricorda anche che per le popolazioni dell’Emilia Romagna è ancora possibile aderire.

Leggi anche: Rottamazione quater, riapre la piattaforma per l’adesione

Rottamazione quater, non si può pagare con compensazione dei crediti di imposta

Il 30 giugno 2023 è scaduto il termine per la presentazione dell’istanza per adesione alla rottamazione quater, solo per i territori colpiti dall’alluvione del mese di maggio vi è stata la proroga al 30 settembre 2023 e per loro è ancora accessibile la piattaforma. Per tutti gli altri iniziano ad arrivare i primi chiarimenti sui pagamenti, in particolare non sarà possibile utilizzare i crediti di imposta per pagare i debiti con il Fisco risultanti dalla rottamazione quater.

Rottamazione quater, non si possono usare i crediti vantati verso l’Agenzia delle entrate

La rottamazione quater consente di regolarizzare i rapporti con il Fisco, per le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre del 2015 pagando solo capitali e spese di riscossione. Nei prossimi giorni i contribuenti che hanno proposto istanza inizieranno a ricevere dall’Agenzia delle entrate il provvedimento di accettazione o meno dell’istanza. Nel frattempo in molti si chiedono se possono utilizzare eventuali crediti di imposta maturati per il pagamento.

L’Agenzia delle entrate ha fornito risposta con la risposta a Interpello 373 del 2023. Nella risposta sono fornite anche delucidazioni sul perché non è possibile procedere alla compensazione.

Rottamazione quater, perché non si può procedere al pagamento con la compensazione dei crediti di imposta?

L’Agenzia delle entrate nella risposta ad Interpello 372 del 2023 sottolinea che la Legge di Bilancio 2023 che disciplina la rottamazione quater prevede espressamente quali sono le modalità di pagamento dei piani rateali (o unica rata) per coloro che aderiscono alla pace fiscale. Le modalità di pagamento ammesse sono:

  • domiciliazione su conto corrente indicato dal contribuente;
  • pagamento presso gli sportelli degli agenti di riscossione;
  • moduli precompilati che arriveranno entro il 30 settembre o entro il 31 dicembre per i contribuenti delle zone colpite dalle alluvioni di maggio.

A supporto di questa limitazione vi sono anche i provvedimenti adottati nei precedenti provvedimenti di pace fiscale, ad esempio la rottamazione ter. In quel caso la circolare 25 del 2020 dell’Agenzia delle entrate precisava che non era possibile seguire strade diverse rispetto a quelle previste dalla norma comprensiva del provvedimento di pace fiscale.

Leggi anche: Rottamazione quater, riapre la piattaforma per l’adesione