Operaio perde le dita in una macchina fresatrice

 

A Bologna, un uomo di 32 anni, di origini tedesche ma residente in Italia, è stato vittima di un brutto infortunio sul lavoro. Impiegato in una ditta di lavorazione di automatismi per le macchine industriali a Mezzolare di Budrio, l’uomo stava lavorando a una macchina fresatrice, quando, forse per una disattenzione fatale, si è tagliato le dita della mano destra durante una misurazione del pezzo che stava tranciando.

A causa della gravissima ferita riportata, è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso che ha trasportato d’urgenza l’uomo all’Istituto Policlinico Universitario di Modena, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. La vittima non è in pericolo di vita.

Autotrasportatore muore scaricando un camion

 

E’ accaduto a Molinella, in provincia di Bologna. La vittima, un autotrasportatore di 49 anni, durante le operazioni di scarico di un camion, è rimasto coinvolto nella chiusura di una sponda. L’uomo, originario del Catanese ma da anni residente  in provincia di Mantova, e’ deceduto sul colpo,  mentre si trovava nel capannone industriale di Molinella. I soccorritori del 118 arrivati sul posto hanno trovato l’uomo riverso a terra, e non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. a seguito di arresto cardiocircolatorio.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Molinella, la Polizia Municipale e i dipendenti del dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Asl, che hanno posto l’area industriale sotto sequestro. le prime indagini ricondurrebbero l’incidente costato la vita all’uomo al mancato rispetto di alcune procedure di sicurezza da parte della vittima, anche se sono ancora in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri.

Lazio: finanziamenti per la sicurezza sul lavoro

Un plafond di 2 milioni di euro da destinare  alla formazione e alla sicurezza sul lavoro. La Regione Lazio ha stanziato un pacchetto di finanziamenti per le imprese che vogliono investire sulla formazione e la riduzione del rischio sul luogo di lavoro.

Le attività si divideranno in base al livello di rischio delle aziende, quindi basso, medio e alto. Il bando vuole effettuare una netta distinzione tra i vari livelli di rischio, favorendo i progetti che riguardano imprese e lavoratori sottoposti a rischio elevato.

Gli interventi formativi dovranno riguardare: la formazione generale, sulla normativa vigente, su aspetti legati alla organizzazione della sicurezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, sui diritti e doveri dei lavoratori. La formazione specifica sui rischi del settore di appartenenza dell’impresa e le misure messe in atto per prevenirli; la formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti in azienda e legate al lavoratore o ai lavoratori che stanno seguendo il corso. E ancora la formazione manageriale, destinata a chi ricopre ruoli di responsabilità nell’ ambito della sicurezza.

Ogni progetto dovrà coinvolgere almeno 6 imprese e avere un minimo di 12 destinatari, allo scopo di favorire la collaborazione tra imprese.

Due gli ambiti di intervento individuati in base al grado di rischio:

  • a rischio alto per la quale sono stati stanziati  1.114.150 di euro
  • a rischio medio e basso per la quale sono stati stanziati 985.850 di euro 

I destinatari dei corsi di formazione dovranno essere registrati nel libro unico con contratto in corso della micro, piccola o media impresa. Le tipologie ammesse riguardano: i lavoratori stranieri, i lavoratori di età inferiore ai 25 anni, i lavoratori di età superiore ai 50 anni, i lavoratori stagionali del settore agricolo, i lavoratori con meno di 2 anni di esperienza, i datori di lavoro delle piccole, medie e micro imprese, piccoli imprenditori di cui all’ articolo 2083 del codice civile e lavoratori autonomi.

Per richiedere il finanziamento dovrà essere inviata domanda via posta certificata entro il 13 settembre 2012 alle ore 12. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito PortaLavoro della Regione Lazio.

Pezzo di metallo spappola lo stomaco a un operaio: morto

Un morto sul lavoro in Umbria. Un lavoratore immigrato precario è morto dopo alcune ore di agonia all’ospedale di Perugia a causa di un incidente sul lavoro avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in un’azienda metalmeccanica Proma di Umbertide.

L’uomo, secondo una nota di Fim Cisl-Fiom Cgil Perugia, è stato colpito con violenza da un pezzo di metallo allo stomaco e l’impatto è stato tanto forte da sbalzarlo per diversi metri.

I lavoratori e la Rsu, insieme a Fim e Fiom hanno convocato un’assemblea nella quale si è deciso il fermo dell’attività per alcune ore in tutti i turni di lavoro.

Veneto: al primo posto la sicurezza sul lavoro

 

Finanziamenti a fondo perduto volti a coprire fino all’80% delle spese sostenute per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. La Regione Veneto offre alle piccole e medie imprese veneziane contributi a fondo perduto fino a 5 mila euro per allineare le imprese alle disposizioni comunitarie in materia di sicurezza.

Il bando, attivato dalla Camera di Commercio di Venezia eroga incentivi per coprire le spese di consulenze e verifiche tecniche sulla conformità alle normative in materia di sicurezza antisismica, anche a seguito del recente sciame sismico che lo scorso maggio ha investito l’Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia.

I finanziamenti potranno essere impiegati anche a copertura dei costi di valutazione da agenti fisici e dei costi per l’acquisto di attrezzature e macchinari in sostituzione di precedenti non a norma, nonchè le spese per gli interventi di adeguamento di macchinari già presenti nell’azienda ma non più in linea con le disposizioni comunitarie in materia di sicurezza.

Non solo. Le piccole e medie imprese potranno usufruire dei contributi forniti dalla Camera di Commercio anche per la messa a norma dell’impiantistica elettrica, per la presentazione della SCIA per la prevenzione incendi e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

Le domande di adesione al bando dovranno essere inviate entro e non il oltre il 31 dicembre 2012 mentre gli interventi di messa in sicurezza del luogo di lavoro potranno essere effettuati il 10 luglio e il 31 dicembre 2012.
Per ulteriori informazioni e per conoscere le modalità di adesione al bando sulla sicurezza è possibile consultare il sito della Camera di Commercio di Venezia.

Mantova: nuovi finanziamenti per sicurezza e sostenibilità

La Camera di Commercio di Mantova mette a disposizione 150.000 euro di contributi a fondo perduto destinati alle aziende del territorio che decidano di investire in sicurezza e sostenibilità.

Potranno partecipare al bando tutte le aziende iscritte al Registro delle imprese con sede legale o unità operativa in provincia di Mantova, che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa.

Il bando di finanziamento è esteso anche alle imprese mantovane situate in uno dei comuni delle province limitrofe colpite dal sisma del maggio 2012, che avranno diritto alla priorità nell’assegnazione dei contributi.

Per ricevere il finanziamento occorrerà dimostrare che gli investimenti realizzati con il contributo della Camera di Commercio siano finalizzati alla sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro. Potranno essere finanziati gli investimenti sostenuti dal 02/01/2012 al 30/11/2012.

Nel dettaglio in materia di sicurezza le PMI potranno beneficiare di contributi per spese sostenute riguardanti:

perizie sulla resistenza ai sismi degli edifici adibiti ad attività di impresa, effettuati da professionisti abilitati, finalizzate, se opportuno e ove necessario, a definire un piano d’intervento sugli immobili per la riduzione dei rischi di danni strutturali da eventi sismici

adeguamento attrezzature e macchinari a requisiti di sicurezza (griglie, schermi di protezione, sistemi di protezione anticaduta, antincendio, antifurto, ecc.)

acquisto attrezzature e macchinari nuovi, dotati delle necessarie certificazioni di prodotto e conformi agli standard di sicurezza previste dalla legge, legati a:

  • attività di produzione, esclusi i trattori per le imprese agricole;
  • attività di logistica, esclusi gli automezzi e mezzi di trasporto su strada;
  • impianti di prevenzione inceni

In materia ambientale invece, l’accesso ai contributi riguarda:

• l’installazione e posa in opera di impianti che riducono, all’interno e all’esterno dell’azienda, l’impatto ambientale del processo produttivo in termini di emissioni d’aria, acqua, rifiuti e rumori

• installazione e posa in opera di tecnologie che favoriscono il risparmio di materie prime o l’utilizzo di materie prime meno inquinanti o sostanze non pericolose, riduzione degli scarti di lavorazione, la trasformazione degli scarti/rifiuti in materie riutilizzabili all’interno del ciclo produttivo

• tecnologie che consentano la riduzione di peso, la multifunzionalità, il riutilizzo degli imballaggi

• interventi di rimozione/smaltimento eternit (esclusi costi per interventi di nuova copertura)

Non sono ammesse nel bando spese per acquisto di beni immobili, IVA e altre imposte e tasse, interventi forniti da imprese con le quali la richiedente abbia rapporti di controllo, di partecipazione finanziaria, o amministratori, consiglieri e rappresentanti legali in comune, spese sostenute “in economia”, con proprio personale aziendale e/o utilizzando mezzi propri, spese di manutenzione ordinaria, riparazioni e altre tipologie di spesa non attinenti alle finalità del bando.

Il contributo riconoscibile è a fondo perduto, pari al 25% delle spese sostenute (al netto dell’IVA) e documentate sino ad un massimo di 5.000 euro per singola misura.

Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente con invio telematico accessibile dal sito www.mn.camcom.gov.it alla sezione Promozione e finanziamenti – Bandi di finanziamento e agevolazioni – Domande telematiche.

La data ultima per la presentazione della domanda è fissata al 10/08/2012 salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento dei fondi disponibili .

Rispetto dell’ambiente: tema caldo per le aziende

Negli ultimi anni sono diventati cruciali, per le aziende, i temi riguardanti sicurezza sul lavoro e benessere dei dipendenti.
Ma quali saranno i temi “caldi” nel prossimo futuro?

Dopo che la crisi ha quasi imposto, alle aziende, di occuparsi di work life balance, il trend si sposterà ancora di più sull’ambiente, come ha confermato Rossella Sobrero, presidente Koinètica, anche a fronte della conferenza di Rio, che sicuramente lancerà segnali importanti in questo senso.

L’ecologia, e tutto ciò che questo comporta, dunque, rappresenterà la nuova mission per le più importanti imprese, che verranno chiamate a soluzioni innovative riguardanti i propri prodotti, il packaging ma anche la logistica.
A giudicare dalle prime mosse delle aziende, ovvero ottimizzazione e risparmio di tempi e costi, sembra che il messaggio sia stato compreso, anche se, come dice la stessa Sobrero: “c’è ancora molto da fare“.

Vera MORETTI

Imprese più attente a salute e sicurezza

Le imprese sono sempre più attente alla salute e alla sicurezza de propri dipendenti. A tracciare il quadro della situazione è Renato Grottola, chief operating officer di Dnv Business Assurance, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale, che afferma: “In Italia recenti ricerche, condotte insieme alla Bocconi, ci dicono che le imprese sono particolarmente sensibili ai temi della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e lo inquadrano come tema fondamentale della sostenibilità”.

In Italia, quindi, le certificazioni dei sistemi di gestione per la sicurezza sul lavoro sta vivendo una fase di crescita, tanto che dal 2011 al 2012 sono più che raddoppiate. Cresce anche l’attenzione verso la sostenibilità ambientale. In generale, le imprese in Italia si stanno evolvendo e guardano alle certificazioni ottenute come al risultato di un impegno interno che coinvolge l’intera filiera. “Le imprese – conclude Grottola – possono e devono svolgere un ruolo attivo, capace di influenzare le dinamiche e le pratiche di fornitori e distributori”.

Francesca SCARABELLI

Burocrazia: ma quanto mi costi?


Piccole e medie imprese costrette a fare i conti con una burocrazia sempre più cara e severa. Secondo le stime della Cgia di Mestre il peso degli obblighi contributivi in materia di lavoro, ambiente, privacy, sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi peserebbe sulle azienda per una cifra che raggiunge quota 23 miliardi di euro l’anno. Il settore che incide maggiormente sui bilanci delle pmi resta comunque quello del lavoro e della previdenza sociale.

Qualche dato? Fra tenuta dei libri paga, comunicazioni legate alle assunzioni o alle cessazioni di lavoro, denunce mensili dei dati retributivi e contributivi, retribuzioni e autoliquidazioni le piccole e medie imprese italiane si vedono sfilare dalle tasche 9,9 miliardi di euro l’anno.

“Se con un colpo di bacchetta magica fossimo in grado di ridurne il costo della metà – ha sottolineato il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi – libereremo 11,5 miliardi di euro all’anno che potrebbero dar luogo, almeno teoricamente, a 300.000 nuovi posti di lavoro”. Il macigno della burocrazia costringe le imprese a diffidare dalle nuove assunzioni, paralizzando e ostacolando la crescita del nostro sistema economico.

A gravare sul bilancio delle pmi per un valore di 3,4 miliardi di euro l’anno, sono inoltre le spese inerenti alla salvaguardia dell’ambiente: autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue, impatto acustico, la tenuta dei registri dei rifiuti e le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera sono voci con cui bisogna confrontarsi a fine anno.

Il conto della burocrazia si fa sempre più salato se si guarda alle altre voci in bilancio:

2,8 miliardi di euro per gli adempimenti amministrativi (dichiarazioni dei sostituti di imposta, comunicazioni periodiche ed annuali Iva)
2,2 miliardi di euro per la privacy
1,5 miliardi di euro per la sicurezza sul lavoro 1,4 miliardi di euro per la prevenzione incendi
1,2 miliardi di euro per gli appalti
600 mila euro per la tutela del paesaggio e dei beni culturali

Genova: la sicurezza sul lavoro al primo posto

Salute e sicurezza sul luogo di lavoro sempre al primo posto. Inail ha promosso un nuovo bando dedicato alle piccole e medie imprese con sede a Genova o nella provincia del capoluogo ligure.

Il bando, che scadrà il prossimo 7 marzo, metterà a disposizione delle aziende incentivi e finanziamenti volti ad attuare la normativa sulla sicurezza sul lavoro da parte delle aziende interessate, e a promuovere una cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro.

Il bando Inail gode del supporto della Camera di Commercio di Genova che, insieme alle Associazioni di categoria, sarà a disposizione delle Aziende che vorranno partecipare al bando per provare ad accedere al finanziamento previsto.

L’obiettivo per le aziende coinvolte sarà quello di adottare nuovi modelli organizzativi e di responsabilità sociale di impresa. Per Inail l’accento va posto anche sulla tutela della salute del lavoratore,che vada oltre l’infortunio sul luogo di lavoro, che rappresenta un notevole costo sociale dal momento che impatta notevolmente sull’economia di tutti. Meglio prevenire, insomma che curare.

Particolare attenzione sarà poi prestata alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese del territorio che fanno a capo alle varie Associazioni di categoria.

Per partecipare al bando e per ricevere ulteriori informazioni consultare il sito dell’Inail.