Dall’INAIL finanziamenti alle imprese per la sicurezza sul lavoro

L’INAIL concede contributi alle imprese per realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Possono essere presentati progetti di investimento e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

L’incentivo è costituito da un contributo in conto capitale nella misura del 50% dei costi del progetto. Il contributo massimo è pari a 100mila euro, il contributo minimo erogabile è pari a 5mila euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di spesa. Per i progetti che comportano contributi superiori a 30mila euro è possibile richiedere un’anticipazione del 50%.

Le imprese interessate possono inserire la domanda online dal 28 dicembre 2011 al 7 marzo 2012 sul sito www.inail.it – Punto Cliente.

Le domande inserite, alle quali è stato attribuito il codice identificativo, vanno poi inoltrate on-line nelle date di apertura e di chiusura dello sportello informatico che saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire dal 14 marzo 2012.

Puoi trovare tutte le informazioni negli Avvisi pubblici e relativi allegati, nonché nel Manuale per l’utilizzo della procedura online.

Fonte: Rete URP Veneto

E’ partita la settimana europea per la sicurezza sul lavoro

Nell’ambito della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri, organizzata dall’Agenzia europea EU-OSHA, è iniziata il 24 ottobre, per terminare il 28 dello stesso mese, la settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.

Si tratta di un’iniziativa volta a sensibilizzare le imprese sul tema purtroppo sempre attuale degli infortuni.
Fortunatamente, il primo semestre del 2011 ha registrato un calo anche se il tasso di incidenti mortali è rimasto stabile, e il 15% di questi riguardano la manutenzione e i luoghi di lavoro.

Si tratta di un argomento che deve coinvolgere tutte le aziende, di ogni grandezza e settore e, al fine di vedere calare sensibilmente il numero di incidenti annui, EU-OSHA fornisce alcune buone prassi da seguire per garantire una manutenzione sicura nei luoghi di lavoro:

 

  • Integrazione della gestione della sicurezza e salute sul lavoro nella gestione della manutenzione
  • Approccio strutturato basato sulla valutazione del rischio
  • Ruoli e responsabilità definiti
  • Sistemi di lavoro sicuri e chiari orientamenti da seguire
  • Formazione e attrezzature adeguate
  • Coinvolgimento dei lavoratori nel processo di valutazione del rischio e gestione della manutenzione

Alla Settimana europea per la Sicurezza sul Lavoro hanno aderito oltre 50 aziende partner e circa 10.000 persone, a vario titolo coinvolte nelle attività di comunicazione sulla tematica della manutenzione sicura. Partecipare all’iniziativa comporta vantaggi significativi in termini di un maggiore coinvolgimento dei dipendenti (43%) e migliori attività di messa in rete (64%).

Da non sottovalutare anche l’opportunità di ricevere informazioni e formazione per aiutare le imprese a rendere davvero sicuro il proprio luogo di lavoro, a tutti i livelli.

Vera Moretti

Rischi sul lavoro? Arriva OiRA

L’UE ha lanciato OiRa, l’applicazione web utile alle pmi per limitare i rischi di infortuni sul lavoro. Si tratta di una web app innovativa, ed è stata creata per più di 20milioni di imprese attive in Europa.

La Online interactive Risk Assessment, da cui OiRa, in grado di tracciare  una valutazione dei rischi sul posto di lavoro, assicura standard di alto livello per quanto riguarda la prevenzione e la sicurezza.

Ma vediamo come funziona: si parte dall’individuazione dei rischi al supporto nelle azioni preventive e nel tracciamento delle papabili contromisure ad hoc, fino ad un costante monitoraggio quotidiano delle attività.

OiRa è già disponibile in diverse lingue, tra cui inglese e francese, nonché una versione per il Risk assessment anche su smartphone.

Il progetto, che ha l’obiettivo di ridurre drasticamente il numero di morti bianche,  incidenti sul lavoro e i casi di malattie professionali, è stato presentato durante il 19esimo Congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro, che ha avuto luogo a Istanbul.

L’applicazione multimediale è free e scaricabile sul sito ufficiale OiRa.

Giulia Dondoni

Formatori sicurezza sul lavoro vogliono un registro nazionale

Le sigle Firas-Spp, Federformatori, i formatori edili di FeSica-Confsal Edilizia, Anfos, Anfop e Anesa che coprono l’intera categoria dei formatori sulla sicurezza nei posti di lavoro hanno vagliato la volontà di istituire un registro nazionale per valorizzare e tutelare la professione.

Noi facciamo una richiesta ben precisa alle istituzioni: vogliamo che sia istituito un registro nazionale dei formatori sulla sicurezza sul lavoro. E quindi che ci siano dei paletti, dei punti fermi per i formatori che operano nella sicurezza, una sorta di codice deontologico in materia da seguire, come avviene ad esempio in campo medico” – ha detto Vivietta Bellagamba, vicesegretario generale vicario di Firas-Spp recentemente in occasione di un congresso a Roma.

Recentemente è stata avanzata anche l’ipotesi di creare una una consulta interassociativa, un organismo democratico, con un rappresentante legale ‘super partes’, che rappresenti i professionisti davanti alle istituzioni.Rolando Morelli, presidente di Anfos ha aggiunto: “La figura del formatore per quanto ruguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro è stata inizialmente ‘prevista’ dal decreto legislativo 626 che è stato poi abrogato, e quindi con il decreto 81/08. Più che la figura del formatore, però, il decreto obbliga i datori a formare i propri lavoratori in merito ai problemi che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il datore di lavoro per adempiere a questo compito che è spesso gravoso e complesso, perché ci sono tante norme tecniche da applicare durante la formazione, si avvale di figure professionali esperte nella materia, e cioè i formatori”.

Ad oggi vi è solo la norma Uni Iso, la 17024, che permette ai formatori di certificarsi, troppo poco per una prefessione che merita di essere maggiormente valorizzata.

M.Z.