Smart cities expo world congress, ecco la Transition Town italiana

Smart cities, energy, technology, mobilità sostenibile, governance e città sostenibili: saranno questi i temi trattati allo Smart cities expo world congress che si terrà dal 18 al 20 Novembre 2014 a Barcellona al cospetto di 160 aziende e 300 municipalità da tutto il mondo. In rappresentanza del nostro Paese saranno presenti il Polo Tecnologico di Pordenone, l’ISIA Roma Design e ICE – Italian Trade Agency che presenteranno il loro progetto di Transition Town, un percorso metodologico transdisciplinare che affronta i temi legati ai nuovi modelli di insediamento urbano, sviluppati attorno al significato di Transizione quale paradigma con cui leggere alcuni processi chiave nell’era del mercato globale.

Transition Town non è solo un importante veicolo dell’innovazione tecnica e progettuale completamente Made in Italy in materia di habitat; si propone anche di mettere in collegamento sistematico aree ad alta intensità di ricerca ed innovazione con un sistema produttivo ad alta intensità manifatturiera ed applicativa come quello italiano, per generare nuove prospettive ed opportunità (nono solo) economiche.

JM

Hi-tech, sognando la smart city

 

La smart city, la città intelligente del futuro più prossimo, sarò dotata di strategie di pianificazione urbanistica tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi, grazie all’impiego diffuso di nuove tecnologie all’avanguardia in tutti i settori, per migliorare, inevitabilmente, la qualità della vita, le esigenze di imprese e istituzioni, preservando intatto l’ambiente circostante. Sogno o realtà?

Intanto, per promuovere l’idea di smart city la Fondazione Altran per l’Innovazione  ha promosso un bando dedicato al tema Smart Cities & Citizenship per promuovere l’innovazione tecnologica al servizio del bene comune cercando di rendere meno utopico il sogno della città intelligente. Per aziende, start up, centri di ricerca, studenti, ricercatori e dipartimenti universitari, enti, fondazioni, Ong e onlus c’è tempo fino al 31 ottobre 2014 per iscriversi al bando.

Saranno premiati i progetti più interessanti e innovativi di condivisione di beni e servizi (dal bike sharing, già attuale in diverse città italiane nemmeno troppo intelligenti, al car pooling, passando per il baratto dei beni), le soluzioni che facilitino l’interazione sociale e rafforzino i legami attraverso le community on line e, nemmeno a specificarlo, i progetti legati all’internet of things, internet of everythings rivolti alla smart citizenship.

JM

Il 20 giugno a Cesena, il Confartigianato Day

Al prossimo Confartigianato Day che si terrà il 20 giugno a Cesena, si parlerà di fablab, smart cities, innovazione digitale, nuovi scenari tecnologici, senza dimenticare le sfide del territorio per lo sviluppo con un diverso approccio al rapporto tra scuola, università e imprese e un sistema dell’istruzione più rispondente alle esigenze del mondo del lavoro.

L’evento, organizzato da Confartigianato Federimrpesa Cesena, ha come tema, dunque, “La Rivoluzione Artigeniale. Tradizione, Innovazione e Tecnologia per disegnare nuovi confini dello sviluppo“.

Ad introdurre i lavori sarà Stefano Bernacci, segretario di Confartigianato Federimpresa Cesena, il quale avvierà il dibattito con Paolo Manfredi, responsabile innovazione Confartigianato Imprese; Mauro Colombo, segretario Confartigianato Varese dove è stata condotta una esperienza pioneristica sul fablab; Andrea Vaccari, responsabile FabLab Romagna e gli imprenditori Matteo Bacchi, Alex Mancini e Nicola Pippi che illustreranno esperienze all’avanguardia nel settore dell’innovazione.

Bernacci ha dichiarato, a proposito dell’iniziativa: “Siamo convinti che le imprese artigiane e le piccole imprese possono svolgere un ruolo fondamentale nell’innovazione del territorio e dell’economia a condizione di superare gli approcci che partono dalla tecnologia rispetto ai bisogni da soddisfare.Questo non significa sottovalutare l’importanza di avere reti telematiche ad alta velocità e disponibili su tutto il territorio o la digitalizzazione della pubblica amministrazione per la semplificazione dei rapporti con cittadini ed imprese. Riflettere sul modello di sviluppo delle città prima della loro informatizzazione significa tuttavia avere la consapevolezza che senza connettere l’ultimo miglio nessuna tecnologia smart potrà funzionare. Significa coinvolgere le imprese, ad esempio in settori come l’edilizia, l’impiantistica, l’energia, la mobilità, la cultura ed i servizi socio-assistenziali, nell’implementazione delle soluzioni che la tecnologia offre. Confartigianato ha posto il tema delle smart cities fra quelli più importanti della propria agenda di accompagnamento al mercato delle imprese“.

Vera MORETTI

La banda larga per risollevarsi dopo il sisma

Il Comune di Pieve di Cento, tra quelli colpiti dal sisma dell’Emilia Romagna nel 2012, ha deciso di sfruttare, per risollevarsi da quella terribile e distruttiva esperienza, i progetti Smart City, promuovendo così una nuova rete di comunicazione basata sulla tecnologia Fiber To The Home.

Per risalire la china, dopo il sisma che ha fortemente danneggiato la cittadina bolognese, si fa affidamento alla banda larga, e proprio da Pieve di Cento, a questo proposito, partirà una sorta di autostrada digitale che coinvolgerà gli abitanti del territorio e collegherà il Comune con le aziende pubbliche e private.

La fibra ottica di ultimissima generazione FTTH verrà diffusa non solo nei luoghi pubblici, come scuole ed uffici, ma anche nelle abitazioni private.

L’assessore allo sviluppo economico Alessandro Pirani ha definito il progetto: “un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato che, se replicato, potrebbe consentire di superare il digital divide anche nei piccoli e medi centri urbani, quelli di scarso interesse per i grandi operatori di telefonia“.

Vera MORETTI

Artigianato ed innovazione a braccetto

Il consiglio direttivo di Confartigianato Comunicazione di Viterbo ha dato vita al Coordinamento Imprese del Digitale.
L’esigenza è nata come conseguenza di una crescita sostanziale delle imprese artigiane che lavorano nell’Innovation & Communication Technology.

Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Imprese di Viterbo, ha spiegato l’iniziativa: “Lo scopo di questo strumento è quello di dare voce e rappresentanza a questa nuova ed imponente realtà che conquista sempre più terreno nell’universo artigiano”.
Le imprese “pioniere”, che hanno voluto investire in innovazione e tecnologia, riceveranno dunque il giusto supporto, come ha confermato lo stesso de Simone: “Confartigianato è sempre alla ricerca continua di quei canali comunicativi capaci di creare un dialogo costruttivo tra le realtà imprenditoriali che rappresenta e il territorio nelle quali queste operano. Basti pensare al contributo fondamentale dato da alcune manifestazioni come Medioera: situazioni capaci di creare quel terreno di confronto utile a promuovere l’innovazione in ogni sua forma“.

Quelli che, apparentemente, sembravano due mondi opposti, in realtà viaggiano in sintonia, tanto da aver contribuito alla nascita dell’artigiano digitale, un nuovo imprenditore capace di padroneggiare la sua abilità, imparata tramite un passaggio generazionale che si fonda sulla tradizione, e nel contempo la necessità di personalizzazione imposta dalla società contemporanea, in continuo mutamento.
Proprio in tal senso, il Coordinamento Imprese del Digitale di Confartigianato avvierà contatti con gli interlocutori istituzionali, a livello nazionale e locale, per fornire il proprio contributo di proposte nella costruzione e implementazione dell’agenda digitale e delle comunità intelligenti.

Rappresenterà un mezzo per offrire occasioni di confronto e sperimentazione sull’innovazione digitale, anche con il contributo di imprese artigiane che hanno intrapreso il cammino di trasformazione in imprese digitali, pur provenendo da settori diversi.
Obiettivo di questo progetto è raccogliere un patrimonio imprenditoriale eterogeneo ma ricco di risorse e competenze da mettere a disposizione dello sviluppo delle imprese artigiane e del paese.

Vera MORETTI

Al via il master in Smart City

E’ nato il primo master di secondo livello per la formazione di esperti in progettazione di Smart City.

L’iniziativa è promossa dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e dall’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, con il patrocinio di Registro.IT (Autorità di Registrazione Italiana). I destinatari sono giovani laureati in ingegneria e informatica chiamati ad apprendere le metodologie più innovative per realizzare applicazioni e servizi mirati a trasformare le realtà urbane in città intelligenti.

Il master si svolgerà in dodici mesi di formazione, seguito poi da laboratori pratici e tirocini finalizzati a sviluppare in modo concreto nuove App e nuovi servizi per migliorare la vita urbana.
Le risorse che si specializzeranno frequentando questo corso all’avanguardia verranno direttament assunte dalle aziende, presso le quali avranno l possibilità di mettere in pratica quanto acquisito e contribuire così all’innovazione dell’impresa.

Giuseppe Anastasi, direttore del master, ha presentato il progetto: “Il concetto di Smart City sta assumendo rilevanza sempre crescente e diverse città, anche in Italia, hanno attivato progetti per accrescere la sostenibilità, offrire servizi sempre più innovativi, consentire la partecipazione attiva dei cittadini e supportare la loro socialità tramite servizi dedicati. Nella realizzazione di questi obiettivi il ruolo di Internet e delle nuove tecnologie ICT è, chiaramente, imprescindibile. Basti pensare che diverse città europee hanno già attivi programmi specifici per dotarsi di tecnologie che consentano di fornire tali servizi ai propri cittadini, fra queste, Amsterdam, Barcellona, Lione, Santander, Birmingham e altre ancora“.

Vera MORETTI

L’Aquila riparte dal progetto Smart City

Per rilanciare l’imprenditoria dell’Aquila e della sua provincia, che sta ancora pesantemente risentendo del sisma che l’ha devastata nell’aprile del 2009, esiste un progetto che vuole trasformare il capoluogo abruzzese in smart city.

L’Aquila, candidata a Capitale europea della Cultura 2019, ha già ricevuto il Premio Smart City 2013 in occasione della quarta edizione dello Smau Roma ma il progetto Aquila Smart City potrebbe rappresentare un valido esempio di ricostruzione basata sugli investimenti nelle nuove tecnologie e nella nuova edilizia sostenibile, puntando verso il concetto di città intelligente.

Nell’ambito di questo ambizioso progetto, è stato anche lanciata l’idea di un concorso per creare il brand di L’Aquila Smart City, come ha annunciato Altredo Moroni, assessore ai Lavori pubblici: “Non vogliamo più slogan e belle parole, facciamo in modo che dalla giornata di oggi vengano fuori valori veri per ricostruire la nostra città in maniera intelligente. La Smart City rappresenta un nuovo modo di pensare, una nuova cultura. Noi dobbiamo essere in grado di creare una Città capace di scelte strategiche nel campo energetico, nella progettazione urbana, nella partecipazione sociale; tutto deve far parte di una strategia”.

Vera MORETTI

Padova, la smart city del Nord Est

Il primato delle imprese di servizi innovativi, in Veneto, spetta alla città di Padova, che, quindi, si presta ad essere una delle future Smart City del Nord Est.

Per far sì che questa iniziativa possa vedere la luce il più presto possibile, è partito il progetto Padova Soft City, promosso da Confindustria Padova in collaborazione con il Comune, Università, Camera di Commercio e in fase di realizzazione grazie al coinvolgimento di tutte le categorie economiche locali.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, è prevista la creazione di un tecnopolo che vedrà il coinvolgimento di 3mila imprese locali innovative nei settori dell’informatica, della ricerca e sviluppo, del marketing e delle telecomunicazioni.

Gianni Potti, presidente di Confindustria Servizi Innovativi Veneto, ha dichiarato a proposito: “Vivere in un territorio intelligente, sostenibile e con servizi digitali e web based significa semplificazione della vita per i cittadini e vantaggio competitivo per le aziende nella rincorsa alla ripresa. Significa rendere attrattivo il nostro territorio per gli insediamenti delle imprese. Ecco perché il sistema Padova vuole essere pronto alla sfida, fatta di nuove tecnologie, ma anche di investimenti privati e finanziamenti europei”.

Vera MORETTI

Smau 2012, le interviste: Marco Gay, Confindustria Piemonte

 

Infoiva, media partner di Smau 2012, incontra startupper e realtà istituzionali al Salone milanese dell’information e innovation technology. La videointervista a Marco Gay, Presidente Federazione Regionale dei Gruppi Giovani Imprenditori Piemontesi. Perchè è importante puntare sulle idee e sull’innovazione?

 

Smau 2012, le interviste: Andrea Toigo di Intel

 

Infoiva, media partner di Smau 2012, incontra startupper e realtà istituzionali al Salone milanese dell’information e innovation technology. La videointervista a Andrea Toigo, Enterprise Technology Specialist Intel