SPID illimitato o con scadenza? I chiarimenti e cosa bisogna fare

. Lo SPID ormai è diventata una cosa nota a tutti, uno strumento di cui la maggior parte della popolazione è in possesso ed utilizza anche. Parliamo di uno degli strumenti che permettono il filo diretto con le Pubbliche Amministrazioni e con i soggetti aderenti da parte dei contribuenti italiani.

Uno strumento che grazie alle sue credenziali di accesso ed ai suoi tanti livelli di sicurezza, consente di presentare domande, inoltrare documenti, scaricare moduli e certificati da Enti e Uffici delle PA.

Uno strumento particolare, che ha di fatto soppiantato le varie credenziali di accesso singole che ogni pubblica amministrazione richiedeva ai contribuenti per l’accesso alle aree riservate e alle aree a tema dedicate ai contribuenti.

Ma è uno strumento che spesso crea dubbi e perplessità, come quella relativa alla scadenza dello stesso. Chi ha avuto a che fare con le credenziali di accesso dell’Inps per esempio, piuttosto che dell’Agenzia delle Entrate, deve capire che lo SPID può essere considerato uno strumento universale. Ed uno strumento che una volta assegnato ad un contribuente non scade più.

Lo SPID in sintesi, ecco di cosa si tratta

Vuoi controllare il tuo estratto conto dei contributi, scaricare la certificazione unica Inps, versare i contributi all’Istituto Previdenziale? Lo strumento ideale è lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale. Grazie a questo strumento, si può accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, al proprio cassetto fiscale, all’area My Inps della già citata Inps, al portale dell’automobilista.

Una soluzione unica che grazie a delle credenziali di accesso semplifica la vita ai contribuenti. Niente più file agli sportelli, o appuntamenti come accade adesso con le regole ferree anti Covid adottate da tutti i Pubblici Uffici.

SPID nel segno della semplificazione

Lo SPID è utile a cittadini ed imprese per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione ed è formato quindi da una identità digitale unica. SI può richiedere da diversi provider del servizio con procedure e costi diversi. Oltre che alla “gita” fisica presso gli uffici pubblici, lo SPID è alternativo a CIE e CNS, rispettivamente Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Ma è uno strumento meno complicato dei precedenti che prevedono PC e lettori di card annessi o smartphone di ultima generazione per poter essere utilizzati per le stesse necessità con cui si può utilizzare lo SPID.

Con quest’ultimo basta avere uno smartphone e scaricare l’applicazione ad hoc creata ed il gioco è fatto. Con credenziali personali e autorizzazione esclusivamente tramite il soggetto interessato, nella massima sicurezza e con assoluta facilità ci si può collegare ovunque.

Lo SPID scade?

Visto il largo utilizzo, tanto di giovani che di anziani, tanto di contribuenti inclini alle nuove tecnologie che di soggetti meno adatti all’utilizzo degli strumenti elettronici, non sono pochi i dubbi che gli utenti hanno più volte sollevato sullo strumento. Tra questi la scadenza dello SPID. Dal momento che si tratta di uno strumento utilissimo e utilizzatissimo, un dubbio riguarda la scadenza dello SPID.

In rete non sono pochi i siti che parlano di scadenza di questo strumento, mettendo in testa agli utilizzatori l’idea che decorso un determinato periodo di tempo le credenziali scadono ed occorre rifare tutto da capo.

Un primo dato da sottolineare è che la password di accesso allo SPID va cambiata dopo un determinato periodo. Una questione di sicurezza alla base di questa necessità. Ma è lo stesso sistema, nel momento in cui si utilizza, a suggerire quando è il momento di aggiornare la password, perché da troppo tempo si utilizza la stessa. Lo SPID a livello generale però non ha scadenza.

Altri chiarimenti utili sullo SPID

Come è evidente, parliamo di uno strumento che serve per entrare in una sfera di dati sensibili e per questo che è impostato verso la massima sicurezza. Infatti esistono tre distinti livelli di sicurezza per lo SPID.

Lo SPID di livello 1, il più utilizzato, consente di accedere a determinati servizi telematici delle PA,  tramite un nome utente e una password, che lo stesso utilizzatore sceglie liberamente. C’è poi lo SPID di livello 2 che alle credenziali del livello 1 aggiunge la generazione di un codice temporaneo di accesso ogni volta che si utilizza lo strumento. Infine lo SPID di livello 3 ha in aggiunta anche l’utilizzo di uno strumento che legga le chiavi criptate o con firma digitale da remoto.

Occhio al documento di riconoscimento

Chi ha già le credenziali SPID deve sapere però che una scadenza per lo strumento di identità digitale esiste, anche se non si può dire che sia lo SPID a scadere. Per richiederlo, a prescindere dal provider prescelto, occorre presentare la carta di identità o altro valido documento di riconoscimento. Documento da presentare fisicamente alle poste o con riconoscimento a distanza per altri provider.

Si tratta di documenti, questi si, che hanno una data di emissione ed un periodo di validità, cioè una scadenza. E proprio al momento della scadenza del documento di riconoscimento che il provider dei servizi SPID può sospenderlo. Non cancellarlo e quindi costringere l’interessato a rifare tutto da capo. Tramite il numero di telefono o la mail del diretto interessato, il provider comunicherà la sospensione delle credenziali e la motivazione. Va ricordato che questi dati sono entrambi necessari alla pari del documento di riconoscimento, in sede di richiesta delle credenziali. Le credenziali verranno riattivate solo a documento di riconoscimento rinnovato e comunicato al provider stesso.

Naspi 2022: tra le novità l’assistente virtuale INPS, come funziona? Guida

Con il messaggio interno n° 91 del 10 gennaio 2022 l’INPS ha comunicato l’attivazione del servizio di assistenza virtuale per la NASPI 2022, ecco come funzionerà l’assistente virtuale.

NASpI 2022: le novità per la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego

La NASpI è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e può essere richiesta in caso di perdita involontaria del lavoro, dal primo gennaio 2022 ci sono però delle novità, in primo luogo è stato riattivato il decalage e in secondo luogo, in via sperimentale, è disponibile l’assistente virtuale a cui è possibile accedere senza SPID.

Per avere maggiori informazioni sul decalage, leggi la guida: Da gennaio 2022 riparte il decalage sull’assegno NASpI

Come accedere all’assistente virtuale NASpI 2022

L’assistente virtuale NASpI dell’INPS funziona tramite una chat che può essere attivata dai percettori di questa indennità di disoccupazione anche senza doversi prima identificare con l’uso dello SPID.

La prima cosa da fare è andare al sito www.inps.it, da qui si deve andare alla pagina https://www.inps.it/inps-comunica e cliccare sulla voce “Dossier” che si trova nella barra laterale a sinistra.

A questo punto cliccando si apre un menù a tendina dal quale è necessario selezionare la voce “La NASpI”, sempre avendo lo sguardo sulla barra laterale a sinistra.

A questo punto si apre un ulteriore menù a tendina dal quale è necessario selezionare “FAQ- domande frequenti sulla NASpI”. Cliccando su questa voce appare una pagina ricca di notizie inerenti la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, inoltre facendo attenzione, in basso a destra si potrà vedere una piccola icona dell’INPS, si tratta di un riquadro di pochi centimetri con la scritta “Posso aiutarti sulla NASpI??  Selezionando questa voce, prende vita l’assistente virtuale NASpI 2022.

Cliccando sull’icona si apre una finestra di dialogo e per poter iniziare la conversazione occorre spuntare il riquadro in cui si dichiara di aver preso visione dell’informativa sulla privacy. Ora è possibile inviare le proprie domande, inoltre nella finestra di dialogo c’è la possibilità di ampliare in riquadro per avere una visuale migliore, chiudere la finestra utilizzando la “X”, oppure scaricare dei documenti che potrebbero essere inoltrati tramite la chat stessa.

Altri modi per accedere ai servizi di assistenza virtuale INPS

Trattandosi di un servizio attualmente attivo in via sperimentale, è disponibile solo dalle ore 14:00 alle ore 17:00. Ho provato il servizio e devo dire che non ci sono “ingorghi” quindi non c’è necessità di attendere un operatore libero.

Naturalmente anche per i percettori della NASpI oltre ad essere attivo l’assistente virtuale dedicata, è anche possibile accedere ai servizi MyINPS, in questo caso l’assistente è attivo 24 ore su 24, ma è necessario identificarsi con lo SPID, oppure con la Carta di Identità Elettronica o con la CNS.

Concorso INPS 2022 per 385 funzionari che gestiranno l’Assegno Unico

Nuove opportunità per chi è alla ricerca di un lavoro, l’INPS ha infatti reso noto che a breve sarà pubblicato un bando di concorso INPS 2022 per 385 unità di personale. Il bando dovrebbe essere pubblicato all’inizio del 2022.

Concorso INPS 2022

L’INPS ha annunciato che a breve sarà pubblicato un nuovo bando di concorso per l’assunzione di 385 funzionari di Area C, con profilo economico C1 e contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’INPS ha annunciato il bando dopo che con il decreto legislativo sull’Assegno Unico, l’Istituto ha ottenuto l’autorizzazione ad assumere personale. Tali assunzioni saranno focalizzate sulla gestione del nuovo Assegno Unico che va a sostituire i vecchi aiuti alle famiglie tra cui Bonus Bebè e Assegno Nucleo Familiare. Naturalmente per conoscere tutti i dettagli del concorso sarà necessario attendere il bando, ma fin da ora possono essere anticipate delle notizie.

Requisiti e come partecipare al concorso INPS 2022 per 385 funzionari

La prima cosa da sottolineare è che l’INPS per la copertura dei posti di funzionari in categoria C solitamente richiede come requisito di ingresso la laurea. Naturalmente è necessario essere maggiorenni, godere dei diritti civili e politici. Inoltre in tutti i concorsi sono previste prove volte a verificare la conoscenza di una lingua e conoscenze informatiche. Come per tutti i concorsi, anche per questo saranno riconosciuti dei punteggi per i titoli e quindi potrebbe essere utile avere attestati come la patente informatica e certificazioni inerenti le lingue conosciute. Già da ora potrebbe quindi essere consigliato provvedere in modo da avere un punteggio per titoli più elevato.

Non è invece dato sapere attualmente quante prove saranno svolte e come si svolgeranno. Le procedure sono cambiate in seguito all’emergenza Covid 19. La maggior parte delle prove dei concorsi si svolgono in modo decentrato, contestualmente e telematicamente. Si prevede una prova pre-selettiva eventuale nel caso in cui il numero degli iscritti sia elevato e almeno una prova scritta una orale.

In ogni caso la procedura per l’iscrizione al concorso sarà sicuramente telematica e richiederà l’uso di un codice di identificazione digitale come lo SPID, la CIE o CNS. Da sottolineare che negli ultimi bandi di concorso pubblicati ad esempio quello per segretari comunali o ACI è stato previsto come unico strumento per l’iscrizione lo SPID.

Di conseguenza è bene provvedere fin da ora a ottenerne uno. Per sapere come ottenere un’identità digitale, leggi le guide:

Lo SPID con Poste Italiane non è più gratuito: ecco quanto si paga

Carta di Identità Elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida

Certificati anagrafici gratuiti e online dal 15 novembre 2021. Guida

Dimentica le file all’ufficio anagrafe per ottenere un certificato, dimentica le marche da bollo e il dipendente magari un po’ scocciato: dal 15 novembre 2021 15 certificati anagrafici gratuiti saranno disponibili online nella pagina dell’ANPR.

Come fare per scaricare i certificati anagrafici gratuiti

Si prospetta una vera rivoluzione nei confronti dei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale ha reso noto che dal 15 novembre per molti certificati non sarà più necessario fare la fila presso gli uffici del Comune, infatti sarà possibile scaricarli gratuitamente.

Per prima cosa devi essere fornito di un’identità digitale. Devi avere uno dei codici tra lo SPID, la CIE (Carta di Identità Elettronica) oppure la Carta Nazionale Servizi (CNS).

Se hai uno di questi codici sei praticamente già pronto per accedere al servizio. A questo punto devi andare sul sito https://www.anpr.interno.it/ e da qui una volta che avrai effettuato l’accesso con l’identità digitale potrai scaricare i vari certificati.

Quali sono i certificati gratuiti disponibili online?

Si tratta dei principali certificati anagrafici e in particolare il certificato:

  1. anagrafico di nascita;
  2. anagrafico di matrimonio;
  3. cittadinanza;
  4. esistenza in vita;
  5. residenza;
  6. residenza AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero);
  7. stato civile;
  8. di stato di famiglia;
  9. stato di famiglia e stato civile;
  10. residenza in convivenza;
  11. stato di famiglia AIRE;
  12. stato di famiglia con rapporto di parentela;
  13. di stato libero;
  14. anagrafico di unione civile;
  15. contratto di convivenza.

Questi sono solo i primi certificati gratuiti disponibili online, infatti il progetto prevede che il servizio sia ampliato. In questo modo è possibile semplificare la vita dei cittadini e avere una Pubblica Amministrazione sempre più efficiente visto che i vari dipendenti pubblici saranno impiegati in altre mansioni e si potrà ottenere un notevole risparmio economico.

Come fare per ottenere i certificati gratuiti online

Per ottenere questi certificati non solo non sarà più necessario recarsi presso il comune di residenza, ma non sarà neanche necessario pagare il bollo (con marca cartacea o virtuale). Per le zone d’Italia in cui si parlano più lingue, i certificati potranno essere rilasciati in modalità multilingua. Alcuni certificati possono essere rilasciati anche contestualmente, quindi un unica richiesta per più certificati, ad esempio potrebbe essere necessario ottenere il certificato di esistenza in vita (utile per coloro che percepiscono pensioni dall’estero) e il certificato di residenza.

Naturalmente per le persone che hanno poca dimestichezza con le procedure digitali potrebbero esservi delle difficoltà, proprio per questo è prevista la possibilità di effettuare la richiesta anche per un familiare. Accedendo al servizio sarà resa disponibile la lista dei familiari per i quali è possibile accedere al servizio.

La gestione del sistema è affidata a Sogei, da sempre partner tecnologico della Pubblica Amministrazione. Questo servizio offre sicuramente un vantaggio per i cittadini, ma anche per le amministrazioni che potranno accedere al database e avere e avere tutte le informazioni di cui necessitano. La banca dati dell’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) è infatti consultabile da Agenzia delle Entrate, INPS, Motorizzazione Civile e altri enti pubblici che potranno quindi accedere a tutte le informazioni base dei soggetti residenti in Italia.

Non hai un’identità digitale? Scopri nelle guide come puoi ottenerne una

Carta di Identità Elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID

Lo SPID con Poste Italiane non è più gratuito: ecco quanto si paga

Lo SPID con Poste Italiane non è più gratuito: ecco quanto si paga

Se hai bisogno dello SPID devi sapere che ci sono importanti novità in materia, infatti lo Spid presso Poste Italiane non è più gratuito. Ecco cosa cambia.

Spid: con Poste Italiane non è più gratuito

L’Italia va sempre più velocemente verso il digitale e per questo importante passaggio è previsto che siano utilizzati codici di identificazione unici per ogni soggetto e che consentano di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Fulcro di tale cambiamento è lo SPID (Sistema Pubblico di Identificazione Digitale). Per ottenere questo importante codice è possibile rivolgersi a diversi soggetti che offrono il servizio, come TIM, Infocert. Di fatto la maggior parte delle persone fino ad ora ha preferito utilizzare Poste Italiane che ha consentito per molto tempo di ottenerlo gratuitamente. Oggi però tutto è cambiato, infatti dal 1° novembre 2021 anche presso Poste Italiane sarà necessario pagare per avere il servizio. Il costo è di 12 euro.

A cosa serve l’identità digitale SPID

Il Codice SPID oggi è richiesto per molte funzioni, ecco perché ognuno dovrebbe averne uno. Ad esempio è richiesto a imprenditori, aziende, professionisti per poter accedere ai vari sistemi online pubblici, come INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, piattaforme per aziende. E’ richiesto a lavoratori e pensionati per verificare la propria posizione con l’INPS, ad esempio per controllare il cedolino della pensione, per gestire la propria posizione con la Gestione Separata INPS. Non sono esenti i più giovani, infatti il codice di identificazione digitale è richiesto per poter partecipare ai concorsi o per richiedere il Bonus Cultura.

Questi sono solo alcuni esempi in quanto un’altra importante novità entrerà in vigore dal 15 novembre del 2021, infatti i cittadini potranno scaricare online gratuitamente e quindi senza più la necessità di applicare/versare l’imposta di bollo, ben 14 certificati anagrafici, per poterlo fare è però necessario avere il codice SPID o un altro sistema di identificazione digitale.

Naturalmente chi non ha provveduto a ottenere un codice SPID entro il primo novembre 2021 non riuscirà più a ottenerlo gratuitamente.

Poste Italiane specifica che lo SPID non è più gratuito in quanto si è avvertita l’esigenza di allinearsi con gli altri sistemi concorrenti che hanno sempre chiesto il pagamento per rilasciare il codice SPID. Il costo dell’operazione da fare presso un qualunque sportello di Poste Italiane è di 12 euro. Attualmente Poste Italiane è il gestore che ha rilasciato il maggior numero di SPID e questo grazie alla sua rete capillare sul territorio e grazie alla gratuità del servizio.

Una buona alternativa può essere il provider Infocert che si avvale delle ricevitorie Sisalpay e Money e quindi offre un servizio di riconoscimento di persona presente in modo capillare sul territorio. Il costo per il rilascio in questo caso è di 7.99 euro.

Documenti necessari per ottenere lo SPID con Poste Italiane o altro provider

Per poter ottenere lo SPID è necessario procedere al riconoscimento, questo può essere effettuato anche tramite webcam attraverso i sistemi messi a disposizione dai provider, tra cui poste italiane. In alternativa il riconoscimento si può fare di persona presso un ufficio di Poste Italiane oppure attraverso le sedi rese disponibili dagli altri provider. Molte attività commerciali ora offrono questo servizio attraverso l’adesione ai diversi provider che offrono il servizio. Per ottenerlo è necessario avere un documento di riconoscimento (carta di identità, patente, passaporto) un indirizzo e-mail e un numero di cellulare e la tessera sanitaria.

Si può ancora ottenere un’identità digitale gratuita?

La risposta è affermativa, infatti è possibile identificarsi attraverso la CIE (Carta di Identità elettronica,) e l’app CieID è necessario però averne una di ultima generazione, oppure attraverso la CNS (Carta Nazionale Servizi), entrambi questi metodi sono gratuiti.

Per sapere come si fa leggi le guide:

Carta di Identità Elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida

Carta Nazionale Servizi: come registrare la tessera sanitaria come CNS

Carta di identità elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida

Il decreto Semplificazioni e Innovazione Digitale 120 del 2020 incentiva l’uso dell’identità digitale per l’accesso ai servizi pubblici e in vista di questo importante passaggio sarà dismesso l’uso dei vari PIN per sostituire gli stessi con un unico codice che identifica il soggetto nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tra i vari sistemi di identificazione c’è la CIE Carta di Identità Elettronica: ecco come si può usare per avere accesso ai servizi della PA.

Per cosa si può utilizzare la Carta di Identità Elettronica

Sono oltre 20 milioni gli italiani che sono già in possesso di una carta di identità elettronica e in modo progressivo questa sostituirà la carta di identità cartacea, ma soprattutto potrà essere utilizzata per identificarsi con il la Pubblica Amministrazione e quindi accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, ad esempio ai servizi INPS, INAIL, Pago PA, per partecipare a bandi e concorsi e andrà a sostituire ogni altro codice personale. Proprio in virtù di questa particolare rivoluzione digitale oggi è possibile richiedere la carta di identità elettronica anche prima della data di scadenza della vecchia carta di identità cartacea. La CIE può essere utilizzata anche da tutti coloro che non hanno lo SPID in sostituzione appunto di esso.

Vuoi accedere a tutti i servizi pubblici senza SPID? Se hai la carta di identità elettronica puoi!

Nei vari articoli presentati, ad esempio per accedere al bonus terme, bonus idrico, bandi Invitalia, abbiamo sottolineato che è necessario avere uno SPID oppure la CIE, vedremo ora come di può utilizzare.  Già dal primo ottobre 2021 è entrata in vigore una piccola rivoluzione nei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, infatti per accedere ai servizi pubblici non possono più essere utilizzati i vecchi PIN.

Se vuoi controllare il cedolino della pensione o accedere a altri servizi INPS, non potrai farlo con il vecchio PIN, ma dovrai utilizzare una Carta Nazionale Servizi, lo Spid, oppure la CIE che può essere richiesta all’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza proprio come una qualunque carta di identità, sarà poi stampata dalla Zecca dello Stato e rilasciata dal Ministero dell’Interno. A differenza degli altri dispositivi, cioè SPID e CNS, la CIE può essere attivata autonomamente da casa senza recarsi in alcun ufficio e senza pagare.

Ecco tutti i passi da seguire per utilizzare la Carta di Identità Elettronica per l’autenticazione

Per poter utilizzare la Carta di Identità Elettronica al fine di accedere ai servizi è necessario in primo luogo scaricare l’App CieID disponibile già sui sistemi Android (basta andare alla app PlayStore) e sui sistemi Apple ( in questo caso si accede tramite Apple Store). L’applicazione è comunque gratuita.

Una volta scaricata, sarà necessario inserire il codice PIN della propria Carta di Identità Elettronica, questo è composto da due parti, una consegnata dall’ufficiale di anagrafe al momento della richiesta della carta di identità elettronica e una seconda parte che si riceve a casa insieme alla Carta. Al momento della richiesta quindi si inseriscono prima le 4 cifre rilasciate dall’Ufficiale e in seguito le 4 arrivate a casa. A questo punto l’App Cie ID chiede di avvicinare la carta di identità al telefono per l’acquisizione della stessa. In pochi minuti il gioco è fatto.

Cosa faccio se ho perso il PIN?

Nel caso in cui il PIN sia andato perso, solitamente l’ufficiale di anagrafe invita il cittadino a custodire tali dati, è possibile recarsi nuovamente all’anagrafe per richiederlo e nel caso in cui il servizio sia attivo online, occorre collegarsi al sito dell’anagrafe del comune che ha rilasciato la carta.  Se il cittadino ha perso la seconda metà, la stessa arriva tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica indicato al momento di richiedere la carta stessa. E’ possibile comunque delegare all’operatore comunale previa compilazione del modulo di delega fornito dallo stesso operatore.

Come utilizzare la Carta di Identità Elettronica per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione

Fatta questa operazione, al momento di accedere ai vari servizi, basterà andare alla voce “Entra con CIE” e inserire le ultime 4 cifre del PIN, quelle ricevute a casa con la carta di identità. Per chi non vuole usare lo smartphone ma il computer da desktop, può scaricare il software CIE.

E’ bene ricordare che attualmente quando si richiede la Carta di Identità Elettronica l’operatore dell’anagrafe chiede al cittadino se intende prestare il proprio consenso alla donazione degli organi. Al momento della richiesta l’operatore dell’anagrafe è tenuto anche a rilevare con sistema digitale l’impronta del richiedente. La carta di identità elettronica ha validità di 10 anni per i maggiorenni, 5 anni per la fascia di età compresa tra 3 e 18 anni di età e 3 anni per i minori di anni 3. Il costo è di 16,79 euro a cui aggiungere eventuali oneri di segreteria richiesti dal Comune di residenza.

Inoltre presto questo sistema di identificazione potrebbe essere usato dai privati, ad esempio banche, con la comodità di non dover più ricordare decine e decine di PIN forniti dai vari soggetti pubblici e privati.

Addio al vecchio PIN INPS: dal 1° ottobre per accedere occorre lo SPID

Dal 1° ottobre 2021 il PIN INPS non può più essere utilizzato per accedere ai vari servizi del sito INPS. Ecco tutte le novità.

Il PIN INPS

Per aziende, privati e professionisti conoscere la propria posizione previdenziale, tenere sotto controllo i versamenti alla gestione separata INPS, richiedere prestazioni sociali e svolgere tutte le attività disponibili sul sito INPS, nel tempo è diventato sempre più semplice grazie alla possibilità di accedere alla propria pagina personale sul sito INPS attraverso l’uso del PIN e del codice fiscale. Il PIN è un codice identificativo e personale che consente di essere riconosciuti dal sistema e quindi di accedere alle varie funzioni. Dal 1° ottobre però tutto cambia, infatti non sarà più possibile accedere con il PIN INPS in proprio possesso, ma sarà necessario avere il codice SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Dal PIN INPS allo SPID

L’entrata in vigore dei nuovi sistemi di accesso è stata più volte rimandata per far in modo che le persone pian piano si adeguassero. Dal mese di ottobre 2020 a oggi è stato in vigore un sistema transitorio. Lo stesso prevede il rilascio del codice PIN (aggiornato automaticamente ogni 6 mesi) solo ai soggetti che già erano in possesso del codice PIN INPS alla data del 1° ottobre 2020, mentre per chi si registrava come nuovo utente, è già in vigore l’uso dello SPID.

Dal 1° ottobre 2021 invece tutti i codici PIN INPS saranno dismessi, questo vuol dire che non potranno più essere utilizzati per entrare sul sito INPS e controllare la propria pagina personale. Ciò è stato chiarito dalla circolare n° 95 del’INPS del 2 luglio 2021.  La stessa però prevedeva due passaggi importanti, infatti escludeva aziende e intermediari da tale proroga, per tali soggetti lo SPID in base a tale circolare doveva essere attivo già dal 1° settembre. Vi è stata però una modifica a tale disposizione, infatti l’INPS con il Messaggio n° 2926 del 25-08-2021 ha precisato che lo switch-off anche per aziende e intermediari viene fissato al 1° ottobre.

Per chi resta in vigore il codice PIN INPS

Deve essere sottolineato che la dismissione dei vecchi codici PIN INPS non vale per tutti e in particolare non si applica a coloro che in base alla normativa non possono ottenere il codice SPID. Si tratta di minori di 18 anni e degli extracomunitari che naturalmente potranno utilizzare il codice PIN solo per i servizi a loro dedicati.

Come ottenere il codice SPID

Ottenere il nuovo codice SPID, che consente di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, è molto semplice, infatti basta recarsi presso un ufficio postale o altro provider abilitato e si può ottenere gratuitamente. Per averlo è necessario avere con sé:

  • un documento di riconoscimento in corso di validità;
  • tessera sanitaria con codice fiscale;
  • il numero di telefono normalmente utilizzato;
  • l’indirizzo e-mail.

Non solo Poste Italiane fornisce il servizio, ma anche altri provider come Aruba, Infocert, IntesaId, Lepida, Namirial, Tim, Sielte, SpidItalia.  Alcuni provider per effettuare l’identificazione con webcam, quindi da casa, richiedono un piccolo contributo economico da versare tramite bonifico.