Agriturismo: nel 2009 l’istat ha registrato un incremento del 2,9%. La Toscana è reggina

Secondo un’indagine Istat, risulterebbe che nel 2009 c’è stato un importante incremento di strutture agrituristiche. Le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo censite nel 2009 sarebbero 19.019 cioè 539 in più (+2,9%) rispetto all’anno precedente. Gli incrementi più significativi riguardano la ristorazione e l’alloggio, che crescono, rispettivamente, di 407 e 347 unità. Oltre la metà delle aziende si trova in collina, più di un terzo in montagna e solo il 14,8% in pianura.

L’attività agrituristica è relativamente più concentrata nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,1% delle aziende, seguono il Centro con il 34,4% e il Mezzogiorno per il restante 20,5%. Gli agriturismi aumentano soprattutto nel Mezzogiorno. Le aziende con ristorazione sono prevalentemente localizzate nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale); circa l’80% degli alloggi agrituristici e’ equamente ripartito tra Nord e Centro.

Ma quali sono le regioni con il maggior numero di agriturismi? Toscana e Alto Adige, 4.046 aziende agrituristiche la prima, 2.863 aziende la seconda, sono le regioni in cui l’agriturismo risulta storicamente più radicato. L’attività agrituristica è significativa anche in Veneto, Lombardia e Umbria (con oltre mille aziende), Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna, Marche e Lazio (con oltre 700 aziende). Più di un’azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile; è in Toscana che la presenza di donne alla guida di un agriturismo raggiunge la massima concentrazione, pari a circa un quarto del totale nazionale. Nel corso del 2009, sono 1.336 le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica e 797 quelle cessate; rispetto al 2008, risultano in aumento sia le nuove autorizzazioni (+143 unità) sia le cessazioni (+364 unità).

Le imprese del comparto orafo di Arezzo pronte a partire per Hong Kong.

La Camera di Commercio di Arezzo metterà a disposizione delle imprese orafe del territorio un contributo in conto capitale per la partecipazione alla Fiera Internazionale della Gioielleria di Hong Kong (che si terrà a marzo 2011).

A beneficiarie del bando potranno essere le PMI produttive del settore con sede in Provincia di Arezzo.

La Camera di Commercio offrirà un contributo fino a 1.440 euro per l’allestimento dello stand e la spedizione del campionario. La domanda di ammissione dovrà essere inviata via fax, entro il 30 settembre 2010, ai seguenti recapiti: -0575/300953 –  06/89280334.

Scarica la documentazione necessaria.

A Pisa un incentivo per le imprese che parteciperanno al Salone del Gusto.

Il prossimo mese di ottobre (dal 21 al 25) si terrà a Torino una nuova edizione del Salone del Gusto. Molte le aziende agroalimentari che parteciperanno. In Toscana, a Pisa, la Camera di Commercio ha promosso un bando per incentivare le imprese della provincia a partecipare. Così è stato stanziato un contributo che potrà essere richiesto da tutte le imprese che abbiano sede legale e/o unità locale nella provincia di Pisa; siano in regola con il pagamento del diritto annuale; rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa; non siano soggette o abbiano in corso procedure di amministrazione controllata, concordato preventivo, fallimento o liquidazione; non siano morose nei confronti della Camera di Commercio di Pisa con riferimento alla partecipazione ad altri eventi promozionali dalla medesima organizzati e promossi.

Sono ammesse a contributo le spese di acquisto dello spazio espositivo e relativo allestimento.

L’agevolazione consisterà in un contributo pari al 50% delle spese rendicontate con un massimale di 1.000 euro.

d.S.

A Livorno un contributo per le imprese che assumono.

In base al Pacchetto Anti-crisi della Regione Toscana, la Camera di Commercio di Livorno, ha pubblicato un bando per la concessione di contributi in conto capitale alle imprese che hanno passato l’istruttoria con Fidi Toscana, per l’ottenimento di un finanziamento diretto alla copertura del costo complessivo del lavoro dipendente che l’impresa sosterrà nei dodici mesi successivi alla erogazione del finanziamento, impegnandosi a mantenere in attività lo stesso numero dipendenti impiegati alla data di erogazione.

A beneficiare dell’intervento potranno essere tutte le imprese con sede legale e/o operativa nella provincia di Livorno.

L’incentivo consisterà in un contributo a fondo perduto nella misura pari al 6% del finanziamento ottenuto da Fidi Toscana, fino al limite massimo di 3.000 euro.

Le imprese che vorranno partecipare al bando, dovranno presentare le domande di ammissione all’iniziativa entro il 31 dicembre 2010.

Italia Comfidi-Confesercenti: quasi 5 mld garantiti alle piccole imprese

Nell’assemblea di Italia Comfidi, la società consortile per il credito di Confesercenti, tenutasi a Firenze il 12 luglio scorso, il presidente Massimo Vivoli nella sua ampia relazione ha posto l’attenzione su molti punti caldi: “In una fase congiunturale di forti tensioni per i fatturati che crollano – ha detto Vivoli –, i crediti commerciali che si fatica sempre di più ad incassare, le spese di esercizio che corrono, le esigenze di investimento e d’innovazione, il ruolo svolto da Italia Comfidi con i suoi quasi 5 miliardi di fidi garantiti ha risposto ad una quota di mercato pari ad un quarto dell’intero ammontare dei crediti garantiti dal complesso dei confidi del nostro Paese“. Italia Comfidi è il principale Confidi del settore terziario per numero di soci e per finanziamenti garantiti. Nato a fine 2009 per iniziativa di Confesercenti dalla fusione per incorporazione di Toscana Com-Fidi con importanti consorzi dei distretti economici del Nord, ha sede e Direzione Generale a Firenze.

Vivoli ha poi aggiunto: “Il sistema Confidi, nel suo insieme, si è dimostrato di particolare rilevanza esaltando pienamente la validità dello strumento nel rapporto fra la banca e la piccola impresa. Infatti, i Confidi hanno consentito di attenuare gli effetti negativi della crisi, sia in termini di disponibilità che di costo del credito. In base ad alcuni dati resi noti dalla Banca d’Italia, a fine 2009 su un totale di 142 miliardi di euro di prestiti accordati alle imprese di minori dimensioni, oltre il 13% risultava assistito dalla garanzia di un Confidi; percentuale che nella regione Toscana sale al 15.8%“.

La stessa indagine da cui sono stati tratti i dati resi noti da Vivoli ha infatti messo in evidenza come, nel periodo 2007-2009, mentre il totale del credito accordato alle aziende di minori dimensioni su base nazionale ha subito una flessione annua media dell’1,4%, quello delle imprese assistite dai Confidi è risultato in crescita del 2,1% per arrivare addirittura al +4,4% per le imprese garantite dai Confidi nella Regione Toscana e questo in contemporanea ad un contenimento dei tassi praticati dalle banche inferiori di 8 decimi di punto rispetto a quelli applicati sui crediti delle imprese non garantite.
È proprio in considerazione di ciò – ha aggiunto Vivoliche torno ancora una volta a sostenere l’inderogabilità di adeguati interventi pubblici di sostegno nei confronti dei Confidi per poter continuare a svolgere ancora in maniera più significativa la nostra missione. Interventi che debbono essere effettuati a tutti i livelli, a partire da una normativa di sostegno centrale da implementare a livello regionale, locale, camerale“.
 
Nel corso dell’esercizio – ha poi aggiunto Aleandro Manetti, Amministratore Delegato di Italia Comfidi – sono state effettuate più di 14mila operazioni di nuovi finanziamenti per un importo complessivo di un miliardo e 107 milioni, dei quali il 39% per operazioni di breve termine ed il 61% per mutui chirografari o ipotecari ed operazioni di leasing. Lo stock complessivo delle garanzie del nostro confidi passa da 2 miliardi e 175 milioni a 2 miliardi e 470 milioni; oltre il 70% delle imprese con sede nelle quattro regioni di appartenenza dei confidi originari edoltre il 50% del totale ad imprese in Toscana“. Manetti ha poi concluso: “Nel sistema associativo che fa riferimento a Confesercenti, l’operazione ha consentito l’aggregazione dei quattro principali Confidi, tutti sopra la soglia di accesso per l’iscrizione obbligatoria al 107 del TUB, tre dei quali difficilmente avrebbero potuto conseguire le condizioni minime di carattere organizzativo, e due anche patrimoniali, richieste dalla normativa in atto. Ciò invece è stato realizzato con evidenti vantaggi generali in termine di investimenti richiesti nell’immediato e di futuri possibili risparmi sui costi di esercizio. L’aggregazione è stata fortemente voluta dai vertici nazionali di Confesercenti nella consapevolezza che i Confidi sono oggi chiamati a confrontarsi con standard normativi e strutturali più elevati, imposti dalle mutazioni intervenute nel mercato del credito“.

A Firenze, un contributo della Camera di Commercio alle micro e piccole imprese di tipo cooperativo.

A Firenze, al fine di sostenere l’acquisizione di servizi di consulenza da parte delle imprese della provincia, la Camera di Commercio  ha pubblicato un bando di finanziamento per tutte le imprese cooperative di micro, piccola e media impresa, attive ed iscritte presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Firenze nonché all’Albo Nazionale delle Imprese Cooperative tenuto dalla Camera di Commercio di Firenze, in regola con il pagamento del diritto annuale e non soggette alle procedure concorsuali.

Cosa sarà finanziabile?

  1. consulenza e assistenza per analisi del merito creditizio nell’ottica di Basilea 2 attraverso l’utilizzo di prodotti specifici per le imprese cooperative;
  2. quote di partecipazione e iscrizione a percorsi formativi, seminari e workshop;
  3. quote di partecipazione a fiere, mostre ed eventi promozionali in genere sia nazionali che esteri;
  4. consulenza ed assistenza per la redazione del bilancio sociale;
  5. consulenza e assistenza per il rilascio e/o il mantenimento per l’anno 2010 delle certificazioni in conformità alle seguenti norme: ISO 14000 o EMAS, ISO 9001, SA 8000, BSI 8008, OHSAS 18001/18002 e delle attestazioni SOA e HACCP;
  6. consulenza e assistenza per le attività propedeutiche alla certificazione volontaria di bilancio e due diligence;
  7. consulenza e assistenza per la redazione e l’aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del D. Lgs. 196/2003. 

Tutte le spese elencate dovranno riguardare attività (partecipazione a percorsi formativi, seminari, workshop, fiere e mostre, ecc, consulenze e assistenze) svolte successivamente alla presentazione della domanda di contributo.

L’agevolazione consiste in un contributo pari all’ 80% delle spese di cui ai punti 1, 2, 3 e 7, con un massimale di 1.000 euro ed un minimo di spese ammissibili pari a 500 euro per ciascun punto. Per i ai punti 4, 5 e 6,  invece il contributo sarà pari al 60% delle spese con un massimale di  3.000 euro ed un minimo di spese ammissibili pari a 2.000 euro per ciascun punto.

Qualora la domanda sarà relativa al finanziamento di più punti, il contributo massimo concedibile per ciascuna impresa non potrà superare 5.000 euro.

La domanda di contributo potrà essere inviata, dal 15 luglio al 30 settembre 2010, tramite raccomandata A/R alla Camera di Commercio di Firenze.

La Provincia di Pisa eroga contributi alle imprese per l’impiego di lavoratori disabili.

La Provincia di Pisa ha pubblicato un Avviso per agevolare l’inserimento lavorativo dei disabili. L’Avviso pubblicato è relativo ad un contributo che la Provincia potrà erogare a favore di imprese private / cooperative sociali / onlus che: hanno sede operativa nel territorio della provincia di Pisa; sono in regola con l’applicazione del CCNL; sono in regola con i versamenti contributivi ed assicurativi obbligatori; sono  in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sono ammessi al contributo solo gli interventi realizzati a partire dal 1° gennaio 2010. Le agevolazioni consisteranno in contributi in conto capitale per:

 – inserimento lavorativo a tempo indeterminato:

  • per gli inserimenti lavorativi a tempo indeterminato full-time sarà assegnato un contributo pari a 3.000 euro;
  • per gli inserimenti lavorativi a tempo indeterminato part-time sempre che l’orario non sia inferiore alle 20 ore settimanali, sarà assegnato un contributo pari a 2.000 euro.

I suddetti contributi saranno assegnati anche ad imprese in obbligo di assunzione ai sensi della legge n. 68/99.

 – inserimento lavorativo a tempo determinato non inferiore a nove mesi:

  • per gli inserimenti lavorativi a tempo determinato full-time sarà assegnato un contributo pari a 1.500 euro;
  • per gli inserimenti lavorativi a tempo determinato part-time sempre che l’orario non sia inferiore alle 20 ore settimanali, sarà assegnato un contributo pari a 1.000 euro.

 I suddetti contributi saranno assegnati anche ad imprese in obbligo di assunzione ai sensi della legge n. 68/99. 

– Percorsi formativi on the job finalizzati all’inserimento lavorativo: sarà assegnato alle imprese che realizzano i percorsi formativi on the job della durata minima di tre mesi massima di sei mesi prorogabile fino ad un massimo di ulteriori sei mesi, un contributo massimo di euro 5.500 euro così ripartito:

  • 300 euro ogni mese quale incentivo alla partecipazione alla formazione a favore del soggetto disabile;
  • 1.600 euro per l’attività di formazione che l’impresa dovrà svolgere a favore del disabile, come previsto nella apposita convenzione, nonché per le eventuali spese sostenute dall’azienda (INAIL, RCT, ecc.);
  • 300 euro quale importo massimo per l’attività di formazione che l’impresa dovrà svolgere nel caso detta attività formativa sia prorogata. 

Il suddetto contributo, ripartito con le stesse modalità, sarà assegnato anche alle imprese che ospiteranno i disabili provenienti dal progetto AIDA.

 – Trasformazione di un rapporto di lavoro da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato: sarà assegnato un contributo di euro 2.000 per la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato dei lavoratori già in forza alle imprese.

– Trasformazione di un percorso formativo in rapporto di lavoro: sarà assegnato un contributo per la trasformazione di un percorso formativo on the job in rapporto di lavoro sia esso a tempo determinato di almeno nove mesi o a tempo indeterminato. 

Per le imprese obbligate ai sensi della legge n. 68/99 il contributo sarà assegnato solo se il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato.

– Trasformazione del posto di lavoro per adeguamento alle necessità operative del disabile: rimborso delle spese sostenute per l’adeguamento del posto di lavoro fino ad un massimo di 5.000 euro. Il contributo è concesso a condizione che si attui una assunzione a tempo indeterminato o una trasformazione di rapporto di lavoro da tempo determinato in tempo indeterminato.

– Abbattimento delle barriere architettoniche: rimborso del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.500 euro. Il contributo è concesso a condizione che si attui una assunzione a tempo indeterminato o una trasformazione di rapporto di lavoro da tempo determinato in tempo indeterminato.

Creazione di un nuovo posto di lavoro da parte delle Cooperative sociali di tipo b). Sarà assegnato un contributo fino ad un massimo di 10.500 euro a fronte delle spese sostenute per la creazione di un nuovo posto di lavoro che determini l’inserimento a tempo indeterminato di una unità lavorativa aggiuntiva rispetto all’organico denunciato nel prospetto informativo aziendale.