Sempre più italiani vanno in rete

Ha avuto luogo il 6 marzo, al Mart di Rovereto, l’incontro sulle Reti d’Impresa organizzato da Manageritalia.

A questo proposito, i dati riguardanti l’Italia sembrano positivi, poiché dal 31 marzo al 30 novembre 2013, si è assistito ad un aumento del 69% dei contratti d’impresa, che sono passati da 768 a 1.298, con un conseguente aumento delle imprese in rete del 61%, passate infatti da 3.964 a 6.385.
Il trend si conferma in crescita anche in Trentino Alto Adige: Trento è in testa e passa da 20 a 32 contratti ( 60%) e da 32 a 50 imprese ( 56%), mentre Bolzano triplica da 3 a 8 contratti e da 5 a 15 imprese.
Durante l’incontro sono stati trattati i punti di forza di queste forme contrattuali insieme ad esponenti del mondo economico e delle professioni che stanno sperimentando direttamente i contratti di rete.

Tra gli ospiti, il notaio Andrea Cimino; Enrico Cacino del Centro regionale Assistenza per la Cooperazione Artigiana di Mestre (Venezia); Enrico Pollini, commercialista dello studio Matuella Monti di Rovereto, Roberto Saliola, project leader nazionale Innovazione Organizzativa per le imprese.

Il contratto di rete rappresenta un modo concreto per innovare collaborando, unendo expertise differenti, e dove la figura dei manager è determinante per far funzionare le imprese coinvolte come un team affiatato e con obiettivi strategici chiari.

Vera MORETTI

Reti d’Impresa: bilancio al Mart di Rovereto

Lo scorso 6 marzo si è tenuto presso il Mart di Rovereto l’incontro organizzato da ManagerItalia sulle Reti d’Imprese.
In generale, i dati relativi ai contratti di rete in Italia sono positivi, poiché, dal 31 marzo al 30 novembre 2013, sono passati da 768 a 1.298, pari a +69%, con un’impennata delle imprese in rete del 61%, passando da 3.964 a 6.385.

Nel Trentito Alto Adige, i numeri sono in positivo e Trento è in testa, poiché passa da 20 a 32 contratti ( 60%) e da 32 a 50 imprese ( 56%), mentre Bolzano triplica da 3 a 8 contratti e da 5 a 15 imprese.

Durante l’incontro sono stati trattati i punti di forza di queste forme contrattuali insieme ad esponenti del mondo economico e delle professioni che stanno sperimentando direttamente i contratti di rete.

Il contratto di rete rappresenta un modo concreto per innovare collaborando, unendo expertise differenti, e dove la figura dei manager è determinante per far funzionare le imprese coinvolte come un team affiatato e con obiettivi strategici chiari.

Vera MORETTI

Nordest italiano al pari dei big europei

La Cgia, calcolando l’indice di competitività di 10 realtà territoriali appartenenti ai più grandi e sviluppati Paesi d’Europa, ed includendo anche quattro aree del Nordest italiano, ha avuto conferma di quanto aveva ipotizzato.

Le realtà nostrane incluse, ovvero Veneto, Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano, non hanno per niente sfigurato, nemmeno se confrontate con alcune delle città e regioni europee tra le più avanzate.

Al primo posto della classifica spicca Stoccolma (100 punti), seguita dall’Alta Baviera (94,6 punti) e la Zuid-Holland (84,2 punti).
Dopo Stuttgart al quarto posto (82,7) ecco al quinto Bolzano (72,5), mentre Trento (48) è all’ottavo posto e il Veneto (43 punti) al decimo.
Tra le nostre realtà chiude al dodicesimo posto il Friuli Venezia Giulia (35,3 punti).

Gli indicatori presi in esame sono stati ben 12: sette che riguardano il mercato del lavoro; due la ricchezza prodotta, uno la produttività, un altro la povertà e l’ultimo la ricerca e l’innovazione.

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, ha dichiarato: “Se la crisi ha penalizzato la nostra posizione riferita agli indicatori del mercato del lavoro e del Pil recuperiamo alcune posizioni quando analizziamo la produttività. Perdiamo meno degli altri quando osserviamo il trend del rischio di povertà, anche grazie alla presenza sia delle piccole imprese a conduzione familiare sia delle associazioni di volontariato che garantiscono un buon livello di coesione sociale”.

Vera MORETTI

Bando per la riqualificazione lavorativa a Trento

Un altro bando per favorire la qualificazione e l’aggiornamento professionali di persone in età lavorativa rimaste però fuori dal mercato a causa della crisi: questa volta è la Provincia autonoma di Trento a proporlo, con una serie di iniziative e corsi di formazione presso studi professionali.

Sono chiamati a partecipare al bando i residenti della provincia e al finanziamento sono ammesse le seguenti tipologie:

  • partecipazione a corsi di formazione professionalizzante reperibili sul mercato dell‘offerta formativa;
  • partecipazione ad attività formative/esperienziali volte allo sviluppo professionale individuale;
  • partecipazione a percorsi per lo sviluppo/potenziamento delle capacità imprenditoriali;
  • promozione e sostegno ai potenziali imprenditori nell’elaborazione e realizzazione di un valido progetto imprenditoriale;
  • attività esperienziali dirette di vario genere finalizzate all’estrapolazione di elementi utili per aumentare le proprie conoscenze ed abilità professionali, da svolgere in contesto extra provinciale e/o europeo.

Le spese ammissibili, sostenute dalla data di deposito della domanda di contributo e fino al 30 ottobre 2014, riguardano:

  • costi diretti per la formazione/percorso esperienziale/consulenza;
  • costi del materiale didattico;
  • spese di vitto, alloggio e di viaggio per attività formative/esperienziali o parti di esse svolte fuori dal territorio provinciale;
  • attività propedeutiche o di capitalizzazione del progetto individuale.

Il contributo è in conto capitale e potrà coprire l’80% delle spese ammesse, entro un massimale di 5.000 euro.

Coloro che fossero interessati, hanno tempo fino al 30 giugno 2014 per inviare la domanda, seguendo una delle seguenti modalità:

  • tramite posta elettronica certificata all’indirizzo serv.europa@pec.provincia.tn.it;
  • tramite fax al numero 0461 390707;
  • tramite raccomandata A/R o consegna a mano al seguente indirizzo:

STRUTTURA MULTIFUNZIONALE TERRITORIALE – AD PERSONAM
VIA PRANZELORES, 69
38122 – TRENTO

Vera MORETTI

L’Italia sorride alle startup

Uno studio condotto da InfoCamere rende noto che in Italia si investe in startup.

I dati raccolti, fino all’11 marzo scorso, testimoniano la nascita di 307 imprese negli ultimi 48 mesi che si sono prefissate come obiettivo “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico“.

InfoCamere, il braccio tecnologico delle Camere di Commercio, ha deciso di monitorare questa situazione con controlli quindicinali, aggiornati anche online all’indirizzo Startup.registroimprese.it.

Con ben 50 imprese, è il Piemonte la maggior fucina di nuove imprese innovative, seguito da Lombardia (47) e Veneto (39).
Unica regione che, per ora, non ha fatto registrare alcuna iscrizione è il Molise.
Sempre in Piemonte si trova la provincia in testa alla classifica: Torino, infatti, è la più innovativa, con 41 imprese, seguita da Padova (19), Trento (18), Milano (17) e Roma (16).

Per quanto riguarda i settori di maggior interesse, le startup si occupano principalmente di produzione di software e consulenza informatica, dove si contano 80 imprese pari al 26,1% del totale di aziende innovative, subito seguito da quello della Ricerca e sviluppo (69 unità, 22,5%).
In fermento anche il settore dell’industria della manifattura, con 58 aziende, seguito dai settori dell’architettura e dell’ingegneria (23), dei servizi di informazione (15), del commercio (10) e della consulenza aziendale (10).

Per agevolare la crescita e lo sviluppo delle startup, il Decreto Crescita 2.0 ha predisposto una serie di esenzioni per la costituzione e l’iscrizione dell’impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali e deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell’impresa.
Questa nuova normativa vuole incoraggiare la crescita sostenibile e lo sviluppo tecnologico, con un particolare riguardo verso l’occupazione giovanile.

Vera MORETTI

Sei contabile? Ecco l’opportunità per te!

Uno studio associato di consulenza societaria è alla ricerca di un esperto contabile e fiscale di studio.

Per poter fare richiesta di questo impiego, occorre avere:

  • Diploma di ragioneria e/o laurea in economia aziendale, preferibilmente ad indirizzo libera professione, con ottimo curriculum;
  • Esperienza – anche minima – maturata presso Studi professionali di livello strutturati e modernamente organizzati;
  • Ottima conoscenza teorica della contabilità e del bilancio;
  • Conoscenza di base dell’IVA e del Testo unico delle imposte sui redditi;
  • Capacità di forte crescita professionale;
  • Ottimo uso PC, pacchetto Windows: Word, Excel, Posta Elettronica; conoscenza dei più diffusi gestionali; la conoscenza di Zucchetti costituirà titolo preferenziale.

La persona prescelta dovrà svolgere, tra le altre mansioni:

  • Supporto alla chiusura dei conti di imprese e di professionisti, con regimi sia ordinari sia semplificati;
  • Redazione di bilanci e di situazioni infra-annuali economiche e patrimoniali di società;
  • Pieno supporto alla predisposizione di dichiarazioni fiscali periodiche ed annuali per persone giuridiche (società di persone e società di capitali) e per persone fisiche (professionisti, e ditte individuali);
  • Studi di settore;
  • Adempimenti Intrastat;
  • Modelli 770 semplificati per ritenute su redditi da lavoro autonomo;
  • Comunicazioni di operazioni con Paesi black-list;
  • Invii telematici Entratel (dichiarazioni fiscali) e Infocamere (deposito bilanci, variazioni societarie, pratiche Registro imprese in generale);
  • Effettuazione di ricerche ed analisi, finalizzate all’elaborazione di pareristica ad uso interno dei clienti;

Per saperne di più, Monster.it.

Nuove norme per i tirocini

Sono state rese note dal Ministro del Lavoro le Linee guida in materia di tirocini previste dalla Riforma del Lavoro a seguito dell’accordo siglato tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano lo scorso 24 gennaio.

Gli enti locali dovranno quindi adeguare la normativa a quelli che sono stati indicati come gli standard minimi entro sei mesi dalla data dell’accordo.

Si tratta di indennità di partecipazione non inferiore a 300 euro; ricorso al tirocinio solo per attività che necessitano un periodo formativo; divieto di sostituzione, con tirocinanti, di lavoratori a termine in periodi di picco o di quelli assenti per malattia, maternità o ferie.
La possibilità di attivare tirocini è interdetta alle imprese che hanno effettuato licenziamenti nei 12 mesi precedenti o che hanno avviato procedure di cassa integrazione.

Mentre è permesso alle:

  • pmi fino a 5 dipendenti: massimo 1 tirocinante o stagista
  • pmi da 6 a 20 dipendenti: massimo 2 tirocinanti o stagisti
  • pmi oltre i 20 addetti: massimo pari il 10% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la durata dei tirocini, dipende dalla tipologia:

  • Formativi e di orientamento, attivati nel periodo di transizione tra scuola e lavoro per giovani che abbiano conseguito un titolo entro e non oltre i 12 mesi: massimo 6 mesi.
  • Inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro di inoccupati e disoccupati, anche in mobilità, o beneficiari di ammortizzatori sociali: massimo 12 mesi.
  • Orientamento, formazione, inserimento o reinserimento di disabili (di durata fino a 24 mesi), lavoratori svantaggiati e richiedenti asilo politico o titolari di protezione internazionale (durata non superiore ai 12 mesi).

Le Regioni e le Province autonome avranno la facoltà di disciplinare misure di agevolazione e deroghe alla durata e ripetibilità.
La normativa ha reso noto che: “il tirocinante ha diritto ad una sospensione del tirocinio per maternità o malattia lunga, intendendosi per tale quella che si protrae per una durata pari o superiore ad un terzo del tirocinio. Il periodo di sospensione non concorre al computo della durata complessiva del tirocinio“.

Le parti che hanno siglato l’accordo dovranno poi definire le politiche di avviamento al lavoro e le misure di incentivazione nel privato per la trasformazione del tirocinio in contratti di lavoro. Pur non configurandosi come un rapporto di lavoro, il tirocinio è infatti finalizzato all’acquisizione di competenze professionali ed all’inserimento e reinserimento lavorativo.

Vera MORETTI

Bersani-Renzi pronti al secondo round

 

IERI

Il segretario batte il sindaco: hanno sbancato il botteghino con oltre 3 milioni di voti. Le Primarie del Pd, vero evento catalizzatore di questa domenica di fine autunno, si sono concluse secondo le aspettative dei più: 44,9 % per Bersani,  35,5% per Renzi, 15,6% per Vendola, e in coda Puppato con il 2,6% e Tabacci che si è fermato all’1,4%, anche se mancano ancora i dati ufficiali di Umbria e Lombardia. E mentre i seggi di preparano ad accogliere il secondo turo la prossima domenica, nel pomeriggio di elezioni scatta la polemica per un endorsement televisivo poco gradito: Susanna Camusso, ospite nella trasmissione di Lucia Annunziata, si lasci scappare una frase poco felice e che lascia trapelare chiaramente per chi pende il suo ago della bilancia “Se vince Renzi è un problema”. Il segretario della Cgil avrebbe poi sottolineato come “le sue proposte sul lavoro sono molto distanti dalle nostre e sono un problema per il Paese”.

Che tempo fa per Monti?: Supermario ospite di Fabio Fazio ieri sera adotta la linea morbida dopo la dichiarazione del Presidente Napolitano circa l’impossibilità di una sua candidatura a Premier perchè già ‘senatore a vita’. “Mi affiderò molto alle valutazioni del Capo dello Stato, a quanto ha da dire in generale ed a me in particolare” ha dichiarato Monti, riconoscendo come “un altro governo tecnico sarebbe una sconfitta”. Il Premier ci ha tenuto poi a precisare che “credo che sia politico spiegare ai cittadini la realtà cruda e la mancanza di soluzioni facili, trattando i cittadini come adulti. Non è importante che ci sia questo o quel presidente del consiglio ma che cambi la mentalità del paese”. Un’impresa epica, verrebbe da dire, anche se Monti rassicura “è sempre difficile dirlo ma credo che il peggio sia passato”. The best is yet to come anche per l’Italia?

La luce d(ella) Fede nel deserto: un teatro Nuovo semideserto ha accolto la presentazione del movimento “Vogliamo vivere” dall’ex direttore del Tg4 Emilio Fede. Secondo l’ex braccio destro del Cavalieri, i sondaggi accrediterebbero il suo partito con un 3% dei voti. La sua proposta politica? Chi guadagna 100mila euro e oltre potrebbe versarne 2.500 a cinque famiglie che rasentano la soglia della povertà. E se Fede assicura che lo farà per primo, dando il buon esempio, non resta che avere fede.

Trionfo Vettel: a 25 anni è il più giovane campione del mondo di Formula 1 per 3 volte consecutive. Sebastian Vettel trionfa con 3 punti di vantaggio su Fernando Alonso, grazie al sesto posto finale nella gara conclusiva a Interlagos: chiude a 281 contro 279 di Alonso. Nella classifica finale dietro a Vettel, sul podio, Alonso con 279 punti e Raikkonen che chiude a 207 punti.

OGGI

Passera vola in Cina: parte oggi il viaggio ufficiale del ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture in Cina: due le tappe previste, Pechino e a Shanghai. Scopo della visita “rinsaldare ulteriormente le relazioni economico-commerciali tra Italia e Cina”: nel 2011 l`interscambio tra i due paesi ha raggiunto quota oltre 50 miliardi di dollari, e l’obiettivo è quello di arrivare a 80 miliardi di dollari entro il 2015. A Pechino Passera incontrerà il ministro del Commercio, Chen Deming, e il ministro dell`Amministrazione nazionale cinese per l`Industria e il Commercio, Zhou Bohua per discutere di facilitazione dell’accesso al mercato cinese dei prodotti italiani e di maggiore tutela della proprietà intellettuale del made in Italy, per potenziare la lotta alla contraffazione. Una seconda tornata di incontri vedranno poi Passera impegnato con i rappresentanti del Fondo sovrano ‘China Investment Corporation’, della China Development Bank, della Bank of China e della Exim Bank, allo scopo di favorire la crescita degli investimenti cinesi in Italia.

Bersani incontra gli elettori: all’indomani della vittoria, non ancora definitiva, al primo turno delle Primarie del Pd, il segretario del partito Pierluigi Bersani terrà una conferenza stampa alle 15 a Piacenza, presso l’Hotel Roma. Bersani si è aggiudicato al primo turno il 44,9 % delle preferenze, ma sarà il ballottaggio della prossima settimana contro il sindaco di Firenze Matteo Renzi (fermo al 35,5%) a sancire chi sarà il rappresentante del Pd alle prossime elezioni.

Bolzano migliore città d’Italia: è la provincia italiana dove si vive meglio: bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media nazionale del 9%), presenze turistiche in crescita e scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. La provincia alto atesina, fa precipitare in basso alla classifica la vincitrice dello scorso anno, secondo la ricerca annuale del Sole 24 Ore, ovvero Bologna, che scende al decimo posto; medaglia d’argento per Siena mentre il bronzo va alla seconda città dell’Alto Adige, Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna e Aosta. La maglia nera va invece a Taranto, piegata dall’affaire Ilva. E Milano e Roma? In classifica sono finite rispettivamente al 17mo e 21mo posto.

Bufera Ilva: e a proposito di Taranto, questa mattina gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito 7 arresti nei riguardi dei vertici della società e di politici e funzionari pubblici, con l’accusa a vario titolo di associazione per delinquere, disastro ambientale e concussione.

Berlusconi vs Monti: “purtroppo la sua accondiscendenza nei confronti della politica di austerity imposta dalla Merkel ha portato il paese in una spirale recessiva molto grave e questo lo dobbiamo dire con grande chiarezza ai nostri elettori” commenta così Silvio Berlusconi, a ”La telefonata di Belpietro”, su Canale5, l’operato del Premier Monti, che proprio ieri sera, ospite di Fabio Fazio, aveva dichiarato che “il peggio è passato”. Secondo il Cavaliere, la sua politica recessiva ha portato solo “a minori consumi, minore produzione, esubero del personale nelle aziende e chiusura delle aziende che non fanno più pubblicità e non stimolano più i consumi”. Berlusconi sta preparando la sua ridiscesa in campo?

DOMANI

Concorso scuola: verranno svelate domani le sedi che il Ministero dell’Istruzione ha individuato come idonee per lo svolgimento del ‘concorsone’ per il reclutamento di personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. I primi test si svolgeranno il 17 e 18 dicembre prossimo e chi li supererà passerà di diritto al test scritto di gennaio 2013, prima di accedere alla prova finale, un orale che si comporrà di una simulazione di una lezione in aula.

Lazio Udinese: appuntamento domani sera alle 20.45 all’Olimpico per il quarto posticipo di Serie A che vedrà scendere in campo gli azzurri della Lazio contro l’Udinese. E la sfida si preannuncia carica: in campo si contenderanno la palla i due bomber Miroslav Klose e Antonio Di Natale: il capitano dell’Udinese e il panzer della Lazio sono infatti due autentiche macchine da gol ( 243 reti per Di Natale, 192 per Klose).

Slim Factor Index: appuntamento domani mattina alle 12.30 presso l’Hotel Four Season di Milano con la conferenza promossa da Confindustria Intellect, sul tema “Slim Factor Index. Il nuovo indice di salute del nostro Paese”.

Forum risorse umane: si svolge domani a Milano la quarta edizione del ‘Forum delle risorse umane’ dedicato a aziende, istituzioni pubbliche, università, business school, associazioni. Appuntamento in Piazza Affari, presso il Palazzo Mezzanotte, per il Forum promosso da Comunicazione Italiana, business social media italiano.

 

Alessia CASIRAGHI

 

SEI UN ESPERTO CONTABILE? QUESTO ANNUNCIO E’ PER TE!

L’opportunità di lavoro di oggi si riferisce agli esperti contabili che abitano a Trento e provincia.

Descrizione Annuncio:

Studio Associato di Consulenza Societaria, ci ha incaricato di ricercare un/a ESPERTO/A CONTABILE e FISCALE DI STUDIO.

Profilo ideale:

  • Diploma di ragioneria e/o laurea in economia aziendale, preferibilmente ad indirizzo libera professione, con ottimo curriculum studiorum;
  • Esperienza maturata presso Studi professionali di livello strutturati e modernamente organizzati;
  • Forte propensione all’approfondimento; capacità analitiche, rigore, precisione;
  • Capacità ed abitudine a lavorare sotto stress ed in tempi ridotti; forte flessibilità, dinamicità;
  • Ottime capacità relazionali e comunicative;
  • Ottima conoscenza teorica della contabilità e del bilancio;
  • Conoscenza di base dell’IVA e del Testo unico delle imposte sui redditi;
  • Capacità di forte crescita professionale;
  • Ottimo uso PC, pacchetto Windows: Word, Excel, Posta Elettronica; conoscenza dei più diffusi gestionali; la conoscenza di Zucchetti costituirà titolo preferenziale.

Mansioni da svolgere:
Il candidato ideale sarà in grado di svolgere le seguenti attività:

  • Supporto alla chiusura dei conti di imprese e di professionisti, con regimi sia ordinari sia semplificati;
  • Redazione di bilanci e di situazioni infra-annuali economiche e patrimoniali di società;
  • Pieno supporto alla predisposizione di dichiarazioni fiscali periodiche ed annuali per persone giuridiche (società di persone e società di capitali) e per persone fisiche (professionisti, e ditte individuali);
  • Studi di settore;
  • Adempimenti Intrastat;
  • Modelli 770 semplificati per ritenute su redditi da lavoro autonomo;
  • Comunicazioni di operazioni con Paesi black-list;
  • Invii telematici Entratel (dichiarazioni fiscali) e Infocamere (deposito bilanci, variazioni societarie, pratiche Registro imprese in generale);
  • Effettuazione di ricerche ed analisi, finalizzate all’elaborazione di pareristica ad uso interno dei clienti;
  • Altri adempimenti fiscali ed amministrativi richiesti dalla mansione.

Inserimento: immediato.
Sede di lavoro: Val di Sole.
Inquadramento e retribuzione indicativi: praticantato o contratto di collaborazione a partita IVA; possibilità di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato; compensi in linea con le capacità e le esperienze effettivamente maturate.

Riepilogo Annuncio

Azienda
IQM selezione srl

Località
Trento Provincia, Trentino Alto Adige Italia

Settore
Tutti

Contratto
Full Time
Tempo Indeterminato

Anni Esperienza
Da 2 a 5 anni

Livello Istruzione
Diploma

Codice Riferimento
MO

Per avere ulteriori informazioni, collegarsi su Monster.it.

La Cgia ribadisce l’importanza delle Regioni

Lo scandalo della Regione Lazio ha portato molti a desiderare che le Regioni, come istituzioni, vengano abolite. Non bastasse l’astio per le province…

Per questo, l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre ha condotto uno studio che pone l’attenzione, al contrario, sull’importanza di esse.
Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, ha inoltre ricordato come, se in precedenza i poteri delle Regioni, benchè citati dalla Costituzione, fossero in effetti gestiti dallo Stato, ora il potere è decentrato ad ogni regione singola, come conseguenza della riforma del 2001.

Lo Stato, da allora, detiene le redini di giustizia, difesa, politica estera, mentre le Regioni detengono i poteri su tutte quelle funzioni non riservate esplicitamente riservate allo Stato. In un decennio, le Regioni italiane hanno speso hanno speso 89 miliardi di euro in più, a fronte di una crescita della spesa del 74,6%, considerando l‘aumento dell‘inflazione fino al 23,9%. Ben 49,1 miliardi sono andati alla sanità.

Bortolussi, pur riconoscendo sprechi, sperperi ed inefficienze, che andrebbero il più possibile monitorati ed eliminati, ha dichiarato che “nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferito loro e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente”.

L’impennata delle spese regionali, inoltre, è dovuta anche ad un altro fattore, comune in quasi tutte le Regioni, da Nord a Sud: l’aumento dei costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione ma anche a causa di misure straordinarie adottate per sostenere la popolazione straniera giunta nel nostro Paese. A conferma di ciò è il dato della spesa cresciuta maggiormente in questo ultimo decennio, che riguarda l’assistenza sociale (+154,4%).

A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro.

Vera MORETTI