Saldi estivi 2023, quando iniziano nelle varie Regioni?

Acquistare usufruendo di sconti è per tutti una vera esigenza, ecco perché le persone aspettano i saldi per fare gli acquisti e, sebbene le temperature siano ancora primaverili, sono in tanti a chiedersi quando iniziano i saldi estivi? La risposta è “a breve”. Ecco cosa succede nelle varie Regioni d’Italia.

Quando iniziano i saldi estivi 2023?

I saldi nascono per la vendita di prodotti di tipo “stagionale”, in particolare per l’abbigliamento e calzature. Di fatto quando inizia la stagione dei saldi, ad offrire la merce a prezzi particolarmente convenienti sono quasi tutti gli esercizi commerciali e tra questi quelli di elettronica. Naturalmente il settore abbigliamento resta quello maggiormente interessato. Sebbene più volte in Italia si sia parlato di una liberalizzazione dei saldi, ad oggi ancora non è così e di conseguenza le vendite promozionali definite “saldi” devono rispettare determinati periodi.

Vi possono poi essere altre vendite promozionali, ma limitate. Inoltre, è ormai abitudine per tutti i negozianti comunicare ai clienti particolarmente affezionati la possibilità di accedere a vendite a prezzi scontati prima del vero e proprio inizio dei saldi.

In quasi tutta Italia i saldi estivi prenderanno il via il 6 luglio. La data è stata scelta in accordo con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e su suggerimento con le Associazioni nazionali di categoria. In base alle direttive del Ministro per lo Sviluppo economico i saldi dovevano prendere il via il 1° luglio. Le associazioni di categoria hanno però sottolineato che, visto anche il clima, il primo luglio avrebbe costituito un eccessivo anticipo rispetto al reale arrivo delle elevate temperature in quanto le vendite sono state particolarmente scarse. Per questo motivo si è raggiunto l’accordo per il giorno 6 luglio.

Consigli per gli acquisti con i saldi estivi 2023

Le Regioni potranno comunicare delle variazioni, ma attualmente ancora non sono state comunicate. I saldi avranno una durata di 60 giorni. Generalmente nei primi giorni gli sconti sono ridotti per poi aumentare con il tempo. Conviene aspettare per gli acquisti con i saldi estivi? La scelta di attendere potrebbe essere controproducente in quanto nei periodi di saldi non si effettuano generalmente riassortimenti nei magazzini, quindi potrebbero mancare delle taglie. Se proprio si desidera un capo, forse è meglio non aspettare.

Ricordiamo inoltre che la merce in saldo non sempre può essere cambiata e di conseguenza è bene prestare attenzione agli acquisti effettuati.

Un altro consiglio è quello di fare un giro già in questi giorni per controllare i cartellini dei prodotti che più interessano, in questo modo è possibile verificare che effettivamente si stanno applicando degli sconti ai prezzi in saldo e non si tratta di “cartellini” truccati.

DdL Concorrenza: addio ai saldi, vendite promozionali liberalizzate

Il commercio è uno dei settori che negli ultimi anni ha sofferto di più, sia a causa dell’emergenza Covid che ha costretto molti esercizi commerciali, tra cui abbigliamento e tecnologia, a lunghe chiusure, sia perché la concorrenza delle vendite online ha portato via una grossa fetta di clientela. Ora con il DdL Concorrenza qualcosa potrebbe cambiare, infatti i saldi o vendite promozionali potrebbero essere liberalizzate.

Saldi: addio ai limiti. Ecco cosa prevede il Disegno di Legge Concorrenza

La normativa attualmente in vigore prevede dei limiti alle vendite promozionali e in particolare per i saldi. Le vendite in saldo possono essere effettuate solo in due periodi dell’anno, coincidenti con la stagione invernale, a partire generalmente dal 5-6 gennaio, e nel periodo estivo a partire dall’inizio di luglio. Le date possono leggermente differire nelle varie Regioni. Le vendite in saldo devono teoricamente avere ad oggetto beni che possono subire un deprezzamento, proprio per questo i saldi inizialmente riguardavano solo l’abbigliamento, cioè abiti e scarpe che a causa del variere delle tendenze/mode, per la successiva stagione sarebbe stato difficile rimettere in commercio. Nel tempo però i saldi si sono diffusi in tutti i settori.

Spesso i commercianti per aggirare tali divieti e attirare i clienti scelgono di inviare comunicazioni con sconti ai clienti fidelizzati.

Il DdL Concorrenza all’articolo 7 prevede il venir meno di tali divieti e limiti. Nel nuovo articolo non c’è traccia di date per le vendite promozionali, indicazione della durata e poteri delle Regioni, di fatto cadono i limiti ora previsti.

Critiche dalle associazioni di settore al DdL concorrenza: addio ai saldi non aiuta il commercio tradizionale

Ricordiamo che siamo ancora di fronte a un Disegno di Legge e di conseguenza intercorrerà tempo prima che si arrivi all’approvazione definitiva del testo e potrebbero esservi delle modifiche. Ad esprimere critiche a tale scelta è Confesercenti che non condivide tale scelta e parla di un vero blitz normativo operato senza il preventivo confronto con le associazioni di categoria. Confesercenti parla di una deregulation che non è in grado di tutelare consumatori e commercianti della catena tradizionale. In poche parole ritiene che sia un provvedimento non in grado di aiutare i commercianti a recuperare clientela e ad avere buoni introiti. Anzi, secondo l’associazione potrebbe essere un regalo per il commercio online e la grande distribuzione e danneggiare ulteriormente gli altri commercianti.