Anche gli agricoltori vanno in rete

Il Veneto è la regione leader, per numeri e qualità, per quanto riguarda la geografia agroalimentare nazionale.

Per questo, è partita proprio da questa regione un’iniziativa che permette a duemila giovani agricoltori di dialogare sul web per scambiarsi esperienze, conoscere nuove strategie politiche e incidere sul sistema economico.
Il progetto, presentato mercoledì a Venezia, è stato accolto con entusiasmo dagli under 30 di Coldiretti, anche perché considerato come la giusta conseguenza del patto siglato dagli stessi giovani con l’assessore all’agricoltura Franco Manzato per accorciare le distanze sul territorio oltre a quelle anagrafiche.

Di realtà positive ce ne sono molte, e ciò è segnale che il ritorno alla terra porta davvero buoni frutti, in senso letterale e non, specialmente in un periodo in cui è necessario reinventarsi in nuove professioni o tornare alla scoperta delle origini.
Tutti coloro che fanno parte di questa speciale “comunità della zappa”, finalmente possono ritrovarsi attraverso una piattaforma informatica che li renderà visibili non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori.

Nonostante le iniziative proposte dagli agricoltori under 30 siano molto diverse tra loro, c’è un leit motiv che le accomuna tutte: la scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l`accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche la voglia di condividere esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche.

Vera MORETTI

Confermata la squadra di Confcommercio Unione Venezia

Nessun cambiamento alla presidenza di Confcommercio Unione Venezia: per il periodo 2012-2017, infatti, è stato riconfermato Massimo Zanon, ma anche il Comitato di Presidenza nella sua interezza.

Al fianco di Zanon, un’ovazione ha acclamato il presidente onorario dell’Unione Livio Chiariot, presidente di 50&Più, sistema associativo che offre consulenze a professionisti che operano in Italia e all’estero, il quale ha annunciato di continuare a ricoprire la carica con entusiasmo.

In occasione dell’incontro, l’Assemblea dell’associazione, che rappresenta oltre 10mila aziende del commercio, del turismo e dei servizi in tutta la provincia veneziana, ha annunciato di aver adottato il nuovo Statuto, che sottolinea l’importanza dell’etica d’impresa nei rapporti tra aziende e con il territorio grazie al recepimento di un apposito Codice etico, nonché la volontà di collaborare attivamente e responsabilmente alla crescita del paese ed offrire alle imprese associate gli strumenti per essere davvero in grado di competere in Europa.

Il nuovo Statuto prevede anche un aumento dei membri della Giunta, che passeranno a 19, soprattutto per consentire una maggior rappresentatività territoriale ma anche dei settori che compongono il sempre più diversificato terziario.

Ecco i nomi della squadra che affiancherà Massimo Zanon per il prossimo quinquennio: Ennio Gallo, Vicepresidente Vicario; Vicepresidenti: Elio Dazzo ed Adelino Carraro; Giuseppe Fedalto: Amministratore. Gli altri membri sono: Roberto Magliocco , Marino Boetto, Maurizio Sabadin, Angelo Faloppa. Luigino Fontanello, Doriano Calzavara, Stefano Montesco e Alessandro Da Re.
Entrano per la prima volta: Marco Francalli, Manrico Pedrina, Leonardo Ranieri, Massimo Gorghetto, Ennio Matterazzo.

La Giunta alla prima riunione si completerà con ulteriori due membri da cooptare che Zanon ha già annunciato saranno Livio Chiarot e Alberto Teso.

Vera MORETTI

Bilancio negativo per le imprese di costruzioni venete

Il terzo trimestre 2012 è stato chiuso con bilancio negativo da parte delle imprese di costruzioni venete, con un fatturato che ha perso, in media, il 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nonostante una tendenza al miglioramento degli indicatori congiunturali, che comunque sono ancora negativi a -4,8%, le aziende venete del settore stanno attraversando un periodo di grave difficoltà.

Si tratta di dati resi noti da un’indagine condotta da VenetoCongiuntura, promossa da Ceav (Cassa Edile Artigiana Veneta) e Unioncamere Veneto, ed è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.

Segnale che la crisi è tutt’altro che superata è la previsione di inizio anno, che vede ancora instabilità e incertezza come comuni denominatori.
Ma uno spiraglio è visibile, in fondo a questo tunnel perché, nonostante i risultati, il terzo trimestre ha evidenziato una ricongiunzione delle dinamiche tra imprese artigiane e non artigiane, che scontano una flessione del fatturato rispettivamente del -3,3% e -3,4%.

Dal punto di vista territoriale, il volume d’affari ha dimostrato dinamiche negative in tutte le province con un calo meno marcato a Venezia (-1,7%) e Belluno (-1,5%). Particolarmente negativi gli indicatori per Padova (-6,3%), Rovigo (-4,6%) e Vicenza (-4%).

Al di là delle diversità territoriali, vi e’ una significativa differenza tra le dinamiche delle imprese di piccola dimensione (-3,9%) e quelle di media (-2,3%) e grande dimensione (-2,8%).

Vera MORETTI

A Venezia la Convention di Confesercenti

Confesercenti ha fatto il punto sulla sua situazione attuale nella consueta Convention annuale che si è tenuta il 6 e 7 dicembre a Venezia.

Tema all’ordine del giorno è la crisi, ma soprattutto il modo in cui affrontarla, considerando che per le pmi si sta concludendo un periodo di grande difficoltà, ed un futuro che si preannuncia altrettanto difficoltoso.

L’esame della situazione è stato fatto dal Gruppo dirigente di Confesercenti, che ha anche il compito di prevedere scenari ipotetici della lunga recessione con profondi mutamenti in atto ed a valutare le strategie migliori e le proposte da avanzare per essere protagonisti in una fase tanto complessa della vita del Paese.

Ad aprire i lavori è stata una relazione di Giuseppe Capanna, Direttore generale della Confesercenti, mentre di seguito sono state discusse diverse tematiche collegate allo sviluppo dell’Associazione ed al contesto in cui si opera.

Venerdì mattina la seconda sessione dei lavori è stata aperta da una relazione di Mauro Bussoni, Vice Direttore generale di Confesercenti.
A concludere i lavori, Marco Venturi, Presidente dell’Associazione.

Vera MORETTI

187 milioni di euro per risanare le Ussl venete

Le condizioni della sanità pubblica della Regione Veneto sono critiche e, per cercare di risolvere il problema, Luca Zaia, presidente della Regione, ha affermato di aver dato disposizioni perché “venga attivata una rimessa straordinaria di quasi 187 milioni di euro da utilizzare da parte delle aziende sanitarie venete per il pagamento dei crediti vantati dai fornitori“.

Per trovare le risorse necessarie e venire incontro alle esigenze dei fornitori, è stato fatto un intervento a livello di gestione economica, che permetterà, dunque, non solo di effettuare i pagamenti dovuti, che troppo spesso erano ritardati di 180 giorni, ma anche di offrire, in futuro, un’assistenza sanitaria di qualità ai cittadini.

Zaia ha inoltre dichiarato che questo intervento è da considerare “un volano di sviluppo economico e in quanto tale non può permettersi di far attendere mesi e mesi le imprese del settore, tanto più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando“.

E il presidente della Regione Veneto promette che non si tratterà di una rimessa straordinaria ed isolata, ma, piuttosto, parte di una strategia più ampia prevista dal protocollo d’intesa siglato tra le banche tesoriere delle Ullss, le categorie dei privati convenzionati e dei fornitori per lo smobilizzo dei crediti utilizzando lo strumento dello smobilizzo pro solvendo.

Tra le Aziende che manifestano le maggiori criticità, ci sono l’Ulss 12 di Venezia, la 20 di Verona, la 16 e l’Azienda Ospedaliera di Padova.

Vera MORETTI

Da MagVenezia finanziamenti alle imprese giovanili

L’imprenditoria giovanile della Provincia di Venezia necessita di essere sostenuta, per poter fronteggiare una situazione di estrema criticità.

Per questo, MagVenezia e Consorzio Finanza Solidale hanno deciso di finanziare le attività imprenditoriali sostenibili e innovative.
A beneficiarne, saranno gli aspiranti imprenditori e i liberi professionisti che non hanno ancora compiuto 36 anni e le pmi composte per l’80% da capitale o da voti di soci under 36.

Il bando ha quindi come obiettivo quello di incoraggiare la nascita di nuove realtà imprenditoriali giovanili che siano innovativi per quanto riguarda i prodotti/servizi, i processi e la localizzazione dell’attività.
Gli incentivi prevedono la concessione di un finanziamento, nel sostegno contabile e amministrativo per 1 anno, nell’assegnazione di una postazione lavoro per esercitare la propria attività per 1 anno.

Le cifre del prestito possono arrivare ad un massimo di 20mila euro e comunque non superiori al 50% dell’investimento complessivo con un tasso pari al 4,5% fisso.

Per partecipare al bando, i progetto possono essere presentati fino al 15 gennaio 2013.

Vera MORETTI

Accesso al credito sempre più difficoltoso per le pmi

Una ricerca presentata a Venezia, durante il Forum organizzato dai Giovani Imprenditori, intitolata “Credito e Burocrazia: il gattopardo delle imprese” ha messo in evidenza le maggiori problematiche che le imprese italiane devono fronteggiare in questo lungo periodo di crisi.

Avvalendosi dei dati Istat, lo studio ha reso noto che la burocrazia e la difficoltà di accesso al credito stanno mettendo in ginocchio molte pmi, per le quali è sempre più ostico rimanere in vita.

Non si tratta, però, di una notizia che stupisce, perché, se consideriamo che a settembre si era registrato un inasprimento dell’accesso ai prestiti bancari aumentato dal 24,5% al 28,2%, e un costo del prestito bancario alle imprese di 70 punti base superiore a quello medio dell‘area Euro, è chiaro che le aziende italiane sono in affanno già da un pezzo.

Inoltre, se l’importo del finanziamento scende e l’impresa richiedente ha dimensioni modeste, il conto può diventare molto più salato: per un prestito da 15mila euro da restituire in 72 mesi, difficilmente una pmi o una start-up potrà scontare tassi inferiori al 10%.

Il rapporto “Doing Business 2013” mette in evidenza le condizioni critiche del sistema bancario italiano: per l’accesso al credito l’Italia si colloca alla 104ma posizione su 185 Paesi presi in esame.

Ciò è testimoniato anche dalle indagini fatte sul terzo trimestre 2012, quando solo il 30,8% delle imprese dei servizi, commercio e turismo non ha avuto alcun problema, contro un 19,3% che è rimasto al palo senza riuscire a soddisfare le proprie esigenze finanziarie e un 49,9% che ci è riuscito ma ha avuto difficoltà.

Vera MORETTI

Da Unioncamere la proposta di riorganizzare le Camere di Commercio

Durante la 136esima assemblea delle Camere di Commercio, tenutasi lo scorso 29 ottobre a Venezia, è emersa l’esigenza di ridisegnare l’organizzazione territoriale del sistema camerale e di ridefinizione ed accorpamento delle funzioni.

Questa proposta è stata avanzata da Ferruccio Dardanello che, come presidente di Unioncamere, ha guidato l’assemblea e che ha indicato, come uno dei punti cardini del riordino anche il miglior utilizzo delle risorse umane e la rimodulazione dei budget.

A tale proposito, Unioncamere ha come obiettivo quello di definire, insieme al Ministero dello Sviluppo economico, la circoscrizione territoriale di ciascuna Camera di commercio, di riorganizzare la rete camerale prevedendo l’auto-sostentamento di ogni singolo ente, di garantire l’adeguata diffusione territoriale.

Il rinnovamento delle Camere di Commercio permetterebbe di dare loro le giuste proporzioni, tenendo conto, oltre che delle dimensioni territoriali, anche delle esigenze e della tipologia.
Ciò, inoltre, potrebbe portare ad un ottimizzazione dei costi del sistema, con la conseguenza di risorse a disposizione a favore dello sviluppo economico.

A questo proposito, Corrado Passera ha commentato: “Abbiamo vissuto mesi difficili e le Camere di commercio hanno giocato un ruolo importante e non sostituibile. Un percorso su cui si lavorava da tempo nell’ottica di massimizzare i servizi abbattendo la spesa”.
Per questo, la ristrutturazione prevista viene considerata urgente e in grado di rendere le Camere più funzionali.

Vera MORETTI

A Venezia il Forum dei Giovani Imprenditori

La città di Venezia è, in questi giorni, caratterizzata da alcuni eventi importanti.

Dopo la 136esima assemblea delle Camere di Commercio, tenutasi in riva alla laguna il 29 ottobre, il 9 e 10 novembre sarà la volta del Forum “Il futuro dopo la crisi”, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio.

Presso la sede della Provincia, dunque, si affronteranno temi molto attuali, come il ruolo delle banche e il peso della burocrazia; il futuro delle imprese dopo la crisi; la risposta della politica.

Ad aprire i lavori sarà Paolo Galimberti, presidente dei Giovani Imprenditori, che presenterà il Libro Bianco su banche e burocrazia.

La prima giornata del Forum sarà caratterizzata dagli interventi di Franco Bassanini, presidente Cassa Depositi e Prestiti; Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa Sanpaolo; Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl; Roberto Maroni, segretario Lega Nord; Pier Ferdinando Casini, presidente Udc.
Il compito di chiudere la prima giornata sarà di Corrado Passera, ministro dello sviluppo economico.

I lavori di sabato 10 novembre, invece, verranno inaugurati da Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio, che parlerà di “Innovazione e rischio imprenditoriale: reagire al declino”.

Interverranno poi Stefano Fassina, responsabile economico Partito Democratico; Guido Crosetto, deputato Pdl; Susanna Camusso, segretario generale Cgil; Luigi Angeletti, segretario generale Uil. A seguire l’intervento del presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli.

Chiuderà i lavori del Forum il ministro dell’Economia, Vittorio Umberto Grilli.

Vera MORETTI

Artigiano veneto trovato impiccato nella sua casa

Avevamo dato ieri la notizia della morte di Livio Andreato, imprenditore edile suicidatosi con un colpo di fucile al petto, ed oggi c’è un’altra vittima di questa crisi economica, che non lascia speranze soprattutto ai titolari di piccole e medie imprese.

Si chiamava Raffaele Rubinacci, aveva 52 anni ed era un artigiano in proprio che abitava a Noale, in provincia di Venezia.
E’ stata la compagna a trovarlo, impiccato allo stipite di una porta della casa che condividevano, insieme al figlio di 12 anni.

Nessun biglietto è stato ritrovato, ma gli inquirenti ritengono, dalle prime indagini, che la motivazione che ha condotto l’uomo a questo gesto disperato sia quella dei debiti accumulati a causa della crisi sul lavoro.
L’uomo era titolare di una ditta e montaggio e smontaggio mobili, fondata nel 2006, che ultimamente non navigava un buone acque, tanto da aver messo in difficoltà le sue finanze, e averlo portato ad una decisione estrema ed irrecuperabile.

Vera MORETTI