Il settore del turismo produce posti di lavoro, anche con la crisi

Sono interessanti i dati che emergono dal III Rapporto dell’Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo pubblicato dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

Salta all’occhio, ad esempio, il numero degli occupati che, in Italia, opera nel settore: si tratta di oltre 954 mila persone, nel 2011, tra lavoratori a tempo pieno ed a tempo parziale.
Di questi quasi il 60% sono donne, mentre l’età media è di appena 36 anni.
Ciò significa che quasi il 5% della forza lavoro dipendente del nostro Paese si occupa di turismo.

Tra questi, il 59% degli occupati risulta assunto a tempo pieno mentre gli stranieri rappresentano il 24% della forza lavoro.
Il numero delle aziende turistiche con lavoratori dipendenti è pari a 170.222 (media annua), di queste 24.653 appartengono al comparto ricettivo, 138.627 ai pubblici esercizi, 6.431 all’intermediazione, 304 al comparto termale e 207 ai parchi di divertimento.

Tra le prime cinque regioni italiane per numero di dipendenti nel turismo c’è la Lombardia con 170.107 lavoratori, seguita da Emilia Romagna con 100.295, Veneto con 96.733, Lazio con 94.076 e Toscana che ne registra 73.297.

Per quanto riguarda le province, la prima, per numero di occupati, è Milano, con 93.703 lavoratori dipendenti. Al secondo posto c’è Roma con 76.398 dipendenti. Terza è la provincia di Napoli con 31.706 lavoratori, quarta la provincia di Venezia che ha registrato 28.105 dipendenti e quinta la provincia di Bolzano con 26.211 dipendenti.
E tutte hanno registrato un aumento degli occupati nell’ultimo anno.

Vera MORETTI

I saldi hanno fatto flop

I commercianti non cantano vittoria: la stagione dei saldi invernali, ormai arrivata al capolinea, non ha portato buone notizie.
I conti, dunque, dei negozianti non si sono risanati a suon di ribassi.

Questo è quanto emerge dai dati resi noti da Federmoda Italia-Confcommercio, sulla base di un sondaggio tra gli operatori di tutta Italia, che denunciano un crollo di oltre il 9% rispetto al 2012.
Il mondo del commercio è in grande difficoltà, considerando che, già nelle prime due settimane di sconti, generalmente le più “calde”, le vendite erano in discesa del 5,42%. Anche se non è corretto fare di tutta l’erba un fascio.

A sorridere sono, come sempre, le principali città, quelle più battute da turisti e uomini d’affari, ovvero Roma, Milano, Firenze e Venezia, e in particolare nei negozi del centro storico, mentre nelle periferie, nel Mezzogiorno e nelle città “minori” si sono raggiunti picchi del -30%.

Renato Borghi, presidente di Federmoda Italia, ha dichiarato che questi dati: “confermano l’attenzione sempre più marcata al prezzo da parte dei consumatori che di certo non possono permettersi di più, avendo oggi un reddito disponibile reale pari a quello di 27 anni fa e un clima di fiducia che, per il 60% degli italiani, è negativo. La situazione inoltre non è più sostenibile per i negozi multimarca di qualità“.

La soluzione, per Borghi, è in “un rinnovato rapporto di collaborazione con i fornitori, nella differenziazione dai concorrenti, nella formazione sulla gestione dei negozi in tempi di crisi e, soprattutto, in un indispensabile mutato atteggiamento da parte delle banche nei confronti di noi piccoli ma intraprendenti imprenditori“.

Vera MORETTI

I notai veneziani e il testamento biologico

Il 16 gennaio è stata una giornata speciale per la provincia di Venezia, perché in quell’occasione è stata sottoscritta, tra il Presidente del Consiglio Notarile di Venezia, Carlo Bordieri, e il Sindaco del Comune di Marcon, Andrea Follini, una convenzione triennale per istituire il primo registro della provincia per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di testamento biologico.

Questo accordo prevede che siano i notai a ricevere e a conservare presso la propria sede una copia delle dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica (DAT) in previsione di una futura perdita di capacità di intendere e di volere degli iscritti alle liste anagrafiche del Comune di Marcon.

A tal fine, un notaio sarà presente, con cadenza mensile, presso la sede comunale e fornirà, a tutti i cittadini che lo desiderassero, tutte le informazioni necessarie sulle dichiarazioni e redigerne eventualmente una copia autentica.

Il cittadino, per sottoscrivere il testamento biologico, dovrà fissare un appuntamento utilizzando il servizio di prenotazione che verrà istituito dal Comune, presentarsi con un documento di identità e il codice fiscale (o la tessera sanitaria) e compilare il modulo scelto che sarà poi autenticato dal notaio.

Il notaio si limiterà quindi a consigliare le modalità ritenute più opportune sulla base della legislazione in materia. Le dichiarazioni potranno poi, allo stesso modo, essere annullate o modificate.

Vera MORETTI

Le imprese venete volano in Sudamerica

In occasione del lancio del progetto B2B Telematici Mercosur, che verrà presentato venerdì 25 gennaio a Venezia, presso la Sala Europa di Unioncamere del Veneto, verrà organizzato l’evento “Le opportunità in Argentina e Uruguay per le imprese venete”.

Obiettivo di questa iniziativa è creare nuove occasioni di incontro tra imprenditori oriundi veneti residenti all’estero e imprenditori veneti che operano specialmente nei settori della meccanica, meccanica agricola, macchinari per la lavorazione del legno, cantieristica navale, energie rinnovabili, macchinari per l’industria alimentare, farmaceutica, biotecnologie, lavorazione dei metalli, ICT.

In particolare, verrà presentata una panoramica, aggiornata, delle opportunità di internazionalizzazione con Argentina e Uruguay, Paesi per i quali il progetto offre la possibilità di networking e business matching.

Il workshop, articolato in due sessioni, darà l’opportunità di prendere parte ad incontri bilaterali con i rappresentanti della Camere di Commercio Italiane a Buenos Aires e Montevideo.
Saranno così selezionate le imprese venete partecipanti ai B2B telematici, che si svolgeranno con il supporto di Unioncamere del Veneto e delle CCIE di Buenos Aires, Rosario e Montevideo entro giugno 2013.

Per coloro che fossero interessati a partecipare, occorre inviare la scheda di partecipazione a Unioncamere del Veneto entro martedì 22 gennaio tramite e-mail unione@ven.camcom.it o fax al numero 041/0999303.

Vera MORETTI

A tutto green per sconfiggere la crisi

La crisi si sconfigge con l’innovazione che, ultimamente, fa spesso rima con green economy.

O, almeno, così accade in Veneto, dove sono ben 34mila le imprese che puntano proprio sui valori green per riprendersi dopo un periodo difficoltoso.

Questa tendenza, che fa del Veneto la seconda regione “verde” dopo la Lombardia, è stata confermata dal rapporto “Viaggio nel Veneto delle qualità”, presentato a Padova nella sede di Antonveneta Monte dei Paschi dalla Fondazione per le qualità italiane Symbola presieduta da Ermete Realacci con il contributo di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Ambiente, Federparchi, e il Nord Est Europa.

La regione è, in questo momento, un vero e proprio laboratorio d’avanguardia in fatto di green economy, anche grazie a venti imprese di successo che si sono distinte in questo ambito e che confermano questa come leva strategica per affrontare la recessione.

A questo propisito, il presidente di Symbola ha dichiarato: “Il Veneto è uno dei cuori manifatturieri dell’Italia un sistema produttivo variegato e di grande vitalità che, anche nella crisi, coniugando qualità, innovazione e territorio con la green economy sta rinnovando con successo il proprio tessuto imprenditoriale”.

Giuseppe Menzi, direttore generale di Banca Antonveneta, ha proseguito: “Siamo felici di ospitare questa iniziativa perché crediamo nel valore strategico di un approccio sostenibile”.

A conferma di tutto ciò, è bene sapere che negli ultimi quattro anni un’impresa veneta su quattro, operante nell’industria e nel terziario, ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minore impatto ambientale.

Si tratta di circa 33.900 imprese che rappresentano il 10% di tutte le aziende che hanno investito nel green in Italia, nonché il 24% del totale regionale, contro il 23,6% della media nazionale.
Gli investimenti in tecnologia green sono finalizzati per il 20% al processo produttivo, 14% al prodotto e al 66% per la riduzione dei consumi.

Per le province venete, Padova si colloca al primo posto con 6.966 imprese green, seguono Treviso con 6.570 imprese verdi, Vicenza 6.082 imprese, Verona 5.781, Venezia 5.658, Belluno con 1.493 e Rovigo 1.346.

Vera MORETTI

La crisi delle imprese giovanili

L’impresa giovanile non se la passa bene e la sua crisi è cominciata in tempi non sospetti: dal 2006, infatti, è stato registrato un calo che, nel 2011, ha toccato il 16% a livello nazionale, ma che raggiunge il 23% nel NordEst.

Questi dati sono stati resi noti da una ricerca condotta dal dipartimento management dell’università veneziana Ca’ Foscari, promossa da Regione Veneto e Centro produttività Veneto.
Lo studio ha analizzato i bilanci di 7.720 giovani imprese con sede legale in regione.

Gli indici di redditività parlano chiaro: il rendimento medio del capitale investito dalla proprietà parte da un valore medio molto basso (-19,41%) nel 2008, assume un valore appena positivo (circa il 3%) nel 2009 per poi tornare a scendere (-9,23%) nel 2010.
Settori con criticità maggiori sono agricoltura, manifattura e costruzioni.

I giovani imprenditori intervistati sono, per il 65%, diplomati, e per il 22% hanno una laurea di primo o secondo livello. Il 5% ha un’educazione di tipo terziario ed è in possesso, dunque, di master o Phd.
Per il 79% degli interpellati, l’approdo al timone di un’impresa propria è avvenuto dopo un’esperienza professionale in una diversa realtà. Le imprese sono state fondate grazie all’apporto e al supporto di reti di conoscenze e familiari: nel 29% dei casi sono stati cruciali l’apporto e la collaborazione di ex-colleghi, ma nel 44% dei casi i cofondatori delle startup intervistate sono i familiari o i parenti.

In Veneto, in particolare, ci sono oltre 47mila imprese giovani, su un totale di 700mila in tutta Italia e rappresentano il 6,7% del totale: si tratta prevalentemente di unità artigiane (il 39% contro il 30% nazionale), con una significativa presenza di imprese al femminile (24,9% contro il 17% nazionale).
Verona è la provincia con il maggior numero di realtà giovani (22%), seguita da Padova, Treviso e Vicenza.

I settori più “battuti” sono quelli delle costruzioni, con oltre 11mila imprese (24,2% del totale) e, tra queste, la maggior parte è di tipo artigiano (86,4%).
Le attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresentano il secondo settore più rappresentato, mentre al terzo posto c‘è il turismo, con quasi 4mila attività presenti, pari all’8,5% delle giovani imprese venete.
L’artigianato artistico si trova al quarto posto con 3.927 imprese (8,4% del totale).

Isi Coppola, assessore allo Sviluppo Economico, ha dichiarato a proposito: “Questa ricerca ci ha permesso di verificare che un imprenditore su due non conosce le iniziative messe a disposizione dalla Regione per il sostegno alle aziende. Per questo abbiamo deciso di puntare anche sull’uso di strumenti e mezzi come YouTube, Facebook e Twitter, molto utilizzati dai giovani, per comunicare le opportunità dei nuovi bandi regionali a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile a cui si potrà concorrere a partire dal 4 febbraio prossimo. Sono previsti 5 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. È la prima volta che una pubblica amministrazione sceglie i social network per far conoscere queste opportunità“.

Per il rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro, “l’università è luogo di studio, ricerca e innovazione, ma deve migliorare il rapporto con il territorio e con il mondo del lavoro. I dati evidenziano che esistono ampi margini per dare ai nostri ragazzi gli strumenti per trasformare le loro idee in impresa e per farlo con le migliori competenze possibili, senza che imbocchino strade privi delle conoscenze necessarie per fissare e raggiungere l’obiettivo fissato“.

Vera MORETTI

Nuovo regolamento per i taxi di Venezia

Le norme che regolano i taxi del Comune di Venezia sono state modificate e il nuovo regolamento è entrato in vigore dal 4 gennaio 2013.

La novità principale è che non sussiste più la necessità di presentare una richiesta di autorizzazione in carta legale che contenga i motivi della sostituzione.

Va invece inviata agli Uffici della Mobilità del Comune una comunicazione preventiva in carta semplice da parte del titolare e anche dal sostituto, unitamente al prospetto dei periodi di sostituzione.
Nella comunicazione occorre indicare la durata della sostituzione, il nominativo del sostituto, la dichiarazione concernente l’iscrizione al ruolo, il possesso dei requisiti prescritti, l’osservanza della disciplina dei contratti di lavoro o di gestione e gli allegati previsti.

Il titolare dovrà trasmettere copia protocollata della comunicazione alle Associazioni di categoria. Copia della comunicazione deve essere conservata a bordo dell’autovettura ed esibita a richiesta degli organi di vigilanza.

Vera MORETTI

Un premio destinato agli artigiani veneti

Per la sua unicità, e per i suoi innumerevoli monumenti, Venezia necessita di una costante attività artigianale, volta soprattutto alla sua conservazione.

Per questo, ma anche per ringraziare quanti si prodigano per la rivitalizzazione della città, l’Ateneo Veneto e la Camera di Commercio di Venezia hanno deciso di istituire il Premio “Marino Grimani”, destinato agli artigiani che si sono distinti nella loro opera o nel restauro di beni storici ed artistici.

Per partecipare al bando, gli interessati possono inviare le candidature alla Segreteria dell’Ateneo Veneto entro e non oltre venerdì 18 gennaio 2013, ai seguenti indirizzi:
Ateneo Veneto, San Marco 1897, 30124 Venezia, oppure inviando la documentazione al seguente indirizzo e mail: segreteria@ateneoveneto.org.

Vera MORETTI

Riorganizzati gli uffici territoriali veneti: a Venezia 1 gli atti giudiziari

Con l’anno nuovo, l’Ufficio Territoriale delle Entrate di Venezia 1 è diventato l’unico sportello di riferimento per quanto riguarda la tassazione degli atti giudiziari della provincia veneta.

Questa decisione è stata presa a seguito della soppressione delle sezioni distaccate del tribunale di Venezia presso Dolo, Chioggia, San Donà di Piave e Portogruaro, disposte dal recente decreto legislativo sulla riduzione dei tribunali.

All’ufficio delle Entrate di Campo Sant’Angelo si procederà, dunque, alla ricezione, tassazione e registrazione di tutti gli atti emessi dall’autorità giudiziaria della provincia di Venezia, ad eccezione di quelli della sezione staccata del tribunale presso Portogruaro, le cui competenze non saranno accentrate a Venezia come per le altre sedi ma passeranno al Tribunale di Pordenone.

Questo cambiamento dovrebbe agevolare i cittadini, poiché d’ora in poi i processi legati agli atti giudiziari in prossimità del Tribunale di Venezia, che ha sede nel centro storico, proprio come l’ufficio territoriale.

Vera MORETTI

Protocollo d’intesa per migliorare la formazione in ambito turistico

In una città come Venezia, il turismo rappresenta una delle prime risorse economiche.
Per questo, è stato siglato un protocollo d’intesa per favorire, nelle scuole, la formazione di figure professionali competenti nel settore turistico.

A firmare l’accordo, il 18 dicembre a Palazzo Balbi a Venezia, erano presenti gli assessori alla formazione, Elena Donazzan, e al turismo, Marino Finozzi, l’Ufficio Scolastico Regionale rappresentato dalla dott.ssa Francesca Sabella, i presidenti regionali di Confturismo, Marco Michielli, Federturismo, Antonello De’ Medici e Assoturismo, Francesco Mattiazzo.

Marino Finozzi ha dichiarato: “Con la firma di puntiamo tutti, istituzioni e sistema economico, a disinceppare il meccanismo che impedisce o ostacola l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in un settore che tira, dove la qualità del personale è preziosa e che non è delocalizzabile”.

Con questa importante firma, dunque, le autorità coinvolte si impegnano a potenziare le competenze in materia di accoglienza del turista, ma anche di favorire gli stage e l’alternanza scuola-lavoro nel settore.

Vera MORETTI