Disoccupato da un anno, operaio di suicida a Terni

E’ trovato impiccato ad un albero nelle campagne tra Acquasparta e Spoleto, nel Ternano, un operaio di 44 anni originario di Rieti ma residente a Terni.

L’uomo era rimasto senza lavoro da circa un anno e non era più riuscito a trovare una nuova occupazione nonostante le continue ricerche. Separato con tre figli, dell’operaio non si avevano più notizie da venerdì scorso e il suo ritrovamento da parte dei carabinieri è stato possibile grazie al segnale del cellulare proveniente da Acquasparta.

L’allarme era stato dato da alcuni parenti. Nella sua auto, parcheggiata vicino al boschetto, sono stati trovati appunti di incontri di lavoro con alcune ditte.

Quattro ergastoli per l’omicidio dell’imprenditore Cerri

Al termine di un processo definito “estremamente complesso” dal PM Antonio Sangermano, i giudici della prima Corte d’Assise di Milano hanno condannato all’ergastolo i tre dominicani responsabili dell’omicidio dell’imprenditore Stefano Cerri e il loro mandante, Stefano Savasta. L’episodio è accaduto nel dicembre del 2008.

Cerri era stato aggredito fuori dalla sua azienda, in via Gratosoglio a Milano, portato a forza in un furgone e ucciso a picconate dai malviventi, esecutori materiali della feroce vendetta di Savasta, la cui ex compagna Ivana aveva iniziato in quel periodo una relazione amorosa con l’imprenditore. “Finalmente giustizia è stata fatta” hanno commentato i parenti della vittima, il cui cadavere non è mai stato ritrovato.

Imprenditore di Pescara trovato impiccato nel suo garage

Continua il dramma degli imprenditori che si tolgono la vita perché sommersi dai debiti e/o per il fallimento dell’attività. Proprio quest’ultima causa ha portato al suicidio G.D.L., noto imprenditore pescarese, nella serata di lunedì. Era proprietario di un’attività a Pianella, legata alla produzione di salumi, assieme al fratello e alla sorella.

Un’attività che è fallita negli anni scorsi e da quel momento risultava pensionato, anche se secondo indiscrezioni non aveva mai smesso di operare nel settore commerciale. Da qui la caduta in depressione, fino ad arrivare all’insano gesto. Sposato e con un figlio, l’imprenditore è stato trovato impiccato nel garage di casa sua, a Pescara, in via Benedetto Croce. Aveva 67 anni.

I software che fanno risparmiare

La tecnologia costa, ma ci sono software alle aziende costano meno: le aziende che utilizzano Windows Xp, infatti, sostengono costi superiori rispetto a quelle che basano il loro business su Windows 7 e 8.
E’ la stessa Microsoft a segnalare che la migrazione a Windows 7 conviene alle aziende, anche economicamente: secondo i dati di una ricerca condotta da IDC , le imprese che si appoggiano ancora a XP sostengono costi ben 5 volte superiori rispetto a quelle che sono già passate al sistema operativo più moderno.

Lo studio ha preso in considerazione la spesa IT in rapporto alla protezione da attacchi informatici, alla gestione della patch, alle richieste di assistenza e ad altri parametri in grado di aumentare i costi e il dispiego di risorse e tempo. Ne emerge anche come Windows XP sia ormai esposto a numerosi rischi di sicurezza. Il passaggio a Seven, inoltre, può ridurre dell’84% tempo e spese di supporto rispetto a quanto oggi accade alle realtà lavorative che utilizzano XP, poiché si tratta di un sistema operativo più recente e in grado quindi di sfruttare al meglio la moderna tecnologia.

UIltimo “incoraggiamento” a passare a Windows 7: il supporto a Windows XP verrà sospeso nel mese di aprile 2014.

Francesca SCARABELLI

No all’aumento dell’Iva

Si è appena svolto a Mestre il convegno rivolto a dirigenti e quadri del sistema federale, alla quale, davanti al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, Confcommercio Veneto, nella persona di Massimo Zanon, suo presidente, ha esternato proposte e richieste in linea con lo slogan Il Veneto che vogliamo.

Tema centrale del documento presentato è l’accesso al credito, divenuto urgente dopo i molti casi di imprese capaci messe in difficoltà dal credit crunch, imprese che fanno fatica a reperire risorse per garantire il posto di lavoro ai loro dipendenti e collaboratori.

Gli “allarmi rossi” per Sangalli sono ben cinque: la recessione, la disoccupazione, lo spettro dell’aumento dell’aliquota Iva, la pressione fiscale salita al 55% e la difficoltà di accesso al credito.
E le previsioni per l’anno in corso non sono affatto positive: “Il 2012 vedrà un ulteriore calo dei consumi del 2,17%, un aumento di mezzo punto della disoccupazione e un -5,7% di investimenti“.
E se si verificherà quel rialzo dell’Iva tanto annunciato, e temuto, “saranno 39 i miliardi di euro di consumi bruciati“.

Per questo, l’appello che viene rivolto al governo è una revisione della spesa pubblica che possa scongiurare questo spropositato aumento e ridurre la pressione fiscale.

Massimo Zanon ha dichiarato: “Lo Stato e le banche diano credito a chi ha creduto in questo Stato ed è rimasto e vuole continuare a investire su questo territorio. Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi non delocalizzano: non si chiudono serrande per aprirle in Romania, ma si impegna il proprio patrimonio e si dà pure lavoro agli immigrati“.

Per questo, e in vista del pagamento dell’Imu, è stata inviata una lettera a tutti i sindaci del Veneto in cui si chiede di non applicare l’aliquota massima prevista, che porterebbe a dover sborsare cifre per molti insostenibili.
Continua Zanon: “In un mondo fatto soprattutto di imprese familiari, la pressione fiscale rende disoccupate intere famiglie, impedisce il passaggio generazione e infrange i valori sui quali si fondano la stabilità e la solidarietà tipiche del nostro Paese“.

Vera MORETTI

In estate aumentano le opportunità di lavoro per i professionisti

Una buona occasione per trovare un impiego è l’estate. E anche quest’anno, nonostante la crisi, sembra che le opportunità non manchino, come conferma anche Agostino Di Maio, direttore di Assolavoro.
E se si pensa che si tratti solo di lavoretti per studenti o, comunque, di riempitivi per chi non ha particolari esperienze professionali, ci si sbaglia di grosso.

Di Maio, a questo proposito, afferma: “In estate aumentano sensibilmente le richieste di figure professionali legate al turismo, come camerieri e hostess di sala, commis di sala e di cucina, addetti al bar, animatori ma anche direttori di albergo e responsabili di catene di ristorazione e ancora addetti al controllo sicurezza e addetti alla ristorazione per strutture aeroportuali; c’è anche una maggiore richiesta di figure professionali sociosanitarie“.

Inoltre, la formazione avviene a spese delle agenzie e permette di ricevere requisiti che potrebbero rivelarsi necessari anche per impieghi futuri.

Per questo motivo il direttore di Assolavoro ricorda come la riforma del lavoro dovrebbe tenere conto di ciò, e, in nome di quella “flessibilità buona” tanto decantata anche dal governo, evitare di tagliare le risorse destinate alla formazione degli interinali a favore dell’Aspi, perché questa decisione rappresenterebbe “un clamoroso passo indietro“.

Vera MORETTI

In Piemonte germoglia il green

E’ ora di bilanci per il Piemonte, regione che si conferma tra le più virtuose in ambito di energia prodotta da fonti pulite, anche se l’obiettivo fissato dal decreto firmato a marzo sul burden sharing, che chiede al Piemonte di produrre il 15,1% della propria energia da fonti pulite, rimane lontano. La regione si conferma tra le migliori d’Italia, seguendo a ruota Lombardia e Puglia.

In particolare, il Piemonte si qualifica al secondo posto, alle spalle della Lombardia, per la produzione di energia da fonti idriche: grazie alla grande disponibilità di acqua nelle zone alpine, la regione è fornitore del 25% dell’energia idroelettrica prodotta in Italia. Terzo posto, invece, per quanto riguarda il fotovoltaico. In Piemonte sono installati pannelli per una potenza a 1053 megawatt, su 17 mila impianti con una regolamentazione precisa, che tutela il paesaggio e i terreni pregiati. Nessuna controindicazione, invece, per gli impianti geotermici, cioè quelli che sfruttano il calore della Terra, un settore quasi insignificante fino a cinque o sei anni fa ma che ora porta un risparmio in bolletta fra il 40 e il 60%: solo in Piemonte si producono 7 megawatt di energia, che corrispondono al consumo annuo di 2100 famiglie. Torino tiene poi ben saldo il suo primato nel teleriscaldamento, confermandosi città più teleriscaldata d’Italia, con circa 800mila cittadini serviti. Da segnalare poi la quota di energia prodotta da biomasse, il 5% sul totale piemontese, che sfrutta i rifiuti agricoli e di allevamento.

Il risparmio per i cittadini sarà invece uno dei filoni di ricerca del futuro Energy Center che sorgerà a Torino nei prossimi mesi grazie a un accordo tra Regione e Comune. Sarà un polo dedicato all’energia per privati, aziende, enti pubblici e università all’interno del quale si dovranno studiare prodotti e tecnologie per il risparmio energetico, l’edilizia e zero consumo, tecnologie e innovazioni per le aziende e per l’industria.

Il green è anche occasione di business, e se ne sono già accorte le 1.300 aziende torinesi impegnate nella green economy per un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro e 33 mila addetti. A far da padrone sono quelle impegnate nel settore dell’energia, principalmente solare (50 per cento), seguono quelle che si occupano di rifiuti (19 per cento), trattamento dell’acqua (12 per cento), aria (10 per cento) e ricerca e sviluppo (9 per cento). La maggior parte delle aziende eco ha meno di dieci addetti e solo il 6% ne conta più di 50.

Francesca SCARABELLI

Terremoto, Emilia in ginocchio: morti e dispersi, strage di operai

La terra trema ancora in Emilia Romagna, gli edifici crollano e ci sono nuove vittime tra gli operai al lavoro nelle numerose aziende della zona. Diverse vittime accertate nel Modenese (almeno 16) tra cui almeno 3 operai morti al lavoro nella zona e un centinaio i feriti sempre nella bassa Modenese, mentre si temono altri morti nelle zone già colpite dal terremoto del 20 maggio: molti sono i capannoni crollati e le abitazioni collassate. Oltre 14mila gli sfollati. Un altro colpo durissimo per l’economia locale, fatta di piccole e piccolissime imprese, spesso dell’eccellenza italiana.

Dal Veneto alla Lombardia, fin giù in Toscana e sul levante ligure di Ponente la terra non smette di tremare: una forte scossa di terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con epicentro a Medolla nel modenese ha terrorizzato alle 9 del mattino la popolazione già in ginocchio. Poi alle 12.56 un’altra lunghissima e violenta scossa.

Evacuati negozi, uffici e scuole a Milano, Padova, Bologna e in molte città del settentrione per motivi di sicurezza. Nuovi crolli sono stati registrati a San Felice, Mirandola e Finale Emilia, paesi già messi a dura prova dal forte sisma del 20 maggio. Linee interrotte nel modenese e nel ferrarese, intasate le linee telefoniche di vigili del fuoco e polizia urbana.

La scossa è stata avvertita in tutto il Nord Italia, da Aosta a Torino, passando per la Liguria – a Sestri Levante e a Genova sono state evacuate scuole e uffici- fino a Viareggio, Pesaro, Lucca. La scossa è stata sentita anche in Austria per non parlare delle provincie di Pordenone, Padova, Treviso. A Venezia una statua dei giardini di Papadopoli, accanto a Piazzale Roma, la piazza della Stazione di Santa Lucia della Laguna, è crollata. Danni anche nel mantovano.

A Cavezzo, Modena, i 3/4 del paese non ci sono più. Crollato anche il castello di Finale Emilia.

Danni a tutto il patrimonio artistico del modenese. Crollano il Duomo e la Chiesa di San Francesco a Mirandola. E’ crollata la Chiesa di San Possidonio (MO), il Teatro Comunale di Cento, la chiesa Poggio Renatico.

Ancora una volta il terremoto dell’Emilia scuote i social network. Secondo un account di Twitter sarebbe crollata la scuola di Ostiglia. Il cantante bolognese Cesare Cremonini avvisa che le donne e i bambini degli ospedali locali sarebbero in via di trasferimento. Internauti comunicano che nelle prime ore di questa mattina i cellulari della zona di Bologna erano fuori uso.

Sempre su Twitter, Ferrovie dello Stato comunica la ’Circolazione interrotta ambito stazione Bologna C.le per accertamenti infrastruttura a seguito scossa tellurica”.  Sullo stesso profilo Fs ha spiegato che la circolazione è sospesa sulle linee tra Bologna e Padova, tra Bologna e Verona, tra Milano e Bologna e sulla Verona – Mantova – Modena. I treni subiranno cancellazioni e ritardi.

La Protezione Civile di Modena ha messo a disposizione il suo numero: 059200200

L’occupazione giovanile parte dalle energie rinnovabili

Le tecnologie sostenibili potrebbero diventare una vera e propria risorsa anche per quanto riguarda le opportunità di lavoro per i giovani.

Questo è quanto affermato dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che si pone, come obiettivo per il 2013, di creare 60mila posti di lavoro per laureati al di sotto di 30 anni, che “possano portare un contributo attivo allo sviluppo di settori di punta presenti nel nostro sistema industriale e in grado di competere nell’economia globale“.

Forse non tutti lo sanno, ma negli ultimi due anni i nuovi occupati nel settore delle fonti rinnovabili sono stati 120 mila, e si vorrebbe proseguire seguendo questa strada.

Secondo Clini, infatti, “questo è un settore che è ancora in grado assorbire nuova occupazione e soprattutto nella produzione e sviluppo di nuove tecnologie avanzate. In questi settori abbiamo delle eccellenze nel nostro paese in particolare nel solare e nel geotermico. Un altro settore potrebbe essere quello dell’ingegneria per la protezione e conservazione delle acque. In questa aerea abbiamo una forte richiesta perché in almeno dieci regioni dell’Italia le perdite di acqua dagli acquedotti superano il 60% e dunque è necessario intervenire subito“.

Vera MORETTI

Unico 2012, cosa cambia per gli immobili all’estero

Come è ormai noto, il decreto Salva Italia ha istituito, dal 2011, uno nuova imposta sul possesso di immobili e attività finanziarie detenute all’estero.
Per quanto riguarda riguarda la nuova imposta sugli immobili situati all’estero (cdIVIE) questa risulta a carico del proprietario dell’immobile o del titolare di un altro diritto reale su di esso, ed è dovuto in maniera proporzionale alla quota e ai mesi di possesso.

Il valore degli immobili sul quale applicare l’imposta è individuato, secondo regime ordinario, nel costo risultante dall’atto di acquisto o da altri contratti o, in sua mancanza, nel valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. Il decreto sulle semplificazioni fiscali stabilisce una deroga per gli immobili situati in Paesi appartenenti all’UE/SEE. Infatti, a partire dal 2011 (quindi per UNICO 2012), per tali immobili si utilizzerà quale come imponibile il valore catastale come determinato nel Paese estero. Resta fermo che l’imposta non è dovuta se di importo inferiore a 200 euro.

Per quanto riguarda l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero, questa è dovuta proporzionalmente alla quota e al periodo di detenzione ed è pari alle seguenti aliquote da applicare sul valore delle attività finanziarie: 1‰ per il 2011 e il 2012; 1,5‰ dal 2013. Il valore si cui quale applicare l’imposta è il valore di mercato, rilevato al 31 dicembre di ciascun anno, anche utilizzando la documentazione dell’intermediario estero.

In entrambi i casi, il versamento dovrà essere effettuato entro il termine del saldo IRPEF e presentando il quadro RM di Unico 2012 (nuova sez. XVI). I soggetti che presentano il modello 730/2012 sono tenuti a presentare il modello Unico 2012 composto dal solo frontespizio, più il quadro RM.