In mille alla manifestazione nazionale dell’avvocatura

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Ha avuto luogo a Roma, il 30 maggio, presso l’Ergife, la manifestazione nazionale dell’avvocatura, indetta dall’Oua, l’Organismo Unitario dell’avvocatura, ovvero la rappresentanza politica forense.

A partecipare, sono stati avvocatidi tutti i Fori, Comitati cittadini, Sindacati dei lavoratori (Flp e Cgil), Sindaci e Parlamentari nazionali e europei, per un totale di 1000 presenze.

Tra gli altri, era presente anche Andrea Mascherin, segretario del Cnf, e Valter Militi, consigliere d’amministrazione della Cassa Forense.
Per le associazioni: l’Aiga con Alfredo Serra e l’Anai con Maurizio de Tilla.
Per il Coordinamento nazionale dei Fori Minori, Walter Pompeo.

Durante i lavori, hanno preso la parola la vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, il componente della Commissione Giustizia del Senato, Lucio Malan (Pdl) e la componente della Commissione Giustizia della Camera Maria Greco (Pd).
Per la magistratura, il vice presidente dell’Anm Valerio Savio.

La fine dell’incontro ha coinciso con l’intervento di Nicola Marino, presidente dell’Oua: “Una bella giornata, di protesta ma anche di proposta. È ora di dire basta ai luoghi comuni sugli avvocati, noi vogliamo la riforma della geografia giudiziaria perché la situazione attuale è oggettivamente datata. Oggi possiamo finalmente registrare anche la buona risposta della Politica, dei parlamentari di centro, destra e sinistra. Ma è da sottolineare anche l’attenzione mostrata dal Ministro Cancellieri, la quale, pur dichiarando che la riforma va avanti, ha ammesso che necessita di correzioni. Allo stesso modo, è da sottolineare la disponibilità al confronto del sottosegretario Berretta e Ferri: sono tutti passi in avanti rispetto all’impermeabilità dell’ex ministro Severino. La verità è che chi difende questo provvedimento lo fa per conformismo, e spesso per tutelare interessi particolari, non perché sia davvero utile al sistema-giustizia. Infine arriva una richiesta chiara: serve un intervento urgente sui parametri correttivi dei compensi, serve il via libera al decreto correttivo. La categoria è allo stremo“.

Vera MORETTI