Veridiana, da velina a imprenditrice

Veridiana, da velina a imprenditrice

di Davide PASSONI

Sono tanti i volti dello spettacolo che, lasciato o meno lo star system, hanno intrapreso una carriera da imprenditori. Uno di questi è Veridiana Mallmann, ex velina in coppia con Melissa Satta, che si è lanciata nel mondo dell’estetica con Cosmetics Milano e il sistema abbronzante Mya senza raggi UV.

Veridiana imprenditrice: come è nata l’idea e come sta andando?
L’esperienza è partita a settembre 2012, quando insieme al mio fidanzato ho conosciuto il mio attuale socio, Nicola Gheda, che è stato per più di 20 anni produttore di macchinari per centri estetici. Ci ha presentato un brevetto mondiale di un macchinario per abbronzatura spray, un lettino abbronzante che eroga un prodotto 100% naturale che permette un’abbronzatura che dura da 5 a 7 giorni in totale sicurezza per la pelle. Mi sono subito innamorata dell’idea di business.

E come va?
Gli affari vanno benissimo. All’inizio ho voluto provare il macchinario su di me per vedere il risultato. Ho una pelle molto chiara e il mio dermatologo, prima di conoscere questo tipo di trattamento, mi aveva consigliato di non fare lampade perché l’organizzazione mondiale della sanità ne aveva messa fuorilegge una buona parte in quanto potenzialmente cancerogene. Quando ho conosciuto questo progetto, con il mio fidanzato abbiamo svolto alcune analisi e abbiamo visto che il mercato richiedeva un tipo di servizio di questo genere: ci siamo buttati.

Qual è la cosa più difficile del fare l’imprenditrice?
Sicuramente una cosa che si impara solo con il tempo: avere la sensibilità di capire che cosa realmente vuole il cliente. Il progetto è partito da questo macchinario, ma poi abbiamo ampliato e messo all’interno della nostra offerta oltre 50 referenze di cosmetici per far diventare il brand un vero monomarca, con un servizio che parte dall’abbronzatura ma si estende all’intera cura della pelle.

Un lavoro lontano dalla Tv…
Da tempo avevo capito che il lavoro della Tv non avrebbe potuto essere per sempre. Ora mi sveglio alle 8, torno a casa alle 20 e per tutto questo tempo lavoro per un progetto nel quale credo e che mi sta dando i risultati che vorrei.

Voi siete anche franchisor. Il franchising è buon modo per fare impresa?
Sì, adesso abbiamo aperto diversi negozi. I nostri affiliati danno la garanzia di un prodotto buono e unico: questi macchinari, infatti, non sono sul mercato, ce li hanno solo loro in esclusiva. Ecco perché se qualcuno ha dei soldi da parte ma non vede proposte nuove sulle quali investire, magari punta su di noi perché di fatto non abbiamo competitor. Si lavora per lo stesso obiettivo e si fa in modo di guadagnare tutti.

Quanto è stato difficile passare dalla Tv all’impresa?
È stato difficile il periodo in cui sono stata ferma una volta deciso di non far più Tv; proprio in quel momento mi sono arrivate tantissime proposte ed è stato difficile non farmi sedurre dal fatto che tornare in Tv sarebbe stato facile, ma mantenermi ferma nell’idea di investire i soldi guadagnati facendo televisione in un progetto di business che non fosse legato allo spettacolo. Quando mi è arrivata la possibilità di questo progetto mi ci sono buttata con entusiasmo grazie anche al mio fidanzato, dal quale ho imparato molto come funziona un certo mercato, che cosa cerca il cliente e come offrirglielo. Nel frattempo ho anche preso il diploma di ragioneria.

Ti diverti?
Da morire. Perché offro un servizio e dei prodotti accessibili a tutti con un buon rapporto qualità-prezzo e sono felice quando vedo soddisfatte le persone.

E crei anche posti di lavoro…
È bello per noi dare la possibilità alle persone di investire, crescere e farsi un’esperienza anche in questo momento di crisi. Mi piace poter aiutare, nel mio piccolo, un Paese come l’Italia di cui mi sono innamorata e in cui credo, a far crescere semi di ripresa in un periodo così difficile.