Le Entrate chiariscono i benefici per chi opera nelle ZFU

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le modalità di accesso, da parte di pmi e professionisti, ai benefici riservati a chi opera nelle Zone Franche Urbane.
Si tratta di agevolazioni fiscali fino a 200mila euro per imprese nelle ZFU delle Regioni Convergenza, ovvero Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, e nei comuni della provincia di Carbonia-Iglesias in Sardegna e di Lampedusa e Linosa in Sicilia.

Il beneficio, che prevede un’esenzione da imposte sui redditi, IRAP, IMU e contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente e si riscuote secondo le modalità descritte dal provvedimento dell’Agenzia del 6 maggio 2014: l’azienda utilizza il pagamento in F24 scontando l’importo delle agevolazioni e lo trasmette all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente attraverso i servizi Entratel o Fisconline.

Il tetto massimo è pari a 200mila euro a impresa, ma scende a 100mila euro per il settore Trasporti.

Il provvedimento applicativo che concede le agevolazioni è il decreto interministeriale dello Sviluppo Economico e delle Finanze del 10 aprile 2013, che stabilisce le esenzioni e l’entità:

  • Imposte sui redditi: esenzione fino a 100mila euro per ciascun periodo d’imposta; 100% per cinque periodi d’imposta, 60% per i periodi dal sesto al decimo, 40% fino al dodicesimo e 20% per 13cesimo e 14cesimo.
  • IRAP: esenzione fino a 300mila euro per cinque anni d’imposta.
  • IMU: esenzione per quattro anni d’imposta.
  • Contributi da lavoro dipendente: per i contratti a tempo indeterminato o a termine di almeno un anno. Esenzione al 100% per cinque anni, al 60% fino al decimo, al 40% fino al dodicesimo, al 20%n fino al 14esimo.

L’Agenzia delle Entrate riceve dal MiSE i dati dei beneficiari e gli importi dell’agevolazione concessa e li utilizza per verificare se e in che misura spetta il beneficio.
Per ciascun F24 ricevuto, il Fisco verifica che l’importo dell’agevolazione utilizzato non superi l’ammontare del beneficio complessivamente accordato all’impresa, al netto dello sconto fruito con i modelli di pagamento già presentati.

Se trova un’incongruenza dei dati e/o negli importi, l’Agenzia comunica via web lo scarto del modello F24 al soggetto che lo ha trasmesso.
Se verifica che l’agevolazione utilizzata supera quella effettivamente concessa all’impresa, scarta il pagamento e lo considera non effettuato.

Vera MORETTI