La Lombardia è la regione che paga più tasse

La regione italiana più ligia al dovere, che quindi non si tira indietro quando si tratta di versare i contributi al sistema tributario, è risultata la Lombardia, come testimoniato da un’indagine condotta dall’ufficio studi della Cgia.

Per arrivare a questo risultato, sono stati considerati fattori come il gettito di imposte, tasse e tributi versati allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese residenti nel nostro Paese.

Ebbene, nel 2015 in Lombardia ogni residente, senza togliere nessuno, né bambini né ultracentenari, ha in media corrisposto al fisco 11.898 euro.

Dopo i lombardi, ecco gli abitanti del Trentino Alto Adige, che sono al secondo posto con un gettito medio di 11.029 euro e seguiti dagli emiliano-romagnoli, con 10.810 euro.
Al quarto posto, fuori dal podio ma comunque chiamati a pagare al fisco cifre piuttosto alte, c’è il Lazio, con un versamento medio di 10.452 euro, e i liguri, con 10.121 euro.

Al contrario, le Regioni meno tartassate dal fisco sono quelle che si trovano nel Mezzogiorno, a cominciare dalla Campania, dove nel 2015 il gettito pro-capite medio è stato pari a 5.703 euro, poi dalla Sicilia a 5.610 euro e dalla Calabria a 5.436 euro.

Vera MORETTI

In arrivo un’ulteriore proroga dello spesometro

La mini proroga concessa per l’invio dello spesometro, fissata per il prossimo 5 ottobre, probabilmente verrà ulteriormente spostata, per dare maggior tempo a coloro che devono inviare i dati delle fatture emesse e ricevute nel primo semestre.

A darne l’annuncio è stato il viceministro all’Economia Luigi Casero, il quale ha ritenuto grave il blocco del canale web di trasmissione nei giorni scorsi.
Ora che il canale web è tornato operativo, ma solo da poche ore e con funzionalità limitate, è stata chiesta una relazione ai responsabili di Sogei e delle Entrate dallo stesso viceministro, per poter capire, e definitivamente risolvere, le cause che hanno generato il caos e che hanno complicato la vita a migliaia di professionisti.

A confermare, dunque, che a causa di queste disfunzioni, ci potrebbe essere un’ulteriore dilazione dei termini di invio è stato anche, seppur indirettamente, lo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha precisato che il rinvio al 5 ottobre prossimo “è quello che può concedere in via amministrativa l’agenzia a causa del disservizio del sito”.

L’allarme su quanto è accaduto in questi giorni nell’invio dei dati per lo spesometro era stato già lanciato dai rappresentanti delle associazioni di imprese, artigiani e commercianti che già nei primi mesi dello scorso anno avevano segnalato la possibilità di un carico eccessivo di dati difficilmente gestibili dal sistema informatico del fisco e soprattutto sull’inutilità degli invii multipli per tornare allo spesometro con cadenza annuale.

Vera MORETTI

Le imprese di Calabria a scuola di export

Le imprese del settore agroalimentare calabresi sono state inserite in un programma che vede Confartigianato Calabria e ICE-Agenzia collaborare per dare la possibilità alle pmi di confrontarsi direttamente con gli operatori esteri e capire se i propri prodotti hanno chance ed attrattiva nei confronti dei mercati esteri.

Capire, dunque, le opportunità commerciali di export delle imprese italiane del settore agroalimentare è il principale obiettivo di questa collaborazione, e cruciale, considerando l’impatto che i prodotti di questo comparto esercitano all’estero, secondi solo al manifatturiero.

L’evento prevede una prima fase, che avrà luogo a novembre 2017 e per il quale sono state selezionate 25 imprese, e che si dedicherà allo studio approfondito dei paesi target e le tecniche di packaging e comunicazione. A gennaio 2018, invece, ci sarà la possibilità di incontrare i 10 buyers provenienti da Belgio, Austria, Ungheria, Corea del sud, Spagna e Svizzera.

Si tratta indubbiamente di una opportunità importante e da non perdere, poiché i mercati esteri sono molto aperti alla possibilità di importare prodotti italiani, e i numeri lo dimostrano: nel 2016, le esportazioni delle micro e piccole imprese italiane hanno superato i 117 miliardi di euro, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Sono proprio i mercati esteri a sostenere le piccole imprese italiane, che sono uscite dalla crisi malconce e penalizzate da un mercato interno ancora in difficoltà. E, in questo caso, la Calabria è tra le ultime regioni per numero di imprese che esportano.

Roberto Matragrano, Presidente di Confartigianato Calabria, ha dichiarato in proposito: “Questa è un’occasione di business per le imprese associate per conquistare nuove e più ampie fette di mercato. L’agroalimentare è uno dei principali comparti della nostra economia regionale, che in termini di export ha già conseguito importanti risultati nel corso del 2016, confermati al rialzo nel primo semestre dell’anno in corso, e che, unitamente agli altri settori, dobbiamo e vogliamo sostenere con iniziative di questo genere“.

Vera MORETTI

Confassociazioni presente al Windfestival

Confassociazioni è presente, da oggi 28 settembre a domenica 1 ottobre all’edizione 2017 del Windfestival – International Sport Event, che rappresenta in Italia il più grande EXPO di sport di vento e di mare, ospitato dal golfo di Diano Marina.

A questo proposito, Enrico Molinari, vice presidente esecutivo di Confassociazioni, ha dichiarato in proposito: “Lo sport ha da sempre un incredibile potere aggregativo e permette di confrontarsi con gli altri in un sano contesto competitivo, di rifiuto della violenza e del doping e a favore di una cultura basata sul rispetto e sulla solidarietà”.

L’evento è organizzato ogni anno in concomitanza con la Settimana europea dello Sport, proposta dalla Commissione europea per promuovere sport ed attività fisica, ma anche per “collegare al tema del benessere e del well-being i nuovi finanziamenti in tema di Blue Economy, settore dell’economia che crescerà del 25% entro il 2020, arrivando ad occupare più di 7 milioni di addetti”.

A patrocinare l’iniziativa è ancora Confassociazioni e Confassociazioni International, nata per creare un dialogo ed un confronto con gli altri Paesi d’Europa.
Collegandosi a ciò, Molinari ha voluto aggiungere: “Il ruolo dello sport per lo sviluppo economico del nostro Paese e per la crescita delle aziende italiane del settore sportivo è uno dei pilastri su cui l’Italia deve ridisegnare il proprio ruolo internazionale anche a livello tecnologico, considerato che, come afferma McKinsey & Company, entro il 2025 saranno connessi in rete 28 miliardi di oggetti. E lo sport con le sue attrezzature, sarà certamente protagonista di questa rivoluzione. Infatti la manifestazione ligure è l’occasione non solo per toccare con mano i nuovi materiali di tutte le aziende mondiali del settore windsurf, kitesurf, stand up paddle e surf, ma anche per avvicinare persone di ogni età alle discipline acquatiche e per partecipare a lezioni gratuite nell’area fitness. Tra adrenaliniche competizioni di Freestyle Tow-in, in cui i surfisti si esibiscono in salti ed evoluzioni antigravità lanciati da moto d’acqua, e la seconda edizione della Coppa Windfestival “Corri sull’acqua… Windsurf 4 Amputees” per atleti amputati, sono previsti anche diversi momenti di relax fuori salone”.

Vera MORETTI

Sangalli presidente della nuova Camera di Commercio Metropolitana

E’ stata festeggiata la nascita dell’ente camerale più grande d’Italia, che ha visto la luce con la riunione del primo Consiglio, alla quale erano presenti 33 consiglieri e il suo futuro presidente.

Si tratta della Camera di Commercio Metropolitana che riunisce in sé le tre Camere di Milano, Monza Brianza e Lodi, e della quale è stato eletto, all’unanimità, Carlo Sangalli, che rimarrà in carica per i prossimi cinque anni.

Queste le sue parole: “La nascita di questa nuova significa più efficienza e semplificazione per mezzo milione di imprese. Ma non è solo la somma algebrica di tre Camere di commercio, è la realizzazione di un progetto complesso di ampia visione. In concreto: maggiore ascolto del mondo imprenditoriale e nuove azioni pubblico-privato per vincere le sfide globali e locali”.

L’ente appena costituito è il più grande per numero di imprese, ben 465.957 registrate a giugno 2017, che impiegano oltre 2 milioni di addetti e generano un fatturato complessivo che sfiora i 576 miliardi.

Al primo Consiglio era presente Roberto Maroni, governatore della Lombardia, entusiasta dell’elezione di Sangalli, che già è presidente di Confcommercio Milano-Lodi, Monza e Brianza, oltre che presidente di Confcommercio nazionale.

Tra le prime sfide che Sangalli si è posto c’è quella di portare l’Agenzia europea del farmaco a Milano, riguardo alla quale ha dichiarato: “Quella per l’Ema è una sfida importante, che avrà delle importanti ricadute sulle nostre imprese, in termini non soltanto economici ma anche di attrattività. Per questo noi saremo alleati significativi”.

A congratularsi con lui, anche Beppe Sala, sindaco di Milano, il quale ha scritto su Twitter: “Congratulazioni e buon lavoro a Carlo Sangalli, eletto all’unanimità Presidente della Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza e Lodi”.

Vera MORETTI

Ecobonus e investimenti pubblici: questo ed altro nella manovra

Nessun cambiamento per le agevolazioni fiscali da parte della manovra, almeno per il momento, mentre l’ecobonus subirà alcune novità, estesi a più tipologie, come lavori su giardini condominiali e balconi, oppure la rimozione dell’amianto dai tetti. Le aliquote saranno rimodulate e differenziate considerando l’impatto in termini di emissione e risparmio energetico.

Il governo ha deciso inoltre di dimezzare le stime degli incassi della voluntary-bis per il 2017, passando da 1,6 miliardi inizialmente previsti a 850 milioni indicati nel documento.
L’opposto accade per gli investimenti pubblici, aumentati del 6,2%, ovvero di 2,4 miliardi di euro. Questo verrà particolarmente apprezzato, poiché arriverà a rendere la crescita più robusta e duratura.
Se finora la spinta al Pil è arrivata in gran parte dai consumi e nell’ultimo periodo anche dalla scommessa sugli investimenti privati di Industria 4.0, è sul lato pubblico che i numeri restano ancora negativi.

Nel primo trimestre, infatti, gli investimenti delle amministrazioni pubbliche sono diminuiti del 3,8%, ma l’obiettivo rimane quello di chiudere a +0,4%, per poi arrivare al 2018 con una crescita del 6,2%.

In questo modo, gli investimenti e i contributi in conto capitale nel 2018 aumenteranno di 2,4 miliardi di euro, lo 0,14% del Pil.
Le risorse per gli investimenti pubblici sono destinate ad aumentare a partire dal 2018 ma soprattutto nel biennio 2019-2020, per rendere le infrastrutture italiane ancora più moderne, efficienti e sostenibili ma anche per potenziare le attività di ricerca e sviluppo.

In attesa che ciò si compia, la Commissione europea ha inviato una certificazione dei miglioramenti, poiché, come ha commentato il vicepresidente Valdis DombrovkisL’Italia ci ha notificato i cambiamenti del Def, l’aggiornamento delle previsioni che vedono una migliore crescita e migliori dati sull’occupazione, un aggiustamento di bilancio di 0,3% che corrisponde a un deficit nominale di 1,6%”.

Vera MORETTI

Gli ingegneri scrivono al Miur per la formazione terziaria

E’ stato inviato, dal Consiglio nazionale Ingegneri al sottosegretario del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, un documento, ancora in stato di bozza, relativo alla formazione terziaria elaborato dalla cabina di regia nazionale per il coordinamento del sistema di istruzione tecnica superiore e delle lauree professionalizzanti.
Questi nuovi percorsi formativi dovranno necessariamente essere distinti sia dalle classi di Laurea di primo di primo livello sia dalle classi di laurea magistrale.
Inoltre, per quanto riguarda i passaggi da un percorso accademico all’altro, è stato chiarito dagli ingegneri che ciò è possibile solo per accedere ai corsi di Laurea di primo livello ma non a quelli di laurea magistrale. L’accesso a questi ultimi dovrà restare riservato ai soli possessori di Laurea di primo livello. Le nuove lauree professionalizzati a carattere potranno abilitare all’esercizio di una unica e specifica professione.

I contenuti abilitanti dei nuovi percorsi accademici, soprattutto per le professioni che riguardano l’area tecnica, saranno circoscritti alle mansioni esecutive e di supporto alle prestazioni più complesse, che rimarranno ovviamente di competenza dei professionisti con percorsi accademici di livello più elevato.

Altro tema importante è quello delle risorse finanziarie, per il quale è previsto un incremento del finanziamento a favore degli Its ma questa misura non è sufficiente a permettere alle Università di svolgere tutte quelle complesse attività necessarie allo sviluppo di un nuovo percorso accademico, che sia effettivamente differente nei contenuti e negli obiettivi da quelli esistenti.

Vera MORETTI

Spumante Made in Italy da record all’estero

Le bollicine Made in Italy piacciono sempre di più, e non solo tra le mura domestiche, dove lo spumante sta facendo quasi dimenticare lo champagne francese, ma anche all’estero, dove le vendite sono aumentate del 13%.
Coldiretti, inoltre, sottolinea che si tratta di cifre record, con un sorprendente exploit della Gran Bretagna che, con un aumento del 10%, rappresenta il primo mercato mondiale, tanto da consumare 1/3 delle bottiglie esportate, alla faccia della Brexit.

Lo spumante italiano va fortissimo anche oltreoceano, tanto che gli Stati Uniti sono al secondo posto, grazie ad un balzo del 18% rispetto allo scorso anno. Al terzo posto la Germania con un incremento record del 21% mentre al quarto con una crescita del 4% ci sono proprio i francesi, sempre più ben disposti a trovare e provare un’alternativa al loro champagne.

Ma quali sono le bollicine Made in Italy maggiormente esportate all’estero? Vince ovviamente il Prosecco, ma piacciono anche l’Asti e il Franciacorta.

Occorre, come sempre capita per i prodotti più amati, stare in guardia contro le imitazioni, poiché il Prosecco figura come il vino più imitato, soprattutto quando si tratta di commercio online.
E’ recente la scoperta di 30 milioni di lattine di falso Prosecco che stavano per essere vendute sulla piattaforma e-commerce cinese Alibaba, ma che sono state smascherate in tempo, grazie al lavoro dell’Ispettorato repressione frodi.

L’andamento esplosivo degli spumanti italiani all’estero è di buon auspicio per la vendemmia che quest’anno sarà particolarmente avara dal punto di vista produttivo con una quantità potrebbe essere al minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni sui 40-42 milioni di ettolitri per effetto delle condizioni climatiche anomale.
Ma nonostante queste avversità l’Italia mantiene comunque il primato produttivo mondiale nazionale davanti alla Francia, che nel 2017 sta registrando un forte calo, e alla Spagna, anch’essa in difficoltà. Le cause? Gelate tardive e siccità.

Vera MORETTI

Imprese: in aumento i consumi di energia elettrica

I primi sette mesi del 2017 mostrano un aumento dell’1,2% della richiesta dell’energia elettrica da parte delle imprese, e al contempo si è registrato un aumento del Pil dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In particolare, nel 2016 i consumi di energia elettrica delle imprese ammontano a 205.845 GWh e sono in aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, consolidando la crescita dell’1,6% registrata nel 2015. In particolare i consumi aumentano dello 0,5% nel Manifatturiero, dello 0,4% nei Servizi Vendibili mentre si osserva una stazionarietà (-0,1%) nelle Costruzioni ed un calo dell’1,2% nell’Energia ed acqua.

Considerando, più nel dettaglio, i diversi settori, si osserva per il Manifatturiero di base (25,6% dei consumi delle imprese) un aumento dei consumi elettrici dell’1,0%, interamente sostenuto dalla Siderurgica (+4,7%). Nel Manifatturiero non di base (che addensa il 25,8% del consumo totale delle imprese) i consumi risultano stazionari (+0,1%); in quest’ultimo comparto registrano un aumento della domanda di energia elettrica le imprese nei settori dei Mezzi di Trasporto (+2,6%), Vestiario e abbigliamento (+1,9%), Meccanica (+0,9%), Alimentare e Pelli e cuoio (entrambi con +0,2%).

Dal punto di vista territoriale, nel 2016 i consumi di energia elettrica delle imprese sono aumentati maggiormente in Puglia (+3,8%), seguita da Valle d’Aosta (+2,8%), Molise (+2,6%), Veneto (+1,6%) e Trentino Alto Adige (+1,2%). Al contrario, i cali più accentuati si osservano in Calabria (-2,0%), Sicilia (-2,2%) e Lazio (-3,3%).

Relativamente alle province, la maggiore crescita dei consumi elettrici delle imprese si registra a Taranto (9,6%), seguita da Verona (5,4%), Massa Carrara (3,8%), Brindisi (3,7%), Isernia (3,1%) e Bolzano (3,0%). Seguono, con aumenti superiori od uguali ai due punti percentuali, Aosta e La Spezia (2,8%), Piacenza e Medio Campidano (2,6%), Campobasso (2,5%), Belluno e Viterbo (2,3%), Terni (2,2%), Sondrio e Modena (2,0%).

Considerando il comparto manifatturiero, escluso il siderurgico, il Molise è la regione in cui i consumi elettrici sono cresciuti maggiormente (+6,9%), seguita da Umbria (+2,3%), Trentino Alto Adige (+1,6%), Emilia Romagna (+1,3%), Puglia (+1,2%), Sardegna (+1,1%) e Piemonte (+1,0%); al contrario le regioni in cui sono diminuiti di più i consumi di energia elettrica sono Sicilia (-8,8%), Calabria (-3,2%), Valle d’Aosta (-2,2%) e Liguria (-2,1%).

Vera MORETTI

Niente sanzioni per chi comunica tardi i dati dello spesometro

strong>Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha voluto inviare una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero ed al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in cui veniva richiesto di non applicare alcune sanzioni sugli invii dei dati delle fatture, ovvero lo spesometro, o, in alternativa, un ulteriore slittamento della scadenza, a causa delle oggettive difficoltà di collegamento con il sito delle Entrate e dell’invio dei file.

Questo quanto scritto dal presidente di INT: “In riferimento all’obbligo telematico dell’invio dei dati delle fatture da parte dei contribuenti con partita IVA, viste le oggettive difficoltà di collegamento al sito e dell’invio dei file, si chiede la non applicazione delle sanzioni relativamente all’invio dei dati relativi al 1° semestre 2017, in scadenza il prossimo 28 settembre, od un ulteriore slittamento della scadenza”.

Ma non è tutto, poiché Alemanno ha voluto anche sottolineare come l’utilizzo dei sistemi informativi per l’invio di dati così importanti dovrebbe essere preceduto da un periodo di prova, per avere la certezza che tutto funzioni correttamente e senza intoppi: “Si comprendono le difficoltà collegate ad un adempimento così imponente per numero di dati ed utenti, ma in previsione di ulteriori utilizzi dei sistemi informatici per invio dati e documenti , quale la fattura elettronica tra privati, sarebbe opportuno un periodo di prova che coinvolgesse le rappresentanze degli intermediari fiscali, noi come sempre se interpellati, siamo a disposizione per ogni possibile collaborazione costruttiva che possa contribuire ad evitare tensioni e ritardi a contribuenti, intermediari fiscali e P.A.”.

Ora che la missiva è stata inviata, si attende un riscontro, e ovviamente si spera che possa essere positivo, da parte del MEF e dell’Agenzia delle Entrate.

Vera MORETTI