Bonus idrico rubinetti e docce, ipotesi click day: indennità fino a 1000 euro a chi prima presenta domanda

bonus decreto sostegni

Per il bonus idrico, conosciuto anche come indennità rubinetti e docce, arriva l’ipotesi del click day. In realtà, il rimborso funziona con l’ordine di arrivo delle domande. Dunque si prevede che i fondi messi a disposizione dal ministero della Transizione ecologica vadano in esaurimento in poco tempo. Intanto è arrivato il decreto attuativo della misura, con un certo ritardo rispetto alle attese di marzo 2021. L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi di acqua e di perseguire economie di risparmio.

Cosa c’è da sapere sul bonus idrico?

Il decreto attuativo è stato firmato il 27 settembre dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Nel decreto sono riportati i beneficiari e i criteri per la presentazione della domanda e dell’erogazione del bonus. Nel decreto non è riportata la data a partire dalla quale è possibile presentare l’istanza. Si attende l’operatività della piattaforma che il ministero della Transizione metterà a disposizione.

Click day del bonus docce e rubinetti

Nel momento in cui diventerà operativa la piattaforma, prima si presenterà la domanda e maggiori saranno le possibilità di vedersi accreditato il bonus. Si tratta di una sorta di click day, proprio per i tempi ristretti della domanda e per le risorse che andranno a esaurimento (in tutto, 20 milioni di euro per il 2021).

Chi può presentare domanda per i 1000 euro di doccia e rubinetti?

Possono presentare domanda per il bonus idrico rubinetti e doccia le persone fisiche maggiorenni con residenza in Italia. I richiedenti devono essere titolari di diritto di proprietà su edifici esistenti o di altro diritto reale, o di altri diritti personali di godimento esistenti già alla data di inoltro dell’istanza. Il bonus è corrisposto per:

  • la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
  • per apparecchi di rubinetteria sanitaria in sostituzione di quelli esistenti, incluse le colonne e i soffioni di doccia. La sostituzione deve garantire la limitazione del flusso dell’acqua.

Domanda bonus idrico in caso di affitto dell’immobile

Se l’immobile è cointestato, oppure si è titolari di un diritto reale o personale di godimento, la richiesta del bonus deve essere preceduta dalla dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario dell’immobile o al comproprietario. Questi ultimi soggetti devono manifestare volontà di fruire del bonus. La dichiarazione, dunque, deve essere allegata alla richiesta del bonus stesso.

Quali sono le spese ammissibili del bonus rubinetti?

Ecco nel dettaglio tutte le spese sostenute ammissibili per la richiesta del bonus nel limite dei 1000 euro:

  • le spese per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a sei litri e relativi sistemi di scarico;
  • si può chiedere rimborso anche per le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi che erano installati;
  • le spese per la fornitura e l’installazione dei rubinetti e dei miscelatori per il bagno e la cucina;
  • i dispositivi per il controllo del flusso dell’acqua con portata uguale o inferiore a sei libri al minuti;
  • i soffioni e le colonne doccia con valori di portata uguale o inferiore a nove litri al minuti;
  • sono comprese le eventuali opere idrauliche e murarie e lo  smontaggio e la dismissione dei sistemi sostituiti.

Bonus idrico, cumulabilità con altre agevolazioni fiscali

Il bonus idrico non può essere cumulato con altre indennità e agevolazioni che abbiano ad oggetto il rimborso delle spese sostenute per gli stessi beni. Inoltre, la domanda di bonus si può presentare per un unico immobile, una sola volta e da un solo cointestatario o titolare di diritto reale.

Come presentare domanda del bonus idrico e da quando?

La presentazione della domanda del bonus idrico potrà avvenire nel momento in cui sarà disponibile la “Piattaforma bonus idrico“. Per l’accesso alla piattaforma è necessario navigare sul sito del ministero della Transizione ecologica e autenticarsi. Nella domanda il richiedente deve fornire dichiarazioni sostitutive di autocertificazione. In particolare:

  • cognome, nome e codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • l’importo delle spese sostenute per le quali si chiede il rimborso;
  • la quantità dei bene e le specifiche della posa in opera o dell’installazione;
  • le specifiche tecniche per ogni bene sostituito, in particolare la portata massima dell’acqua del prodotto acquistato.

Autodichiarazioni beneficiario bonus idrico al momento della domanda

Ulteriori autodichiarazioni da presentare al momento dell’inoltro della domanda riguardano:

  • l’identificativo catastale dell’immobile;
  • la dichiarazione di non aver ottenuto altre agevolazioni relativi agli stessi beni oggetto di domanda;
  • l’iban del conto corrente bancario o postale sul quale accreditare il rimborso;
  • l’attestazione del richiedente se non comproprietario o proprietario dell’immobile di comunicazione avvenuta al cointestatario o al proprietario.

Quali documenti devono essere allegati alla domanda del bonus idrico?

Sono richiesti anche documenti da allegare alla domanda del bonus idrico. In particolare:

  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale nel quale deve essere riportato il codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • fattura o documento commerciale per chi non è soggetto alla fattura elettronica;
  • copia del versamento postale o bancario o mediante altri meccanismi di pagamento tracciabili (carte di credito, carte di debito, carte prepagate, assegni bancari, circolari).