Aiuti alle imprese e famiglie, sembrano non bastare

Gli aiuti alle imprese e famiglie sembrano non bastare, secondo molti rappresentanti di categoria e sindacali, ma perché?

Aiuti alle imprese e famiglie, il punto della situazione

Lo Stato sta cercando di arginare gli aumenti di luce per famiglie ed imprese attraverso il Decreto caro bollette. Sono circa 8 miliardi le risorse messe a disposizione per far fronte a questa emergenza. Ma sembra che il decreto non sia sufficiente a sostenere questi spaventosi rincari. Già le famiglie e le imprese hanno ricevute le prime bollette, con rincari anche del 40%, generando scompiglio ed ulteriori difficoltà.

Le associazioni imprenditoriali e dei consumatori ritengono le che risorse non siano sufficienti, ma ciò che servono sono degli interventi di tipo strutturale. Alle famiglie andranno circa 2 miliardi delle somme stanziate, per far fronte all’elevato costo dell’energia. Alcuni artigiani dichiarano che così non si potrà andare avanti, soprattutto per quelle imprese che utilizzano grandi quantità di energia.

Aiuti alle imprese e famiglie, l’utilizzo del gas

Secondo Confindustria gli interventi sul gas sembrano andare nella giusta direzione. Le maggiori misure però riguardano le grandi imprese. Mentre le piccole imprese, soprattutto quelle artigiane, che se da una parte non consumano molto gas e luce, dall’altra è chiaro che saranno penalizzate. Il motivo è semplice, il credito d’imposta è riservato solo alla grande industria. Quindi anche in questo caso occorre che si definisca meglio la portata degli aiuti per le piccole imprese artigianali.

Anche nel settore delle rinnovabili non sembra ci sia il contento. Infatti sembra che abbandonare il gas a favore delle energie rinnovabili sembra la strada ottimale per risolvere il problema della dipendenza energetica del nostro paese. Anche perché il gas ed il suo uso sembra non essere più conveniente, rispetto al suo impegno in passato. Lo stesso discorso vale anche per le famiglie che dovrebbero, quando possibile, cercare di auto prodursi l’energia con i pannelli fotovoltaici.

Spese energetica ed amministrazione pubblica

Anche la pubblica amministrazione deve fare i conti con il rincaro delle bollette della luce. Tanto che alcuni capoluoghi hanno protestato spegnendo per un’ora le luci delle città. Secondo la classifica delle città più virtuose dal punto di vista energetico, Parma sembra essere la migliore. Seguono le città di Reggio Emilia, Rovigo, Brescia, Pesaro, Pordenone, Sassari, Catania, Pescara e Carbonia. Tra le città fuori controllo per le spese energetiche ci sono Ragusa e Salerno con oltre 6 e 9 milioni di spese per le bollette energetiche.

Tuttavia le preoccupazioni sul caro energia rimangono, nonostante l’alleggerimento di luce e gas previste dal Governo. Il conto è salato e a pesare sono anche gli aumenti della benzina (+24% rispetto a un anno fa) e dei beni al dettaglio (+4,8% l’inflazione a gennaio). La speranza è che questi primi interventi possano evitare che l’economia italiana possa subire periodi di rallentamento.

Informazioni su Francesca Cavaleri 1611 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.