Esenzioni IVA per piccole imprese, quando sono previste e quali sono tutti i vantaggi

L'Iva nel regime forfettario: come funziona

Tra le tasse da dichiarare e da versare, per le imprese che operano in Italia, c’è pure l’Imposta sul valore aggiunto (IVA). Questo in linea generale in quanto, nel rispetto di opportuni requisiti, pure per l’IVA ci sono delle esenzioni.

Precisamente, a favore delle piccole imprese che, nel rispetto di opportuni requisiti, possono aderire ad un regime fiscale agevolato che è IVA esente, e che permette di pagare le tasse sul reddito d’impresa in maniera piatta, ovverosia con un’aliquota che è fissa. Vediamo allora nel dettaglio quando le esenzioni IVA per le piccole imprese sono previste, e quali sono tutti i vantaggi.

Quando sono previste le esenzioni IVA per le piccole imprese

Nel dettaglio, le esenzioni IVA per le piccole imprese sono previste per le persone fisiche che rientrano nel regime fiscale agevolato che è definito come forfettario. In particolare, possono aderire al regime forfettario, nel rispetto dei requisiti previsti, le persone fisiche che sono residenti in Italia e che esercitano un’attività d’impresa, un’arte oppure una professione così come riporta il sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.

Tra le esenzioni per i forfettari ci sono proprio quelle relative all’IVA. Ovverosia, con il regime forfettario il contribuente nelle fatture non addebita l’IVA ai propri clienti, così come non può detrarre fiscalmente l’IVA sugli acquisti. Di conseguenza, con il regime forfettario l’IVA non si dichiara perché non viene versata e liquidata. E quindi c’è pure l’esonero della presentazione della comunicazione annuale relativa proprio all’Imposta sul valore aggiunto.

Quali sono tutti i vantaggi delle esenzioni IVA per le piccole imprese, e quando scattano

Le esenzioni IVA per le piccole imprese sono per molti ma non per tutti. Ovverosia, sono solo per coloro che aderiscono al regime forfettario rispettando, prima di tutto, il limite dei ricavi o dei compensi annui che è pari a 65.000 euro.

Inoltre, sempre su base annua, il contribuente a partita IVA per rientrare nel regime fiscale agevolato del forfettario deve sostenere spese per lavoro non superiore alla soglia annua di 20.000 euro lordi. Con i costi del lavoro che includono non solo quelli per eventuali lavoratori dipendenti, ma anche per il lavoro accessorio e per le collaborazioni anche a progetto.

Porte aperte al forfettario pure ai non residenti, ecco quando

Il regime fiscale agevolato del forfettario, inoltre, è accessibile pure da parte dei contribuenti che rientrano tra i soggetti residenti in un altro stato Ue. Oppure residenti in uno stato aderente allo spazio economico europeo. Ma a patto che il 75% del reddito complessivo venga prodotto in Italia.