Bonus locazioni imprese turistiche domande dall’11 luglio. Modello

È stato diffuso dall’Agenzia delle Entrate il giorno 30 giugno 2022 il modello per la richiesta del bonus locazioni imprese turistiche, le domande possono essere presentate dal giorno 11 luglio.

Bonus locazioni imprese turistiche: cos’è?

Per poter presentare al domanda per ottenere il bonus locazioni imprese turistiche, in fondo all’articolo è possibile scaricare il modulo per la presentazione della domanda e le relative istruzioni.

Il credito di imposta in favore delle imprese turistiche per i canoni di locazione sostenuti è previsto dal decreto legge 34 del 2020 articolo 28. Con il decreto legge 4 del 2022 sono stati definiti i criteri per l’assegnazione del credito, si procede quindi ora alla pubblicazione del modello e delle istruzioni per poter presentare le domande volte ad avvalersi di questa misura. Il bonus locazioni imprese turistiche è rivolto alle attività che operano nell’ambito del turismo e quelle caratterizzate dal codice Ateco 93.11.20 – Gestione di piscine.

Si può ottenere a fronte del versamento di canoni di locazione per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 a condizione che vi sia stata una diminuzione di fatturati e corrispettivi nel primo trimestre del 2022 di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo di imposta del 2019, cioè pre-pandemia.

In assenza del requisito temporale, per le imprese che sono nate successivamente al primo trimestre del 2019, il contributo sotto forma di credito di imposta viene ugualmente riconosciuto. Sebbene non si possa effettuare un riscontro su eventuali perdite.

Il credito di imposta in favore delle imprese che operano nel settore turistico si applica nei limiti <<Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19>> Temporary Framework.

Termini temporali per la presentazione della domanda per il bonus locazioni imprese turistiche

I termini per poter presentare la domanda sono 2:

  • dal giorno 11 luglio 2022 al 28 febbraio 2023 per la generalità delle imprese del settore turistico;
  • dal giorno 15 settembre al 28 febbraio 2023 per le imprese che hanno attivato una partita iva per proseguire attività del settore turistico già esistenti o hanno posto in essere un’operazione che ha comportato una trasformazione aziendale nel periodo tra gennaio 2019 e la data dell’autodichiarazione. In questo caso gli eredi sono tenuti alla compilazione dei campi “Erede che prosegue l’attività del de cuius/trasformazione” e “Codice fiscale del de cuius/PARTITA IVA
    cessata” nel frontespizio.

Indicazioni generali per la compilazione del modulo per la richiesta bonus locazione imprese turistiche

Il modello per la richiesta del bonus locazioni imprese turistiche deve essere presentato all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in modalità telematica, personalmente o tramite intermediario e deve contenere anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio da cui si evince che non sono stati superati i limiti previsti per gli aiuti di Stato come determinati dal temporary framework.

Nel Quadro A del modulo devono essere indicati i dati di registrazione dei contratti di locazione per i quali si chiede lo sgravio fiscale.

I codici da utilizzare variano in base alla tipologia di contratto sottoscritto:

  • 1- Locazione/Affitto;
  • 2 – Leasing;
  • 3 – Concessione;
  • 4 – Contratto di servizi a prestazioni complesse;
  • 5 – Affitto d’azienda;
  • 6 – Atto o contratto da registrare in caso d’uso.

Nei campi 8, 9 e 10 devono essere indicati per ciascun mese gli importi del credito di imposta.

Occorre ricordare che il credito di imposta maturato può anche essere ceduto ad altro soggetto, in questo caso deve essere indicato il cessionario nella Sezione III “Comunicazione della cessione del credito d’imposta“. Non è ammessa però la cessione parziale del credito.

La dichiarazione antimafia

Il Quadro C del modulo deve essere compilato nel solo caso in cui il credito di imposta maturato abbia un tenore superiore a 150.000 euro, si tratta infatti della dichiarazione di essere sottoposti a verifica antimafia.

Nella stessa deve essere dichiarato :

• di essere iscritto/che il soggetto beneficiario è iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (per le categorie di opera-
tori economici ivi previste);
• ai fini della richiesta della documentazione antimafia, che nel presente quadro sono indicati i codici fiscali di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia di cui all’art. 85 e all’art. 91, comma 5, del decreto legislativo n. 159 del 2011.

Scarica seguendo i link le istruzioni e il modello per la presentazione dell’istanza per il riconoscimento del credito di imposta per locazioni delle imprese turistiche

bonus locazioni imprese turistiche-modello

bonus locazioni imprese turistiche-istruzioni

 

 

 

Stop ai rincari, in arrivo nuovi aiuti a favore degli italiani

Stop ai rincari e alcuni aiuti potrebbero arrivare a breve in favore degli italiani. Ecco di cosa si tratta e le proposte del Governo.

Stop ai rincari, approvato il Dl bollette al Governo

Il caldo è torrido in tutta Italia, ma non solo sotto il profilo delle temperature. Il governo continua ad andare avanti, nonostante il Ministro Di Maio abbia definitivamente mollato il movimento 5 stelle. Ebbene, il Governo ha approvato il Dl bollette, ed una serie di aiuti a favore delle famiglie italiane. Energia e gas sono fuori controllo e gli interventi riguardano proprio queste due importanti risorse. E’ un altro intervento importate come quello già preso con il decreto caro bollette.

Per cercare di frenare i rincari si mettono in campo tre miliardi di euro. Soldi che saranno divisi tra oneri azzeramento degli oneri di sistema dell’elettricità e bonus energia, soprattutto per i nuclei familiari più disagiati. Nono solo l’Iva è stata fissata al 5% sul gas e sugli oneri di sistema.

Stop ai rincari, ma l’inflazione continua a salire

Lo stop ai rincari almeno fino ad ottobre dovrebbero essere un pò di aiuto. Anche se a conti fatti sarà comunque un salasso per le famiglie. Nel dodici mesi le bollette dell’energia saranno aumentate del 91%. Mentre quelle del gas hanno avuto un aumento del 70,7%. Tuttavia secondo il premier Mario Draghi – “In mancanza di questa approvazione ci sarebbe stato un disastro. I cittadini avrebbero ricevuto bollette senza agevolazioni con rincari fino al 35-40%“.- spiega.

Ma l’inflazione vola fino all’8% per giugno 2022. E riguarda principalmente il settore energetico, ma anche quello alimentare, la cura della casa e della persona. Una quota che non era così alta da almeno 30 anni. Anche nell’Euro zona non va tanto meglio visto che l’inflazione si attesta intorno all’8,6%.

Le altre misure in campo

Tra le altre misure approvate c’è il bonus sociale, che sarà retroattivo per il primo semestre e con gli sconti direttamente in bolletta. Ne usufruiranno i cittadini economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute. Per ottenerlo basta presentare entro quest’anno la certificazione di reddito inferiore a 8 mila euro per il primo trimestre e 12 mila euro per il secondo e terzo trimestre del 2022.

Gli interventi riguardano anche gli stoccaggi del gas. All’operazione contribuirà anche il Gse, gestore dei servizi energetici, per un controvalore massimo di 4 miliardi, per l’acquisto di gas naturale da definire agli stoccaggi

Infine per le utenze in bassa tensione per i mesi di luglio, agosto e settembre è stato confermato l’azzeramento degli oneri di sistemi per le utenze domestiche e non in bassa tensione e per quelle che potenza disponibile superiore a 16,5 kw. E’ il caso ad esempio delle piccole e mede imprese, attività commerciali, capannoni, negozi, magazzini per l’illuminazione piccole e le colonnine di ricarica dei mezzi elettrici.

Arrivano questi rimborsi per i lavoratori a luglio, ma non per tutti

Stanno per arrivare i rimborsi per il 730 a milioni di lavoratori italiani e contribuenti. Infatti, il mese di luglio e il primo mese utile per ottenere i rimborsi dal 730. Naturalmente non tutti i contribuenti riusciranno ad ottenere il rimborso nel mese di luglio. Molto dipende dalla celerità con cui hanno presentato la dichiarazione e dalla tipologia di lavoro svolto. Inoltre una differenza sostanziale è anche in base all’entità del rimborso. Infatti non è raro trovarsi innanzi a lavoratori che avendo rimborsi piuttosto rilevanti di importo, dovranno attendere ancora diversi mesi per ottenere ciò che gli spetta. Rinviato il rimborso perché sono finiti a controllo da parte del Fisco.

I rimborsi fiscali iniziano ad arrivare, ma per chi?

Partiamo da chi ha presentato il 730 fin dai primi giorni di apertura della nuova stagione reddituale. Va ricordato infatti che è la dichiarazione dei redditi con il modello 730 relativo all’anno di imposta 2021, si è aperta ufficialmente il 31 maggio 2022. Da quella data i contribuenti italiani hanno cominciato ad avere la possibilità di accedere alla loro dichiarazione precompilata. Allo stesso modo, dopo pochi giorni i contribuenti hanno cominciato a poter inviare la dichiarazione al Fisco. Solo chi ha fatto questo nei primi giorni di giugno probabilmente, avrà la possibilità di ricevere già a luglio il rimborso fiscale. La celerità quindi è il primo fattore fondamentale per poter già da questo mese, incassare questo introito. Un incasso che sopraggiungerà con la mensilità di luglio.

I ritardatari non lo riceveranno a luglio

Chi invece la dichiarazione dei redditi la sta presentando in questi giorni potrebbe avere concrete difficoltà a completare l’operazione di incasso in tempi celeri. Probabilmente dovrà spettare i mesi successivi. Questo perché, le dichiarazioni inviate da soli tramite cassetto fiscale e accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate o tramite CAF e commercialisti, hanno in ogni caso tutta una procedura particolare di collegamento tra Fisco e datori di lavoro.

Rimborsi prima per gli statali

Detto questo va sottolineato il fatto che il rimborso di luglio spetta a quei contribuenti che a luglio percepiscono la mensilità del corrente mese. Infatti non è raro trovarsi di fronte a lavoratori che nel mese di luglio incassano lo stipendio di giugno. E come evidenza vuole, inutile attendere il rimborso perché verrà percepito il mese di agosto quando effettivamente incasseranno lo stipendio di luglio. Escludendo gli statali, per i quali effettivamente lo stipendio di luglio riguarda proprio il mese di luglio, per tutti gli altri lavoratori è agosto il mese di riferimento per l’incasso di questi rimborsi.

I rimborsi sopra i 4.000 euro

Per chi chiude la dichiarazione con rimborsi superiori ai 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di avviare dei controlli documentali immediati. In questo caso nemmeno il mese di agosto potrebbe essere quello utile ad incassare i rimborsi. Effettivamente in caso di accertamento fiscale dovuto ad un 730 concluso a credito per i contribuenti e per un importo superiore a 4.000 euro, i tempi di incasso sono molto più lunghi. Ma va anche sottolineato il fatto che il controllo formale della dichiarazione dei redditi potrebbe non riguardare soltanto soggetti che hanno ricevuto il credito d’imposta così elevato perché l’Agenzia delle Entrate può in qualsiasi momento avviare dei controlli sulle dichiarazioni dei redditi contribuenti. E questo posticipa i rimborsi fiscali. Come sempre accade, basta anche una piccola anomalia riscontrata per spingere il fisco ad avviare dei controlli a tappeto.

Controlli documentali meno rigidi

Sulle dichiarazioni dei redditi una modifica normativa degli ultimi tempi da una mano ai contribuenti che possono evitare di dover fornire al Fisco di tutta la documentazione di tutta la dichiarazione dei redditi. Una modifica alle normative fiscali rende meno rigido il controllo. I contribuenti che hanno corretto la dichiarazione dei redditi precompilata, producendo una variazione significativa a livello di minor o maggior imposta versata, o producendo una differenza sostanziale nella base imponibile, se finiscono a controllo, dovranno produrre la documentazione.

Quali documenti produrre per i controlli fiscali documentali

Ma sarà da produrre solo la documentazione dei dati corretti e non di quelli che sono stati rimasti invariati rispetto alla precompilata. In questo modo dovrebbero snellirsi anche i meccanismi della procedura di rimborso. Infatti espletando prima la pratica di accertamento e quindi producendo soltanto qui documenti richiesti dal Fisco, è assai probabile che l’Agenzia delle Entrate, soprattutto in questa fase di grave crisi economica che sta vivendo l’Italia, proceda subito ad effettuare i relativi conguagli fiscali.

Decreto bollette: le nuove misure fino a settembre 2022

La preoccupazione degli italiani per il caro bollette non accenna a diminuire a causa dei costanti allarmi che vengono lanciati. Per far fronte a questa che sta diventando una vera e propria emergenza, il Governo ha varato il decreto bollette che prevede nuove misure che dovrebbero contribuire a ridurre i costi a carico dei cittadini per il trimestre luglio, agosto e settembre 2022.

Arrivato il nuovo decreto bollette terzo trimestre 2022

Il nuovo decreto comprende 8 articoli che in parte ripercorrono le misure già adottate nei precedenti provvedimenti  per il contrasto ai rincari energetici. Prevede un fondo di poco più di 3 miliardi di euro destinati alla proroga delle misura vigenti, in particolare l’annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche con potenza fino a 16,5 kW. Questo comporta un vantaggio anche per le imprese e per gli studi professionali. Per questa sola misura è previsto lo stanziamento di 1,9 miliardi di euro.

Inoltre per quanto riguarda la bolletta del gas c’è la riduzione dell’aliquota Iva applicata che è fissata al 5%. Questa misura viene prorogata per un ulteriore trimestre e i fondi destinati sono 480 milioni di euro, poco meno di mezzo miliardo di euro. Per quanto riguarda la bolletta del metano, il decreto bollette prevede che Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) mantenga inalterati gli oneri generali di sistema già vigenti nel secondo trimestre 2022. Il costo previsto per questa misura è 290 milioni di euro.

Sarà inoltre prorogato il bonus sociale in misura tale da lasciare inalterata la spesa per l’energia delle famiglie con reddito Isee basso.

Nel decreto bollette di luglio 2022 sono anche confermate le misure per incrementare lo stoccaggio di gas naturale. L’obiettivo è affrancarsi il più possibile dal gas russo visti i dissidi che comunque stanno caratterizzando in questo particolare periodo la politica economica del Paese.

Mise: rifinanziato il fondo per imprese che fanno ricerca e sviluppo

Con un comunicato del 28 giugno 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico ( MISE) ha reso noto che sono previsti ulteriori 591 milioni di euro per le imprese impegnate in ricerca e sviluppo.

Rifinanziato dal Mise il fondo per ricerca e sviluppo

Il Mise ha annunciato con un comunicato stampa del 28 giugno 2022 l’imminente pubblicazione di un decreto del ministro Giancarlo Giorgetti in cui si dispone un ulteriore finanziamento di 591 milioni di euro, che si sommano a 500 milioni già previsti dal PNRR. Tali fondi sono destinati alle imprese che fanno ricerca e sviluppo. Grazie a questa ulteriore dotazione sarà infatti possibile agevolare un maggior numero di progetti volti allo sviluppo industriale.

Boom di domande per accesso ai fondi per ricerca e sviluppo

L’esigenza di questo ulteriore finanziamento deriva dal fatto che con il precedente bando che metteva a disposizione di fondi del PNRR il giorno 11 maggio le imprese hanno presentato un numero di domande sufficiente a coprire i fondi disponibili. La piattaforma era stata aperta proprio l’11 maggio e di conseguenza i fondi erano esauriti in poche ore.

Numerose aziende non avevano avuto accesso per i loro progetti a finanziamento alcuno sebbene i loro progetti risultassero idonei ad ottenere fondi. Da qui è arrivata la necessità di reperire nuovi fondi per il rifinanziamento degli incentivi per ricerca e sviluppo industriale attraverso una ricognizione dei fondi disponibili. È bastato poco più di un mese per reperire nuove risorse che saranno disponibili con le modalità indicate nel decreto a breve pubblicato. Non sarà possibile però presentare nuove domande, ma ci sarà lo scorrimento di quelle già presentate e in particolare dei progetti ammessi alla fase della valutazione. In questo modo si intende anche favorire un corretto rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione grazie a servizi celeri ed efficienti.

Inoltre il Ministro ha annunciato che già in autunno ci sarà una nuova tranche di 500 milioni di euro sempre destinati agli incentivi per ricerca e sviluppo economico.

Leggi anche: Legge di Bilancio 2022: confermati i Bonus Ricerca e Sviluppo

 

Luglio 2022 tutte le scadenze da rispettare e i versamenti da fare

Luglio 2022 è appena arrivato e con se porta non pochi adempimenti fiscali e non. Ecco quali sono con particolare attenzione al 18 luglio

Luglio 2022, la prima metà del mese

Luglio è un mese in cui non manca il caldo estivo e anche i pagamenti. In particolar modo c’è l’appuntamento con le imposte sui redditi per la rottamazione e alcune scadenze legate al modello 730. I primi giorni del mese sembrano apparentemente tranquilli, dal punto di vista delle scadenze. Ma a parte dal giorno 11 luglio ci sono da versare i contributi INPS dovuti dai datori di lavoro per colf e badanti.

Mentre giorno 15 luglio occorre solo fare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati di dettaglio relativi al canone TV addebitabile e accreditabile nelle fatture emesse dalle imprese elettriche riferiti al mese precedente. E poi le classiche fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto. Sempre in questo giorno le Proloco e Asd devono annotare, anche con un’unica registrazione, l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività ommerciali, con riferimento al mese precedente

Luglio 2022, il 18 sono previsti ben 88 versamenti

Bene lunedì 18 luglio sarà un giorno di incassi per il fisco.  I titolari di partita Iva dovranno versare la seconda rata Irpef come acconto del 2022 e saldo del 2021. Insieme si pagano anche le addizionali Regioni, sempre per i possessori di partita Iva. Mentre i sostituti d’imposta dovranno versare le ritenute effettuate.

Ed ancora previsti i pagamenti di Iva, Ires ed Irap. Il versamento delle imposte sui redditi può essere effettuato nei seguenti modi:

  • tramite il modello F24 direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • attraverso i canali Fiscoonline o Entratel;
  • attraverso un intermediario abilitato;
  • ricorrendo, tranne nel caso di modello F24 a saldo zero, ai servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e Agenti della riscossione convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.

I versamenti di fine mese

Il 20 luglio 2022 vi è la trasmissione telematica della dichiarazione relative alle operazione effettuate nel trimestre precedenti, insieme al versamento della relativa IVA. Inoltre il 25 luglio è l’ultimo giorno per trasmettere il modello 730 del 2022 presentati ai caf o ai professionisti abilitati.

Inoltre il 31 luglio 2022 vi è la trasmissione telematica della dichiarazione trimestrale IVA riepilogativa delle operazioni effettuate nel trimestre precedente ed il versamento della relativa IVA. L’obbligo di comunicazione sussiste anche in caso di mancanza di operazioni nel trimestre.

Infine quest’anno viene meno la scadenza canonica degli Intrastat fissata al giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento. Quindi anche sotto l’ombrellone ci saranno delle scadenze da rispettare, quindi attenzione a non dimenticare nulla.