Ape Sociale, domanda entro il 15 luglio per accedervi

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Chi matura entro il 31 dicembre 2023 i requisiti per accedere all’Ape Sociale, ha tempo fino al 15 luglio 2023 per presentare la domanda di riconoscimento dei requisiti. Ecco cosa fare.

Ape Sociale scade il 15 luglio il termine per l’istanza

L’Ape Sociale, o meglio pensione anticipata, è stata introdotta nel 2017, si tratta di un’indennità a carico dell’Inps che viene riconosciuta ai lavoratori che si trovano in una particolare situazione di difficoltà in quanto difficili da collocare nel mondo del lavoro. Non si tratta dell’assegno pensionistico vero e proprio ma di una misura di accompagnamento alla pensione.

La domanda di riconoscimento dell’Ape sociale può essere presentata solo in determinate finestre temporali e la prossima è in scadenza il 15 luglio. La prossima finestra sarà in scadenza al 30 novembre.

Come presentare istanza per il riconosciumeto dei requisiti per accedere all’Ape Sociale

Per poter effettuare l’istanza di riconoscimento dei requisiti per accedere all’Ape Sociale è necessario collegarsi al sito Inps e accedere alla pagina personale attraverso i codici di identità digitale, cioè Cie, Spid o Cns.

A questo punto deve essere selezionata la voce “Pensioni e Previdenza”, segue “APE Sociale, Anticipo pensionistico, Verifica requisiti

Coloro che sono sicuri di avere maturato tutti i requisiti per accedere alla prestazione, contemporaneamente alla presentazione di tale istanza possono inoltre domanda per accedere all’anticipo pensionistico. In questo caso il percorso è Pensione e Previdenza APE Sociale, Anticipo pensionistico, Domanda.

Chi può accedere all’Ape Sociale?

Ricordiamo che possono accedere all’Ape sociale coloro che hanno compiuto 63 anni di età, hanno perso il lavoro e non ricevono altra prestazione pensionistica diretta.

Inoltre si può ottenere l’anticipo pensionistico nel caso in cui sia maturata un’anzianità contributiva di almeno 30 anni, decurtati di 12 mesi per ogni figlio in caso di donne.

Il lavoro deve essere stato perso per cause non imputabili al lavoratore, quindi licenziamento collettivo o individuale, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in sede protetta, infine in caso di scadenza di contratto di lavoro a tempo determinato a condizione che, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.

Si può accedere anche nel caso in cui raggiunti i limiti anagrafici visti quindi 63 anni e 30 anni di contributi, sia terminato il periodo di fruizione della NASpI o in caso di invalidità civile con percentuale almeno del 74%. Possono accedervi i care giver e coloro che svolgono lavori gravosi.

Si ricorda che l’assegno non può superare i 1.500 euro, non è soggetto a rivalutazione e ad integrazione al minimo.

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