Stop cucine a gas, l’Unione Europea preferisce la cucina a induzione

cucina a gas

Dopo lo stop agli incentivi per l’installazione di caldaie a gas, sebbene di ultima generazione, arriva il possibile stop alle cucine a gas, con passaggio obbligatorio a quelle a induzione. La novità anche in questo caso arriva dall’Unione Europea. Ecco cosa succede.

Obbligo di installazione di cucine a induzione?

L’obiettivo dell’Unione Europea, neanche troppo nascosto, è arrivare alla decarbonizzazione, o meglio al disuso delle fonti fossili tra cui anche il gas. Proprio per questo motivo già dal 2024 non potranno essere riconosciuti incentivi per l’installazione di caldaie a gas, anche se di ultima generazione e poco inquinanti. Mentre dal 2025 c’è il divieto di installazione di caldaie a gas.

Novità sono però in arrivo anche per le cucine a gas, infatti, vi è una proposta di dire addio alle cucine a gas e favorire l’installazione di cucine a induzione. La proposta andrebbe a integrare la direttiva Case green.

In Italia la maggior parte delle cucine usano come alimentazione proprio la rete del metano sono poche quelle ad energia elettrica, considerate meno inquinanti. Si tratta soprattutto di nuove installazioni all’interno di edifici in cui sono installati impianti fotovoltaici.

Non si tratterebbe del primo caso in cui viene vietata l’installazione di cucine a gas, infatti prima dell’Europa, ci ha pensato New York che dal 2026 ha previsto il divieto di installare cucine a gas.

Vantaggi della cucina a induzione

I vantaggi sarebbero notevoli, infatti le cucine a induzione sono caratterizzate dalla presenza di una piastra in vetroceramica che grazie alla corrente elettrica si riscalda facilmente e consente di preparare il cibo in pochissimo tempo quindi anche con un notevole risparmio di tempo. Il divieto a cui sta pensando l’Europa non riguarderà solo i privati, ma anche i ristoranti che quindi dovranno installare nuove cucine.

Ricordiamo anche che dal 2029 è previsto l’obbligo per tutti gli edifici di installare pannelli fotovoltaici. Non avrebbe infatti senso vietare l’uso di fonti energetiche fossili senza delle alternative alla produzione di energia elettrica, ciò è evidente visto l’elevato rischio black out nelle giornate più calde dove un eccesso di uso di energia porta il sistema a saltare. Rischio che ovviamente aumenta nel momento in cui le fonti energetiche vengono ridotte all’uso di elettricità.

L’applicazione di pannelli solari nelle abitazioni civili implicherà per chi ha una buona esposizione solare vi è la possibilità di cucinare gratis, senza consumo di metano. Naturalmente molto dipende dal complesso del fabbisogno energetico del singolo edificio, ma in ogni caso non si può prescindere dalla realizzazione di parchi agrisolari.

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