Autotrasportatore travolto da un camion, la Cgil insorge

Un autotrasportatore rumeno di 40 anni, in servizio presso un’azienda di Fontanellato, nel parmense, è stato travolto da un camion mentre stava effettuando una manovra. L’operaio è stato prontamente ricoverato all’Ospedale Maggiore, ha riportato gravi ferite ma non è in pericolo di vita.

Intanto la Cgil, nell’esprimere solidarietà al lavoratore infortunato e alla sua famiglia, lancia l’allarme e chiede che ci siano maggiori controlli e una maggiore attenzione al fine di evitare incidenti come questo. L’invito è rivolto soprattutto in vista della stagione agricola, che si prevede come sempre molto impegnativa.

d.S.

Maxi rapina da 115.000 euro all’Unicredit di Montesilvano

Due banditi, uno con il volto coperto e l’altro scoperto, sono entrati nella filale dellUnicredit di via Mazzini a Montesilvano, in provincia di Pescara, e hanno minacciato il personale costringendolo ad aprire la cassaforte e consegnare il denaro del bancomat.

E’ di 115.000 euro l’ammontare del bottino portato via dai due malviventi, di cui uno di loro si è finto carabiniere mostrando una placca di quelle utilizzate dalle forze dell’ordine. Poi ha estratto la pistola e ha minacciato i presenti, permettendo al suo complice di raggiungerlo dentro l’istituto di credito.

Operaio cade dal tetto e muore

Lulzini Murra, operaio di 35 anni di origini albanesi, è morto la scorsa domenica mentre stava facendo dei lavori di rifacimento del tetto di un capannone della Fonderia di Torbole Canaglia (Bs), per conto di una ditta esterna. A un certo punto una lastra del tetto si è staccata, trascinando con sè l’uomo che è precipitato, facendo un volo di circa 10 metri. Lo sfortunato operaio è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti personale del 118, carabinieri di Chiari e Asl. Sul posto sono intervenuti personale del 118, carabinieri di Chiari e Asl.

Gli operai diventano sempre più imprenditori

Da quando c’è la crisi, gli operai stanno diventando sempre più intraprendenti. Continua ad aumentare il numero dei lavoratori di imprese in crisi, o a rischio chiusura, che scelgono di rilevare l’azienda, formando una cooperativa tra loro. “Il fenomeno è in crescita in questi ultimi anni”, racconta a Labitalia Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, che sostiene lo sviluppo delle cooperative nel sistema economico. “Nella nostra attività -spiega- c’è stata una forte accelerazione dal 2009 ad oggi, e così abbiamo contribuito a mettere in piedi una trentina di realtà aziendali”.

Imprese in cui “i lavoratori, o perchè l’azienda è andata in crisi, o perchè non c’è ricambio generazionale alla guida, decidono di rilevare la proprietà formando una cooperativa tra loro”. “E’ una scelta – aggiunge Soldi – che i lavoratori fanno per diversi motivi. Innanzitutto, per non perdere il posto di lavoro. Ma in molti casi abbiamo riscontrato che c’è anche la volontà di difendere la propria professionalità, il proprio saper fare. I settori in cui operano le aziende che sono rilevate dai lavoratori sono i più vari: si va dalla fabbricazione delle piastrelle fino a quella delle cravatte”.

Cambiano i settori, ma la prerogativa principale, nella maggior parte dei casi, resta la stessa: “Piccolo è meglio”. “Nella maggior parte dei casi -spiega Soldi- si tratta di imprese di tipo industriale, che non sono però tanto grandi, arrivano ad avere tra i 10 e i 50 dipendenti. E’ molto più difficile che operai e impiegati si trasformino in imprenditori di aziende molto grandi”.

Comunque, centrale per la nuova avventura di operai e impiegati è il ruolo di Coopfond: “Siamo un fondo che finanzia la nascita e lo sviluppo delle cooperative -sottolinea Soldi- con la concessione di prestiti ai lavoratori che creano la cooperativa, ma anche con la nostra entrata nel capitale sociale dell’azienda stessa, che è una scelta che riesce a dare fiducia sia ai lavoratori che alle banche e agli istituti di credito”. Ma per la buona riuscita dell’iniziativa, “oltre al nostro apporto finanziario, è fondamentale quello della struttura associativa della Lega delle Cooperative, e poi naturalmente -aggiunge- serve il contributo delle banche”.

Le risorse da mettere in campo per il ‘salvataggio’ della propria azienda da parte dei lavoratori-imprenditori variano comunque in base ai casi. “Dipende -spiega Soldi- da tante cose: dal tipo di attività, dalla grandezza dell’azienda, dalla condizione in cui si trova quando viene rilevata, e altri fattori. Di solito, comunque, si parte da un contributo di 200-300 mila euro che noi rilasciamo e a cui se ne vanno ad aggiungere altrettanti da parte dei lavoratori che rinunciano al proprio Tfr. Nella fase iniziale di nascita della cooperativa è importante il ruolo del sindacato, perchè, ad esempio, magari all’inizio della nuova avventura non tutti i lavoratori dell’azienda possono essere subito reimpiegati”.

Il fenomeno delle cooperative nate sulle ‘ceneri’ delle aziende si sta ampliando sempre più: “Nelle zone a tradizione cooperativa come Emilia Romagna e Toscana. Ma anche in Veneto, Lombardia e Lazio. Mentre fatica ancora nelle regioni del Sud”.

Operaio muore folgorato mentre ripara una cabina

Un tragico incidente sul lavoro a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è costato la vita a un operaio di 37 anni, sposato e padre di tre figli, mentre stava lavorando alla manutenzione di una cabina elettrica dell’azienda Smalterie e Metallurgiche Castellana.

L’uomo è rimasto folgorato dopo aver toccato il trasformatore ad alta tensione, immediati i soccorsi dal personale medico dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ma purtroppo la vittima, arrivata in condizioni già disperate, è deceduta pochi istanti più tardi.

Operaio cade e il treno merci gli trancia un braccio

E’ una dinamica ancora da verificare quella che ha portato al tragico incidente sul lavoro di un manovratore di 54 anni, il quale ha perso un braccio che gli è stato brutalmente tranciato dal treno merci di un treno delle Fs diretto a Venezia. L’episodio è accaduto al centro smistamento ferroviario di Segrate.

L’uomo probabilmente ha perso l’equilibrio mentre stava agganciando un carro merci alla motrice, che ha iniziato a indietreggiare fino a tranciargli l’arto, finito sul binario. L’operaio è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Raffaele, dove è stato immediatamente operato per fermare l’emorragia e per tentare di riattaccare il braccio. Le sue condizioni restano molto critiche.

Operaio in nero ferito e abbandonato

E’ stato trovato da alcuni automobilisti di passaggio lungo il ciglio di una strada a Talamona, in Valtellina, accasciato a terra mentre perdeva sangue. Un giovane marocchino, senza permesso di soggiorno e già colpito in passato da un decreto di espulsione da Crotone, ha raccontato di essere caduto da un ponteggio di un cantiere nel quale opera in subappalto un’impresa edile che lo ha assunto in nero. I suoi colleghi lo hanno abbandonato in mezzo alla strada, poi l’arrivo di alcuni passanti che hanno chiamato il 118. L’immigrato è ricoverato in ospedale con lesioni e traumi in particolare alle braccia.

Sommerso dai debiti e rimasto senza lavoro, operaio si suicida a Torino

Ennesimo suicidio legato al momento sempre più critico che sta investendo l’Italia lavorativa. Un operaio di 48 anni,  meccanico di professione, si è dato fuoco in un campo nella periferia di Torino. Vicino al corpo esanime sono stati trovati una bottiglia di liquido infiammabile e un biglietto in cui veniva spiegato il gesto: l’uomo, come poi ha accertato la polizia, era travolto dai debiti a causa delle grosse cifre perse al gioco d’azzardo. Difficoltà finanziarie insostenibili, che unite alla momentanea disoccupazione, ha portato l’operaio a togliersi la vita.

Un italiano su quattro aiuta l’Emilia… a tavola

Secondo la stima effettuata da Coldiretti, oltre un italiano su quattro ha acquistato prodotti alimentari provenienti dalle zone terremotate dell’Emilia e della Lombardia per esprimere solidarietà e sostenere la ripresa dell’occupazione e l’economia. Il dato è stato fornito in occasione dell’apertura a Bologna, in piazza Enzo Re, del primo mercato delle aziende colpite dal terremoto, che hanno portato direttamente a vendere i prodotti salvati dal sisma, dal parmigiano al miele, dai latticini ai meloni, fino ai fiori, ai salumi tipici e al Lambrusco.
“La spesa ‘salva aziende’ dal terremoto – sottolinea la Coldiretti – ha avuto tra i cittadini italiani e stranieri un’adesione esplosiva, che ha contagiato tutti i canali a partire dalla rete dove sono stati aperti centinaia di blog, per arrivare alle maggiori catene della distribuzione commerciale che hanno aderito ad azioni di solidarieta’, fino alle più tradizionali botteghe e ai mercati degli agricoltori di ‘Campagna Amica’ dove per sostenere i caseifici colpiti sono state vendute centinaia di migliaia di spicchi di Parmigiano reggiano e Grana padano in poche settimane”.

Le scosse, oltre a provocare danni materiali a stalle, fienili, serre e cascine per circa 705 milioni di euro nelle campagne, hanno anche interrotto bruscamente – sottolinea la Coldiretti – i normali canali commerciali, ma tanti agricoltori si sono rimboccati le maniche per cercare di tornare alla normalita’ senza attendere aiuti dall’esterno.

Tragedia in cantiere, operaio stritolato da una macchina

Orrenda fine di un operaio romeno di 54 anni, Gheorge Chobanu, deceduto mentre lavorava in un cantiere della Saib, ditta che produce pannelli truciolari, a Fossadello di Caorso in provincia di Piacenza. L’uomo stava compiendo lavori di manutenzione e saldatura su un macchinario, che improvvisamente si è messo in moto stritolandolo negli ingranaggi. Sul posto il 118 e i carabinieri, per accertare la dinamica dell’infortunio mortale. L’impianto è stato sequestrato.