Pensione lavoratori precoci, domanda entro il 30 novembre 2022

Mentre si discute sulla riforma delle pensioni cercando una quadra che possa far contenti (quasi) tutti, ci sono importanti scadenze per i lavoratori precoci che devono presentare la domanda entro il 30 novembre 2022.

A chi spetta la pensione lavoratori precoci

La pensione lavoratori precoci spetta a coloro che hanno maturato 41 anni di contributi, ma a condizione che abbiano maturato un anno di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni di età. Oltre a questi due requisiti, è necessario il verificarsi di ulteriori condizioni che elenchiamo in breve:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7, legge 15 luglio 1966, n. 604. occorre che il lavoratore non abbia ammortizzatori sociali e che abbia terminato la percezione del sussidio di disoccupazione da tre mesi. Inoltre devono verificarsi tutta una serie di condizioni che non è facile siano concomitanti, ma al verificarsi di ciò, si può presentare domanda;
  • invalidità certificata uguale o superiore al 74%;
  • care givers;
  • prestatori di lavori usuranti e gravosi che abbiano prestato servizio in settori particolarmente impegnativi per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa.

Quali sono i lavori gravosi e usuranti che consentono di accedere alla pensione lavoratori precoci?

I lavori gravosi sono: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;

  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Per quanto riguarda invece le attività usuranti si deve avere come riferimento il decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo).

Quando deve essere presentata la domanda?

In base alle norme vigenti i lavoratori che maturano i requisiti per l’accesso alla pensione lavoratori precoci entro il 31 dicembre 2022, per poter ricevere l’assegno pensionistico trascorsi 3 mesi dalla maturazione del requisito devono presentare la domanda entro il 30 novembre 2022. La domanda può essere presentata personalmente in seguito all’accesso all’area privata del sito INPS ( con CIE, SPID o CNS) oppure affidandosi a un patronato.

Rottamazione ter: scade il 30 novembre l’ultima rata. Come pagarla

Ultima chiamata all’appello per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter, il termine ultimo per il pagamento delle rate è il 5 dicembre 2022, considerando i 5 giorni di tolleranza.

Il 30 novembre 2022 scade l’ultima rata della rottamazione ter

In attesa che sia approvata la nuova pace fiscale con la rottamazione quater o il saldo e stralcio, come annunciato ormai da tempo, scadono i termini della rottamazione ter che sono stati più volte prorogati a causa della pandemia. La scadenza dell’ultima rata della rottamazione ter è fissata al 30 novembre 2022, ma visti i 5 giorni di tolleranza riconosciuti dalla legge (art. 3, comma 14-bis, D.L. n. 119/2018 ) sarà possibile effettuare il pagamento fino al giorno 5 dicembre 2022. Le rate da pagare entro il 30 novembre 2022 sono quelle inizialmente in scadenza nel 2022.

Come pagare l’ultima rata della rottamazione ter

Per poterlo eseguire è necessario utilizzare i bollettini che l’Agenzia delle Entrate ha inviato al contribuente nel momento in cui il piano di rottamazione ter è stato accettato. Sebbene le scadenze indicate sono quelli inizialmente previste, è importante rispettare il nuovo piano stilato in seguito all’emergenza Covid.

Il pagamento dell’ultima rata della rottamazione ter può essere effettuato:

  • tramite la propria banca;
  • internet banking;
  • uffici postali;
  • sportelli bancomat abilitati al Cbill;
  • circuiti Sisal e Lottomatica;
  • tabaccherie abilitate;
  • sito agenzia delle entrate e riscossione;
  • piattaforma PagoPa;
  • App Equiclick;
  • prendendo appuntamento direttamente allo sportello dell’Agenzia delle Entrate attraverso la sezione Trova lo sportello e Prenota

Ricordiamo, inoltre, che coloro che vantano un credito fiscale possono effettuare il pagamento con il modello F24, ma utilizzando il codice tributo di compensazione relativo al credito da compensare. Ad esempio è possibile utilizzare i crediti del Bonus Energia. Infine, informiamo che coloro che non rispettano i termini per il pagamento delle rate della rottamazione ter decadono dal beneficio e di conseguenza potrebbero vedere il loro debito verso l’Agenzia delle Entrate crescere a causa dell’applicazione di sanzioni e interessi di mora.

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