Risarcimenti Libero mail e Virgilio mail, le associazioni non demordono

Nel mese di gennaio gli utenti di Virgilio mail e Libero mail hanno purtroppo subito un blocco dell’accesso alla casella di posta elettronica durato per giorni, alcuni utenti hanno avuto l’accesso prima di altri. Le associazioni dei consumatori fin da subito hanno sollecitato gli utenti a proporre ricorso per ottenere un risarcimento. Ora qualcosa sembra smuoversi, ecco chi riceverà Libero mail e Virgilio mail per i disservizi legati al blocco all’accesso alla casella di posta elettronica e in cosa consiste?

Perché ci sono i risarcimenti Libero mail e Virgilio mail?

Il blocco delle caselle di posta elettronica è iniziato tra il 22 e il 23 gennaio 2023 e si è protratto per alcuni giorni. Molti professionisti hanno avuto difficoltà che hanno causato ritardi nel lavoro. Si è anticipato che le associazioni dei consumatori avevano sollecitato gli utenti che non erano riusciti ad avere l’accesso alla casella di posta elettronica libero mail e virgilio mail a proporre un ricorso per ottenere un risarcimento a fronte del disservizio. Allo stesso tempo ItaliaOnline, società che gestisce i due domini di posta elettronica, aveva reso noto che vi era l’intenzione di procedere d’ufficio a un ristoro per gli utenti. Ora sono arrivate le risposte definitive e molti utenti si chiedono: in cosa consiste il risarcimento per il blocco di virgilio mail e libero mail? Ecco la risposta.

Ecco in cosa consistono i risarcimenti Libero mail e Virgilio mail

Il risarcimento previsto per molti è una sorta di beffa, infatti si tratta semplicemente del 20% di spazio in più nella casella di posta elettronica. A questo vantaggio si aggiunge il fatto che l’attivazione dello spazio in più è automatica. A dare la notizia di questo risarcimento è stata proprio ItaliaOnline che ha inviato agli utenti una e-mail in cui comunicava tale notizia. Naturalmente molti consumatori sono perplessi in quanto, a fronte di intere giornate senza poter accedere alla posta elettronica, ormai diventato un mezzo di comunicazione ufficiale e istituzionale, questa agevolazione sembra quasi una presa in giro ed è questo il motivo per cui le associazioni dei consumatori ancora non hanno messo fine all’ipotesi di intentare una class action contro ItaliaOnline per ottenere risarcimenti collegati al blocco di Libero mail e Virgilio mail.

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Risarcimento blocco Libero mail e Virgilio mail: come fare?

Caro energia: prorogato il mercato tutelato gas e luce

Il governo Meloni ha deciso di dare seguito alle richieste di Arera e delle associazioni dei consumatori che hanno auspicato una proroga del mercato tutelato per il settore energetico. Ecco cosa succede.

Caro energia: il mercato tutelato può continuare

Ad oggi gli utenti per il settore gas ed energia sono in parte passati al mercato libero, caratterizzato da tariffe dipendenti dalla libertà contrattuale delle parti in regime di libera concorrenza. Un’altra parte più restia ha invece continuato ad avere la fornitura energetica di gas e luce attraverso il mercato tutelato. Fino a qualche mese fa risultava per gli utenti più conveniente avere contratti con società in libera concorrrenza, ma con l’aumento delle tariffe è oggi impossibile trovare una compagnia che metta a disposizione delle tariffe convenienti rispetto al mercato tutelato.

In questo contesto vi era la previgente previsione normativa che stabiliva la necessità per gli utenti ancora clienti del mercato tutelato di passare al libero per il gas entro il 2023, mentre il il sistema di maggiore tutela per l’energia elettrica dovrebbe terminare il 31 dicembre 2023.

Nel frattempo sono intervenute anche sanzioni dell’Antitrust nei confronti di compagnie che hanno applicato modifiche unilaterali dei contratti.

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Il contrasto al caro energia richiede la proroga del servizio di maggiore tutela

L’Arera nel richiedere la proroga del termine per la fine del mercato tutelato ha proprio sottolineato come attualmente per gli utenti in difficoltà economica questo rappresenti un modo per avere tariffe più convenienti anche in forza del fatto che ora le stesse sono modificate mensilmente in base all’andamento dei prezzi. Il Governo quindi ha accolto tale richiesta. Questo vuol dire che gli utenti che ancora oggi hanno il contratto per la fornitura di gas con il mercato tutelato possono non effettuare il passaggio al mercato libero e quindi mantenere le tariffe in base all’andamento dei prezzi.

Questa notizia è stata accolta con benevolenza dall’associazione dei consumatori Assoutenti che ha sottolineato come tale proroga possa evitare una ulteriore stangata per le tasche degli italiani.

Appuntamento al 10 giugno per la protesta delle pentole vuote. Di cosa si tratta?

Ci sarà il 10 giugno 2022 la protesta delle pentole vuote, un’insieme di manifestazioni volte a sensibilizzare il Governo sui rincari e sulle conseguenze che questi portano nella quotidianità di milioni di famiglie.

Cos’è la protesta delle pentole vuote?

La protesta delle pentole vuote è organizzata dalle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative, tra cui: Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-Consum, Assoutenti, Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino. L’obiettivo è inteloquire con il Governo con proposte concrete per contrastare i rincari.

Le associazioni hanno stimato per le famiglie italiane, già in difficoltà a causa dell’emergenza pandemica, una perdita di circa 929 euro l’anno. Secondo i dati disponibili ad essere penalizzati saranno soprattutto i cittadini del Nord Italia, mentre l’inflazione avrà una portata limitata per le regioni del Sud caratterizzate generalmente da un costo della vita meno elevato. Ad esempio la perdita per una famiglia residente in Trentino Alto Adige è stimata in circa 1.685 euro, nella regione Lazio, invece 1.279 euro. Le associazioni dei consumatori affermano che a fronte di questa, che può essere considerata una vera emergenza, da parte del Governo c’è stato un comportamento eccessivamente timido.

Qual è l’obiettivo delle associazioni dei consumatori con la protesta delle pentole vuote?

L’obiettivo è presentare un’insieme di proposte volte a contenere i prezzi, in particolare quelli energetici e dei prodotti di prima necessità, tra cui gli alimentari. Le associazioni denunciano che l’aumento dei prezzi che ad oggi è superiore al 6% sta cambiando radicalmente le abitudini degli italiani che fanno fatica in molti casi anche a provvedere alla spesa alimentare. Proprio da questo dato prende il nome la protesta chiamata appunto la protesta delle pentole vuote. Emerge la necessità di attuare al più presto misure volte al contenimento dei prezzi e proprio per questo le associazioni chiedono di essere convocate tra le Parti sociali perché impegnate in prima linea al fianco delle famiglie.

Gli organizzatori della protesta delle pentole vuote sottolineano anche che devono essere fermate le speculazioni generate da questa anomala ondata inflazionistica, infatti molti prezzi crescono a dismisura senza una reale incidenza della crisi Ucraina su essi, questo perché c’è sempre chi tenta di aumentare i propri profitti. Lo stesso punto è stato avallato anche dal Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha sottolineato come l’inflazione crei dei trasferimenti di ricchezza, penalizzando i settori più bassi, più poveri.

Il Presidente del Consiglio rivendica i successi maturati a Bruxelles

Nel frattempo il presidente del Consiglio Mario Draghi afferma che al vertice di Bruxelles l’Italia è stata accontentata sia sulle richieste inerenti l’embargo del petrolio russo, sia sul tetto al prezzo del gas. Da quanto emerge, grazie alle pressioni dell’Italia la Commissione Europea ha ricevuto l’incarico di studiare la fattibilità del price cap ( tetto al prezzo) del gas. Questo vuol dire che in effetti questa ipotesi è allo studio, ma di fatto oggi ancora non ci sono certezze sul fatto che si vada in questa direzione.

Il presidente Draghi ha anche ottenuto lo spostamento dell’obbligo per l’Italia di non importare petrolio russo solo dall’anno nuovo. Questi piccoli successi porteranno comunque un risparmio nelle tasche degli italiani.

Il ministro Orlando a Confindustria: alzate i salari

Nel frattempo non è mancata la reazione del ministro del Lavoro Orlando alle critiche rivolte dal presidente di Confindustria Bonomi che ha richiesto riforme strutturali al sistema e il taglio del cuneo fiscale. Orlando ha sottolineato che per far fronte alla recessione è necessario l’aumento dei salari e quindi ha in un certo senso bacchettato il mondo delle imprese/industrie. Risponde alle critiche anche sul reddito cittadinanza sottolineando che la media degli assegni percepiti è di 580 euro, inoltre ricorda che dalla fine dell’emergenza pandemica il numero dei percettori è costantemente sceso, in media di 50.000 unità al mese. Il numero dei percettori è esiguo rispetto alle lamentele delle imprese che probabilmente non trovano manodopera a causa di offerte poco allettanti.

La protesta delle pentole vuote dà appuntamento ai consumatori il 10 giugno 2022 nelle principali piazze italiane. Si aspetta una partecipazione elevata.

A Roma la presentazione della Carta dei Diritti del Cittadino

Appuntamento a Roma il 16 luglio presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale per la conferenza stampa nazionale durante la quale verrà presentata la “Carta dei Diritti del cittadino nei rapporti con il notaio”, realizzata dal Notariato e 10 Associazioni dei Consumatori, ovvero Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, che punta ad offrire ai cittadini uno strumento di informazione sul ruolo del notaio e le garanzie offerte a tutela dei loro beni.

Vi prenderanno parte:

Albino Farina: Consigliere Nazionale del Notariato con delega ai rapporti con le Associazioni dei Consumatori;

Mario Finzi: Vicepresidente di Assoutenti;

Laura Liberto: Coordinatore nazionale Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva;

Cristina Bargero: Componente degli organi parlamentari X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati;

Paola Pelino: Vicepresidente della X Commissione permanente Industria, commercio, turismo del Senato – Vicepresidente del gruppo FI-Pdl;

Enrico Cinotti: vicepresidente de Il Test, sarà il moderatore.

Il 16 luglio, contestualmente all’evento nazionale, i Consigli Notarili Distrettuali e i referenti locali delle Associazioni dei Consumatori presenteranno la carta dei diritti nelle principali città italiane.

Vera MORETTI

Matrimoni, diritti e doveri: ecco la guida del Notariato

Continua la collaborazione tra Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori), che hanno presentato nei giorni scorsi al pubblico e alla stampa l’undicesima Guida per il Cittadino “Il matrimonio: diritti e doveri in famiglia”, dedicata agli obblighi di legge che marito e moglie assumono reciprocamente e nei confronti dei figli, alle disposizioni in ambito successorio e previdenziale, nonché alle novità in tema di separazione e divorzio.

Secondo i dati Istat, dal 1972 il numero dei matrimoni in Italia è in costante diminuzione ed in particolare negli ultimi 20 anni la flessione media annua è stata dell’1,2%. A calare sono soprattutto i matrimoni tra sposi di cittadinanza italiana: 145.571 celebrazioni nel 2013, oltre 40mila in meno negli ultimi cinque anni. I matrimoni con almeno uno sposo straniero sono circa 26mila e  di questi la tipologia prevalente è quella in cui la sposa è di cittadinanza straniera: 14.383 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un Paese dell’Est Europa (Ue e non-Ue).

Parallelamente alla diminuzione dei matrimoni, crescono le nuove modalità di vita insieme: sono oltre 4 milioni i single non vedovi, quasi 4 milioni le persone che vivono in famiglie di mono-genitori non vedovi, circa 3 milioni le persone che vivono in famiglie di non coniugati e quasi 2 milioni quelle che vivono in famiglie ricostituite coniugate.

In totale si tratta di oltre 13 milioni di persone; il 21% della popolazione, dato quasi raddoppiato rispetto al 1998 vive in famiglie non tradizionali. Le libere unioni hanno superato il milione nel 2012-2013 e rappresentano il 7% delle coppie; sono più diffuse nel Nordest, presentano un titolo di studio più elevato e una percentuale maggiore di quelle coniugate  dove entrambi lavorano. Diminuisce inoltre il numero di coppie decise contrarre i matrimoni all’inizio dell’unione e cresce la percentuale di “possibilisti” (34%).

La Guida offre una panoramica sulle tipologie di matrimoni attualmente previste dal nostro ordinamento, sugli effetti che producono sul piano dell’ordinamento giuridico italiano ed illustra anche le nuove procedure di divorzio per negoziazione assistita e per richiesta congiunta innanzi all’ufficiale di stato civile. Entrambe intro­dotte dal D.L. 132/2014, sono utilizzabili unicamente nel caso in cui il divorzio dipenda da separazione protratta. 

Dallo status di coniuge scaturiscono importanti effetti che riguardano in particolare l’ambito previdenziale, successorio e che incidono sull’applicazione di determinati istituti giuridici. La Guida affronta tutti questi aspetti in maniera chiara e divulgativa.

Caro cenone di Capodanno…

Alla faccia dell’economia che arranca e delle famiglie in difficoltà, il cenone di Capodanno non conosce crisi e in questo 2014 si fa più salato del 3% rispetto al 2013. Questo, almeno, è quanto rileva l’associazione dei consumatori Codici, secondo la quale per gli italiani che rimarranno a casa, il cenone di Capodanno prevede, per una tavolata a base di carne per otto persone, una spesa media di 168 euro. Ancora più su, naturalmente, se si parla di pesce: 270 euro.

Siccome però anche il cenone di Capodanno può essere light, almeno nel prezzo, Codici rileva che la spesa cala fortemente nel caso in cui si faccia provvista al discount: qui lo scontrino per una cena a base di pesce si attesta sui 137 euro. Codici precisa che i prezzi di riferimento per la sua ricerca sul cenone di Capodanno sono stati ricavati dal sito www.tiendeo.it, che raccoglie i costi di vari supermercati italiani.

Radicalmente diverso, invece, è lo scenario se si decide di andare a mangiare al ristorante per il cenone di Capodanno. Il rincaro è più contenuto rispetto al cenone di Capodanno del 2013 (in media dello 0,8%), ma gli scostamenti rispetto allo scorso anno sono rilevanti da città a città. L’osservatorio Codici ha infatti rilevato la media delle offerte in tre città italiane: a Milano è possibile mangiare a 107 euro con punte di 280 nei posti più ricercati. A Napoli il prezzo scende a 94 euro, mentre a Roma la media è intorno ai 194 euro.

E anche se quella di San Silvestro è una notte fatta per festeggiare, da Codici mettono in guardia da furbastri e approfittatori che fanno del cenone di Capodanno l’occasione per spennare i consumatori polli: “Ricordiamo ai consumatori che vogliono trascorrere la sera di Capodanno in uno dei tanti ristoranti che offrono menu e animazione – ha detto Ivano Giacomelli, segretario nazionale Codiciche è possibile intentare un’azione risarcitoria nel caso in cui il cibo e la qualità dell’offerta non corrispondano in maniera palese a quanto promesso dagli organizzatori e di segnalare qualsiasi comportamento scorretto all’Associazione”.

Detto questo… buon cenone di Capodanno a tutti.

Guida al Cittadino sulla convivenza

Spesso non si hanno le idee chiare su quali siano le tutele giuridiche riservate alle coppie di conviventi e, per far luce su ogni dubbio, è stata presentata a Milano la decima Guida per il Cittadino, intitolata La convivenza, regole e tutele della vita insieme.

La Guida è stata realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori, ovvero Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino ed Unione Nazionale Consumatori.

Grazie a questo vademecum, è possibile ricevere consigli utili a tutelare gli interessi si coloro che non sono sposati ma che hanno deciso di convivere.
L’aumento esponenziale di convivenze nel nostro Paese ha indotto il legislatore e la giurisprudenza a estendere anche ai conviventi una serie di diritti che le norme di legge prevedevano solo per i coniugi.

La Guida aiuta a chiarire le differenze tra una coppia sposata e una coppia di conviventi, dando al contempo indicazioni per regolare aspetti fondamentali come la gestione della casa di residenza comune o il suo acquisto, le decisioni su mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, l’assistenza in caso di malattia e incapacità di uno dei due partner, nonché le disposizioni sulla successione anche per quanto riguarda i figli nati fuori dal matrimonio.

È infatti importante sapere, ad esempio, che per quanto riguarda il regime patrimoniale della coppia spetta ai conviventi supplire al vuoto normativo con gli strumenti negoziali e contrattuali più adeguati alle loro esigenze per evitare situazioni di litigiosità in caso di fine del rapporto.

Il convivente, inoltre, non matura alcun diritto sulla casa se essa è di proprietà del partner; è quindi consigliabile ridefinirne la proprietà per evitare che si possa rimanere senza un “tetto”, nel caso l’unione dovesse rompersi.

Inoltre, per i coniugi il testamento è un’opzione, mentre per i conviventi diventa una necessità. Nel caso venisse a mancare un partner, infatti, l’altro potrebbe trovarsi privo di qualsiasi tutela.

Nella Guida si parla anche del contratto di convivenza predisposto dal Notariato con il quale si possono disciplinare contrattualmente diversi ambiti della convivenza per le coppie di fatto, come ad esempio l’abitazione, la proprietà dei beni, il mantenimento del convivente in caso di bisogno e l’assistenza per malattia.

Vera MORETTI

Il Notariato presenta il progetto Convivenza Open Day

Il prossimo 30 novembre si svolgerà in tutta Italia presso i Consigli Notarili distrettuali la giornata dedicata ai Contratti di Convivenza Open Day, organizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato.
Per l’occasione, verranno organizzati una serie di incontri formativi sul tema della convivenza e dei modi possibili per regolamentare la propria unione sotto il profilo patrimoniale.

L’iniziativa è stata pensata per quel numero, sempre crescente, di coloro che, convivendo senza essere sposati, necessitano di tutelare i propri diritti, non ancora riconosciuti dalla legislazione italiana.

I dati Istat, a questo proposito, attestano la presenza di 972 mila famiglie di fatto nel 2010-20111, aumentate considerevolmente rispetto al mezzo milione scarso del 2007.
In particolare sono proprio le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili ad aver fatto registrare l’incremento più sostenuto arrivando ad un numero pari a 578 mila nel 2010-11.

Con la proposta del Notariato, verrà spiegato agli interessati quali aspetti relativi alle famiglie di fatto possono essere tutelati: l’abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto d’affitto, la proprietà dei beni, perfino organizzando un regime di comunione o separazione dei beni.

Si possono prevedere con testamento anche eventuali clausole a favore del convivente more uxorio o l’assistenza in caso di malattia attraverso la designazione dell’amministratore di sostegno. E’ inoltre possibile tutelare a livello contrattuale la parte debole all’interno della famiglia di fatto. A partire dal 2 dicembre 2013 questi contratti potranno essere stipulati presso tutti gli studi notarili in Italia.

Sul sito Contrattidiconvivenza.itsi possono trovare gli indirizzi e i contatti dei luoghi dove si svolgeranno gli incontri a cura dei Consigli Notarili. Dal 18 novembre sarà online una campagna dedicata all’iniziativa.

Inoltre, il Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori (Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Associazioni dei Consumatori) stanno lavorando, insieme, per predisporre una nuova Guida per il cittadino, la decima della serie, dedicata alla famiglia di fatto.

Vera MORETTI

Dal Notariato, una guida per acquistare casa all’asta

In un periodo di crisi come questo, spesso l’acquisto della casa rischia di diventare un sogno sempre più irraggiungibile.
Ma molti cittadini ignorano che, per esaudire il proprio desiderio senza doversi indebitare pr una vita intera, si può ricorrere all’acquisto all’asta.
Per poterci riuscire, basta conoscere le procedure da seguire.

Per questo motivo, il Consiglio Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori, ovvero Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, hanno presentato a Roma la nona Guida per il Cittadino “Acquisto all’asta. Un modo alternativo e sicuro di comprare casa”.

Occorre sapere, come prima cosa, che le aste immobiliari possono essere di due tipi: giudiziarie e di dismissione del patrimonio pubblico.
L’asta giudiziaria realizza la vendita forzata di un immobile a causa di debiti insoluti da parte del proprietario. Nelle aste dismissive, invece, lo Stato o un ente pubblico offrono in vendita un bene immobile.

Secondo gli ultimi dati disponibili le vendite giudiziarie di beni immobili disposte dal giudice sono state nel primo semestre 2013 quasi 23.000 rispetto alle 38.900 dell’intero 2011. Ipotizzando lo stesso ritmo anche nella seconda parte del 2013 si può prevedere un trend di crescita del 18%.

La Guida risponde ad alcune delle domande più frequenti: ad esempio se sia possibile o meno usufruire di un mutuo per l’acquisto all’asta e come debbano comportarsi i coniugi in regime patrimoniale di comunione dei beni. E ancora: vengono chiarite le procedure da seguire, gli strumenti per capire se si sta facendo un buon affare. Nella guida vengono affrontati questi e tanti altri temi: consigli, domande e box di approfondimento.

Un capitolo specifico è dedicato al progetto Rete Aste Notarili (RAN), lanciato dal Consiglio Nazionale del Notariato, che si caratterizza per l’alto livello di sicurezza, la facilità di accesso del cittadino e la riduzione dei costi. Per le aste giudiziarie nelle quali il giudice prevede l’utilizzo della RAN si può quindi partecipare all’asta presentandosi da un notaio periferico su tutto il territorio nazionale, senza dover essere presente fisicamente nel luogo dell’asta e presentando offerte residuali al ribasso, il tutto via web.

Anche questa Guida è scaricabile gratuitamente dal sito web del Notariato e delle associazioni dei consumatori che hanno collaborato alla sua realizzazione.

Vera MORETTI

Ad Andria insegnano a comprar casa senza rischi

di Vera MORETTI

Come acquistare casa senza prendere solenni fregature?

Ad Andria si affronterà questo argomento, che in tempi di crisi è assolutamente fondamentale, sabato 21 aprile dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso la Sala del Consiglio Provinciale della BAT (provincia di Barletta, Andria e Trani).

In questa sede, infatti, i notai ed i rappresentanti dei consumatori presenteranno quattro guide realizzate in collaborazione tra il Consiglio Nazionale del Notariato e le Associazioni dei Consumatori che riguarderanno : Mutuo informato; Acquisto in costruzione: la tutela nella compravendita di un immobile da costruire; Garanzia preliminare: la sicurezza nel contratto di compravendita immobiliare; Acquisto certificato: agibilità, sicurezza ed efficienza energetica degli immobili.

Durante l’incontro, i cittadini potranno rivolgersi ai relatori e porre domande per chiarire i dubbi che spesso assalgono quando ci si accinge ad acquistare una casa. Inoltre, tutti coloro che parteciperanno riceveranno anche una copia delle Guide al Cittadino.
Per tutti gli altri, le guide possono essere scaricate anche dal sito Notariato.it.