Industria 4.0, a Roma il roadshow ATEMA

La figura del temporary manager sta via via rivestendo un ruolo sempre più importante nelle imprese, come driver per favorire il cambiamento e per guidare le scelte strategiche delle imprese. ATEMA, l’associazione per il Temporary Management, fa la sua parte in questo processo per promuovere, da sempre, confronti sui temi che sono espressione del fabbisogno delle imprese o che rappresentano i modelli di innovazione imprescindibili per la crescita sostenibile del sistema imprenditoriale.

Per questo, ATEMA coglie le indicazioni dei giovani imprenditori, tra le quali quella di “puntare fortemente sull’economia della conoscenza abbinata a creatività e specializzazione per fare la differenza in un mercato globale come il nostro”.

Va in questo senso il roadshow di ATEMA “Verso Industria 4.0”, dove quest’ultima rappresenta il modello sul quale fondare lo sviluppo industriale in termini di innovazione e conoscenza: fare della trasformazione digitale dell’industria una opportunità per la crescita e l’occupazione.

Il roadshow, in programma a Roma il 15 marzo prossimo, è un’ulteriore prova di come ATEMA accompagna le imprese nella scelta del manager e del Temporary Manager a sostegno di tali trasformazioni digitali, consapevole che coniugare competenza, efficienza e innovazione sia l’elemento principale nella scelta di un candidato per un’impresa.

Clicca qui per scaricare il programma del roadshow ATEMA.

INT e Atema presentano Confassociazioni

E’ stata fondata Confassociazioni, nuovo soggetto di rappresentanza associativa di secondo livello, con la partecipazione attiva dell’Istituto Nazionale Tributaristi.
Presidente di questa nuova associazione sarà Angelo Deiana, presidente di Atema, mentre vice presidente vicario è Riccardo Alemanno, numero uno di INT.

Il neo presidente ha voluto subito fare il punto sui compiti salienti ai quali Confassociazioni è chiamata ad operare: in primo luogo, dovrà fare massa critica ed essere controparte sociale nei rapporti con le Istituzioni e con i vari Enti pubblici e privati.

Alemanno ha poi aggiunto l’importanza di vigilare sull’attività legislativa, ricordando che nel settore, oltre ai professionisti ordinistici ci sono e sempre più in numero crescente i professionisti associativi.

Confassociazioni, inoltre, attraverso un’ attenta valorizzazione della reputazione professionale, evidenzierà il valore aggiunto dato dall’ iscrizione alle Associazioni professionali ai sensi della Legge 4/2103.
Non ci saranno contrasti con il soggetto già esistente, ma, anzi, si punta a creare una sinergia tra le due realtà per una proficua e duratura collaborazione.

La presentazione ufficiale avverrà il prossimo 10 luglio a Roma presso la sala Capitolare del Senato.

Vera MORETTI

Nuovo presidente per Atema

Atema, associazione di Temporary Management leader in Italia ed attiva dal 1993 a supporto delle attività dei manager italiani, ha il suo nuovo presidente.
Si chiama Angelo Deiana ed è stato nominato dall’Assemblea dei soci riunitasi Milano e che ha provveduto al rinnovo complessivo degli organi sociali per il triennio 2013-2015.

Il neoeletto ha dichiarato: “Per me è un vero onore essere stato chiamato alla presidenza di un’Associazione manageriale di grande rilievo come ATEMA. La mia azione di lavoro e di propulsione sarà in piena continuità con quella di Paola Palmerini, il Presidente uscente, che assumerà la guida del nuovo Comitato Strategico e di Indirizzo e che ringrazio fin d’ora per i traguardi che raggiungeremo insieme sulla base del Piano Strategico approvato dall’Assemblea”.

La sua elezione non ha lasciato meravigliati gli addetti ai lavori, poiché Deiana è considerato uno dei maggiori esperti di economia e finanza, nonché dei servizi professionali in Italia.
La sua nuova carica va ad aggiungersi alle altre, ovvero quelle di presidente ANPIB, Associazione Nazionale Private & Investment Bankers, e di presidente del Comitato Scientifico del CoLAP, Coordinamento Libere Associazioni Professionali.

Il nuovo Consiglio Direttivo è formato da Cesare Sacerdoti (Vicepresidente), Loris Damiani (Tesoriere), Marco Croci, Luigi Di Marco, Massimo Barbesta, Marco Grassi, Paolo Polenghi, Flavio Zelco.

Vera MORETTI

ATEMA e Knowità insieme per parlare di Pmi

ATEMA patrocina l’evento Knowità sponsorizzato da BMC, sul tema: “Pmi e le aggregazioni: competitività e nuove opportunità attraverso il contratto di rete“, che si terrà a Milano il 28 febbraio prossimo.

Nell’attuale contesto economico, i sistemi locali e di filiera di fornitura non sono più sufficienti a garantire alle aziende una previsione di crescita e sviluppo nel lungo periodo. Diventa prioritario e imprescindibile per ogni impresa migliorare, quindi, l’efficienza aziendale – requisito indispensabile soprattutto in questo periodo di crisi e ristrettezze finanziarie – e aprirsi ai mercati internazionali per poter accrescere e diversificare il proprio bacino di potenziali clienti.

Soprattutto per le Pmi, che costituiscono la maggior parte delle realtà produttive del tessuto economico italiano, ha assunto un ruolo fondamentale la capacità di realizzare forme di aggregazione volte a condividere e integrare conoscenze ed esperienze professionali. In questo modo sarà possibile ottimizzare l’utilizzo dei punti di forza di ciascuna di esse su una scala dimensionale molto più vasta, andando ad aumentare così la competitività complessiva del sistema produttivo. Per poter realizzare questo ambizioso ma necessario disegno di politica industriale sono necessari due fattori: un cambiamento culturale radicale da parte degli operatori economici e delle istituzioni nonché un contesto normativo adeguato e in linea con le esigenze delle imprese.

Knowità, grazie a questo incontro, intende approfondire – attraverso testimonianze ed esempi pratici le interessati novità giuridiche e fiscali legate alle reti d’impresa e le principali dinamiche aggregative possibili in grado di realizzare progetti complessi, acquisire maggiore forza contrattuale, agevolazioni amministrative e finanziarie nonché avviare un processo di investimento sostenibile nei campi della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e governo della filiera.

Ai soci ATEMA è riservata una quota di ingresso pari a 300 euro + Iva del 21%, valida fino al 20 febbraio 2013. I soci interessati e in regola con la quota associativa 2013 devono effettuare l’iscrizione tramite ATEMA entro il 20 febbraio 2013 all’indirizzo e-mail academy@atema.net. Sarà poi ATEMA a veicolare l’iscrizione a Knowità. Per tutti i dettagli dell’evento clicca qui.

Quella legge s’ha da fare

di Davide PASSONI

L’Italia è il Paese del sole, dei campanili e delle… professioni. Non che non lo sapessimo, ma con il tour che Infoiva ha intrapreso durante la settimana attraverso il mondo delle professioni cosiddette “non regolamentate”, ne abbiamo avuto l’ulteriore conferma. Professionisti che guardano con diverso interesse e differenti punti di vista alla legge di riforma delle professioni che entro l’anno dovrebbe avere il via libera dal parlamento.

Un universo variegato, con le istanze più diverse, che si possono però riunire sotto l’auspicio che il presidente del CoLAP, Giuseppe Lupoi, ha espresso a Infoiva: “Dignità e status ai professionisti non regolamentati“. Ci sono associazioni come Adico i cui associati, dai direttori commerciali ai direttori marketing, sono manager d’azienda, operano in un contesto aziendale come dipendenti e non avvertono il problema della mancanza di un albo professionale che li rappresenti, e ci sono realtà come ATEMA, l’Associazione per il Temporary Management, che ritengono fondamentale il riconoscimento della propria professionalità da parte di istituzioni e mercato.

E se il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno è certo che “dalla riforma delle professioni deriverà un futuro importante sia per gli iscritti all’INT sia per la loro utenza“, per Vincenzo Acquaviva, Presidente di Federmiddlemanagement, la chiave del domani sta nella segmentazione delle professionalità, nel pragmatismo e nella capacità di fare rete.

Insomma, come avrete capito, la frammentazione delle idee e degli auspici è varia e diversa almeno quanto le professioni stesse. E se su un punto più o meno concordano tutti, Infoiva compresa (la legge di riforma delle professioni serve), sul futuro le visioni sono le più disparate. L’Italia è bella perché è varia…

Leggi l’intervista al presidente del CoLAP, Giuseppe Lupoi

Leggi l’intervista a Eugenio Casucci, consigliere delegato di ADICO, Associazione italiana per il marketing, le vendite e la comunicazione

Leggi l’intervista a Paola Palmerini, presidente di ATEMA, l’Associazione per il Temporary Management

Leggi l’intervista al presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno

Leggi l’intervista a Vincenzo Acquaviva, Presidente di Federmiddlemanagement

Temporanei per scelta, professionisti per vocazione

di Davide PASSONI

Sarà che in Italia nulla è più duraturo del temporaneo, fatto sta che esiste una professione – guarda caso non regolamentata – che con il perdurare della crisi economica e l’evolversi delle esigenze “manageriali” delle aziende assume sempre maggiore valore, ma che pochi conoscono. Si tratta del temporary manager, professione le cui istanze sono sostenute e difese da ATEMA, l’Associazione per il Temporary Management. Quattro chiacchiere con la presidente Paola Palmerini, aiutano a capire perché un manager temporaneo non è “figlio di un dio minore” rispetto ai colleghi “stanziali”.

Libere associazioni professionali: quale futuro alla luce della prossima riforma delle professioni?
Il disegno di legge 3270 è frutto di un grande lavoro eseguito dal CoLAP, con il quale ATEMA ha sempre cooperato, in particolare con il comitato scientifico, presieduto da Angelo Deiana. Si comincia finalmente – mediante il riconoscimento delle professioni non organizzate in ordini e collegi – a riconoscere che esistono attività che sono vere professioni al di fuori di quelle regolate da ordini o albi. Il Temporary Manager è una di queste: una identità professionale che ATEMA ha contribuito a delineare nelle specificità e contestualità di applicazione nel nostro mercato, la cui qualificazione è promossa da ATEMA mediante un processo non autoreferenziale che funge da indirizzo per l’aggiornamento continuo del singolo professionista e da trasparenza e equità al mercato delle imprese che intendono usufruire del servizio di temporary management.

E per il temporary manager in particolare, quale futuro?
E’ un momento molto importante, un percorso iniziato già dalla legge 206/2007 della Comunità Europea alla quale come Associazione ci siamo adeguati, e per i TM: una figura professionale che diventa visibile anche in Italia, che è costituita da manager preparati a svolgere la professione del manager come liberi professionisti, generando valore economico nelle imprese indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro con il quale il loro apporto è regolato. Siamo consapevoli, e ATEMA è in questo impegnata,  che ciò implica competenze, abilità, formazione continua, multidisciplinarità, merito e competitività professionale. Ma ciò rende anche trasparente e competitivo il mercato, ed anche in questo .

Qual è, oggi, l'”umore” dei vostri associati?
Dicono “finalmente!!!” se la legge sarà approvata, anche se l’umore oggi è più condizionato dalla situazione economica, dal lavoro sempre meno riconosciuto come valore economico in particolare nei servizi. Riconoscono l’impegno che ne consegue sia personale che della associazione, ma credo vedano cominciare ad aprirsi spiragli di maggior applicazione del temporary management. Il problema: le culture  – imprenditore e manager esterno – che devono imparare ad avvicinarsi, trovare sinergia nella distinzione di responsabilità e di abilità, nella esecuzione di un progetto comune per l’azienda.  ATEMA ha sviluppato su questo una specifica formazione sia per imprenditori che per manager. Attraverso un networking sempre più di contenuti, ATEMA ha poi generato possibili contatti con nuovi soci che vengono dai Paesi in cui il temporary management è normale professione manageriale, come Regno Unito e Usa, ha generato la possibilità di incontro tra soci che hanno creato nuove imprese, ACTISS Italia ne è un esempio (opera nel campo delle risorse umane e consulenza per temporary manager e imprese) e altre in campi di servizi o industriali.

Temporary manager: che cosa caratterizza la professionalità dei vostri associati?
Sono buoni, anzi devono essere ottimi manager – perché lavorano con tempi e condizioni di solito di emergenza, si pensi al turnaround, o di start up, le quali non devono durare come start up in eterno… altrimenti addio reddittività ordinaria. Sono Liberi Professionisti, e quindi marketing, commerciale si deve affiancare alle capacità gestionali e di problem solving, e perché no anche a quelle di natura imprenditoriale, quindi assunzione di rischi, sapendoli valutare. Tutte queste ed altre sono oggetto del ns processo di qualificazione della professione del temporary manager.

ATEMA fa parte del CoLAP: che cosa significa per voi avere un coordinamento che rappresenta le vostre istanze?
E’ stato fondamentale, sia per la forza di impatto quantitativo che da soli – in un mercato ancora così lontano dall’anglosassone nel tema del temporary management – non avremmo avuto la forza, sia per aver favorito, e oggi credo ancor più,  le alleanze tra associazioni: fattore determinante a mio parere per il prossimo futuro. E poi si è fatto squadra, e credo sia significativo oggi più che mai.

Perché in Italia il corporativismo è così forte, a suo avviso?
Rendita di posizione, forti personalismi ed interessi, anche non sempre palesi conflitti, difficoltà nel ricercare conciliazioni (win-win) rispetto ad una più facile e meno complessa gestione del mantenimento dello status quo, scarsa propensione a guardare oltre il proprio confine e interpretare bisogni delle comunità civili.

Qual è, per voi, la strada per “contare di più”?
Non c’è dubbio: avere il riconoscimento da Istituzioni e mercato (quindi le norme e la comunicazione) della professione del temporary manager e della Associazione (siamo  l’unica aggregazione in forma Associativa regolamentata, che da tempo promuove il temporary management e da prima del 2007 rappresenta secondo le regole della legislazione in vigore la identità della professione del temporary manager). Abbiamo da poco incontrato UNI per avviare il nostro gruppo di lavoro per la norma tecnica della professione temporary manager. Ovviamente il numero degli iscritti, non solo per la rappresentanza, ma ancor più per la qualità del confronto e la cooperazione che deve essere il più ampio possibile per una professione così trasversale.

Poi?
Infine, ma non ultimo, la cooperazione con le Imprese e le aggregazioni, associative e non, di impresa: il valore del temporary management è una grande forma di flessibilità e progettualità, senza perdere in qualità professionale e del servizio, anzi!

A Treviso un convegno sul piano industriale

Domani, venerdì 21 settembre 2012, Treviso ospiterà il convegno IL PIANO INDUSTRIALE COME STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE E DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI D’IMPRESA, organizzato da A.P.R.I. e da Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Treviso.

Si comincia alle 15 presso l’Hotel Ca’ del Galletto in via S. Bona Vecchia nella città trevigiana con l’inaugurazione dei lavori, e il saluto ai partecipanti, di Ezio Busato, presidente A.P.R.I.

Dopodiché, alle 15.30, si entrerà nel vivo con l’intervento di Andrea Panizza, di Studio Impresa Spa – Consulenti di Direzione Aziendale, nonché vice presidente A.P.R.I., il quale affronterà il tema del piano nei diversi contesti gestionali.
Alle 16.10 sarà la volta di Alberto Quagli, professore Ordinario presso l’Università di Genova, Facoltà di Economia, e Presidente del Comitato Scientifico A.P.R.I., che illustrerà la verifica dell’attendibilità dei piani.

Dopo un breve coffee break, si parlerà di piano industriale e crisi d’impresa grazie all‘intervento del Temporary Manager Claudio Veronese, Temporary Manager di Atema.
L’ultimo intervento sarà appannaggio di Adriano Rossoni, responsabile Divisione Restructuring – Gruppo Veneto Banca, che si occuperà del ruolo degli Istituti di Credito nella definizione del piano.
Il convegno terminerà alle 18.30.

Le iscrizioni possono essere effettuate fino ad oggi, 20 settembre, sul portale per la Formazione Professionale Continua e la partecipazione è gratuita per gli associati all’U.g.d.c.e.c. di Treviso e all’ A.P.R.I.

Per i non associati, invece, verrà richiesto un contributo spese di euro 30,00 da effettuare mediante bonifico sul c/cIBAN: IT54J0503512002063570224288riportando quale causale“Evento 21/09 + nome partecipante”.
La copia del bonifico e i dati per l’intestazione della ricevuta dovranno essere inviati all’indirizzo e-mail: tesoriere@ugdcec-treviso.it.

Vera MORETTI

Da AIMBA e ATEMA un interessante convegno a Roma

AIMBA e ATEMA organizano un interessante incontro sul tema “La via professionale per il management di successo – Etica, formazione e regole“. L’appuntamento è per il 19 ottobre dalle 15.30 alle 17.30 a Roma allo spazio Roma Eventi, Sala Belli, Piazza della Pilotta 4

AIMBA e ATEMA da sempre si occupano dello sviluppo professionale del management d’impresa e dell’evoluzione della professione manageriale, affinché sia sempre più adeguata alle esigenze del sistema imprenditoriale e ai cambiamenti del mercato.

Le moderne sfide della competitività e globalità, unite alle esigenze di un nuovo modello di sviluppo, oltre l’attuale crisi economica e le sue cause strutturali, richiedono una crescita dei processi di direzione aziendale più orientati al riconoscimento del management come una disciplina portatrice di proprie conoscenze, competenze e regole di condotta e anche capace di potere affermare il proprio patrimonio culturale sui processi di governo istituzionale.

Il convegno si propone di affrontare insieme ad autorevoli esponenti del mondo manageriale queste tematiche per costruire “la via professionale a un management di successo”: che porti alla definizione di processi di cambiamento per lo sviluppo di imprese sostenibili: innovazione e nuovi modelli di business; la formazione interculturale e multidisciplinare; responsabilità, integrità e qualità; condivisione di principi e regole di etica professionale.

In particolare, si analizzerà la funzione della formazione per lo sviluppo di un management professionale, concependo questa materia in un’accezione innovativa, che tenga conto non solo delle modalità tradizionali ma anche quelle che favoriscono logiche più partecipative e coerenti con le abilities richieste dalle attuali sfide di cambiamento.

Intervengono all’incontro:

Maurizio Bottari
Amministratore Unico Ambire

Guido Carella
Presidente Manager Italia

Stefano Cordero di Montezemolo
Presidente AIMBA

Marco Croci
Partner at Concerto

Angelo Deiana
Presidente Comitato Scientifico CoLAP

Marco Minghetti
Docente di Humanistic Management presso l’Università di Pavia

Paola Palmerini
Presidente ATEMA

L’ingresso è libero previa iscrizione entro il 18 ottobre ai seguenti recapiti: plusitalia@hotmail.it, tel. 3346653142

Social media e socialità. Un incontro a Milano

Mission Continuity organizza l’incontro CORPORATE SOCIAL IDENTITY il 22 maggio 2012 alle 14.30 nella Sala Convegni Intesa Sanpaolo in P.za Belgioioso 1 Milano.

Dall’iniziativa di Mission Continuity “Continuity Tank – incontri tra imprese e organizzazioni del terzo settore” – e dalla collaborazione con la Cattedra Humanistic Management – Università di Pavia, sono emerse indicazioni sulla centralità strategica delle community (digitali e non) per la trasformazione innovativa dell’organizzazione e del management delle imprese.

Obiettivo dell’incontro è presentare alcune riflessioni emerse dall’indagine e accogliere le testimonianze di coloro che hanno già sperimentato la trasformazione “social e sociale” delle organizzazioni.

Hanno confermato la partecipazione alla tavola rotonda: Luigi Ferrari, People the Research Partner – Marco Minghetti, Università di Pavia – Marco Morganti, Banca Prossima – Paola Palmerini, Mission Continuity – Gianfranco Rebora, Assochange – Sebastiano Renna, Sea.

La partecipazione all’evento è libera previa iscrizione all’indirizzo: info@missioncontinuity.it – Per ulteriori informazioni 02.84940362

Atema offre opportunità professionali in economia e diritto della crisi d’impresa

di Vera MORETTI

ATEMA, associazione per il Temporary Management, organizza il master in Economia e Diritto della Crisi d’Impresa, che si terrà presso l’Università degli Studi eCampus di Novedrate, in provincia di Como.

La figura professionale che verrà delineandosi frequentando questo corso, con durata di 12 mesi, è quella di colui che desidera perfezionare le proprie capacità professionali in tema di prevenzione e analisi della crisi d’impresa, sia nell’ambito dell’attività professionale autonoma sia nell’ambito aziendale, mediante l’acquisizione di specifiche competenze manageriali.
Alla fine del master potrà lavorare in studi professionali, in realtà aziendali come imprese e banche, svolgere attività di consulenza oppure attività di ricerca universitaria.

Possono partecipare al master di 1° livello candidati in possesso di diploma di laurea, laurea di primo livello o titolo equipollente ma anche candidati in possesso di diploma di istruzione secondaria con esperienza professionale documentata nel settore dei servizi al lavoro ma solo in qualità di uditori.
Possono partecipare, invece, al master di 2° livello candidati in possesso di laurea di secondo livello, vecchio ordinamento o titolo equipollente.

Il master è rivolto in particolare a dottori commercialisti, avvocati e a chi ha conseguito una laurea in ambito giuridico-economico, Scienze politiche o Ingegneria Gestionale.

Ai fini della formazione permanente, il master è stato accreditato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Como (20 crediti formativi) e anche dall’Ordine degli Avvocati di Como (24 crediti formativi).

Il master è erogato in modalità blended professional: la didattica è on line, con 80 ore di lezioni frontali erogate in quattro fine settimana non consecutivi presso il campus dell’Università eCampus a Novedrate.