Dalla Regione Lazio, un bando dedicato alle pmi agricole

L’agricoltura rimane ancora una delle nostre principali risorse, favorita dal clima ma, anche, dalla tecnologia, che negli ultimi decenni ha saputo farsi strada anche in questo campo, facilitando la vita degli agricoltori e permettendo loro produzioni più massicce.

Nonostante ciò, comunque, nel settore agricolo è consistente il pericolo della mancanza di cambio generazionale, poiché le nuove leve non sembrano particolarmente interessate ad intraprendere l’attività dei campi, considerata troppo pesante ed obsoleta.

Per questo motivo, per incentivare dunque la costituzione di associazioni del settore agricolo, ma anche l’organizzazione di produttori agricoli, la Regione Lazio ha deciso di promuovere un bando per favorire la commercializzazione dei prodotti, che devono necessariamente essere legati alla vendita diretta e alla filiera corta.

Possono beneficiare di questo bando le piccole e medie imprese agricole nate dal 2015 in poi, che dovranno presentare un piano di sviluppo aziendale.

I contributi che verranno messi a disposizione varieranno a seconda del valore della produzione da commercializzare. SI tratterà comunque di incentivi quinquennali relativi a richieste che non devono superare un massimo di 100mila euro all’anno.

Le domande possono essere presentate entro il 31 maggio 2017, collegandosi al sito della Regione Lazio.

Vera MORETTI

Consulente del lavoro, ecco il bando

Il ministero del Lavoro ha indetto il bando 2016 per le sessioni d’esame necessarie a conseguire l‘abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro. La professione potrà essere esercitata nelle Direzioni del lavoro di Bologna, Cagliari, Campobasso, Firenze, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Perugia, Potenza, Provincia Autonoma di Bolzano, Reggio Calabria, Regione Sicilia, Roma, Torino, Trieste, Venezia.

Questi i dettagli per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Due prove scritte: tema su temi del diritto del lavoro e della legislazione sociale e

prova teorico-pratica su temi del diritto tributario, scelti dalla commissione;

– Una prova orale su: diritto del lavoro, legislazione sociale, diritto tributario, elementi di diritto privato, pubblico e penale, nozioni generali di ragioneria (rilevazione del costo del lavoro e formazione del bilancio).

Questi i requisiti per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Cittadinanza italiana o comunitaria o familiarità di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro ma titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadinanza straniera, con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;

– Possesso o relativa richiesta al competente consiglio provinciale dei consulenti del lavoro del certificato di compimento del praticantato;

– Possesso di uno dei titoli di studio indicati nel bando di concorso e riportati qui sotto.

Questi i titoli di studio ammessi per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Diploma di laurea quadriennale in giurisprudenza, scienze economiche e commerciali o scienze politiche, ovvero diploma universitario o laurea triennale in consulenza del lavoro;

– Laurea triennale o laurea specialistica o laurea magistrale tra quelle appartenenti alle seguenti classi: Classe L-14: scienze dei servizi giuridici; Classe L-16: scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione; Classe L-18: scienze dell’economia e della gestione aziendale; Classe L-33: scienze economiche; Classe L-36: scienze politiche e delle relazioni internazionali;

– Laurea magistrale appartenente alle seguenti classi: Classe LM-56: scienze dell’economia; Classe LM-62: scienze della politica; Classe LM-63: scienze delle pubbliche amministrazioni; Classe LM-77: scienze economico-aziendali; Classe LMG-01 delle lauree magistrali in giurisprudenza;

– Titoli di studio equiparati ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi di cui al decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, del 9/7/2009;

– Titoli di studio equiparati ai sensi del decreto interministeriale 11/11/2011, nonché le corrispondenze individuate nel decreto del ministro dell’Università e della ricerca n. 386 del 26/7/2007 in relazione alle Classi di cui al medesimo parere del CUN, n. 1540 del 23/10/2012.

Potranno partecipare all’esame anche coloro che abbiano già ottenuto il riconoscimento di idoneità del proprio titolo di studio da parte Consiglio Universitario Nazionale cui abbiano fatto specifica richiesta, coloro i quali, avendo il certificato di compiuta pratica o essendo iscritti al registro dei praticanti dei consulenti del lavoro entro il 22/1/2013, otterranno il relativo parere e coloro i quali abbiano conseguito i titoli di studio di laurea quadriennale in sociologia e di laurea, classe 14, in scienze e tecniche della comunicazione con certificato di compiuta pratica o iscrizione al registro dei praticanti dei consulenti del lavoro entro la predetta data del 22/1/2013.

Coloro i quali intendono partecipare all’esame, devono presentare le domande di ammissione entro il 15/7/2016 alle Direzioni del lavoro territorialmente competenti, tramite raccomandata a/r. Le sessioni d’esame possono essere sostenute solo nella regione o nella Provincia autonoma di residenza anagrafica.

Bando per le imprese di Ascoli Piceno

Buone notizie per le imprese della provincia di Ascoli Piceno. La locale camera di commercio ha infatti pubblicato un bando per sostenere finanziariamente le aziende che, durante il 2015, attivino al loro interno dei progetti di investimento.

L’iniziativa della camera di commercio punta a fare in modo che le imprese ascolane riescano a mantenere i propri livelli occupazionali e a non intaccare la forza competitiva del territorio. Va dunque in questo senso lo stanziamento nel bando di 50mila euro per contributi in conto capitale, a fronte di finanziamenti erogati dalle banche, anche con garanzia dei Confidi.

Per poter essere ammessi al bando, i finanziamenti richiesti dalle aziende devono essere approvati dagli istituti bancari con proprio atto, esclusivamente nel periodo che va dall’1 gennaio al 30 ottobre 2015.

Possono partecipare al bando della camera di commercio le imprese della provincia di Ascoli Piceno che, al momento della presentazione della domanda, hanno i seguenti requisiti:

  • sede legale e/o unità locale nella provincia di Ascoli Piceno;
  • nessun contributo pubblico a favore per l’abbattimento dei costi per le medesime voci di spesa previste dal bando.

Le domande di contributo dovranno pervenire alla camera di commercio di Ascoli Piceno entro il 30 novembre 2015, in base alle modalità del bando, consultabile qui.

In Veneto al via un bando che favorisce l’innovazione delle reti d’impresa

Per favorire l’aggregazione e la competitività sul mercato da parte delle imprese in rete, la Regione Veneto ha approvato un bando in materia di ricerca ed innovazione.
Questo dovrebbe portare, come primo risultato, ad unire le capacità e scambiare le competenze, e, di conseguenza, ad una maggiore innovazione nei processi e nei prodotti finali.

Sono ammesse a partecipare al bando le imprese che operano all’interno di una rete, ma con alcune caratteristiche peculiari:

  • la rete deve essere composta da almeno 3 imprese tra loro autonome;
  • la maggioranza assoluta deve essere composta da PMI;
  • tutte le imprese beneficiarie devono deve essere regolarmente costituite e iscritte presso la Camera di Commercio competente, con sede operativa in Veneto, e attive in uno dei seguenti macrosettori (Ateco 2007): C, E (con esclusione dei codici 36 e 37), F (con esclusione del codice 42), J (limitatamente ai codici 62 e 63, con esclusione del codice 63.9).

La rete di imprese è attiva se le imprese aderiscono ad un contratto di rete e se le stesse sottoscrivono un atto di associazione, anche a carattere temporaneo, di impresa (ATI).
Sono finanziabili i costi relativi a personale, attrezzature, consulenze e collaborazioni, viaggi e soggiorni.
Sono inoltre comprese alcune tipologie di intervento:

  • sviluppo di prodotto: indagini e studi atti ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti rispettosi dell’ambiente o migliorare quelli esistenti; attività di progettazione di nuovi prodotti e servizi migliorati o rispettosi dell’ambiente, elaborazione di progetti, disegni, prototipi, piani e altra documentazione;
  • sviluppo di processo: indagini e studi atti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi processi o permettere un notevole miglioramento degli stessi; progetti volti a migliorare i processi produttivi attraverso la riduzione di sprechi ed il risparmio energetico; progetti per impiego di tecnologie pulite nell’ambito del sistema produttivo);
  • supporto dei processi di internazionalizzazione, marketing e servizi di promozione di ambiti specializzati di impresa;
  • clustering di impresa.

È previsto un contributo in conto capitale pari al 50% della spesa ammessa. Limite massimo dei contributi è di 150.000,00 euro e il budget di spesa, per ogni impresa, non può essere inferiore a 30.000 euro.

La domanda deve essere presentata a partire dal 15 ottobre 2012 e fino al 14 aprile 2013:

  • a mezzo raccomandata A/R o consegna a mano all’indirizzo: Regione del Veneto, Protocollo Generale Dorsoduro 3994/A, 30123 Venezia;
  • tramite PEC all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it.

Per saperne di più, è possibile consultare il bando.

Vera MORETTI

Bando da 150mila euro in Liguria per la responsabilità sociale delle imprese

La giunta regionale ligure ha approvato un bando che prevede lo stanziamento di 150.000 euro per la promozione del percorso del Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili. ”C’è tempo fino al 31 ottobre – spiega Claudia Tomassetti, referente per Formazione e Lavoro di Confartigianato Liguria – per le imprese che vogliono presentare domanda di finanziamento fino a 12mila euro per la copertura delle spese dedicate a interventi di responsabilità sociale relativi alla trasparenza, alla valorizzazione del capitale umano, alla tutela ambientale e alla gestione sostenibile”. Il bando, presentato questa mattina durante l’incontro operativo in Camera di Commercio, rientra nel progetto finalizzato all’istituzione Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili.

 

Accordo tra notai e Provincia a Padova per sbloccare i crediti

La presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il presidente del Consiglio notarile Roberto Agostini hanno firmato un accordo per dare ossigeno alle imprese e ai fornitori che vantano crediti nei confronti dei Comuni del territorio vincolati dal patto di stabilità. L’intento è quello di ridurre i costi degli atti necessari all’operazione di cessione del credito. La collaborazione si inserisce nell’ambito di un più articolato meccanismo studiato dalla Provincia per riuscire a sbloccare la liquidità dovuta alle aziende che hanno fornito beni o servizi alla pubblica amministrazione.

“Abbiamo approvato una delibera – ha spiegato la presidente Degani – per affrontare in modo concreto il problema dei debiti che gli imprenditori hanno nei confronti della pubblica amministrazione. Come Provincia siamo riusciti a pagare i nostri fornitori con la vendita delle quote autostradali, ma ci sono 53 Comuni su 104 del territorio che sono vincolati dal patto di stabilita’ e che non riescono a saldare debiti per milioni di euro. Per questo abbiamo messo a punto un bando che si rivolge a questi enti locali e alle banche per avviare il meccanismo della cessione di credito pro soluto cosi’ da aiutare gli imprenditori a incassare le loro spettanze”.

L’agricoltura sociale arriva in Toscana

L’agricoltura sociale arriva anche in Toscana grazie ad un bando, il primo in Italia, che si inserisce nell’ambito del progetto Giovanisì: sono previsti incentivi per gli imprenditori agricoli che assumono persone disabili, attraverso contributi a fondo perduto.

Sono previste agevolazioni alle imprese agricole toscane che assumono lavoratori con disabilità o svantaggi; sono destinate agli agricoltori, ma anche a cooperative sociali e associazioni. L’obiettivo è quello di incentivare non solo l’attività agricola, ma anche l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili, in particolare di minori e giovani che soffrono di problematiche psichiche o che hanno avuto problemi legati alla tossicodipendenza.

Alle imprese sono destinati contributi a fondo perduto che possono arrivare anche a 5mila euro per tre anni per ogni persona assunta, fino a coprire il 90% delle spese ammissibili. Più nel dettaglio, a ogni lavoratore disabile assunto spetta un sostegno economico che può variare da 100 euro a 400 euro mensili, sulla base delle ore effettive di lavoro svolto.

Francesca SCARABELLI

Pordenone rilancia l’internazionalizzazione delle proprie imprese

Fino al 15 novembre 2012 le imprese pordenonesi potranno richiedere un aiuto in più per rilanciare il loro sviluppo verso i mercati esteri.

La Camera di Commercio propone, infatti, la nuova edizione del bando per l’assegnazione di voucher per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese della provincia, con l’obiettivo di sostenere la loro competitività compensando parte delle spese sostenute per la partecipazione ad iniziative di internazionalizzazione.

Dell’aiuto potranno beneficiare imprese, cooperative, consorzi e società consortili che parteciperanno ad una o più iniziative di internazionalizzazione – missioni, fiere, esposizioni estere – previste nel corso del corrente anno, organizzate dalla CdC di Pordenone – Azienda Speciale ConCentro o da altre CdC e/o loro Aziende Speciali congiuntamente alla CdC di Pordenone.

“Abbiamo stanziato 60 mila euro – spiega il Presidente Giovanni Pavan – che le imprese potranno utilizzare per servizi connessi alle iniziative di internazionalizzazione. Già nel 2011 il bando aveva riscosso un buon riscontro di richieste con 40 domande, alle quali avevamo risposto concedendo contributi per 113.400 euro. Sulla base di questi numeri abbiamo deciso di proseguire sulla medesima strada anche nel 2012 con questo primo stanziamento. É un’iniziativa fra l’altro che è partita tre anni fa dalla nostra Camera di Commercio e poi è stata fatta propria anche dalle altre Camere regionali, facendo diventare il voucher per l’internazionalizzazione uno strumento di sostegno condiviso del sistema camerale regionale”.

Le imprese potranno richiedere due tipi di voucher: il tipo “A”, dell’importo di 3.500 euro, a fronte di una spesa minima ammissibile da parte dell’impresa di 5.000 euro e il tipo “B”, dell’importo di 1.400 euro a fronte di una spesa minima ammissibile di 2.000 euro.

Il bando e la modulistica sono su questo link alla voce Agevolazioni e finanziamenti – bandi camerali 2012. Per informazioni contattare l’Ufficio Agevolazioni (tel. 0434381241, agevolazioni@pn.camcom.it). 

Fonte: camcom.gov.it

Lavoratori atipici protagonisti nelle Marche

Lavoratori atipici protagonisti nelle Marche. La Regione ha infatti pubblicato un bando per favorire la stabilizzazione dei contratti di lavoro da parte delle imprese locali, trasformando i contratti atipici in contratti a tempo indeterminato. Tali contratti devono essere stati stipulati prima del 9 marzo 2012. I contributi sono destinati alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2012, in riferimento a particolari forme contrattuali, ossia: contratti a tempo determinato; contratti di inserimento lavorativo; collaborazione a progetto; contratti di lavoro a chiamata; contratto di lavoro ripartito; contratto di lavoro interinale.

Sono previsti contributi fino a 7mila euro per la trasformazione dei contratti atipici in contratto a tempo indeterminato a tempo pieno, mentre per i contratti part-time le agevolazioni variano in funzione delle ore di lavoro settimanali. Nel caso di assunzioni di lavoratori disabili, gli incentivi aumentano del 30%, e del 10% se si tratta di lavoratori over 45 e donne.

Le domande devono essere inviate entro il 31 dicembre 2012, prima della trasformazione del contratto di lavoro.

Per info, clicca qui.

Davide SCHIOPPA

Pmi, 150mila euro dalla Camera di Commercio di Lodi

Da poco è stata avviata l’operatività del bando 2012 della Camera di Commercio di Lodi a favore delle Pmi per agevolare l’accesso al credito tramite Confidi.

Si tratta di un contributo in conto interessi pari al 2% del tasso di interesse effettivo corrisposto su finanziamenti per investimenti o liquidità e su linee di credito a breve termine. La dotazione economica del bando ammonta a 150mila euro, di cui 50mila euro riservati al sostegno di imprese di nuova costituzione.

Sono ammessi al contributo i finanziamenti bancari erogati all’impresa, a partire dalla data dell’1 aprile 2012.

Il finanziamento massimo su cui calcolare l’entità del contributo è pari a 75mila euro per un periodo di ammortamento fino a 60 mesi.

Il bando è operativo dall’1 aprile 2012 fino a concorrenza dello stanziamento previsto.