Bonus 200 euro dipendenti: modulo ufficiale dell’INPS per auto-dichiarazione

Con il Messaggio 2559 del 24 giugno 2022 l’Inps ha reso noto che per poter ottenere il bonus di 200 euro il lavoratore deve presentare un’auto-dichiarazione, ecco il modulo ufficiale.

Bonus 200 euro lavoratori dipendenti: arriva il modulo ufficiale auto-dichiarazione dell’INPS

Il bonus di 200 euro previsto dall’articolo 31 comma 1 del decreto legge 50 del 2022 è una misura molto attesa da tutti i lavoratori in quanto consente di avere un bonus una tantum utile a far fronte agli aumenti che stanno caratterizzando gli ultimi mesi. Sebbene la misura da molti sia ritenuta irrisoria, resta un aiuto che tutti aspettano.

Per i percettori di reddito di cittadinanza e di altri sostegni al reddito e per i pensionati il pagamento è automatico nel mese di luglio 2022, senza bisogno di presentare alcuna domanda. Lo stesso principio è valido per i lavoratori del settore pubblico, non è invece così per i lavoratori dipendenti del settore privato. Sebbene nelle settimane scorse ci sia stato un continuo cambio di informazioni, ora finalmente arrivano i chiarimenti ufficiali.

Ecco il modulo ufficiale da utilizzare per ottenere il bonus 200 euro

L’INPS con il Messaggio 2559 ha sottolineato che i lavoratori dipendenti per poter ricevere il bonus di 200 euro devono presentare al datore di lavoro un’auto-dichiarazione in cui si afferma di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”, cioè di non essere titolari di:

  • trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria;
  • di pensione o assegno sociale;
  • di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
  • trattamenti di accompagnamento alla pensione;
  • di non appartenere a un nucleo familiare in cui ci sia un componente percettore di reddito di cittadinanza.

L’INPS nel fac simile da compilare ha inserito ulteriori informazioni, in particolare con la compilazione, il lavoratore dichiara di essere consapevole che l’indennità spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti destinati all’esonero di cui alla legge 234 del 2021 (esonero 0,8 punti percentuali sulla quota a carico del lavoratore. Questa misura spetta ai lavoratori che hanno un reddito annuo inferiore a 35.000 euro, quindi da tale dichiarazione si evince che il lavoratore rientra in tale range.

Infine, il lavoratore naturalmente si assume la responsabilità delle proprie dichiarazioni consapevole che nel caso di dichiarazioni mendaci sarà recuperata l’indennità indebitamente corrisposta e saranno applicate sanzioni. All’auto-dichiarazione deve essere allegato un documento di riconoscimento.

Puoi scaricare il modulo ufficiale dell’INPS per chiedere il bonus 200 euro lavoratori dipendenti cliccando sul seguente link

Messaggio_numero_2559_del_24-06-2022_Allegato_n_1

oppure andando al sito dell’INPS

Leggi anche Lavoratori autonomi: c’è il decreto attuativo per il bonus 200 euro?

Lavoratori autonomi: c’è il decreto attuativo per il bonus 200 euro?

I lavoratori autonomi, partite Iva, professionisti iscritti alle casse previdenziali sono in allarme: perché non è stato emanato il decreto attuativo per il bonus una tantum di 200 euro che i lavoratori dipendenti e i pensionati avranno a luglio?

Bonus una tantum di 200 euro per il contrasto al caro vita: a chi spetta?

Il decreto aiuti 2022 del 2 maggio, entrato in vigore il 17 maggio 2022, prevedeva un bonus una tantum di 200 euro in favore di pensionati, lavoratori dipendenti, percettori di reddito di cittadinanza, di disoccupazione agricola, NASpI, Dis-coll e lavoratori autonomi, insomma una vasta platea, differenziata per le modalità di erogazione.

L’erogazione è infatti automatica per i percettori di reddito di cittadinanza e altre misure erogate dall’INPS, ad esempio NASpI ed è automatica per i dipendenti pubblici.  Questi soggetti potranno riceverla nel mese di luglio insieme a stipendi e indennità varie. Mentre per le altre categorie ci sono piccole complicazioni.

La prima è la necessità per i lavoratori dipendenti del settore privato di produrre un’autocertificazione circa il possesso dei requisiti, cioè un reddito annuo inferiore a 35.000 euro e aver goduto dell’assunzione con sgravio contributivo. L’Inps non ha però pubblicato il modello di autocertificazione e di conseguenza ci hanno pensato commercialisti e consulenti del lavoro.

Per avere maggiori informazioni e scaricare il modulo leggi l’articolo: Bonus 200 euro: lavoratori dipendenti devono presentare l’autodichiarazione?

Resta però ancora un nodo da sciogliere e cioè come, e soprattutto quando, percepiranno il bonus di 200 euro i lavoratori autonomi? Ecco cosa sta succedendo.

Che fine ha fatto il decreto attuativo per il bonus una tantum di 200 euro ai lavoratori autonomi?

Per i lavoratori autonomi la normativa prevedeva la necessità di un decreto attuativo di concerto tra Ministero del Lavoro  e il Ministero dell’Economia attraverso il quale il Governo avrebbe indicato le modalità per poter usufruire del bonus di 200 euro nato per aiutare le famiglie a far fronte alle conseguenze dell’inflazione.

Il decreto attuativo doveva essere emanato entro 30 giorni, il termine è però scaduto il 17 giugno e oggi, 22 giugno, purtroppo ancora non ci sono notizie. Il termine è evidentemente slittato e di conseguenza sono numerosi i lavoratori che con molta probabilità non riceveranno il bonus nel periodo estivo con il rischio che slitti all’autunno, a condizione che vi sia la conferma dello stesso. In realtà nel decreto aiuti erano previsti 43 decreti attuativi e di questi solo 11 sono stati emanati.

Il bonus di 200 euro per i titolari di partita Iva era contemplato nell’articolo 33 del decreto Aiuti 2022 e prevedeva lo stanziamento di un fondo da ripartire tra i lavoratori autonomi e professionisti iscritti a una gestione previdenziale INPS. Già da questa prima indicazione si evince che in realtà non è detto che alle partita Iva sarà riconosciuto un bonus di 200 euro, potrebbe anche essere inferiore e in base alle domande pervenute probabilmente si addiverrà alla ripartizione del fondo. Sono tutte ipotesi, perché in realtà fino a quando il decreto attuativo non c’è, non vi è alcuna sicurezza del fatto che gli autonomi possano avere il Bonus.

Il fondo da stanziare dovrebbe avere un ammontare di 500 milioni di euro.

Delusione tra i precari della scuola

Tra i delusi vi sono anche i precari della scuola con contratto in scadenza il 30 giugno, infatti per loro attualmente non si prevede il bonus di 200 euro, sebbene il M5S abbia presentato un emendamento per estendere a loro tale aiuto.

Per maggiori informazioni leggi anche: Precari scuola: arriva l’emendamento per estendere il bonus di 200 euro

Nessun problema per i precari della scuola con contratto in scadenza ad agosto.

Bonus 200 euro a luglio , tutte le risposte in merito al contributo

Bonus 200 euro a luglio, o per lo meno così dovrebbe essere. Tutte le risposte agli interrogativi più frequenti in merito a questo contributo.

Bonus 200 euro a luglio,quando è stato introdotto e perché?

Il Bonus 200 euro dovrebbe essere riconosciuto per il mese di luglio. Con l’articolo 31 del decreto Aiuti 2022 si introduce il bonus di 200 euro per dipendenti e pensionati. Si tratta di una misura che inizialmente doveva avvenire in modo automatico per tutti i dipendenti ed i pensionati.

Spetta una sola volta ed è di valore uguale per tutti. Successivamente sono stati introdotti anche i lavoratori autonomi e i percettori di reddito e pensione di cittadinanza. Lo scopo del bonus 200 euro è quello di aiutare le famiglie a far fronte ai rincari dovuti all’inflazione, alla crisi del grano ed alla guerra tra Russia ed Ucraina.

A chi spetta il contributo?

Secondo le prime linee guida indicate dal Governo, dovrebbero ricevere il bonus di 200 euro a luglio le seguenti categorie di persone:

  1. Lavoratori dipendenti del settore privato, compresi i lavoratori domestici;
  2. Beneficiari dell’indennità di disoccupazione agricola
  3. Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
  4. Lavoratori beneficiari nel 2021 di indennità COVID-19
  5. Lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti
  6. Autonomi privi di partita IVA
  7. Beneficiari di Naspi e Dis-coll;
  8. Incaricati alle vendite a domicilio
  9. Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  10. Nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza
  11. Lavoratori autonomi e professionisti

Quali sono i requisiti per accedere al bonus?

Per accedere al bonus 200 euro a luglio, i lavoratori dipendenti devono rispettare dei requisiti:

  • non avere un reddito superiore a 35 mila euro annuali;
  •  aver beneficiato dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti di cui alla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 121, L. n. 234/2021) per almeno un mese.

Inoltre i dipendenti dovranno presentare l’autocertificazione che attesti di non percepire pensioni o reddito di cittadinanza.

Bonus 200 euro, i dipendenti devono presentare la certificazione?

La risposta è Si. La notizia è stata un chiarimento proprio di questi giorni. Si precisa che, qualora si avessero più datori di lavoro, l’autocertificazione può essere presentata solo ad un datore. Dunque è un solo contributo, indipendentemente da quanti lavori si svolgano.

Tuttavia la legge non ha dato un modello specifico di presentazione. Ma in quanto autodichiarazione i professionisti come commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, si stanno muovendo proprio in tal senso, fornendo anche direttamente alle aziende che seguono, dei modelli da far firmare ai dipendenti che ne hanno diritto.

Il contributo è cedibile a terzi?

Come recita lo stesso articolo di legge al comma 3, l’indennità non è cedibile, non è sequestrabile, nè pignorabile. Inoltre non costituisce reddito ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Dunque il contributo è strettamente personale e non può essere ceduto a terzi, anche se familiari o conviventi.

Inoltre il contributo non è tassabile. Quindi non vi è un importo lordo da tassare, ma solo 200 euro netti direttamente da accreditare sul conto corrente. Anche ai fini della dichiarazione dei redditi del 2023 (sui redditi del 2022) questo importo non si cumula con gli altri redditi.

 

 


	

Bonus 200 euro:lavoratori dipendenti devono presentare l’autodichiarazione?

Con l’articolo 31 del decreto Aiuti 2022 si introduce il bonus di 200 euro per dipendenti e pensionati. Se la procedura è abbastanza semplice per i pensionati che lo riceveranno automaticamente con la pensione del mese di luglio, non sembra essere altrettanto semplice per i lavoratori dipendenti che dovranno presentare un’autodichiarazione. Ecco perché questo adempimento.

Perché l’autodichiarazione occorre solo pe ri lavoratori dipendenti?

Il bonus di 200 euro è previsto nel Decreto Aiuti dall’articolo 31 per i lavoratori dipendenti e nell’articolo 32 per pensionati e altri soggetti. L’obiettivo è aiutare le famiglie a far fronte al caro vita attraverso aiuti una tantum, quindi senza aumenti di salari che stimolerebbero la spinta inflazionistica, ciò in attesa che la corsa dei prezzi si fermi.

Il bonus di 200 euro viene versato direttamente dall’ente previdenziale che eroga la pensione per i pensionati, titolari Naspi, dis-coll, disoccupazione agricola, RdC. Questi soggetti potranno quindi riceverlo nel mese di luglio senza presentare domanda e senza adempimenti. Diverso è invece il caso dei lavoratori dipendenti, che potranno percepirlo su erogazione del datore di lavoro che potrà poi usare le somme erogate in compensazione, quindi scalandole dalle imposte che deve versare. Di conseguenza i datori di lavoro onerati di questi impegni hanno l’esigenza di scaricare eventuali responsabilità legate al fatto che qualche lavoratore potrebbe percepire il bonus di 200 euro senza averne diritto.

I requisiti per accedere al bonus 200 euro dipendenti

Per i lavoratori dipendenti l’articolo 31 del decreto 50 del 2022 prevede, oltre il limite dei 35.000 euro annuali, anche un altro requisito. In particolare aver beneficiato dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti di cui alla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 121, L. n. 234/2021) per almeno un mese.

Inoltre il Bonus di 200 euro dipendenti spetta una sola volta quindi chi ha più datori di lavoro e non deve essere titolare di altri trattamenti, ad esempio RdC, oppure trattamenti pensionistici. Il rischio è che se il lavoratore riceve il bonus dall’INPS o da un altro datore di lavoro, qualche datore di lavoro possa perdere la compensazione dei 200 euro perché il bonus è stato erogato senza che la persona ne avesse diritto.

Proprio per questo motivo si è pensato a un’autodichairazione in cui il lavoratore conferma di non ricevere il bonus di 200 euro da nessun altro soggetto e di avere i requisiti previsti tra cui quello legato all’esonero contributivo.

Autodichiarazione: perché è essenziale?

Inoltre la normativa prevede in modo espresso che l’indennità “è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18.”. Tale articolo prevede il bonus in favore di pensionati, percettori di NASpI, disoccupazione agricola, RdC…) .

Il problema nasce dal fatto che il legislatore non ha provveduto a rendere noto il modello per l’autodichiarazione. Questo naturalmente ha mandato in confusione datori di lavoro e commercialisti. Per colmare la lacuna, visto che ormai siamo a giugno inoltrato, i consulenti del lavoro hanno redatto un modello di autodichiarazione alternativo. I lettori possono scaricare l’approfondimento, nell’ultima pagina è presente il modello di autodichiarazione.

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200 euro e rimborsi 730, luglio sarà un mese molto interessante

200 euro e rimborsi 730 potrebbero portare molti italiani ad avere delle belle sorprese, proprio alle soglie delle vacanze, ecco perché.

200 euro e rimborsi 730, aspettando il mese di luglio

C’è molta attesa per il ristoro di 200 euro che il Governo ha promesso e che sarà accreditato sui conti degli italiani. Il contributo dovrebbe, secondo i ministri, rappresentare un piccolo aiuto per le famiglie, a seguito dell’alto valore dell’inflazione e del caro bollette soprattutto di gas e luce. Anche se un pò scarno visto i reali importi che stanno ricevendo le famiglie proprio in queste settimane e da quando è cominciata la guerra tra Russia ed Ucraina. Ma si aspetta l’arrivo per il mese di luglio.

Ma luglio è anche il mese dei rimborsi del modello 730. L’agenzia delle entrate già dal 23 maggio, ha dato la possibilità di presentare il 730 precompilato. Anche se a dire il vero, rispetto agli altri anni, si è un po’ in ritardo. Tuttavia il ritardo sembra potersi attribuire alle varie proroghe e alla situazione economica italiana non delle più floride degli ultimi anni. Ma attenzione perché basta un ritardo di presentazione o un errore nella compilazione per avere un rimborso nei mesi successivi.

200 euro e rimborsi 730, accrediti direttamente sul conto corrente

Se arrivano entrambi nel mese di luglio, la busta paga farà tornare il sorriso a molti. Tuttavia c’è la possibilità di accreditare i rimborsi del 730 direttamente sul proprio conto corrente. Basta farne richiesta in qualsiasi momento, tramite la specifica applicazione che consente la compilazione e l’invio dei dati via web. Dunque occorre accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate e dopo l’identificazione seguire il seguente percorso:

Servizi per – Richiedere – Accredito rimborso e altre somme su c/c).

Questa modalità di pagamento consente di velocizzare l’erogazione dei rimborsi ed evitare inconvenienti. Inoltre l’accredito dei rimborsi sul conto corrente può essere richiesto anche compilando l’apposito modulo. Una volta compilato va consegnato attraverso i seguenti metodi:

  • pec di uso esclusivo dell’interessato;
  • presso qualsiasi ufficio territoriale, allegando copia di un documento di identità in corso di validità del contribuente e in caso di delega la copia del documento deve essere anche del delegato.

Anche il contributo direttamente sul conto corrente

Non solo i rimborsi del modello 730 possono essere accreditati direttamente sul conto corrente, ma anche il contributo dei 200 euro. Questo perché il bonus 200 euro è automatico per i lavoratori dipendenti, pensionati che hanno un reddito annuale lordo non superiore a 35 mila euro. Mentre però i disoccupati con Naspi e Discoll ed i lavoratori domestici dovranno presentare domanda attraverso si Patronati.

Inoltre i percettori del reddito di cittadinanza avranno il contributo come i lavoratori dipendenti e pensionati, quindi con accredito diretto. Quindi soprattutto per i pensionati a luglio dovrebbe arrivare un maxi cedolino della pensione, con bonus, rimborsi della dichiarazione dei redditi e quattordicesima, dove prevista. Infine anche per i lavoratori autonomi, sembra essere stato accordato il contributo, purché però si rispetti il valore del reddito prodotto, che ancora è da definire. Si attende il decreto attuativo per tutte le risposte in merito e che dovrebbe essere previsto per metà giugno.

 

 

Reddito di cittadinanza: bonus 200 euro si può avere in contanti?

Cosa c’è da sapere in merito al nuovo bonus 200 euro in relazione col reddito di cittadinanza, lo scopriamo in questa piccola ma esaustiva guida. Ma, soprattutto è possibile ricevere il bonus in contanti se si è possessori del RDC?

Bonus 200 euro per chi ha reddito di cittadinanza

Dunque, pure coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza rientrano tra i beneficiari del bonus 200 euro una tantum previsto dal decreto Aiuti (decreto – legge n. 50 del 2022). A prevederlo espressamente è il comma 18 art. 32 del provvedimento sopra citato.

Va ricordato che il contributo, annunciato per pensionati, disoccupati, dipendenti e partite iva, non è in realtà per tutti. La norma infatti, invece di riferirsi al reddito del lavoratore, chiarisce che il sostegno spetti a chi in almeno uno dei quattro mesi del primo quadrimestre di quest’anno, abbia beneficiato della riduzione contributiva dello 0,80%, prevista dalla legge di Bilancio 2022.

Ad ogni modo, stando alle categorie, il bonus anti-inflazione da 200 euro andrà, oltre che ai dipendenti pubblici e privati, anche ai lavoratori autonomi, ai disoccupati, a colf e badanti. E ai i titolari del reddito di cittadinanza.

La norma stabilisce, al contempo, anche come e quando sarà pagato il beneficio. Nello specifico, il pagamento avverrà nelle modalità di seguito:

  • in automatico (da parte dell’INPS), quindi senza necessità di fare alcuna domanda
  • nel mese di luglio 2022, insieme alla rata mensile di competenza.

Quindi, anche per il bonus 200 euro avverrà la ricarica sulla carta RDC, in contemporanea col pagamento mensile.

Ma è possibile prelevare in contanti il bonus 200 euro?

Qui, dunque arriva la domanda cruciale che si pone alla base della nostra piccola guida. E’ possibile prelevare il bonus 200 euro in contanti?

Innanzitutto, occorre necessariamente ricordare che il legislatore, stabilisce che attraverso l’uso della carta reddito di cittadinanza è possibile acquistare solo specifici tipi di beni e servizi. Ad esempio, beni di prima necessità pagare le utenze (luce, gas, ecc.), pagare la rate del mutuo e l’affitto di casa.

Inoltre è ammesso anche prelevare in contanti, ma fino ad un massimo mensile.  In dettaglio, il prelievo massimo in contanti che è possibile effettuare è di 100 euro mensili che è poi moltiplicato per una scala di equivalenza.

L’importo che si potrà quindi, prelevare aumenta in relazione al numero dei membri del nucleo familiare ed all’eventuale presenza di disabili gravi o non autosufficienti. Di seguito troviamo le somme massime prelevabili dalla carta reddito di cittadinanza:

  • 100 euro per singolo individuo
  • 140 euro per un nucleo familiare composto da due adulti
  • 180 euro per un nucleo familiare di due adulti e due figli minorenni
  • 210 euro per un nucleo familiare che ha raggiunto il valore massimo di 2,1 nella scala di equivalenza ai fini ISEE
  • 220 euro per un nucleo familiare numeroso in cui è presente un componente disabile grave o non autosufficiente.

Dunque, il punto di domanda è sarà possibile prelevare con la carta, oltre ai 100 euro mensili (se si tratta di singolo individuo), anche i 200 euro del bonus?

Di norma, dunque come detto nella lista poco sopra citata, il totale massimo prelevabile in contanti non potrà superare in nessun caso i 210 euro mensili complessivi (220 euro se nella famiglia è presente un disabile).

Ma, in tal senso ancora non è stata definita con chiarezza la questione, in quanto manca ancora l’ultima parola ministeriale.

Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti in merito alla questione, per il ricevimento una tantum di questo tanto agognato Bonus 200 euro, anche per i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito alla questione, in attesa di ulteriori preziosi cambiamenti.

Precari scuola: arriva l’emendamento per estendere il bonus di 200 euro

La disciplina ora vigente esclude i precari della scuola con contratto in scadenza a giugno dalla platea dei beneficiari del bonus di 200 euro per il contrasto ai rincari. È corsa ai ripari per evitare questa disparità di trattamento probabilmente dovuta a una svista.

Chi riceve il Bonus di 200 euro nel mese di luglio?

Il bonus di 200 euro previsto dal Governo con il decreto legge 50 del 2022 viene erogato a una vasta platea di persone, tra questi vi sono i lavoratori dipendenti che lo ricevono in busta paga, inoltre ci sono i pensionati che lo ricevono con il pagamento del mese di luglio, insieme alla quattordicesima, se dovuta, e i lavoratori autonomi. I lavoratori autonomi, con o senza partita Iva, devono però attendere un successivo decreto attuativo da emanare entro il 17 giugno 2022. Ricordiamo che per i lavoratori autonomi è previsto un fondo specifico del valore di 500 milioni di euro.

Per conoscere tutti i beneficiari, leggi l’articolo: Bonus 200 euro, chi lo prenderà e quando

Perché i precari scuola non ricevono il bonus 200 euro previsto dal Governo?

Sono però molti i precari scuola che hanno espresso perplessità, infatti di sicuro non superano la soglia di 35.000 euro di reddito prevista come limite per poter ottenere il bonus, però allo stesso tempo non riceveranno la busta paga nel mese di luglio e di conseguenza non hanno diritto a percepire questo importante aiuto contro i rincari. Cosa succede quindi ai precari scuola?

E’ bene precisare che i precari che non hanno contratto fino a giugno 2022 e che di conseguenza risultano disoccupati, possono ricevere il bonus di 200 euro insieme alla NASpI ( Nuova Assicurazione per l’Impiego). Restano invece esclusi quelli con contratto fino a giugno.

Cosa prevede l’emendamento del M5S per i precari scuola?

A colmare questa lacuna ha pensato il M5S che ha presentato un emendamento volto a estendere ai precari scuola il bonus 200 euro. L’emendamento presentato punta a includere tra i beneficiari del Bonus 200 euro anche tutto il personale precario della scuola con scadenza del contratto a giugno.

A firmare l’emendamento ci sono: Margherita del Sesto, prima firmataria, e Manuel Tuzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura alla Camera.

I proponenti hanno sottolineato come la disciplina del Bonus di 200 euro senza questa importante integrazione, che probabilmente non c’è stata per una semplice svista e non per malafede, crei disparità tra precari, inoltre penalizza una moltitudine di persone che deve già affrontare le mille difficoltà legate al precariato che spesso nel mondo della scuola dura tanti anni. L’emendamento presentato riguarda tutti i precari della scuola in quanto è rivolto non solo al personale docente, ma anche al personale ATA.

Bonus 200 euro, chi lo prenderà e quando

Chi prenderà il bonus 200 euro e quando? L’erogazione dell’indennità prevista dal decreto legge “Aiuti” del governo, avverrà per tutte le categorie lavorative e per i pensionati. Tutti dovranno avere un reddito lordo annuo non eccedente il 35 mila euro. Inclusi nella misura anche colf e badanti e, in generale, i lavoratori domestici. Il bonus 200 euro sarà pagato anche a chi prende il reddito di cittadinanza e quanti hanno ricevuto nel corso dello scorso anno un’indennità per il Covid. A disciplinare la misura di aiuto contro il rincaro dei prezzi è il decreto legge numero 50 del 2022, in vigore da mercoledì 18 maggio. L’indennità verrà pagata anche ai commercianti, artigiani, liberi professionisti e partite Iva: ma i lavoratori autonomi dovranno attendere un altro decreto da emanarsi entro 30 giorni che disciplini le modalità di pagamento e quanto spetti di indennità.

Bonus 200 euro ai pensionati, come verrà pagato?

I pensionati con redditi personali del 2021 non eccedenti i 35 mila euro lordi all’anno prenderanno il bonus 200 euro con decorrenza entro il 30 giugno 2022. Sarà l’Inps a effettuare il pagamento nella mensilità di luglio 2022. I pensionati, dunque, non dovranno presentare alcuna domanda. Per il calcolo del reddito non si tiene conto della casa di abitazione, del trattamento di fine rapporto (Tfr) e delle competenze arretrate a tassazione separata. Anche i percettori del trattamento sociale o di invalidità civile percepiranno l’indennità. Sono incluse anche le prestazioni di accompagnamento alla pensione, come ad esempio, l’Ape sociale o i lavoratori usciti da lavoro con i contratti di espansione.

Indennità Inps 200 euro ai lavoratori dipendenti: cosa bisogna fare?

I lavoratori alle dipendenze riceveranno il bonus 200 euro nel cedolino della busta paga di luglio. L’indennità, prevista dagli articoli 31-33 del decreto legge numero 50 del 2022, è esentasse. Come tutte le altre categorie, i lavoratori dipendenti percepiranno l’indennità una sola volta. Il pagamento del bonus non prevede alcuna domanda. Tuttavia, il lavoratore dipendente non deve essere percettore di alcuna pensione, anche di invalidità civile, e nemmeno del reddito di cittadinanza. I datori di lavoro potranno recuperare l’indennità anticipata in compensazione sui contributi UniEmens.

Lavoratori dipendenti che percepiranno il bonus 200 euro: come verificare se si rientra?

I lavoratori dipendenti possono verificare se il bonus 200 euro spetti mediante il diritto allo sconto contributivo. Si tratta della misura introdotto per il 2022 che consente di beneficiare di uno sconto di contributi pari allo 0,8%. Ricevono lo sconto i lavoratori con reddito mensile lordo non eccedente i 2.692 euro. Dunque, basta che i dipendenti abbiano beneficiato dello sconto contributivo in almeno un mese tra gennaio e aprile per percepire il bonus 200 euro.

Prendono il bonus 200 euro i lavoratori autonomi occasionali?

Il bonus 200 euro verrà pagato anche ai lavoratori autonomi occasionali senza partita Iva. Ovvero ai titolari dei contratti previsti dall’articolo 2222 del Codice civile. Si tratta dei contratti con ritenuta d’acconto. L’indennità spetterà se è stato corrisposto almeno un contributo mensile durante l’anno 2021. Per questi contratti, tuttavia, è necessario il versamento dei contributi alla Gestione separata dell’Inps (che deve risultare aperta al 18 maggio 2022) che avviene se il totale dei compensi annui supera la cifra di 5 mila euro. Ne consegue che i lavoratori autonomi occasionali prenderanno il bonus 200 euro solo se, per uno o più contratti del 2021, hanno percepito almeno 6.330 euro. Questo importo è il minimo per l’accredito di un mese di contributi. Infine, per questi lavoratori serve presentare la domanda all’Inps per ottenere l’una tantum.

Bonus 200 euro, verrà pagato agli incaricati delle vendite a domicilio e lavoratori dello spettacolo?

Il bonus 200 euro verrà pagato anche agli incaricati delle vendite a domicilio. La condizione per ottenere l’indennità è che nel 2021 siano stati percepiti compensi superiori ai 5 mila euro. Tra le altre condizioni, serve la partita Iva e l’iscrizione alla Gestione separata dell’Inps. Occorre presentare domanda all’Inps. I lavoratori dello spettacolo con redditi 2021 entro i 35 mila euro percepiranno il bonus purché per il 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri. A questi lavoratori il bonus viene pagato dall’Inps previa domanda.

Lavoratori stagionali, a termine, intermittenti e disoccupati agricoli: prenderanno il bonus 200 euro?

I lavoratori stagionali, a termine e intermittenti prenderanno il bonus 200 euro purché nel 2021 il reddito non sia stato eccedente i 35 mila euro. Anche per questi lavoratori sono necessarie 50 contributi giornalieri. L’Inps eroga il bonus previa domanda. Non serve la domanda all’Inps, invece, per i disoccupati agricoli. Sarà l’Inps stessa a erogare l’indennità purché sia stata percepita la disoccupazione nel 2021.

Lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.): prenderanno il bonus 200 euro?

I lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) prenderanno il bonus 200 euro a determinate condizioni. Infatti, il contratto deve essere in essere alla data del 18 maggio 2022. Il lavoratore deve essere iscritto alla Gestione separata dell’Inps. Inoltre, i lavoratori di questa categoria non devono essere percettori di pensione. E nemmeno essere iscritti ad altre gestioni previdenziali. Anche per questi lavoratori vale il limite di reddito di 35 mila euro. È l’Inps a erogare il bonus previa domanda.

Colf, badanti e disoccupati: prenderanno l’indennità di 200 euro?

Colf, badanti e lavoratori domestici prenderanno il bonus purché abbiano in essere un rapporto di lavoro alla data del 18 maggio 2022. Serve presentare la domanda all’Inps. I disoccupati, ex lavoratori alle dipendenze o parasubordinati, percepiranno il bonus 200 euro purché ricevano una mensilità di disoccupazione Naspi o Dis coll a giugno 2022. È l’Inps a pagare senza bisogno di presentare la domanda.

Bonus 200 euro, arriva il si anche dalla ragioneria per tutti i beneficiari

Bonus 200 euro continua l’iter del Decreto aiuti. Ed oggi si incassa il parere positivo anche per dalla ragioneria di stato, i dettagli.

Bonus 200 euro, il “Si” della Ragioneria

Continua la strada dei consensi per il nuovo decreto Aiuti. Oggi arriva anche il parere positivo da parte della Ragioneria di Stato. Il provvedimento passa adesso al Quirinale per la firma da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha già fatto capire la sua approvazione. Subito dopo si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e il suo avvio definitivo.

Si tratta di un provvedimento che prevede 59 articoli. Ma la notizia di oggi è importante, perché il sigillo da parte della Ragioneria generale di Stato, vuol dire che vi è una corretta quantificazione dell’onere recato dal provvedimento e che c’è la copertura finanziaria relativa.

Bonus 200 euro, quanti lo riceveranno?

Ad aspettare il contributo sono circa la metà degli italiani. Questo perché possono accedere tutti, sia dipendenti che autonomi, disoccupati, pensionati, basta solo avere un reddito inferiore a 35 mila euro. In particolare come già allegato alla relazione tecnica lo riceveranno:

  • 13,7 milioni di dipendenti;
  • 13,8 milioni di pensionati;
  • 750 mila lavoratori domestici;
  • 270 mila titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • 650 lavoratori stagionali;
  • 1.45 milioni di percettori di indennità di disoccupazione come Dis-coll o Naspi;
  • 900 mila nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.

A conti fatti il nostro Governo dovrà sborsare circa 6,3 miliardi di euro. Tuttavia a questa somma dovrebbe aggiungersi un fondo pari a 500 milioni di euro per elargire il contributo anche i titolari di partita iva. Anche se in questo caso non è detto che il limite massimo sia pari a 35 mila euro, potrebbe essere ridotto. Si attende comunque un decreto ministeriale per la definizioni in merito.

Come si riceverà il contributo?

Il bonus 200 euro spetta sia ai dipendenti pubblici che privati, in ugual misura. Lo troveranno accreditato direttamente in busta paga già dal mese giugno, massimo luglio. Non deve essere fatta nessuna domanda o richiesta aggiuntiva. Dunque spetta anche ai lavoratori in cassa integrazione a zero ore che risultino tali nel mese di giugno 2022.  Inoltre i pensionati dovranno aspettare il mese di luglio per avere il bonus.

Il bonus spetta anche ai disabili o invalidi che risultano lavoratori subordinato o autonomi, ma anche pensionati purché percettori di trattamenti di tipo previdenziale. Tuttavia il bonus 200 euro non spetta ai titolari di un trattamento di tipo previdenziale. Quindi non hanno diritto chi riceve una pensione di invalidità civile. Non hanno diritto a riceve il bonus il nucleo familiare che, se pur ricevendo il reddito di cittadinanza, hanno un membro che lo riceve perché dipendente.

Escluso il caso del reddito di cittadinanza, tutti i componenti del nucleo familiare possono ricevere il bonus di 200 euro, se lavorati e accreditato direttamente in busta paga. Quindi può capitare che all’interno della stessa famiglia si possa usufruire di più bonus, rispettando sempre il limite del reddito non superiore a 35 mila euro.

Il governo pagherà il bonus 200 euro senza alcun scostamento di bilancio

In Italia reperire i soldi necessari per il pagamento del contributo è stato oggetto di forti discussioni. Ma sembra che non ci sia nessuno scostamento di bilancio. I fondi necessari arrivano dell’aumento del prelievo straordinario sulle aziende importatrici e produttrici di energia che hanno realizzato extraprofitti grazie ai prezzi dei fattori energetici.

Del resto lo scopo del bonus è quello di aiutare le famiglie a far pronto a questo lungo periodo di inflazione. Un periodo che sta vedendo aumentare i prezzi non solo delle risorse energetiche, quali petrolio e gas, ma anche del livello generale dei prezzi anche al dettaglio. Così prodotti come: pasta, pane, zucchero, gelato, lievito, olio di semi, cereali, frutta e verdure hanno aumentato ed in alcuni casi raddoppiato il loro prezzo. Un pò per colpa della guerra tra Russia e Ucraina, l’aumento di costi di produzione, un pò per le tensioni internazionali, a fare le spese sono sempre i consumatori finali e sulle famiglie che sono il cuore pulsante dell’economia italiana.