Esenzioni Irpef coltivatori diretti, detrazioni fiscali e bonus edilizi: chiarimenti Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate ha provveduto a illustrare, con la circolare 9/E del 1° aprile 2022, le novità relative alla legge di Bilancio 2022 (legge numero 234 del 2021) inerenti l’esenzione Irpef dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, le detrazioni per il risparmio energetico e i vari bonus su affitti e lavori edilizi. Per varie misure di detrazione fiscale, l’Agenzia delle entrate chiarisce la data di scadenza della fruizione. Ecco quali sono i chiarimenti nel dettaglio.

Esenzione Irpef dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali fino al 31 dicembre 2022

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’esenzione dalla tassazione delle detrazioni relative all’Irpef e alle addizionali, dei redditi dominicali e agrari per i terreni dichiarati dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) e dai coltivatori diretti. La proroga opera fino al 31 dicembre 2022. I soci che abbiano scelto la tassazione fondiaria nelle società di persone, invece, sono esclusi dalle agevolazioni fiscali. Rientrano nella detrazione fiscale, inoltre, i soci delle società semplici ai quali viene attribuita la quota del reddito fondiario.

Bonus facciate e bonus verde: quali sono le detrazioni spettanti?

Per il bonus facciate, l’Agenzia delle entrate chiarisce che solo fino al 31 dicembre 2022 si potrà beneficiare della detrazione inerente il rifacimento delle facciate degli edifici. Il comma 219 dell’articolo 1 della legge numero 160 del 2019 ha introdotto la misura in oggetto. Ma, per i lavori del 2022, la percentuale di detrazione scende dal 90%, applicato fino al 31 dicembre 2021, al 60%. Analogamente, anche il bonus verde è stato prorogato fino a tutto l’anno 2024. La misura consiste nella sistemazione del verde dei giardini secondo quanto prevede il comma 12 dell’articolo 1 della legge numero 205 del 2017.

Detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico e bonus mobili

Inoltre, tutti i più importanti bonus per le detrazioni dei lavori edilizi sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2024. Nei bonus rientrano gli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico e le detrazioni spettanti per i bonus mobili disciplinati. La disciplina delle detrazioni fiscali è descritta agli articoli 14 e 16 del decreto legge numero 63 del 2013.

Bonus mobili, quando spetta la detrazione e quali sono le condizioni?

Si può beneficiare dell’agevolazione fiscale acquistando mobili e grandi elettrodomestici per i costi sostenuti nei tre anni dal 2022 al 2024 ma con delle novità:

  • l’acquisto dei mobili deve essere correlato alla fruizione dei bonus per gli interventi di edilizia indicati nell’articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 1986;
  • la misura della detrazione risulta ridotta rispetto allo scorso anno (16 mila euro di acquisti mobili) a 10 mila euro per l’anno in corso e alla metà per gli anni 2023 e 2024.

Bonus affitti, in cosa consiste la detrazione a favore dei giovani?

Per tutto il periodo di imposta 2022 si può beneficiare del bonus affitto. La misura è riservata ai giovani dai 20 ai 31 anni di età che abbiano un reddito complessivo non eccedente i 15.493,71 euro. Il beneficio fiscale consiste nella detrazione dell’Irpef per i giovani che stipulino un contratto di affitto di una unità abitativa oppure di una sua parte destinando in essa la propria residenza. L’unità immobiliare presa in affitto deve essere diversa dalla casa principale dei genitori del soggetto beneficiario.

 

Bonus affitto turismo, il credito di imposta copre anche i canoni da gennaio a marzo 2022

Il bonus affitti delle imprese operanti nel settore del turismo copre anche i canoni versati a gennaio, a febbraio e a marzo 2022. Il credito di imposta, infatti, spetta se c’è stata una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi calcolata in almeno il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. È quanto prevede il decreto legge numero 4 del 2022. L’articolo 5, allunga infatti il credito di imposta sul costo delle locazioni sugli immobili che non siano a utilizzo abitativo.

Credito di imposta sui canoni di affitto delle imprese turistiche: come calcolarlo?

Pertanto, il bonus sui canoni di affitto degli immobili non a uso abitativo sono allungati ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 se l’impresa turistica ha subito la diminuzione dei corrispettivi o dei fatturati di non meno del 50% rispetto agli stessi mesi del 2019. Con la legge di conversione del decreto legge numero 4 del 2022, inoltre, sono state incrementate le risorse per la misura a sostegno delle imprese del settore turistico di un milione di euro.

Bonus affitti, al credito di imposta del 50% concorrono anche le piscine

Tra le altre novità della legge di conversione del decreto legge anche quella che include, nel bonus affitti, anche le imprese che gestiscono piscine. Il codice Ateco di riferimento di queste imprese è il 93.11.20. Pertanto, secondo quanto prevede il comma 1 dell’articolo 5, del decreto legge numero 4 del 2022, sono ammesse al credito di imposta sull’affitto le imprese del turismo, incluse quelle che gestiscono le piscine, che abbiano pagato canoni nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 e abbiano subito la riduzione dei corrispettivi o del fatturato di non meno del 50% rispetto agli stessi mesi del 2019.

Quali imprese turistiche possono chiedere il bonus affitti 2022?

Rispetto al decreto legge numero 34 del 2020, risulta ampliata la platea delle imprese del turismo che possono richiedere il bonus affitti per il 2022. Infatti, il provvedimento di due anni fa ammetteva al credito di imposta solo le imprese ricettive, i tour operator e le agenzie di viaggio. Concorrono pertanto al bonus “le imprese del settore turistico”, ivi comprese quelle che gestiscono le piscine.

Credito di imposta sulla seconda rata 2021 Imu delle imprese operanti nel turismo

Peraltro, le imprese del turismo possono beneficiare del credito di imposta per la seconda rata Imu versata nel 2021. Lo prevede il decreto legge “Ucraina” (il numero 21 del 2022) che, all’articolo 22 stabilisce che le imprese del comparto turistico possono richiedere un contributo in termini di credito di imposta nella misura del 50%. Ammesse al bonus sono:

  • le imprese turistiche e ricettive;
  • quelle che gestiscono agriturismi e strutture all’aria aperta;
  • quelle congressuali e fieristiche;
  • i parchi tematici e i complessi termali.

Imprese turistiche, come beneficiare del credito di imposta Imu 2022?

Per beneficiare del credito di imposta è necessario che il beneficio venga calcolato sugli immobili di classificati come D/2 presso i quali viene svolta l’attività turistica. Inoltre, occorre che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività turistiche. Infine, il calo dei corrispettivi o del fatturato deve attestarsi a non meno del 50% calcolato come rapporto tra il secondo trimestre del 2021 e lo stesso periodo del 2019.

 

Bonus locazioni in arrivo per i canoni da gennaio a marzo 2022: chi lo può richiedere?

È in dirittura di arrivo il bonus locazioni per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 a favore delle imprese operanti nel settore turistico. Il relativo provvedimento è contenuto nel decreto “Sostegni ter”, ma dovrà avere l’ok della Commissione europea. Infatti, come già successo per le modifiche dell’articolo 77 del decreto legge numero 104 del 2020, il credito di imposta sui canoni di locazione verrà riconosciuto per gli immobili che non siano a uso abitativo. Ma il bonus locazioni, già introdotto dall’articolo 28 del decreto “Rilancio” (numero 34 del 2020), potrà essere utilizzato dalle imprese interessate solo dopo l’ok dell’Unione europea.

Bonus locazioni nel decreto ‘Sostegni ter’: si attende il via libera della Commissione europea per l’utilizzo

Il che significa che, anche dopo l’entrata in vigore del decreto “Sostegni ter”, il bonus locazioni rimarrà temporaneamente in stand by. Se le imprese dovessero utilizzare il bonus prima del via libera della Commissione europea, verrebbero penalizzate ai sensi del comma 4, dell’articolo 13 del decreto legislativo numero 471 del 1997. La pena pecuniaria prevista in questi casi ammonta al 30% del credito di imposta utilizzato.

Bonus locazioni 2022, quali imprese potranno richiedere il credito di imposta?

Il bonus locazioni del 2022 potrà essere richiesto dalle seguenti imprese operanti nel turismo:

  • le imprese turistiche e ricettive;
  • i tour operator;
  • le agenzie di viaggio.

Le imprese richiedenti dovranno avere un volume di compensi o di ricavi che non eccedano i 5 milioni di euro riferiti all’anno 2019. Rispetto al decreto “Sostegni bis” del 2021, si tratta di un volume di ricavi ridotto a un terzo (15 milioni di euro lo scorso anno).

Bonus locazioni, quali sono le novità del 2022 per le imprese del turismo?

Il decreto “Sostegni ter” provvede a modificare il bonus locazioni 2022 nella sua struttura. Le modifiche riportano il credito di imposta all’impianto delineato dall’articolo 28 del decreto legge 34 del 2020. Infatti, per la richiesta del bonus locazioni, le imprese operanti nel settore del turismo dovranno dimostrare un calo dei corrispettivi o del fatturato da gennaio a marzo 2022 pari a non meno del 50% rispetto allo stesso trimestre del 2019. La misura del credito di imposta è pari al 60% rispetto all’importo mensile dei seguenti canoni:

  • quello di locazione;
  • il canone di leasing;
  • la concessione dell’immobile a utilizzo non abitativo.

In ogni caso, gli immobili devono essere destinati a svolgere le attività commerciali, industriali, agricole, artigianali o di interesse turistico. Nel caso in cui si tratti di lavoro autonomo, l’immobile deve essere adibito all’esercizio abituale della professione.

Bonus locazioni, cosa cambia rispetto al credito di imposta del 2021?

Rispetto al bonus locazioni del 2021, disciplinato dal decreto “Sostegni bis”, cambia dunque il sistema di calcolo del credito di imposta. Nel provvedimento dello scorso anno, infatti, era previsto il calcolo su base annuale. E, pertanto, il calcolo si basava sull’importo medio mensile di fatturato o dei corrispettivi relativi al periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 in rapporto al periodo annuale precedente, ovvero dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Rispetto all’edizione 2021, il bonus locazioni ha aumentato la percentuale di perdita del fatturato al 50% rispetto al 30% applicato un anno fa.

Bonus a imprese e cittadini, quali sono quelli ancora attivi fino alla fine del 2021?

Ancora più di 5 miliardi di euro da assegnare alle imprese e alle famiglie per i bonus del 2021. Alcuni contributi hanno già terminato i fondi e le domande hanno visto l’assegnazione delle somme al 100% come, ad esempio, il bonus terme. Per altri contributi, invece, si è in tempo per presentare le domande. La quota maggiore delle risorse sarà destinata al fondo perduto perequativo che, da solo, vedrà l’assegnazione di oltre 4 miliardi di euro.

Bonus a imprese e cittadini dal Sostegni bis, quante risorse ancora da assegnare entro il 31 dicembre 2021?

I bonus, per lo più provenienti dal decreto Sostegni bis, hanno svincolato fondi per 10,5 miliardi di euro, da sommare ai 34 miliardi di euro delle norme autoapplicative. Finora circa l’89% delle risorse è stato già assegnato. Rimangono ancora da distribuire fondi per oltre 5 miliardi di euro, corrispondenti al rimanente 11%. Per alcuni bonus è necessario tuttavia presentare presto la domanda per evitare di arrivare quando le risorse siano già terminate.

Fondo perduto perequativo, da quando si potranno presentare le domande?

Oltre 4 miliardi di euro saranno assegnate alle partite Iva con il fondo perduto perequativo. Il contributo andrà a beneficio dei lavoratori autonomi che abbiano subito un calo degli utili o un aumento delle perdite per almeno il 30% in relazione al periodo di emergenza sanitaria ed economica. Il relativo decreto è stato firmato dal ministero dell’Economia, ma non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Con la pubblicazione, dovrebbe arrivare anche l’accesso alla piattaforma per la presentazione della domanda. Il tutto dovrebbe avvenire entro la fine di novembre per i 30 giorni di tempo per l’invio della domanda entro il 31 dicembre 2021.

Bonus con bandi ancora aperti, quello Tv e affitti

Il bonus Tv aveva il click day per la presentazione della domanda a partire dal 23 agosto 2021. Tuttavia sono ancora disponibili le risorse: si può presentare domanda fino al 31 dicembre 2022, a meno che non vadano esaurite. Possono presentare domanda tutti i cittadini italiani, senza limiti di Isee. La condizione necessaria è che si sia in regola con il pagamento del canone della Rai. Scadeva il 6 ottobre 2021 il bonus affitti. L’Agenzia delle entrate, con il provvedimento del 27 ottobre 2021, ha stabilito che a chi ha presentato domanda verrà erogato il 100% del contributo. Il bonus spetta ai locatori degli immobili a uso abitativo che dal 25 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 abbiano accordato al conduttore una riduzione del canone del contratto di locazione.

Bonus vacanze, si può ancora usufruirne fino al 31 dicembre 2021

Chi aveva presentato domanda per il bonus vacanze può ancora usufruirne (se non l’ha fatto) entro il 31 dicembre 2021. La richiesta andava fatta entro la fine del 2020 dalle famiglie con Isee non eccedente i 40 mila euro. Dall’ultimo monitoraggio risultano risorse ancora non utilizzate per mezzo miliardo di euro. Entro la fine dell’anno, dunque, si potranno pagare le vacanze anche ad agenzie viaggio e tour. operator.

Bonus acqua potabile, più tempo per presentare la domanda

C’è più tempo per poter richiedere il bonus acqua potabile. Si tratta di un contributo spettante per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e la fine del 2022 da chi decide di acquistare e installare dei depuratori per filtrare, mineralizzare, raffreddare o aggiungere anidride carbonica all’acqua. L’ammontare delle spese deve essere comunicato all’Agenzia delle entrate nel mese di febbraio dell’anno successivo a quello nel quale si è sostenuto il costo.

Bonus condizionatori da richiedere in fase di dichiarazione dei redditi

Il bonus condizionatori deve essere richiesto durante la dichiarazione dei redditi o la presentazione del modello Unico o 730. Si può utilizzare il bonus con uno sconto immediato nella fattura o come detrazione fiscale da convertire in credito di imposta cedibile. In quest’ultimo caso, il contributo viene assegnato nel caso di bonus condizionatori senza l’ecobonus per la ristrutturazione. È inoltre necessario comunicare all’Enea i lavori effettuati entro 90 giorni dalla fine degli stessi. Possono beneficiare del bonus i residenti e non residenti, proprietari dell’immobile sul quale vengono fatti gli interventi. Non c’è limite di Isee e il bonus può essere fruito anche dai titolari di reddito di impresa.

Bonus sanificazione, domanda scaduta: ai richiedenti il 30% della spesa a fondo perduto

È scaduto il termine per presentare domanda per il bonus sanificazione. La data finale delle domande era il 4 novembre 2021. Invitati alla presentazione delle domande erano i soggetti che svolgono attività di impresa, di arti e di professioni, gli enti non commerciali del Terzo settore, gli enti religiosi civilmente, le strutture ricettive non alberghiere e non imprenditoriali. L’aggiornamento arriva dall’Agenzia delle Entrate che ha stabilito la misura del 30% delle spese sostenute per la sanificazione alle imprese che hanno comunicato il relativo costo sostenuto entro il 4 novembre scorso.

Incentivi auto, rimangono ancora disponibili risorse per acquisto di nuovo e usato

Sono già partiti invece i nuovi incentivi ecobonus per l’acquisto di veicoli non inquinanti nuovi o usati che vanno a sommarsi alle risorse residue dei precedenti provvedimenti. Rimangono dunque disponibili dai precedenti decreti circa 210 mila euro per i veicoli N1 e M1 elettrici dalla legge di Bilancio 2021; circa 37 milioni per i veicoli usati; oltre 7 milioni di per i veicoli di categoria L. Si può presentare domanda sulla piattaforma Ecobonus del sito del ministero per lo Sviluppo economico.

Bonus affitto giovani under 31, fino a 2.400 di detrazione

Il Bonus affitto giovani under 31 è una novità introdotta dalla legge di bilancio 2022. Ecco come funziona e chi può accedere alla detrazione.

Bonus affitto giovani under 31: in cosa consiste la novità?

La nuova legge di bilancio 2022 il cui testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2021 è passato in Senato per l’approvazione finale. Tra le tante novità e conferme c’è quella che dovrebbe riguardare dei bonus di affitti, ma con un’ ottica diversa rispetto ai precedenti.

Il nuovo bonus affitti giovani under 31 sarà riservato a tutti i giovani che hanno un contratto di locazione regolarmente registrato, ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n.431. Tanto per maggiore chiarezza la legge è quella che introduce i “contratti tipo” che prevedono l’applicazione ad uso abitativo. Pertanto sono definite le regole generali per la redazione dei singoli contratti.

I requisiti per accedere al bonus

La legge di bilancio definisce alcuni parametri che i contribuenti devono avere per poter accedere al bonus affitto giovani under 31. Inoltre occorre avere un’età compresa tra 20 e 31 anni non compiuti. Ma non solo vi è anche un limite sul reddito complessivo che non deve essere superiore a 15.493.71 euro. 

Si precisa che il bonus deve riguardare solo locazioni ad uso abitativo. Dunque in merito alla durata, spetta per i primi quattro anni, la normale prima scadenza naturale di un contratto di locazione 4+4. L’agevolazione consiste in una detrazione dell’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.400 euro. 

Quali sono gli immobili oggetto della locazione?

Per accedere al bonus la casa oggetto della locazione deve essere l’abitazione principale o una porzione di questa per l’inquilino. In altre parole l’inquilino deve avere la residenza nella casa e comunque la dimora abituale. Ma attenzione deve essere un’abitazione diversa da quella principale dei genitori o di coloro cui è eventualmente affidato.

Questa è solo una delle agevolazioni che riguardano la casa. Perché infatti rimane il bonus acquisto prima casa per i ragazzi che intendono diventare proprietari della propria casa. Prorogato anche il bonus facciate con la percentuale che scende dal 90 al 60 per cento, bonus idrico e quello relativo all’efficienza energetica degli edifici, almeno per il 2022.