Impianto idraulico col bonus idrico: cosa c’è da sapere

Cosa è il bonus idrico e cosa c’è da sapere in merito al suo ottenimento? Se siete intenzionati a rifare l’impianto idraulico della vostra casa, vi spieghiamo nella guida di seguito come agire e come sfruttare al meglio il bonus, sempre che siate in diritto di usufruirne.

Bonus idrico 2022: di cosa si tratta

Il Bonus Idrico, denominato pure bonus bagno o rubinetti, è un contributo finanziario creato dal Ministero della Transizione Ecologica per dare la possibilità di ricevere fino alla somma di 1.000 euro sotto forma di detrazione fiscale per le spese effettuate per l’ammodernamento del bagno.

Andiamo, nello specifico, a vedere cosa può includere il siddetto bonus:

  • sostituzione di vasi sanitari in ceramica con l’installazione di apparati nuovi con volume massimo di scarico di 6 litri o meno di essi
  • rubinettisoffioni e colonne doccia con portata di acqua di massimo 9 litri al minuto;

Va aggiunto che non è permesso richiedere il Bonus Idrico per il cambio dei piatti doccia, lavandini, bidet e tutti gli altri dispositivi che non portano un risparmio nella rete idrica nell’appartamento. Infatti, l’ intento del bonus idrico è quello di agevolare le persone a sostituire gli impianti idrici vecchi nelle abitazioni, in modo da limitare i consumi di acqua corrente.

Bonus idrico, a chi spetta

Ma chi sono i destinatari di questo bonus per rimettere a nuovo il proprio impianto idraulico?

Dunque, i requisiti richiesti per aderire sono i seguenti:

  • occorre essere maggiorenni,
  • risiedere stabilmente nel territorio nazionale italiano
  • essere i proprietari della abitazione.

Tuttavia, va specificato che anche le persone che vivono in una casa in affitto potranno richiedere il Bonus Idrico, ma a condizione che abbiano il consenso dal proprietario dell’immobile.

Altra cosa importante da non tralasciare è che questo tipo di bonus non si può richiedere su abitazioni in fase di costruzione, lo si può invece richiedere per immobili a uso anche commerciale e artigianale.

Come richiedere il bonus idrico 2022

Molto semplicemente, occorre recarsi sul sito del Ministero della Transizione Ecologica e accedere tramite lo SPID o attraverso le credenziali CIE (carta d’identità elettronica). Dopodiché, alla domanda per richiedere il Bonus Idrico 2022 si dovranno allegare diversi documenti:

  • dati anagrafici del soggetto beneficiario
  • la somma totale della spesa di cui avere rimborso
  • il numero dei prodotti da andare a installare con annesse le specifiche tecniche
  • identificativo catastale dell’immobile
  • una copia della fattura dei nuovi dispositivi installati che indichi il codice fiscale del beneficiario che fa richiesta del bonus

Bonus idrico, cosa altro da sapere

Una importante curiosità nel Bonus Idrico 2022 è la possibilità di poter effettuare gli acquisti online dei nuovi dispositivi da installare nel proprio appartamento. Nel precedente Bonus Idrico, quello del 2021, di fatto non era contemplato il rimborso degli acquisti online.

Andiamo a vedere, quindi, nel dettaglio come effettuare l’ordine online per essere calcolabile nel Bonus Idrico 2022.

Da indicazioni del ministero si evince che non ci sono limiti nella modalità di acquisto: si può usare qualsiasi piattaforma di e-commerce.

Tuttavia, però, per effettuare il suddetto acquisto internauta dovremmo controllare alcuni dettagli. La prima cosa da accertarsi di avere al fornitore online è una fattura elettronica sulla quale vengono riportate tutte le specifiche tecniche del prodotto e in caso di necessità anche dei lavori di posa e installazione effettuati.

Questo, dunque è quanto di più utile e necessario da sapere in merito al bonus idrico 2022, come richiederlo e come usufruirne nel modo corretto.

Bonus idrico: dal 17 febbraio 2022 si possono inoltrare le domande. Guida

Dal 17 febbraio 2022 è possibile accedere alla piattaforma MiTE per la richiesta del rimborso del Bonus Idrico 2021. Ecco come fare.

Cos’è il Bonus idrico e chi può ottenerlo

Il Bonus Idrico è un contributo elargito in favore di coloro che hanno effettuato interventi per l’efficientamento idrico del proprio immobile. Può essere richiesto una sola volta per immobile per una spesa massima di 1.000 euro. La richiesta può essere inoltrata da soggetti maggiorenni residenti in Italia. La domanda riguarda spese sostenute nel 2021, infatti si tratta di un bonus del 2021 che però può essere richiesto solo ora a causa di ritardi del Ministero.

Possono usufruire del bonus idrico:

  • proprietari degli immobili;
  • titolari di diritti reali di godimento sull’immobile;
  • titolari di altri diritti reali sull’immobile.

Gli interventi che possono ottenere il riconoscimento del bonus idrico sono quelli che consentono di avere un risparmio di acqua, ad esempio sostituzione di rubinetteria con modelli che abbiano sistemi di riduzione del flusso idrico (portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto), sanitari a scarico ridotto (scarico pari o inferiore a 6 litri), soffioni per la doccia (portata massima 9 litri al minuto).

Il bonus idrico viene riconosciuto per interventi eseguiti nel 2021 e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali, ad esempio con il bonus ristrutturazioni, si tratta infatti di uno strumento alternativo rispetto a diverse agevolazioni fiscali. Possono essere computate nel calcolo dei 1.000 euro non solo le spese per l’acquisto di tali beni e per la loro posa in opera, ma anche eventuali spese edili necessarie per adeguare gli impianti.

Come presentare la domanda per ottenere il Bonus Idrico

La domanda per ottenere il bonus idrico può essere presentata dalle ore 12:00 del 17 febbraio 2022, si tratta di risorse a esaurimento quindi le domande sono accolte fino alla capienza dei fondi disponibili. Le domande devono essere presentate sul sito del Ministero per la Transizione Ecologica MiTE. La piattaforma è disponibile all’indirizzo https://www.bonusidricomite.it

Per poter presentare la domanda è necessario essere in possesso di un sistema di identificazione digitale, quindi SPID, CIE . Nella guida non viene menzionata la CNS.

Se non hai ancora un’identità digitale scopri come averla:

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Il MiTE ha messo a disposizione anche un Numero Verde per ottenere chiarimenti e delucidazioni, il Numero Verde è: 800 090545

Il MiTE nel comunicato in cui avvisa della disponibilità della piattaforma ha anche chiarito che la compilazione della domanda con inserimento di allegati deve essere completata nell’arco di 30 minuti, nelle tre ore successive all’inserimento della domanda, sarà possibile eseguire un nuovo login e correggere i dati immessi in caso di errori. Il rimborso è escluso nel caso in cui la domanda sia incompleta.

Come compilare la domanda in 30 minuti

Ora qualche consiglio per riuscire a rispettare i 30 minuti. Cerca di avere al tuo fianco tutto ciò che serve:

  • dati del richiedente con codice fiscale. Devi indicare correttamente la “qualifica” (intestatario, comodatario, locatario, usufruttuario o titolare di altro diritto sull’immobile);
  • indirizzo e-mail valido;
  • dati catastali dell’immobile su cui vuoi usufruire del beneficio (comune, foglio, particella, sub…);
  • dati della fattura inerente i costi sostenuti;
  • devono essere inseriti i dati per l’accredito (codice IBAN), colui che chiede il beneficio deva avere anche l’intestazione del conto.

Chi chiede il beneficio deve indicare gli estremi e la data dell’atto da cui si evince il diritto. Ad esempio per il proprietario compravendita, successione…per il locatario gli estremi del contratto registrato.

La piattaforma avvisa nel caso in cui la procedura non sia completa.

Il MiTE ha anche previsto un importante flusso di persone pronte a richiedere il bonus idrico, quindi per evitare che il sistema vada in blocco, ha previsto una sala di attesa virtuale. Di conseguenza l’utente accede, se vi sono già troppi utenti si viene messi in fila.

Il consiglio, visto che comunque ci sono solo 30 minuti per completare la procedura, è di leggere attentamente la guida resa disponibile dal MiTE a questo indirizzo: https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/Acqua/BonusIdrico_ManualeBeneficiario.pdf e di tenerla a portata di mano mentre si esegue la procedura. In questo modo è più facile gestire le operazioni, visto che la guida è ricca di infografiche.

Per ulteriori informazioni sul bonus idrico, leggi la guida: Bonus idrico: da mercoledì 1° dicembreè attivo il numero verde

Bonus Idrico: da mercoledì 1° dicembre è attivo il numero verde

Tutelare l’ambiente in cui viviamo è essenziale e per farlo è necessario risparmiare le risorse naturali e in particolare l’acqua. Va in questa direzione il Bonus Idrico 2021 che dopo un lungo iter, finalmente sembra essere arrivato al momento clou, cioè quello della richiesta dei fondi. Le domande potranno essere presentate dal mese di gennaio 2022. Ecco tutti i dettagli.

Cos’è il Bonus Idrico

Il Bonus Idrico, anche conosciuto come bonus bagno e bonus doccia, è stato inizialmente previsto dalla legge di bilancio 2020, sono quindi passati 13 mesi per arrivare alla sua fruibilità. Consente di ottenere fino a 1.000 euro per la sostituzione di rubinetteria, colonne per la doccia, soffioni, sanitari in ceramica con sistemi di scarico e tutto ciò che è afferente a questo settore. Possono essere fatte rientrare nel bonus anche le spese effettuate per l’installazione di tali accessori. L’unica condizione per poter accedere è che i nuovi dispositivi consentano di ridurre il consumo di acqua. Non è richiesta invece la presentazione dellaa dichiarazione ISEE e quindi non vi sono limiti riguardanti il reddito.

Per la rubinetteria occorre che la portata massima sia di 6 litri al minuto, per la doccia la portata massima deve essere 9 litri al minuto, mentre per i sistemi di scarico il volume massimo di scarico deve essere di 9 litri. Attualmente la maggior parte dei rubinetti ha un’ erogazione di 11-12 litri al minuto, mentre con i nuovi modelli è possibile avere una risparmio notevole che si trasforma anche in risparmio economico sulla bolletta dell’acqua. Tutto senza però perdere in comfort, visto che la miscelazione di aria e acqua comunque permette di avere un servizio funzionale.

Numero Verde per informazioni sul Bonus Idrico attivo dal 1° dicembre 2021

Al presentarsi di tali caratteristiche è possibile inoltrare la richiesta per il Bonus Idrico. La piattaforma per poter inoltrare la richiesta, è in via di realizzazione da parte di Sogei e sarà gestita dal Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE). Attualmente la stessa ancora non è disponibile, sebbene a breve, dal primo dicembre, sarà attivo il numero verde per poter richiedere informazioni: 800 090545. Il numero verde è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 15:00

Piattaforma online da gennaio 2022

La piattaforma per poter inoltrare le richieste sarà disponibile dal mese di gennaio 2022, si potrà richiedere il rimborso delle spese sostenute nell’arco del 2021, quindi c’è ancora un po’ di tempo per poter effettuare la sostituzione dei vecchi rubinetti. Possono richiedere il bonus i titolari di diritti di proprietà sull’immobile, ma anche coloro che hanno un diritto reale di godimento.

I pagamenti naturalmente dovranno essere tracciati, inoltre è molto importante la scheda tecnica dei prodotti acquistati, infatti questa è utile a dimostrare che la nuova rubinetteria montata, i sanitari, i soffioni e la colonna doccia, sono corrispondenti ai requisiti necessari per poter accedere al bonus idrico. Sarà necessario anche dichiarare che per gli stessi interventi non sono stati utilizzati altri bonus, incentivi o forme di detrazione fiscale.

Il fondo a disposizione per il bonus idrico è di 20 milioni di euro ed è a esaurimento, questo vuol dire che le domande saranno approvate in ordine cronologico fino al termine dei fondi. Per essere sicuri di rientrare è bene preparare tutta la documentazione, in modo da poter inoltrare fin dal subito la propria richiesta. In realtà non mancano voci di corridoio che indicano un possibile incremento dei fondi disponibili attraverso la legge di bilancio per il 2022. Naturalmente per poter inoltrare la richiesta sarà necessario avere un’identità digitale per potersi identificare sul sito. Basta avere un codice SPID, CIE o CNS.

Bonus asilo nido, bebè e assegno ponte 2021: ecco le misure ancora valide fino al 31 dicembre

Ancora oltre 5 miliardi di euro da assegnare alle imprese e ai cittadini con i contributi a fondo perduto fino alla fine del 2021. Tra le misure sono numerosi e consistenti i contributi a favore delle famiglie. Si va dal bonus asilo nido a quello bebè 2021, dall’assegno ponte per i figli minori al bonus cultura. Ma altri contributi sono previsti per gli occhiali, i pc e i tablet e anche per il risparmio idrico.

Bonus asilo nido 2021, domande fino al 31 dicembre

Si può presentare fino al 31 dicembre 2021 la domanda del bonus asilo nido. Il sostegno è a vantaggio dei genitori con figli nati o adottato a partire dal 1° gennaio 2016. Per richiedere il bonus è necessario andare sul sito dell’Inps dove è presente la procedura telematica per richiedere il contributo. Non è più richiedibile il bonus cultura per i figli che abbiano compiuto la maggiore età nel 2020, ovvero i nati nel 2002. La domanda, scaduta il 31 agosto scorso, ha visto la registrazione sul sito dedicato di 1,6 milioni di ragazzi. Il bonus va speso entro il 28 febbraio 2022.

Bonus bebè 2021, confermato per tutto il 2021

Il bonus bebè è ancora valido per tutto l’anno in corso. Si tratta di un sostegno ai genitori con figli nati o adottati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione.

Assegno ponte per i figli minori, domanda entro il 31 dicembre 2021

È ancora possibile presentare la domanda per l’assegno ponte per i figli minori. Beneficiari del contributo sono i lavoratori autonomi, i disoccupati, i coltivatori diretti, i coloni e i titolari di pensione da lavoro autonomo. È necessario avere un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che non superi i 50 mila euro. La domanda deve essere presentata sul sito dell’Inps. La data di inizio dell’invio delle istanze era fissata al 1° luglio 2021 per chi l’ha presentata entro il 31 ottobre scorso l’Inps ha corrisposto anche gli arretrati a partire dal 1° luglio 2021. Per le domande successive il contributo spetta solo per il periodo corrispondente, senza gli arretrati. L’assegno ponte per i figli minori sarà sostituito a partire dal 1° gennaio 2022, dal nuovo assegno unico universale per le famiglie. Le domande potranno essere presentate da gennaio con erogazione del contributo a partire da marzo 2022.

Bonus occhiali, pc e tablet per le famiglie: ecco i contributi che si possono ancora richiedere

Il bonus per l’acquisto di occhiali non è ancora operativo. Si è in attesa del relativo decreto attuativo che non è stato mai approvato. I beneficiari sono le famiglie che abbiano un Isee non eccedente i 10 mila euro. Le famiglie con Isee che non superi i 20 mila euro potevano invece presentare domanda per la fase 1 del Piano Voucher per pc e tablet fino al 9 novembre scorso. Si tratta di un buono del valore di 500 euro per dotarsi di una connessione veloce a internet e per comprare un personal computer o un tablet. La misura ha visto attivare oltre 200 mila voucher nei 12 mesi in cui è rimasta in vigore per un totale di oltre 98 milioni di euro erogati alle famiglie. La prossima fase riguarderà le imprese con uno stanziamento di oltre 515 milioni di euro.

Bonus idrico, presentazione delle domande sulla piattaforma da gennaio 2022

Si è in attesa di un’altra misura a favore delle famiglie o persone fisiche. Si tratta del bonus del risparmio idrico per il quale il ministero per la Transizione ecologica ha già emesso il decreto attuativo. Si potrà presentare la domanda registrandosi sulla piattaforma “Bonus idrico” che sarà pronta a partire da gennaio 2022. I contributi andranno alle persone fisiche residenti in Italia, maggiorenni, che siano proprietari o titolari di un altro diritto reale o personale di godimento dell’immobile, all’interno del quale verranno svolti dei lavori rientranti nella disciplina agevolata.

Bonus idrico rubinetti e docce, ipotesi click day: indennità fino a 1000 euro a chi prima presenta domanda

Per il bonus idrico, conosciuto anche come indennità rubinetti e docce, arriva l’ipotesi del click day. In realtà, il rimborso funziona con l’ordine di arrivo delle domande. Dunque si prevede che i fondi messi a disposizione dal ministero della Transizione ecologica vadano in esaurimento in poco tempo. Intanto è arrivato il decreto attuativo della misura, con un certo ritardo rispetto alle attese di marzo 2021. L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi di acqua e di perseguire economie di risparmio.

Cosa c’è da sapere sul bonus idrico?

Il decreto attuativo è stato firmato il 27 settembre dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Nel decreto sono riportati i beneficiari e i criteri per la presentazione della domanda e dell’erogazione del bonus. Nel decreto non è riportata la data a partire dalla quale è possibile presentare l’istanza. Si attende l’operatività della piattaforma che il ministero della Transizione metterà a disposizione.

Click day del bonus docce e rubinetti

Nel momento in cui diventerà operativa la piattaforma, prima si presenterà la domanda e maggiori saranno le possibilità di vedersi accreditato il bonus. Si tratta di una sorta di click day, proprio per i tempi ristretti della domanda e per le risorse che andranno a esaurimento (in tutto, 20 milioni di euro per il 2021).

Chi può presentare domanda per i 1000 euro di doccia e rubinetti?

Possono presentare domanda per il bonus idrico rubinetti e doccia le persone fisiche maggiorenni con residenza in Italia. I richiedenti devono essere titolari di diritto di proprietà su edifici esistenti o di altro diritto reale, o di altri diritti personali di godimento esistenti già alla data di inoltro dell’istanza. Il bonus è corrisposto per:

  • la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
  • per apparecchi di rubinetteria sanitaria in sostituzione di quelli esistenti, incluse le colonne e i soffioni di doccia. La sostituzione deve garantire la limitazione del flusso dell’acqua.

Domanda bonus idrico in caso di affitto dell’immobile

Se l’immobile è cointestato, oppure si è titolari di un diritto reale o personale di godimento, la richiesta del bonus deve essere preceduta dalla dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario dell’immobile o al comproprietario. Questi ultimi soggetti devono manifestare volontà di fruire del bonus. La dichiarazione, dunque, deve essere allegata alla richiesta del bonus stesso.

Quali sono le spese ammissibili del bonus rubinetti?

Ecco nel dettaglio tutte le spese sostenute ammissibili per la richiesta del bonus nel limite dei 1000 euro:

  • le spese per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a sei litri e relativi sistemi di scarico;
  • si può chiedere rimborso anche per le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi che erano installati;
  • le spese per la fornitura e l’installazione dei rubinetti e dei miscelatori per il bagno e la cucina;
  • i dispositivi per il controllo del flusso dell’acqua con portata uguale o inferiore a sei libri al minuti;
  • i soffioni e le colonne doccia con valori di portata uguale o inferiore a nove litri al minuti;
  • sono comprese le eventuali opere idrauliche e murarie e lo  smontaggio e la dismissione dei sistemi sostituiti.

Bonus idrico, cumulabilità con altre agevolazioni fiscali

Il bonus idrico non può essere cumulato con altre indennità e agevolazioni che abbiano ad oggetto il rimborso delle spese sostenute per gli stessi beni. Inoltre, la domanda di bonus si può presentare per un unico immobile, una sola volta e da un solo cointestatario o titolare di diritto reale.

Come presentare domanda del bonus idrico e da quando?

La presentazione della domanda del bonus idrico potrà avvenire nel momento in cui sarà disponibile la “Piattaforma bonus idrico“. Per l’accesso alla piattaforma è necessario navigare sul sito del ministero della Transizione ecologica e autenticarsi. Nella domanda il richiedente deve fornire dichiarazioni sostitutive di autocertificazione. In particolare:

  • cognome, nome e codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • l’importo delle spese sostenute per le quali si chiede il rimborso;
  • la quantità dei bene e le specifiche della posa in opera o dell’installazione;
  • le specifiche tecniche per ogni bene sostituito, in particolare la portata massima dell’acqua del prodotto acquistato.

Autodichiarazioni beneficiario bonus idrico al momento della domanda

Ulteriori autodichiarazioni da presentare al momento dell’inoltro della domanda riguardano:

  • l’identificativo catastale dell’immobile;
  • la dichiarazione di non aver ottenuto altre agevolazioni relativi agli stessi beni oggetto di domanda;
  • l’iban del conto corrente bancario o postale sul quale accreditare il rimborso;
  • l’attestazione del richiedente se non comproprietario o proprietario dell’immobile di comunicazione avvenuta al cointestatario o al proprietario.

Quali documenti devono essere allegati alla domanda del bonus idrico?

Sono richiesti anche documenti da allegare alla domanda del bonus idrico. In particolare:

  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale nel quale deve essere riportato il codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • fattura o documento commerciale per chi non è soggetto alla fattura elettronica;
  • copia del versamento postale o bancario o mediante altri meccanismi di pagamento tracciabili (carte di credito, carte di debito, carte prepagate, assegni bancari, circolari).