Catania, commercianti in ginocchio e non è ancora finita

A Catania i commercianti sono in ginocchio, comincia la conta dei danni a causa dell’alluvione degli scorsi giorni. Facciamo il punto della situazione.

Catania: arriva Curcio il capo della protezione civile Nazionale

Catania cerca di rialzarsi. Tutta Italia ha visto le sconvolgenti immagini che hanno raccontato le scene apocalittiche della città etnea. La via Etnea, il Corso principale della città dall’infinita bellezza barocca si è letteralmente trasformato in un fiume in piena. Ma anche la Piazza Duomo un immenso specchio d’acqua.

Ma non sembra finita, in arriva un uragano nelle giornate di giovedì e venerdì. Pertanto previste piogge, forte vento ed ore di apprensione. Per questo motivo è arrivato nel capoluogo etneo il Capo della Protezione Civile Fabrizio CurcioGià da ieri a lavoro per cercare di capire come fronteggiare il stato di emergenza.

Commercianti in ginocchio e mercato del pesce distrutto

Martedì 26 ottobre il settore commerciale di Catania ha subito un duro colpo. L’acqua e il fango hanno distrutto “A piscaria“, la pescheria, il tipico mercato del pesce locale. Ma non solo, in ginocchio anche molti commercianti del centro storico, che si trovano in difficoltà. I bar, di solito affollati di turisti, sono stati devastati, tanto da costringere i gestori a salire sui piani alti e a chiudere tutto. Settori già segnati a causa della pandemia da Covid-19 e delle regole sull’utilizzo del green pass.

Anche i ristoratori in genere non ci stanno e raccontano di essere corsi a tentare di conservare tavolini, ombrelloni e banconi. I negozi al piano terra hanno cominciato a contare i danni causati dall’alluvione. Sono stati invasi dall’acqua e pertanto molta merce non sarà più vendibile o utilizzabile. Proprio per questo il Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ieri ha chiesto a tutte le attività di rimanere chiusi fino alle ore 24.

Le parole del Sindaco Salvo Pogliese

Il Sindaco Salvo Pogliese commenta così quanto accaduto: “In 49 anni non ho mai visto nulla di simile. Le immagini della pescheria e di piazza Duomo sono emblematiche. Sono caduti le piogge di sei mesi in poche ore” ha concluso. Il Sindaco ha ringraziato il presidente Mattarella per la chiamata di solidarietà dimostrata e poi ha continuato il suo vertice con la Protezione civile, vigili del fuoco e prefetto.

Inoltre per giovedì 28 e venerdì 29 è ancora allerta meteo rossa. Pertanto tutte le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse. Saracinesche giù per tutte le attività commerciali ad esclusione di farmacie, e beni di prima necessità. Anche gli uffici ed ambulatori al piano terra dovranno restare chiusi. Ma mentre l’Ospedale Garibaldi di Nesima veniva allagato e sott’acqua tutti e tre i piani inferiori, la vita continua. Infatti nella notte sono nati tre bambini, un segno di rinascita di una città che non si tira mai indietro.

Catania riparte dall’hi-tech

E’ stata consegnata a Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, una proposta articolata che riguarda l’utilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata per rilanciare l’innovazione e l’occupazione dei giovani, attraverso la creazione di un fondo di investimento per le imprese innovative del Mezzogiorno.

La presentazione è avvenuta a Catania in concomitanza con l’apertura dello Startup Weekend nel rinnovato e ampliato spazio dell’acceleratore Working Capital di Telecom Italia, la più grande struttura del Meridione votata all’innovazione, con oltre 1000 metri quadri a disposizione delle giovani startup.

A consegnare questa iniziativa a Delrio è stato Salvo Mizzi, responsabile Digital Markets e founder del programma Working Capital e deriva da un‘idea che nasce da una riflessione comune fatta con Libera e con Umberto di Maggio, e con altre persone che hanno sottoscritto e rilanciato questa ipotesi, tra cui alcuni deputati come Paolo Coppola, Stefano Quintarelli, Francesca Bonomo.

Mizzi ha spiegato il progetto così: “La nostra idea è molto semplice e nasce dall’esigenza di trovare le risorse per finanziare l’innovazione. Oggi è l’anniversario della strage di Capaci e crediamo che non basti solo ricordare ma bisogna in qualche modo cercare di fare, anche in modo diverso da quanto facciamo nel quotidiano“.

Inoltre, Mizzi sostiene che, per recuperare il gap che ci distanzia da Francia, Inghilterra o Germania, occorre 1 miliardo di euro, da recuperare, appunto, dai beni confiscati alla mafia: “Ci sono 30 miliardi di euro di beni confiscati alla mafia, di cui 3 miliardi di pura liquidità, che sono amministrati in modo sicuramente corretto ma poco efficace“.

La proposta è stata suddivisa in tre punti: “Primo, creare immediatamente il fondo di innovazione da 1 miliardo di euro destinato a riportare l’Italia al livello dei paesi guida dell’Europa; secondo, spostare la gestione degli immobili su un quadro nazionale e destinarne una quota parte di almeno un terzo alla creazione di spazi di co-working, spazi per imprese, unità produttive, fablab e quant’altro a costo zero o estremamente basso; terzo, spostare competenza e regia di queste risorse alla presidenza del consiglio in modo che il tutto sia gestito in un’ottica di legalità, di sviluppo economico e di spingere l’occupazione giovanile. Pensiamo che tutto ciò si possa fare. Basta avere visione politica, capacità decisionale e una certa dose di determinazione“.

Vera MORETTI

Mercato immobiliare in calo anche per i capannoni

Non solo nel settore degli appartamenti, ma anche per quanto riguarda i capannoni il mercato immobiliare sta registrando risultati in calo, come viene testimoniato da un’indagine condotta da Tecnocasa.
Il segno negativo è relativo sia alle soluzioni di nuova costruzione (-4,1% per le soluzioni vicino alle arterie e -4,2% per quelle lontane dalle arterie) sia per quelle usate (-5,5% per i capannoni vicino alle arterie e -6,0% per quelli lontani dalle arterie).

I dati in discesa si riflettono anche sui contratti di locazione. In questo caso, per i capannoni di nuova costruzione si tratta di -4,9% se vicino alle arterie e -4,4% se lontano dalle arterie, per le soluzioni usate il ribasso è stato rispettivamente del 4,0% e del 3,6%.

Generalmente, gli interessati optano per l’affitto di spazi vicino alle arterie di comunicazione e che siano in buono stato e con impiantistica a norma, per non dover effettuare troppi lavori nel momento in cui la locazione ha inizio, anche se il requisito principale è la presenza di un’area di carico e scarico merci.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di clienti che svolgono attività artigianale o, in alternativa, di vendita all’ingrosso o di deposito e stoccaggio merci.
La metratura media degli immobili locati è compresa tra 250 e 750 mq mentre i tempi di locazione di un capannone si aggirano intorno a 230 giorni.

Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto nel secondo semestre 2013 in alcune delle aree più dinamiche ed attive.

Nella zona di Torino le quotazioni ed i canoni di locazione dei capannoni sono diminuiti maggiormente sulle tipologie lontane dalle arterie.
Se, infatti, le tipologie nuove hanno registrato un calo di prezzi del 7% vicino alle arterie di comunicazione e dell’8,9% lontano dalle arterie di comunicazione, i canoni di locazione sono calati diminuiti rispettivamente del 2,5% e del 6,2%.

I prezzi delle tipologie usate hanno registrato una contrazione del 7,4% se posizionate vicino alle arterie e del 7,8% se lontano dalle arterie. I canoni di locazione delle tipologie usate sono diminuiti rispettivamente del 5,9% e del 7,6%.

La ricerca dei capannoni, in affitto e in vendita, interessa maggiormente i comuni della provincia di Torino, meno la città stessa.
Quasi assente la ricerca di capannoni in acquisto dal momento che, su questo segmento, ci si muove soprattutto sulla locazione.
Il capannone tipo è situato in prossimità delle arterie di comunicazione, è dotato di un’area di manovra per carico e scarico ed ha un’ampiezza compresa tra 500 e 1000 mq.
Le attività che s’insediano sono prevalentemente quelle di produzione, di meccanica e di tipo artigianale.
La maggioranza delle richieste si concentra sugli immobili dell’hinterland: Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Rivoli e Settimo.

Tra le più richieste rimane l’area della Brianza, che, grazie al passaggio dell’autostrada A4 nonché della tangenziale est diretta a Bergamo, Brescia e Torino, mantiene una invidiabile posizione strategica per le grandi e piccole imprese.
Ciò è ampiamente dimostrato dai dati del secondo semestre del 2013, dinamici ed attivi grazie anche ad aziende sempre alla ricerca di centri direzionali e capannoni da destinare ad attività artigianali.

Tra le grandi aziende in zona, ricordiamo Siemens, Sap e Cisco che occupano di importanti spazi direzionali e di conseguenza anche le aziende satellite cercano in zona, creando un forte indotto.

Sul segmento dei capannoni si registra una buona domanda: la zona infatti è interessante per la vicinanza alle vie di comunicazione più importanti. I tagli più richiesti sono di 300-500 mq, in buono stato e a norma. Le quotazioni sono di 600-800 € al mq mentre i canoni di locazione sono di 40-50 € al mq annuo. Ad insediarsi sono attività artigianali e società che lavorano per conto terzi.

Per quanto riguarda la situazione del mercato non residenziale di Verona, nel secondo semestre 2013 sono stati stipulati soprattutto contratti di locazione, il cui mercato si è mantenuto pressoché stabile, in relazione sia allo stato dell’immobile sia alla posizione relativa alle arterie di comunicazione.

La quasi totalità delle richieste si concentra sugli affitti, la cui domanda proviene da piccoli imprenditori che impiantano attività di artigianato o di deposito e stoccaggio merci.

Le richieste sono soprattutto per tipologie vicine ad importanti arterie viarie (tangenziali ed autostrade): In questo periodo dell’anno si sono compravenduti tagli da 300 a 1000 mq con una spesa media di acquisto di 500-600 € al mq e con un canone di locazione di 30 € al mq annuo.

Un sensibile calo delle quotazioni e dei canoni dei capannoni è stato registrato a Perugia, dove i prezzi sono diminuiti del 6,7% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e del 9,8% quelle lontane dalle arterie.
Le tipologie usate hanno avuto rispettivamente una contrazione del 4% e del 5%.

Sul versante delle locazioni si è avuta una contrazione del 3,8% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e dell’1,8% per quelle lontano dalle arterie.
Per le tipologie usate invece il ribasso è stato dell’1,3% e del 2,2%.
La domanda di acquisto è fortemente diminuita ed il mercato è movimentato esclusivamente da artigiani che cercano strutture in locazione. Le richieste si focalizzano su capannoni con un’ampiezza compresa tra 200 e 400 mq, dotati di porte carraie e di un’altezza non inferiore ai 6,20 metri, che permettano facilmente le operazioni di carico e scarico.

A Napoli le domande per i capannoni arrivano da artigiani, impegnati in particolare nel settore della lavorazione della pelle e dell’abbigliamento, e si concentra su metrature comprese tra 50 e 60 mq con tagli massimi da 300 mq.
Capannoni con metrature superiori a 1000 mq sono richiesti esclusivamente da cinesi che li utilizzano per la vendita all’ingrosso.

Il mercato si basa quasi esclusivamente su contratti di locazione, soprattutto se si tratta di strutture che si trovano in complessi industriali, più accattivanti rispetto a locali che si trovano in zone isolate.

Sul mercato dei capannoni a Catania si registrano variazioni al ribasso dei prezzi e stabilità dei canoni di locazione.
Sul versante dei prezzi si registra una contrazione del 7,1% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e del 4,5% per quelle lontano dalle arterie. Le soluzioni usate hanno segnalato una contrazione del 5% (vicino alle arterie).

La richiesta è in genere per soluzioni intorno a 800-1000 mq, ricercati soprattutto da cinesi per svolgere attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di abbigliamento, calzature, oggettistica. Cercano immobili open space, con pochi pilastri, ampie vetrate e parcheggi di pertinenza esclusivi. I canoni di locazione sono di 40-50 € al mq annuo.

Vera MORETTI

BTicino in tour con InnovAction

E’ in corso il tour InnovAction, promosso da BTicino, specialista delle infrastrutture elettriche e digitali per gli edifici, dedicato al canale professionale e finalizzato a presentare ad installatori e clienti l’offerta completa delle sue soluzioni per il terziario.

Il 13 maggio è prevista a Catania, presso Etnopolis, centro commerciale dall‘aspetto futuristico, la quinta tappa del tour e in quella sede sarà possibile sperimentare dal vivo le soluzioni tecnologiche pensate per gli ambienti più diversi: dall’ufficio al centro elaborazione dati, dalle strutture alberghiere a quelle sanitarie.

Tecnologia ed innovazione verranno presentate da Enrico Pagliarini, giornalista di Radio 24, il quale verrà supportato da tre importanti relatori, tutti ovviamente specializzati ed in grado di animare un talk show tramite la presentazione delle più svariate soluzioni tecnologiche, che si avvarrà del supporto di contenuti multimediali.

InnovAction offre diverse soluzioni a installatori, progettisti ed investitori, oltre a possibilità di confronto sui temi della progettazione dell’edificio con proposte integrate altamente innovative.

Paolo Perino, Presidente e Consigliere Delegato di BTicino , ha dichiarato: “BTicino è da sempre impegnata nell’offerta di tecnologie e soluzioni che migliorino la vita quotidiana negli ambienti più diversi, dal residenziale al terziario. Per continuare ad essere un punto di riferimento del settore, è fondamentale per noi investire nella formazione degli installatori e nell’informazione costante ai nostri clienti. Perciò, vogliamo che il Tour InnovAction rappresenti un appuntamento fondamentale per continuare a crescere nel segno di un rapporto di fiducia e stima con i nostri interlocutori professionali”.

Questa mostra itinerante, dopo Catania, proseguirà il suo viaggio fino al 3 giugno, toccando le maggiori città italiane, da Nord a Sud.

Vera MORETTI

A Marina Calderone il premio Mimosa d’argento

Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro e del Comitato Unico delle Professioni, è stata insignita del premio Mimosa d’argento, in ricordo di Claudia Guerrera.

Il premio verrà consegnato alla presidente del CUP venerdì 8 marzo a Catania, in occasione della manifestazione organizzata dall’ADLeP.

A consegnare il riconoscimento sarà Stefania Scoglio, vice presidente nazionale dell’ADLeP e Presidente Regionale ANCL.
Il giorno dell’8 marzo non è stato certo scelto a caso: essendo la festa della donna, l’evento sarà celebrato in concomitanza con la manifestazione che si terrà a Catania l’8 marzo, organizzata dall’Associazione Donne, Lavoro e Parità.

Durante tutta la giornata, si porrà l’attenzione sulle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, a dispetto delle discriminazioni e violenze che spesso ancora subiscono.
Verrà anche aperto un dibattito sul tema “ Le donne tra tradizione, storia e lavoro”.

Vera MORETTI

Sciopero all’Ilva: quale futuro?

 

IERI

Sallusti ai domiciliari: l’ex direttore de ‘Il Giornale’ potrebbe scontare 16 mesi agli arresti domiciliari a casa di Daniela Santanchè. Il procuratore capo del Tribunale di Milano Edmondo Bruti Liberati ha notificato quest’oggi al giornalista un decreto che per la seconda volta sospende l’esecuzione della carcerazione per un anno e 4 mesi, stabilita dalla Corte di Cassazione, ora toccherà al magistrato di sorveglianza decidere, entro 5 giorni, se accogliere la richiesta dei domiciliari. E proprio quest’oggi l’Aula del Senato ha bocciato l’articolo 1 della legge sulla diffamazione, quello che prevede il carcere, fino a un anno, per i giornalisti accusati di diffamazione.

Fiat fusione con Cnh: Fiat Industrial e Cnh si fonderanno in una società di nuova costituzione di diritto olandese (NewCo). Nel dettaglio la fusione prevede che gli azionisti di Fiat Industrial ricevano un’azione di NewCo per ciascuna azione di Fiat Industrial e gli azionisti di Cnh riceveranno 3,828 azioni di NewCo per ciascuna azione di Cnh. Cnh pagherà poi agli azionisti di minoranza un dividendo di 10 dollari per ciascuna azione di Cnh.

Monti dichiara guerra all’evasione: “sotto il profilo del fisco siamo in uno stato di guerra contro gli evasori e non è possibile avere la pace sociale, una pace tra cittadini e tra cittadini e Stato se non viene ruvidamente contrastato questo fenomeno” assume la linea dura il Premier Mario Monti contro la piega dell’evasione agli stati generali dei manager (Cida) che si sono svolti ieri a Milano. “Non esiste sviluppo italiano senza Europa” ha concluso il Presidente del Consiglio a margine dell’incontro.

Arrestato Salvatore Di Grazia: alla fine il colpevole giace quasi sempre tra le mure di casa. Arrestato ieri a Catania Salvatore Di Grazia con l’accusa di omicidio e soppressione del cadavere della moglie, Maria Francesca Cimo’, per gli amici Mariella. La donna era scomparsa dalla sua abitazione il 25 agosto del 2011, ma Salvatore aveva atteso il 5 settembre successivo per dichiararne la scomparsa alle forze dell’ordine. I due erano sposati da 43 anni. Il corpo della donna non è stato trovato.

OGGI

Occupy Ilva: ieri la decisione di chiudere gli impianti della fabbrica siderurgica tarantina e oggi gli scioperi. Un centinaio di operai si sono radunati questa mattina davanti agli ingressi dell’Ilva per forzare i varchi d’ingresso, mentre di primissima mattina è iniziato lo sciopero proclamato da Fiom Cgil- Fim Cisl e Uilm Uil: le azioni dimostrative sono una reazione in seguito alla decisione dell’Ilva l’azienda di mettere in libertà i dipendenti dell’area a freddo delle altre fabbriche italiane. Immediata la replica del Ministro dell’Ambiente Clini, che assicura che una soluzione sarà pronta già per giovedì: “stiamo lavorando con il premier Mario Monti e con i miei colleghi ministri per risolvere la situazione in tempi rapidi, come peraltro siamo abituati a fare. Il governo opererà per rendere possibile la piena applicazione dell’autorizzazione integrata ambientale, sulla base di quanto disposto dalle direttive europee e dalle leggi nazionali; e allo stesso tempo consentire la continuità delle attività produttive”. Il ministro ha poi assicurato che farà in modo che “l’Ilva investa le risorse necessarie per il risanamento degli impianti”.

Forza Italia 2.0: social network e web 2.0 per ridare linfa vitale a un partito che non si riconosce più. Il pioniere delle tv private ha deciso che il suo futuro (e quello del suo partito) è nella rete, di internet si intende. E mentre il Cavaliere si dice pronto a ‘scatenare l’inferno’ a suon di cinguetti di Twitter, in questi giorni sta stilando la lista dei suoi futuri vassalli: fuori Alfano, fuori Cicchitto, fuori la Carfagna (tutti gli ex An poi non gli vanno giù) e dentro l’amica di sempre Daniela Santanchè, Mariastella Gelmini e l’ex ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani. E Frattini? Troppo vicino a Monti prima, a Montezemolo poi per l’ex Premier Berlusconi, che a quanto pare non perdona, nemmeno con un hashtag.

Riduzione debito greco: 13 ore di consiglio per i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno trovato l’accordo sulla Grecia: lo stato membro dell’Ue riceverà 3 tranche di aiuti per 43,7 miliardi. In precedenza, Eurogruppo ed Fmi hanno trovato un accordo sulla riduzione del debito pubblico greco, che oggi ha raggiunto il 170% del Pil: il debito di Atene dovrà scendere entro il 2020 al 124% e sotto al 110% nel 2022.

Morto Joseph Murray: un eroe, un visionario, un grande chirurgo. È morto a Boston a 93 anni, il Dott. Murray, il primo chirurgo al mondo a portare a termine con successo, nel 1954, un trapianto di rene su un essere umano. L’organo era stato prelevato da un gemello omozigote e trapiantato nel corpo del fratello gemello. Murray ha vinto il premio Nobel per i suoi studi in medicina e fisiologia.

DOMANI

Bersani e Renzi da mamma Rai: un faccia a faccia sulla prima emittente del servizio pubblico. Dopo il primo turno delle Primarie del Pd, dopo le polemiche scatenate dalla sfida a 5 ospitata da Sky ( e non dalla rete nazionale) è atteso per domani il dibattito fra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani, che si sfideranno al ballottaggio il prossimo weekend. A condurre il duello politico sarà Monica Maggioni, la giornalista del Tg1 che già aveva seguito in prima linea la sfida politica da Obama e Romney per la poltrona alla Casa Bianca. C’è aria di Obama mania?

Water Convention: si aprirà domani a Roma la 3 giorni dedicata alla protezione e l’uso dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali (“Water Convention”). La sesta sessione della riunione delle parti della Convenzione Unece sarà ospitata fino al 30 novembre alla Camera dei deputati: ad aprire i lavori sarà il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.

Legge elettorale: sarebbe dovuta approdare domani in Senato il testo di riforma della legge elettorale, anche se Renato Schifani ha già messo le mani avanti: “se il rinvio dovesse essere breve e costruttivo non sarò certo io ad impedirlo – ha già fatto sapere il presidente del Senato. – Io lavoro per la stesura di un testo ampiamente condiviso, e mi risulta che si stia lavorando in questo senso e quindi resto fiducioso, in una logica attenta ma allo stesso tempo propositiva e costruttiva”. I motivi dello slittamento sono strettamente politici: da un lato l’attesa del ballottaggio del Pd domenica prossima, (e Bersani che intende non esporsi in un momento così cruciale), dall’altra il caos che regna nel Pdl, e il Cavaliere pronto a lanciare il suo Forza Italia 2.0.

 

Alessia CASIRAGHI

Travolto dal camion: muore sul colpo

Due colleghi avevano appena finito di lavorare e stavano sistemando gli attrezzi sul camion, fermo ai bordi di una strada sconnessa.
Carlo passava gli attrezzi a Giuseppe, che si trovava sul cassone e tutto procedeva in modo tranquillo, come era successo chissà quante altre volte.

Ma poi, quando Carlo Lucchese, 60enne che lavorava per un’azienda di Catania, ha acceso il camion, questo ha iniziato a scivolare, a causa della strada sconnessa, travolgendolo e facendolo cadere in un vigneto.
A nulla sono valse le grida terrorizzate di Giuseppe Grillo, 50enne operaio di Alcamo, poiché il collega è morto sul colpo, schiacciato dal suo stesso camion.

Questa è la dinamica dell’incidente avvenuto nella campagna di Trapani, che ha lasciato sulla sua strada un’altra ennesima vittima.

Vera MORETTI

La Sicilia è in ottima salute

Una pioggia di nuove assunzioni: dirigenti medici, infermieri, personale sanitario e parasanitario ma anche ingegneri e geometri. La Sicilia ha salute da vendere. Almeno stando a quanto testimonia il nuovo bando che sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che promuove un numerosi concorsi nell’isola a caccia di nuovo personale sanitario. Le nuove assunzioni previste sono la conseguenza del riordino delle piante organiche avviato grazie all’assessore regionale Massimo Russo nel 2011.

Si comincia con Catania: il Policlinico mette a disposizione 5 posti per la carica di dirigente amministrativo indirizzati a “tutti i candidati presenti presso le Aziende sanitarie del bacino orientale, alla data del 29 luglio 2006 ovvero la data del 28 settembre 2007”. E poi previste assunzioni a tempo determinato di infermieri e tecnici sanitari di laboratorio. Il bando di concorso dell’ospedale di Catania è aperto anche a geometri, ingegneri, programmatori e per un posto di affetto stampa.

Salendo verso Messina si scopre che il Policlinico della città sullo stretto mette a disposizione 15 posti per dirigenti sanitari non medici in diversi reparti. L’ Ospedale Papardo-Piemonte, sempre a Messina, è alla ricerca invece di 2 dirigenti con la qualifica di ingegnere civile o edile e di un dirigente ingegnere meccanico.

Le opportunità di impiego nel settore sanitario in Sicilia riguarda anche l’Asp di Siracusa, che ha indetto un concorso per 3 posti di geometra. Poi ancora 20 posti per dirigenti medici e amministrativi a disposizione a Palermo, presso l’azienda Villa Sofia-Cervello, mentre a Ragusa si cercano un architetto, un sociologo e due amministrativi per l’Asp.

Per accedere all’elenco completo dei bandi per i posti messi a disposizione nella sanità e conoscere le modalità di accesso ai concorsi è possibile consultare il portale della Regione Sicilia.

300mila euro per i giovani professionisti catanesi

di Giulia DONDONI

Buone nuove dal Consiglio provinciale di Catania che ha approvato e messo in bilancio 300 mila euro di contributi da destinare ai giovani professionisti desiderosi di aprire un’attività in proprio.

Bisognerà aspettare la settimana prossima per il bando che regolamenta la concessione della somma, ma ormai la decisione è presa: 300 mila euro verranno destinati all’attuazione del regolamento e all’acquisizione di beni strumentali e di tecnologia per le attività e la messa in sicurezza dei locali di questa.

Il bando si rivolge a giovani diplomati o laureati, con lo scopo di aiutare e valorizzare l’occupazione giovanile.

Il presidente dell’amministrazione provinciale, Giuseppe Castiglione, ha così dichiarato: “E’ una misura innovativa nella storia della Provincia di Catania, poiché è il primo stanziamento pensato, per i giovani professionisti autonomi e non, sino ai 40 anni, che all’inizio della carriera non hanno la possibilità economica di aprire un’attività. Con questa ulteriore iniziativa stiamo cercando di allargare il sostegno dell’amministrazione a quanti più lavoratori autonomi, come già da tempo avviene con la categoria degli artigiani ai quali vengono erogati contributi a fondo perduto. Arginare la fuga di cervelli  e garantire mezzi che mirino all’inserimento lavorativo è uno degli obiettivi che questa amministrazione ha avviato sin dal mio insediamento. Nel tempo abbiamo intrapreso, anche con la partecipazione di Confindustria e di altri organismi esterni, una fruttuosa ricerca di strumenti ad hoc utili per avviare i giovani al lavoro nei più svariati settori occupazionali“.

Notai e Pmi insieme contro la crisi

Per risollevare l’economia in questo periodo di grave crisi, il giorno 23 novembre è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra i Consigli Notarili di Catania e Caltagirone, rappresentati dai Presidenti Sebastiana Scirè Risichella e Filippo Ferrara e il Comitato Piccola Industria di Confindustria Catania, rappresentato dal Presidente Leone La Ferla.

A fronte di un confronto avviato nell’ottobre 2009 tra la Piccola Industria di Confindustria e il Consiglio Nazionale del Notariato, si è stabilito che occorrono provvedimenti per salvaguardare le Pmi, che rappresentano la linfa di questo Paese.

Il documento è stato sottoscritto alla presenza del Presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi e si caratterizza per una serie di iniziative congiunte volte sia a rendere l’applicazione di alcune normative coerente rispetto alle esigenze delle imprese, sia a supportare la piccola industria in differenti scelte strategiche, con particolare riguardo alla capitalizzazione, alla crescita dimensionale e al passaggio generazionale.

Questa collaborazione tra notai e Pmi rappresenta la volontà di fare squadra per raggiungere insieme lo stesso obiettivo.

Vera Moretti